Coronavirus, confronto con i portatori di handicap sensoriali, sempre di più discriminati

Sono un fruitore del cane guida per non vedenti, ormai ho già trascorso una cinquantina di giorni fuori dal mondo che mi circonda insieme a Spritz il mio angelo nero a 4 zampe e Penelope la bionda che continua ad essere praticamente la mia ombra ex cane guida, esonerata in anticipo perché ormai da 4 anni è diventata cieca ma è rimasta
insieme alla mia famiglia di cui siamo inseparabili!… Sono ormai non vedente da moltissimo tempo ed in questo periodo ho dovuto cambiare ritmi e abitudini. L’adorato parco dei miei cagnoloni labrador è stato chiuso per garantire un giustificato contenimento ed eventuali contatti per combattere il Covid-19.

Esco regolarmente dalla mia abitazione per fare espletare i loro bisogni ma sono sempre uscite rapide e limitate anche nelle poche aree verdi disponibili nei dintorni di casa (Imperia). Regole che rispetto e nello stesso tempo e che ho imposto assolutamente di condividere con i miei pelosoni!

Dall’inizio della mia quarantena, 8 marzo, quindi durante tutti questi giorni non sono più uscito per una passeggiata in città, salito sui mezzi pubblici, frequentato e condiviso locali e ambienti abituali che da anni il mio cane guida conosce e mi conduce alla perfezione. Quando esco da casa c’è un silenzio surreale e incontriamo pochissime persone, nemmeno i soliti amici a quattro zampe abituali non ci sono più. Probabilmente anche loro hanno limitato, come noi, le uscite e le passeggiate. Tutto mi pare strano, nonostante mi riposo molto sono altrettanto annoiato. Ogni tanto mi fermo e guardo Spritz.

Vorrei spiegare il perché di tutto ciò e tante altre cose ma poi alla fine ci ripenso perché forse non mi comprenderà?! Così quando sono sulla via del ritorno, tiro fuori dalla tasca un biscotto e gli faccio una carezza concludendo la mini passeggiata giornaliera sempre più circoscritta.

Presto ci sarà la fase 2, si dovrà riprendere lentamente le vecchie abitudini e la vita quotidiana. Si dovrà mantenere una distanza di almeno uno metro , fare le file davanti ai negozi e rispettare la cosiddetta distanza sociale. Ci vorranno molta prudenza e responsabilità da parte di tutti. La prima domanda che mi sorge spontanea: Insieme con Spritz chiedo come faremo a svolgere il lavoro d’accompagnamento come sempre ovvero il cane guida? Io vorrei essere rassicurato e come farò a muovermi in sicurezza? Non potrò mantenere le distanze prefissate e soprattutto perché non posso controllare quello che avverrà intorno a noi. Il mio cane guida non è un architetto! Nemmeno geometra, ha un comportamento razionale in base all’addestramento che ha ricevuto a suo tempo in considerazione che non era presente il corona virus.

Il compito di Spritz è di guidarmi e di segnalare ingombri, barriere architettoniche ma non potrà prevenire eventuali trasgressioni di regole attualmente scontate ma non valide perché non imposte nel 2016 durante il periodo di addestramento insegnate dalla scuola cani guida Lions di Limbiate… Confido pertanto nel buonsenso e nell’aiuto delle persone che incontreremo, nella speranza che saranno anche loro a darci una mano, ovvero ad agevolarci a mantenere la giusta distanza di sicurezza, in una società per altro molto distratta a volte indifferente.

Il cane guida mi ha permesso di riconquistare l’autonomia pertanto non  posso privarmi di questo grande bisogno di mantenere la mia libertà e indipendenza anche se talvolta il ruolo di Spritz ha dei limiti… Il cane non parla ma comprende quasi tutto! Solamente un senso civico e una generosità umana potranno colmare questo grande problema che si sta prospettando per la vita di tanti disabili visivi con o senza cane guida.

Rispettiamoci a vicenda, collaboriamo e solo con questi buoni presupposti potremo tutti insieme riprendere lentamente il tanto rimpianto quotidiano sociale precedente periodo covid19 e possiamo aprire ad uno nuovo che sarà caratterizzato da nuovi comportamenti e rapporti relazionali. Insieme con Spritz mi impegnerò pertanto a riprendere la guida, il lavoro con grande responsabilità e soprattutto serietà, perché gli animali non possono trasmettere il virus. Non ci sono animali domestici che sono risultati positivi Covid-19! Pertanto ad oggi tutte le autorità confermano che gli animali non sono responsabili della trasmissione del virus all’uomo e soprattutto non devono essere allontanati-abbandonati perché gli animali sono considerati componenti della famiglia di adozione.

Vittorino Biglia, referente del consiglio regionale dell’unione italiana ciechi della Liguria gruppo di lavoro Cani guida in Liguria

“Spritz” superstar, a Civezza nell’Imperiese una festa tutta per lui

Civezza. Sarà la sala polivalente di Civezza ad ospitare sabato prossimo la grande festa per la cerimonia ufficiale di consegna di “Spritz”, il labrador cane guida che ora vive con Vittorino Biglia, vicepresidente dell’Uici, l’Unione Italiana Ciechi sezione di Imperia.

La sala polivalente, in un antico frantoio di piazza Guglielmo Marconi, 1, ospiterà i membri del Lions Club di Imperia che si sono impegnati per raccogliere i fondi necessari per avere il cane che poi è stato addestrato dalla scuola specializzata di Limbiate, in Lombardia. Alla festa di sabato prossimo, oltre a Vittorino Biglia, ci saranno anche i suoi familiari. La figlia Elena terrà anche una conferenza sul mondo dei non vedenti e dei cani guida utilissimi per la vita di tutti i giorni.

Il vicepresidente Vittorino Biglia parlerà invece della sua straordinaria storia d’amore che hanno protagonisti proprio Spritz e Penelope che sono finiti sui giornali e in televisione per l’intenso rapporto tra cani e padrone. Una storia fatta di solidarietà e grande rispetto.

Penelope, il labrador miele che grazie al Lions di Collegno cinque anni fa ha preso servizio in casa Biglia non potrà più indossare la bardatura e continuare il suo lavoro di cane-guida perché affetta da una grave forma di retinopatia. Ora ad affiancarla nella sua “missione” c’è Spritz, cane donato dal Lions La Torre di Imperia dopo una lotteria che ha visto la partecipazione di moltissimi imperiesi.

Spritz il cane guida che aiuta Penelope e il suo padrone

Imperia. Storia di solidarietá e di affetto fra uomini e cani quella che lega Vittorino Biglia, 56 anni, vicepresidente dell’Unione Italiana Ciechi di Imperia, con i due cani che sono stati gli occhi nella sua cecitá.

Penelope, una labrador bionda, lo ha accompagnato ed e’ stata la sua ombra per cinque anni prima di essere lei stessa, per strano caso del destino, colpita nel novembre scorso dalla stessa disabilita’ del suo padrone.

Penelope é affetta da una retinopatia grave, una malattia rarissima che colpisce un cane su diecimila, e non può più fare il cane guida. Ad assistere lei e il suo padrone e’ arrivato Spritz, un esuberante labrador maschio nero, due anni ad agosto, che ora accompagna Vittorino Biglia e la sua ‘collega’ Penelope.

Vittorino biglia
Vittorino Biglia

Vittorino Biglia, da 30 non vedente, non ha voluto per un momento riportare Penelope alla scuola di Limbiate dove era stata addestrata nel 2010 per poi essere inviata, grazie ad una donazione del Lions Club di Collegno, a casa Biglia.

“Lei resta qui con me per sempre”, dice Vittorino, centralinista telefonico e operatore informatico in una banca e che vive tra Rivoli e Civezza, paese dell’entroterra imperiese. “Si direbbe che sono una persona sfortunata – racconta Vittorino – Ma questa storia mi ha anche fatto capire il vero e unico amore che gli animali hanno per l’uomo e per i loro simili”. Anche Spritz é stato addestrato a Limbiate e donato dal Lions Club La Torre di Imperia.

“Non si allontana neppure per idea. Suonano alla porta di casa e lui precede tutti. Penelope lo segue a fatica perche’ non vede e talvolta rotola giu’ per le scale”. La storia di Penelope ha dell’incredibile. “Cinque anni di onorato servizio fino a quando una mattina di novembre una ragazza in metro mi ha chiesto se ero sicuro che il mio cane stesse bene. Subito non ci ho dato peso, poi mi sono preoccupato e lo abbiamo fatto visitare da un veterinario. La diagnosi era pazzesca: retinopatia. Scherzo del destino che mi fa stare male. Storia simile alla mia che ho perso la vista a circa vent’anni a causa di una retinite pigmentosa, malattia degenerativa attualmente irreversibile”, spiega il padrone di Penelope e Spritz, ricordando che la notizia l’aveva lasciato “distrutto, disarmato, una nuova brutta tegola su una vita giá tormentata”. “Ma mi sono fatto forza e coraggio come sempre e mi sono detto: ‘Penelope resterá con me e cosí é stato”. E ora c’é anche Spritz.