Vacanze all’italiana dei connazionali, ma forte assenza degli stranieri

Vacanze all’italiana dei connazionali, ma forte assenza degli stranieri, praticamente solo europei. E’ in leggero ma per nulla decisivo miglioramento la fotografia del turismo italiano dell’Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Swg di luglio. Una spesa media di 1.022 euro a famiglia, circa 680 euro a persona ma ancora il 20% di italiani non prenota per problemi economici e disponibilità di ferie. Assenti i turisti stranieri che, tra giugno e settembre, saranno circa 25 milioni in meno dell’anno scorso con una perdita del 75% dei flussi e ancora più alta per la spesa, visto che a mancare saranno i turisti intercontinentali americani e asiatici ovvero i “big spender”.

Saranno vacanze al riposo e al contatto con le persone più care, mentre importanti aspetti più interattivi, e che diffondono la spesa dei turisti nei luoghi di destinazione, sono relegati agli ultimi posti delle preferenze: è il caso delle visite a musei, monumenti e mostre, che scendono dal 33% dello scorso anno al 15%, dello shopping, dal 21% al 5%, o della pratica del wellness, dal 12% al 9%. Sale a quota 65 – 3 punti in più di giugno – l’indice di fiducia che misura la propensione degli italiani ad andare in vacanza, ma preoccupa il confronto col passato: l’indice, nello stesso periodo dello scorso anno, si attestava a quota 72, quindi ben 7 punti più in alto. Inoltre c’è un numero forte di incerti: il 34% degli intervistati intenzionati a partire entro settembre non aveva ancora prenotato a fine luglio, mentre un ulteriore 8% addirittura non intende farlo e punta a trovare sistemazioni una volta giunto a destinazione. Un atteggiamento “attendista” che fa sorgere molti dubbi sul fatto che questa “voglia di vacanze” si concretizzi davvero in una o più partenze.

Turismo, ancora pochi stranieri a luglio in Liguria

In Liguria buoni i flussi di turisti italiani, che hanno scelto di passare qualche giorno di vacanza, soprattutto nei weekend di luglio, alla ricerca di tranquillità e lontani dal caos delle città, sia in riviera sia nell’entroterra, mentre ancora sotto tono il turismo straniero, a causa delle incertezze dettate dalla pandemia e la diffidenza a spostarsi se non rimanendo vicino a casa.
E’ quanto afferma Coldiretti Liguria, su monitoraggio di Terranostra Liguria, sottolineando che a livello nazionale il mese di luglio senza stranieri in vacanza è costato più di 3 miliardi al sistema turistico per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Lo scorso anno in Liguria erano stati registrati oltre 340mila arrivi (e 1 milione di presenze) di cittadini stranieri per il solo mese di luglio, mentre quest’anno con la diffusione del coronavirus i numeri sono inferiori a causa delle preoccupazioni e dei vincoli resi necessari per affrontate l’emergenza, secondo l’analisi Coldiretti su dati Bankitalia.

“Quest’anno la scelta di una vacanza più locale, che non comporta grandi spostamenti, – afferma il Presidente di Terranostra Liguria Marcello Grenna –  coinvolge una fetta importante di italiani che in Liguria si sono concentrati specialmente nei weekend di luglio segnando un lento ma incoraggiante aumento, che speriamo venga confermato nel mese di agosto e in quelli successivi. Purtroppo invece le presenze straniere sono ancora inferiori rispetto al passato, anche se presso i nostri agriturismi non sono mancati turisti francesi, svizzeri e tedeschi, il che sottolinea come questo genere di strutture svolgano  un ruolo centrale per la vacanza 2020, garantendo più facilmente il rispetto delle distanze sociali grazie alla presenza  di ampi spazi all’aperto e contribuendo inoltre ad evitare il pericolo di affollamento in riviera. Infatti gli agriturismi, spesso situati nell’entroterra in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.

“E’ sicuramente una stagione fuori dalla norma – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri  e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – dove i numeri minori di turisti stranieri impatta negativamente, ma positivo è il numero di tutti i viaggiatori italiani che hanno scelto mete come la Liguria con il desiderio di sostenere il turismo nazionale, ma anche per i limiti e le incertezze ancora presenti per le mete estere più gettonate a partire dagli Stati Uniti. Per incentivare il turismo dei prossimi mesi, è indispensabile però facilitare gli spostamenti all’interno della regione: è inammissibile che ci siano ancora fattori che minano le nostre attività, come i disagi registrati sulla rete autostradale, dove corsie uniche e cantieri aperti provocano, code e rallentamenti. Solo così si potrà rimettere pienamente in moto la potente macchina del turismo ligure, trainata, oltre che dalle bellezze paesaggistiche della nostra regione, anche dalle peculiarità enogastronomiche e dalle produzioni tipiche, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari”.  

Federconsumatori: – 16,6 % vacanzieri in giro per l’Italia

Alla luce delle difficoltà determinate dalla pandemia, nonché della paura per i contagi, sono sempre meno le famiglie che quest’anno andranno in vacanza. Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori saranno il 16,6% in meno rispetto allo scorso anno gli italiani pronti a concedersi un viaggio, rigorosamente entro i confini nazionali. Questo significa che meno della metà delle famiglie andrà in vacanza. Chi lo farà sceglierà prevalentemente località sulla costa (58%), ma aumentano le preferenze per la montagna (26%).

In molti sceglieranno di non partire affatto o di rimandare le partenze a tempi migliori. In testa alle preferenze dei cittadini rimangono le vacanze low cost: soggiorni brevi, sistemazioni senza troppe pretese, nonché la tradizionale ospitalità presso amici e parenti. In aumento anche l’affitto di case, i cui prezzi in molti casi, nei periodi clou, sono schizzati alle stelle. Si conferma prevalente la modalità di ricerca e prenotazione del proprio viaggio online, tramite siti dedicati (OTA – Online Travel Agencies), solo chi usufruirà del bonus vacanza, presso le strutture che lo accettano, prenoterà tramite agenzia o direttamente presso la struttura.

Dal nostro consueto monitoraggio si evince che il costo di una vacanza al mare per una famiglia tipo aumenta quest’anno del +3,2% rispetto al 2019. Nel dettaglio, la tradizionale vacanza in una località balneare italiana di una settimana, per una famiglia composta da due adulti e due ragazzi (tra i 10 ed i 16 anni) che viaggia in auto costerà 4.054,24 € (nel periodo fine luglio-inizio agosto).
Leggermente più contenuti i costi della vacanza in montagna, ma con una crescita decisamente più marcata dovuta alla maggiore preferenza: qui una settimana nello stesso periodo, per la stessa tipologia di famiglia, il costo ammonta a 3.801,00 Euro (+4% rispetto allo scorso anno).

Italiani in vacanza con gli animali

Secondo l’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Acqua, quest’estate faranno più di 3,5 milioni di italiani; vale a dire che, tra i proprietari che si concederanno una vacanza, circa 1 su 3 partirà insieme al proprio amico a due o quattro zampe; percentuale che sale sino al 47,7% per chi ha un cane e al 47,5% tra i residenti nel Sud Italia o nelle Isole.

Viaggiare con animali al seguito richiede un’attenzione particolare dal punto di vista organizzativo, soprattutto se si tratta di cani o gatti; ecco perché spesso a scegliere il luogo di villeggiatura è, di fatto, l’amico a quattro zampe.

Si parte dalla destinazione: quasi 4 proprietari su 10 hanno dichiarato di tenere in considerazione le esigenze del proprio animale prima di scegliere dove trascorrere le ferie. Per questo motivo, ad esempio, 3,6 milioni di italiani hanno dichiarato di privilegiare mete vicine e a poche ore di distanza perché l’animale soffre viaggi troppo lunghi o, ancora, 3,7 milioni hanno detto di scegliere posti raggiungibili in auto perché il loro amico a quattro zampe non ama viaggiare con altri mezzi.
E poi la struttura ricettiva; in questo caso è curioso notare come siano molti i viaggiatori che, prima di partire, si informano circa il fatto che la struttura scelta accetti o meno animali; a livello complessivo, ovvero considerando sia chi ha sia chi non ha un animale di proprietà, lo fanno ben 6,7 milioni di persone (15,3% del campione intervistato), percentuale che sale notevolmente se la stessa domanda viene rivolta solo a chi ha un animale; in questo caso quasi 1 proprietario su 3 (32,2%) prima di scegliere la meta del soggiorno si informa se siano ammessi animali domestici, percentuale che sale al 41,7% se si viaggia con un cane.

E poco importa se la decisione implica costi aggiuntivi; il 40,4% dei possessori di animali (equivalenti a 8,2 milioni di individui) dichiara di essere disposto a spendere di più pur di aver maggiori servizi per l’animale.

Sicure, pet friendly, ecco le case vacanza degli italiani

Sicure, pet friendly, immerse nella natura e di grandi dimensioni: i clienti europei di Belvilla scelgono la casa vacanza per soggiorni intergenerazionali e in famiglia. Nel mese di giugno sono aumentate del +600% le prenotazioni effettuate dagli italiani in Italia rispetto a giugno 2019.

Il maggiore incremento riguarda il Nord e il Centro: Liguria, Toscana, Marche, Umbria e Lombardia le destinazioni più richieste. Il Covid-19 non ha fermato la voglia di viaggiare degli italiani. Una tendenza confermata dalle performance di Belvilla, tra i maggiori player europei specializzati nell’Holiday Renting con oltre 3.150 proprietà sul territorio nazionale.

Contribuisce alla crescita di Belvilla, il mercato italiano, da cui proviene la maggior parte della domanda di case vacanze in Italia, e che nel 2020 sceglie il brand del Gruppo Oyo Vacation Homes, come partner di fiducia per andare alla ricerca della propria casa vacanza ideale, che sia un appartamento con vista sull’appennino marchigiano o una villa boutique con vista sulla baia di Sorrento.

In base ai dati raccolti da Belvilla, il 2020 è decisamente in controtendenza considerando che negli anni scorsi la maggior parte dei viaggiatori che trascorrevano le loro vacanze in Italia provenivano da Paesi Bassi, Germania e Belgio.

Belvilla quindi conferma la preferenza degli italiani per il turismo di prossimità, registrando un notevole incremento: le prenotazioni effettuate esclusivamente presso destinazioni italiane sono aumentate del +600% nel mese di giugno,

Le case vacanze sono le protagoniste di questa estate

Se fino a poche settimane fa regnava l’incertezza sulle prenotazioni della stagione estiva, con preoccupazione per il settore ricettivo della costa a causa dei timori legati al post lockdown, i numeri raccontano tutta un’altra storia.

Sono buone le prenotazioni in tutta la Liguria anche per agosto. Cambiano i turisti, niente russi o americani, pochi anche i tedeschi, gli svizzeri e i francesi. Il 95% sono italiani, soprattutto del nord, qualche presenza straniera più significativa inizierà a farsi vedere per settembre. Molte sono famiglie e gruppi di nuclei familiari, genitori con figli e nonni oppure amici.

Le case vacanze sono le protagoniste di questa estate. “Diverse ricerche – come spiegano i responsabili dell’agenzia Villini di Loano – hanno appurato che gli italiani sembrano preferire questa soluzione rispetto ad hotel, agriturismi, villaggi o b&b per una questione di percezione di sicurezza. Tantissime sono le proposte dell’agenzia Villini specializzata nel settore immobiliare tra appartamenti vicino al mare o nell’immediato entroterra per una vacanza da sogno”.

E’ iniziata tra alti e bassi la stagione estiva 2020

E’ iniziata tra alti e bassi la stagione estiva 2020 a causa sia della pandemia da Covid-19 che delle avverse condizioni atmosferiche. In termini numerici i cali di presenze variano dal 30 al 60%. I numeri dei bagnanti infatti sono ancora troppo esigui ma le prenotazioni per luglio ed agosto fanno ben sperare.“Per gli imprenditori balneari la stagione estiva è iniziata in ritardo e con la concentrazione delle presenze nei fine settimana – dichiara Antonio Capacchione, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio. I più fortunati hanno avuto le autorizzazioni per allestire le proprie strutture soltanto a maggio inoltrato per poter, poi, aprire i cancelli a fine mese. Ma solo nella seconda metà di giugno i primi turisti hanno iniziato ad usufruire dei servizi di spiaggia, erogati sempre tenendo conto dei protocolli di sicurezza. Buone le presenze nei week-end, ma i numeri riscontrati non sono assolutamente sufficiente per risollevare i conti dopo una primavera totalmente mancata”.

“La causa principale, anche per la nostra categoria, è stata la pandemia da Covid-19 – confessa senza mezzi termini Capacchione – e la conseguente crisi economica, tanto che alcuni stabilimenti balneari questa estate hanno deciso di non aprire affatto perché non sarebbe stato remunerativo, con la conseguenza della perdita di diversi posti di lavoro, non solo stagionali”. A ciò si sono aggiunte le avverse condizioni atmosferiche, sempre più determinanti con il concentrarsi delle presenze nel week-end, per cui se si ‘perde’ la domenica si vanifica, di fatto, l’incasso dell’intera settimana.

La maggior parte degli studiosi concorda che quest’anno il turismo degli italiani sarà di prossimità, quindi gite di pochi giorni e nei pressi dei luoghi di residenza, ma sempre entro i nostri confini. Difficilmente potremo contare sugli stranieri: saranno davvero pochi quelli che sceglieranno di trascorrere le ferie nel Bel Paese, (sicuramente non americani, cinesi, russi e inglesi), penalizzando, di fatto, quelle località mete tradizionali di tedeschi, francesi, spagnoli e austriaci.

“Saranno decisivi i mesi di luglio ed agosto per risollevare i bilanci e recuperare la stagione – conclude Capacchione – questa è la speranza degli imprenditori balneari (complice il bel tempo e la diminuzione dei contagi), dal momento che tanti nostri connazionali sceglieranno i litorali italiani per trascorrere la propria vacanza, rinunciando ai viaggi all’estero. Oggi i dati relativi alle prime prenotazioni sono molto buoni e fanno ben sperare”. Gli imprenditori balneari italiani stanno fornendo il proprio contributo per la ripartenza economica e morale del Paese. Se da una parte la stagione estiva non è iniziata nel migliore dei modi, dall’altra la nostra comunità nazionale, progressivamente, sta recuperando quella ‘normalità perduta’.

Verde e buon cibo, la vacanza cult in Liguria

Tra verde ed enogastronomia, senza rischiare affollamenti: per tanti la vacanza “cult” dell’estate 2020 è quella in agriturismo, dove è possibile trascorrere le proprie giornate in sicurezza alla scoperta dell’entroterra ligure e delle sue peculiarità culinarie e non solo. A spingere verso il turismo “rurale” di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne, sono, infatti, anche le nuove proposte avanzate dalle strutture ricettive, che attirano per la semplicità e per la possibilità di relax che offrono: dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo vicino alle coltivazioni, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali organizzando pranzi o cene particolari in azienda.

“A far scegliere le nostre strutture agrituristiche in questa particolare estate – afferma il Presidente di Terranostra Liguria Marcello Grenna – è certamente l’opportunità di conciliare la buona cucina della tradizione ligure con la possibilità di stare all’aria aperta, avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti. E se la cucina rimane una delle ragioni principali che spinge verso l’agriturismo, grazie anche alla maestria dei nostri cuochi contadini, sono sempre più diffusi, presso le oltre 600 strutture presenti, programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici che permettono di vivere a 360 gradi il nostro territorio”.

“L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid-19 – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità, garantendo il rispetto delle distanze sociali e contribuendo ad evitare il pericolo di affollamento in riviera. Il fatto che, anche durante il lockdown, un numero molto ridotto di contagi sia avvenuto nei campi, nonostante le nostre imprese non si siano mai fermate per garantire le forniture alimentari alla popolazione, è una notizia estremamente positiva, che può far ben pensare per tutti quelli che continueranno a scegliere di passare le proprie vacanze a contatto con la natura nella nostra Liguria. Infatti gli agriturismi, spesso situati nell’entroterra in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola, e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Dopo la difficile fase degli scorsi mesi, ora le nostre imprese agrituristiche si sono rimesse in moto, con la filosofia dell’accoglienza che da sempre le contraddistingue, e la risposta, da parte dei viaggiatori non si è fatta attendere, attratti dalle bellezze del nostro territorio e dalle particolarità di queste strutture. La speranza adesso è anche un ritorno sempre più sostanzioso degli ospiti stranieri, che da sempre rappresentando un bacino d’utenza molto importante per gli agriturismi. Per scegliere il posto più adatto alle proprie esigenze consigliamo di preferire le strutture associate a Terranostra – Campagna Amica Liguria che rappresentano solo il vero agriturismo italiano, e che possono offrire esperienze a tutto tondo, dalle attività naturalistiche a quelle più sportive, ai laboratori per grandi e piccoli dove si imparano le ricette della tradizione ed i segreti della campagna, per vivere una vacanza esperienziale alla scoperta del territorio”.

Italianway, gli affitti brevi per le case vacanza

Come reazione alla crisi del settore causata dalla pandemia e per portare gli Italiani in vacanza nelle seconde case inutilizzate del Belpaese con offerte per ogni tipo di budget familiare e in nome del cosiddetto turismo di prossimità, nasce italianway.house (www.italianway.house), la prima OTA (Online Travel Agency) tutta italiana degli affitti brevi gestiti in maniera professionale.
La startup che lancia il portale si chiama Italianway, è l’azienda prop-tech più grande in Italia dell’extra alberghiero e lavora da anni a questo progetto di aggregazione. Con il Covid e le nuove esigenze degli Italiani (niente vacanze per il 30% delle famiglie secondo l’ultimo report della Banca d’Italia) l’azienda fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani ha deciso di accelerare lavorando duramente durante il lockdown. Risultato? Oltre 1400 gli immobili contrattualizzati e più di 100 le aziende del settore, già attive nel campo extra alberghiero, tra franchisee e partner, entrate a far parte del network Italianway che si configura attualmente come il più grande operatore italiano sul mercato dello short term. Sul portale un’offerta vastissima di soluzioni abitative; diverse tipologie e diversi costi con tariffe di vendita che vanno da 49 a 1600 euro a notte.

Chalet di montagna, trulli, dammusi e ville singole con piscina, residenze d’epoca, appartamenti con giardini o grandi terrazzi nel cuore dei centri storici di città d’arte italiane ma anche dei borghi meno conosciuti: sono oltre 1000 gli immobili già prenotabili direttamente attraverso il nuovo portale italianway.house (www.italianway.house).

“Secondo l’ISTAT – spiegano il Founder Davide Scarantino e l’AD di Italianway Marco Celani – le case degli Italiani inutilizzate sono circa 7 milioni di cui mezzo milione quelle riconvertite ai cosiddetti affitti brevi, soluzione, secondo gli ultimi report ufficiali di diversi organismi preposti a monitorare i flussi turistici, che andrà per la maggiore in questa strana estate. Noi lavoriamo da anni alla creazione di questo portale che abbiamo deciso di varare in questa fase per dare il nostro contributo alla ripartenza del turismo italiano. Il progetto è basato su un modello di sviluppo vincente che coniuga l’opportunità di far crescere i gestori di affitti brevi in tutto il territorio nazionale, limitando i loro investimenti in software e personale, con la necessità dei proprietari di seconde case da mettere a reddito in maniera legale e trasparente, tracciando tutti i flussi di denaro e rispettando tutte le normative vigenti. I partner possono beneficiare di un ufficio di prenotazioni centralizzato e del contatto diretto dell’ufficio revenue di Italianway con le Online Travel Agencies d’oltralpe, che rimangono una vetrina fondamentale per promuovere le case italiane nel modo più ampio possibile. Inoltre nel 2020 un grande valore aggiunto sta arrivando dal Protocollo di pulizia e di sanificazione studiato per garantire agli ospiti un livello di sicurezza assoluta, selezionabile già con un filtro in fase di prenotazione”.

E così dopo essersi già affermata sui grandi Laghi di Como e di Garda e nel loro entroterra, in montagna (nel Bormiese e nell’Alta Valtellina), in territori suggestivi come le Langhe, nelle principali località di mare in Sardegna, Liguria, Sicilia e in Puglia, a Milano e in città uniche per storia e bellezza come Roma, Napoli, Firenze o Ferrara, Italianway propone oggi anche location cult come Ortigia (Siracusa) o Capri, Lampedusa e Pantelleria, destinazioni sempre più ricercate come il Conero, nelle Marche, ma anche borghi storici e caratteristici come quello di Termoli in Molise.
 
GIUGNO 2020, IL MESE DELLA RIPARTENZA
Dopo il crollo del volume delle prenotazioni a marzo e aprile che hanno toccato picchi negativi del -98,5% a maggio, giugno – fa sapere l’Ufficio Studi di Italianway – ha fatto registrare un incoraggiante 10% di tasso di occupazione del solo breve termine, che sale al 26% con i soggiorni di medio termine.
A giugno inoltre hanno viaggiato prevalentemente italiani ed il numero delle nazionalità dei viaggiatori si è significativamente ridotto da 92 del giugno 2019 a 28 (giugno 2020).
Nel 2019 gli italiani che hanno prenotato sono stati il 52%, a giugno 2020 ben il 79% del totale. Ma il progetto piace anche agli stranieri: è boom di visualizzazioni del portale anche in lingua inglese, e l’Ufficio Studi di Italianway registra sui dati di giugno un trend interessante sul ritorno dei viaggiatori stranieri quasi esclusivamente europei, in prevalenza francesi (5,5%), tedeschi (2,5%) e svizzeri (2%).

COSA HANNO CERCATO ON LINE I VIAGGIATORI A GIUGNO E QUALI LE METE PRESCELTE
Nel mese di giugno 2020 Italianway ha raccolto il 242% di prenotazioni in più rispetto a maggio, prevalentemente verso mete di montagna e mare. Le città d’arte “soffrono” ancora anche se sia Italiani che stranieri iniziano a chiedere preventivi soprattutto per Roma e Firenze.
Dall’analisi dati del traffico registrato dal portale Italianway – fa sapere ancora l’Ufficio Studi interno – si evince inoltre che è solo nel mese di giugno che Italiani e stranieri hanno avviato la ricerca delle mete estive e prenotato destinazioni di montagna come Bormio e Alta Valtellina e di mare, prevalentemente Puglia (Ostuni, Lecce, Cisternino, Locorotondo, Fasano, Carovigno, Martina Franca e Ugento) e Liguria (Finale Ligure, Sanremo, Genova, Rapallo, Alassio, Santa Margherita Ligure, Moneglia, Zoagli e Sori), con buone performance di Marche (San Benedetto del Tronto, Sirolo e Grottammare), Sicilia (Siracusa, Pantelleria, Lampedusa e Linosa, Palermo) e Molise con l’antico borgo di Termoli.
Italiani e stranieri sono intenzionati a raggiungere la meta prescelta tramite auto ed i trasporti si confermano essere una delle criticità più sentite anche da chi è pronto a prenotare: non a caso – sottolinea l’Ufficio Studi di Italianway – la Sardegna resta destinazione ambita e molto ricercata sul web ma ancora scarsamente prenotata. Si prevede tuttavia un boom di prenotazioni all’ultimo momento a causa di vari fattori come la mancata riapertura di molti hotel, la saturazione delle case in altre regioni e tariffe competitive. Italianway inoltre punta molto sul comune progetto di sviluppo di una rete di gestori locali con Portale Sardegna, società quotata in borsa, che aggreghino, oltre al soggiorno, anche la possibilità di far vivere ai turisti esperienze uniche, immergendosi nella cultura, nelle tradizioni e nell’enogastronomia dell’isola.
 
“Certo, i volumi delle prenotazioni registrati in questa fase tre nulla hanno a che vedere con quelli dello scorso anno – continuano il Founder Davide Scarantino e l’AD Marco Celani – e siamo convinti che il turismo nel suo complesso ripartirà solo nel 2021. Al tempo stesso abbiamo diversi elementi in mano in base ai quali riteniamo che la voglia di vacanza degli italiani, incontrando il trend che prevede vacanze in appartamento per il 26% di loro, alla fine prevarrà e porterà a prenotazioni sotto data per riuscire a vivere un periodo di relax accessibile rispetto agli ultimi mesi. Le tariffe flessibili e la possibilità di cancellazione fino all’ultimo certamente stanno aiutando molto a generare ottimismo e a rompere gli indugi. Così come piace molto il Protocollo di pulizia e sanificazione che come Italianway abbiamo adottato per primi, in base alle linee guida dell’OMS, per garantire vacanze sicure ai nostri ospiti”. 

Le vacanze italiane vanno in restyling, tutti in camper

Le vacanze italiane vanno in restyling per affrontare la pandemia Covid-19. Sia le mete che le modalità di partenza sembrano, infatti, cambiare forma: “Viene favorita la scelta del camper come luogo più sicuro e che dà la possibilità di viaggiare senza troppe restrizioni, mantenendo vivo il sentimento di libertà che solitamente accompagna la vacanza.

Molti hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze in Italia, muovendosi in auto verso le seconde case o abitazioni di familiari e amici. In più, onde evitare possibili assembramenti, soprattutto i giovani sembrano voler riscoprire la natura e la montagna del nostro Paese, anche se la meta più gettonata sembra rimanere il mare.

Altre persone, invece, non sentendosi sicuri o per motivi economici, hanno dovuto rinunciare o posticipare in attesa di vacanze autunnali o invernali”. È questa la fotografia scattata dal team di psicologi impegnati nel progetto ‘Lontani ma vicini’ di Diregiovani.it e dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) che, nell’ambito della task force per l’emergenza educativa del Ministero dell’Istruzione, offrono uno spazio di ascolto e supporto a studenti, docenti e genitori.

Le vacanze rappresentano per chiunque un’opportunità, un periodo di tempo nel quale ci si può “disconnettere” da tutto ciò che riguarda il lavoro, la scuola e gli inevitabili impegni di tutti i giorni. “In questo momento in cui si cerca di riprendere la propria quotidianità, seppur con stili diversi legati alla prevenzione- continuano gli psicologi- le vacanze vengono quasi considerate un diritto piuttosto che un privilegio, un modo per ritrovare un pò di benessere psico-fisico.

Nonostante questi aspetti, però la preoccupazione e la paura rispetto all’immediato futuro frenano i desideri degli italiani. Si cerca comunque di adattare i propri bisogni alla realtà che stiamo vivendo. Molti hanno rinunciato o hanno optato per vacanze diverse dal solito: mascherine, disinfettanti ed eventuali passaporti sanitari non sono infatti dei grandi incentivi che rendono facili le partenze”.

Probabilmente “saranno vacanze più brevi, più sobrie, più green e all’insegna della sicurezza e della sostenibilità. L’importante sarà cercare di godersele ricaricando le energie fisiche e mentali- concludono- cercando di diminuire lo stress e la tensione accumulati e di prepararsi nel modo migliore ad affrontare di nuovo gli impegni di tutti i giorni”.

Lavagna, la regina delle vacanze estive tra mare e buon cibo

Lavagna è una cittadina situata nel cuore della Riviera di Levante ad appena 49 Km da Genova. Vive soprattutto di turismo grazie principalmente alla sua posizione geografica: affacciata sulla sponda dell’Entella e situata in una suggestiva cornice di colline ricoperte di ulivi, pini e castagni discendenti verso il mare dove una spiaggia sabbiosa si estende rettilinea per 5 km.

Da sempre è meta di vacanze per turisti non solo italiani ma anche stranieri che qui trovano un luogo ideale dove rilassarsi e assaporare il piacere della cucina ligure.

C’è un albergo che più di altri merita la giusta attenzione. E’ l’hotel Bristol il luogo ideale per chi desidera trascorrere la vacanza. In un ambiente familiare e rilassato tutto è a portata di mano. L’albergo si trova vicino al mare (a soli 70 metri) ed è in una posizione tranquilla ed ombreggiata, strategica per tutti i servizi della cittadina. Anche la stazione ferroviaria dista a pochi passi.

L’Hotel Bristol è il tipico albergo per famiglie e vanta una grande tradizione di ospitalità essendo gestito direttamente dai proprietari da oltre 25 anni.

Il 93% degli italiani in vacanza durante l’estate 2020 ha scelto come meta l’Italia

Il 93% degli italiani in vacanza durante l’estate 2020 ha scelto come meta l’Italia, la percentuale più elevata da almeno 10 anni. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia che sono 34 milioni i cittadini del Belpaese che hanno deciso di andare in ferie per almeno qualche giorno nell’estate 2020, con un calo del 13% rispetto allo scorso anno.

La scelta di una vacanza più locale, che non comporta grandi spostamenti, coinvolge quindi una fetta importante di popolazione da nord a sud della Penisola dove, accanto ad arte, tradizione, cultura e storia, la scoperta del cibo e del vino locali sono il vero valore aggiunto delle vacanze, con circa 1/3 del budget destinato proprio all’alimentazione.  In Liguria, se la spiaggia resta la meta preferita per la vacanza estiva, continua a cresce anche il turismo di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi, dove si custodiscono i tesori della tradizione e della cultura contadina locale. La gran parte dei vacanzieri quest’anno ha scelto di ritardare le partenze, concentrandole nel mese di luglio e soprattutto agosto, mentre quelle di giugno risultano, a livello nazionale, praticamente dimezzate (-54%) rispetto allo scorso anno, per ancora i timori e le incertezze sull’evoluzione della pandemia.

“Nonostante il via libera agli spostamenti, anche per la Liguria – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa –  persiste una pesante incognita sulle presenze straniere, con i primi  segnali che arrivano da Germania e nord Europa mentre fermi sono gli arrivi da Stati Uniti ed oriente. In questo contesto il ritorno alla vacanza a km zero rappresenta una grande speranza per il turismo Ligure, che era in crescita prima dell’inizio della pandemia, arrivando a registrare un incremento del 13% degli arrivi italiani per il mese di febbraio 2020. Purtroppo la pandemia ha assestato un duro colpo al settore del turismo con le prenotazioni di alberghi e agriturismi che faticano ancora ad arrivare in maniera continuativa. A cascata le ripercussioni si sono inoltre registrate anche su tutti quei comparti, agricoli ed ittico in primis, che trovano in alberghi, bar, ristoranti un canale di mercato fondamentale. È quindi importante che si rimetta in moto questa potente macchina trainata, oltre che dalle bellezze paesaggistiche della nostra regione, anche dalle peculiarità enogastronomiche e dalle produzioni tipiche, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. Passare una vacanza in sicurezza si può e per non ritrovarsi affollati nelle mete più battute si consiglia di scegliere una vacanza immersi nel verde presso gli Agriturismi di Campagna Amica Liguria spesso situati nell’entroterra in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola, oltre che con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.