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“La fine di tutte le cose” al Sacco di Savona lo spettacolo di Alessandra Schiavoni
S’intitola «La fine di tutte le cose» lo spettacolo di Alessandra Schiavoni con Alessandra Frabetti per la regia di Alessandra Schiavoni che andrà in scena sabato 13 novembre alle 21 al Teatro Sacco di Savona.
Sinossi
La gelida penombra del corridoio di un Pronto soccorso. In un angolo, accanto alla finestra, una donna seduta su una sedia a rotelle, attende di essere visitata. Nella mano stringe il cellulare, sperando che la figlia le risponda. La pioggia fuori e la grondaia che sbatte danno vita a una serie di ricordi, dall’infanzia al giorno del matrimonio, alla sua vita da insegnante alla scuola materna, al rapporto difficile con la figlia. Il dolore che aumenta, la solitudine, poi la paura di essere stata dimenticata, lì in quell’angolo.
La nostra protagonista è una mamma e una nonna, una donna di questi tempi in grado di fotografare, con estrema lucidità e semplicità, la caducità della vita e il bisogno, per sopravvivere, “di andare oltre le cose, oltre la forma, oltre il colore, oltre l’odore”.
Un monologo a tratti divertente, a tratti commovente che aiuta a riflettere sul disordine dei nostri tempi e sulle reali ricchezze dell’esistenza.
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Per rispettare la normativa vigente sulla sicurezza anche in materia di emergenza sanitaria da Covid – 19, il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata al 50% della sua capienza. La visione dello spettacolo sarà consentita soltanto su prenotazione del posto e presentazione del green pass o del tampone con esito negativo entro le 72 ore.
INFO E PRENOTAZIONI
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EMAIL: info@teatrosacco.com
“Il vino e suo figlio” al Sacco di Savona
“Il vino e suo figlio”. E’ il titolo dello spettacolo teatrale che andrà in scena sabato 10 ottobre alle 21 all’Antico Teatro Sacco di Savona. Lo spettacolo fa parte della rassegna “Un sacco di emozioni di nuovo insieme” edizione dedicata a Luciana Costantino. In programma cinque spettacoli di professionisti che hanno raccolto la sua grande passione per il teatro.
“Il vino e suo figlio” è liberamente tratto da “Il Navigatore del Diluvio” di Mario Brelich con Enrico Bonavera. Protagonista assoluto è – come da titolo – il vino, il suo valore ‘mitico e sacro’, la sua paradossale congiunzione tra ‘basso corporeo’ e filosofia del palato e della vita. Quando un giovane diventa uomo? Nella nostra società sono ormai assenti i riti di trasformazione dall’adolescenza all’età adulta, quelli che venivano chiamati ‘riti di iniziazione’; ma il primo bicchiere di vino è ancora oggi testimonianza di una prova di passaggio: il fanciullo passa progressivamente dal latte materno, all’acqua , alla bevanda dei ‘grandi’.
Enrico Bonavera è oggi l’Arlecchino ufficiale del Piccolo Teatro di Milano. Allievo “di bottega” di Ferruccio Soleri, con alle spalle una formazione nell’ambito del teatro di ricerca – ha collaborato con l’Odin Teatret di Eugenio Barba – svolge da ormai tre decenni la sua attività di attore di prosa e insegnante di teatro. Oltre al Piccolo Teatro di Milano – con cui è stato dal 1987 al 1990 e successivamente dal 2000 ad oggi interpretando i ruoli di Brighella ed Arlecchino nel “mitico” Arlecchino servitore di due padroni, e con il quale ha praticamente girato tutto il mondo.
Ha lavorato con Teatri Stabili, Compagnie private e Cooperative, tra cui il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro di Genova, il Teatro Carcano di Milano, il Teatro della Tosse e il Teatro dell’Archivolto di Genova, il TAG Teatro di Venezia e La Piccionaia – I Carrara di Vicenza. Come attore di prosa, è stato diretto da Strehler, Lassalle, Scaparro, Sciaccaluga, Amelio, Battistoni, Soleri, Bosetti, Conte, Gallione, Crivelli, Kerbrat, Calder, Emiliani, Friedel, Hertnagl, Maifredi, Boso, Damasco, Zecca, Bongiovanni.
Come regista ha diretto allestimenti per La Piccionaia di Vicenza, lo Studium Actoris di Fredrikstad (No), il Tang Shu wing Theatre Studio (Hong Kong), il Teatro Excelsior di Bucarest.
Parallelamente svolge attività di onemanshow: dal 2000 presenta in tutta Italia e all’estero ‘I Segreti di Arlecchino’. una originale performance sui personaggi e le biografie degli attori della Commedia dell’Arte. Dal 2013 ha realizzato, in collaborazione con C. Zecca, L’Affaire Picpus da Il Naso di Gogol, rappresentato in Italia e in Brasile, ‘Osei Budei fradei’ e ‘Alichin di Malebolge’ in collaborazione con il Festival Ravenna/Dante 2021.
Come insegnante, collabora dal 1991 con la Scuola di Recitazione del Teatro di Genova; con Prima del Teatro – Scuola Europea di S. Miniato di Pisa; con i Corsi estivi del Centro maschere di Abano Terme, diretto da D. Sartori, con l’Accademia Internazionale di Commedia dell’Arte del Piccolo Teatro di Milano diretta da Ferruccio Soleri, con cui è stato a Mosca e a Shanghai
Dal 2004 è docente al DAMS di Imperia del corso di Drammaturgia dell’attore. Ha tenuto Corsi per il Teatro all’Avogaria di Venezia, per il Teatro Stabile del Veneto, per il Teatro Ateneo dell’Università La Sapienza di Roma, per l’ENSATT di Lione, per lo Studium Actoris di Fredrikstat (Norvegia), all’Università di Rio de Janeiro, al Centro Int. di Teatro di Figura “Odradek” in collaborazione con l’Università di Toulouse, l’ISTA diretta da Eugenio Barba, all’HKPA di Hong Kong, per il Grupo Moitarà di Rio e Janeiro, La Escola de Teatro di Sao Paulo in Brasile, l’Accademia Nazionale di Tirana, il Lyceum di Epidauro, il Teatro Excelsior di Bucarest.
Nel 1996 è stato premiato al Festival di Borgio Verezzi, come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Arlecchino ne I due gemelli veneziani di Goldoni, regia di G. Emiliani. Nel 2007, al Festival “Mantova Capitale Europea dello spettacolo”, è stato insignito del prestigioso “Arlecchino d’oro”.
Per rispettare la normativa vigente sulla sicurezza e per il contenimento della diffusione del COVID 19, il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata, pertanto è obbligatoria la prenotazione.
L’ingresso all’Antico Teatro Sacco di Savona è riservato ai soci. Diventare soci è semplice. Scrivete a info@teatrosacco.com oppure telefonate ai numeri 331. 7739633 – 328.6575729 www.teatrosacco.com
«Pablo…le poesie parlano tutte d’amore» con Elio Berti e Cristiana Rossi al Sacco di Savona
«Pablo…le poesie parlano tutte d’amore» con Elio Berti e Cristiana Rossi e il trio batteria, basso e tastiere per la produzione AocchiAperti è lo spettacolo in programma sabato 1 febbraio alle 21 al Teatro Sacco di Savona
Uno dei più grandi poeti del Novecento Pablo Neruda, uomo silenzioso e affascinante, poeta che spazia dalla vita all’amore alla politica. Raccontare Pablo Neruda è una impresa, non del tutto impossibile. Da qui siamo partiti: “Pablo, tutte le poesie parlano d’amore”. Già perche i poeti, coloro che vedono, assaporano, scrivono, sono capaci di lodare qualsiasi cosa basta che ci sia, basta che si capisca che c’è. E’ quello che Pablo Neruda ha costantemente cercato di raccontare in anni difficili, sostenendo le sue idee, senza accusare, senza criticare, ma soltanto attraverso la poesia raccontare l’amore per una terra, un pensiero, una donna. Le donne hanno avuto una grande componente nella sua vita, specialmente la madre, morta poco dopo la sua nascita, e la figlia, morta prematuramente per una grave malattia.
La contaminazione sarà proprio nelle poesie rigorosamente in lettura interpretata, legate insieme in un racconto di questo personaggio in scena che potrebbe essere lui! Musica e danza si fondono con il racconto a monologo e le poesie recitate rigorosamente in lettura interpretata.
Per rispettare la normativa vigente sulla sicurezza, il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata, pertanto è molto gradita la prenotazione.
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“Pe rie se peu moi”, lo spettacolo di Carlo Denei e Stefano Lasagna al Sacco di Savona
Savona. “Pe rie se peu moi”. E’ il titolo dello spettacolo di Carlo Denei e Stefano Lasagna in programma sabato 25 gennaio alle 21 al Teatro Sacco di via Quarda Superiore 1 a Savona Due squattrinati comici genovesi, separati dalle loro mogli, vivono nello stesso angusto appartamento per contenere le spese.
Purtroppo per loro la concorrenza è sempre più spietata: i colleghi comici sono tanti e le serate, sempre meno. Poi d’improvviso incominciano ad accadere fatti inquietanti ma che potrebbero aumentare le loro chances. I due protagonisti, prigionieri di una malata rivalità casalinga ed artistica, si lanciano frecciatine, si fanno sgarbi e ripicche dando vita a momenti esilaranti scanditi da dialoghi, monologhi e improbabili canzoni. Il finale ha dell’incredibile! La commedia è in lingua ligure!
Al Sacco di Savona Federico Sirianni e Max Manfredi in concerto
Federico Sirianni e Max Mafredi in concerto sabato 18 gennaio alle 21 al Teatro Sacco di Savona. Da ormai quattro anni abbondanti, i due cantautori genovesi più premiati e blasonati, attualmente in attività, propongono un tour per l’Italia insieme, raccontandosi attraverso canzoni e piccole divertenti narrazioni.
Non può mancare in queste canzoni e in queste narrazioni la città di Genova, madre e matrigna della grande tradizione della canzone d’autore italiana, ma è un punto di partenza per un viaggio immaginario tra le musiche del mondo; una sorta di “road movie” che attraversa i Balcani, tocca i templi e giardini d’oriente, respira la polvere dei deserti tex-mex e attraversa l’oceano per accarezzare le azulejos portoghesi.
I due artisti si scambiano note e parole, intervengono l’uno sulle canzoni dell’altro sostituendo la seriosità con l’ironia: è uno spettacolo che prende per mano gli spettatori e li fa viaggiare con la metrica e le rime baciate, li fa sorridere, commuovere e pensare.
Gli artisti
Max Manfredi è probabilmente il più talentuoso cantautore italiano vivente. Ha vinto la Targa Tenco con il disco “Luna persa”. E’ stato definito da Fabrizio de Andrè “il più bravo di tutti” e, lo stesso Faber, ha cantato una canzone scritta da Max, “La fiera della Maddalena”, contenuta nell’album “Max”.
Federico Sirianni è tra i cantautori italiani che hanno ottenuto più riconoscimenti in assoluto (Premio della Critica a Musicultura, Premio Bindi, Premio Lunezia) e il suo ultimo disco “Il Santo” è stato definito dalla critica “il più bel disco italiano del 2016” e ha ricevuto la menzione speciale del Club Tenco per la manifestazione Musica contro le mafie.
Per rispettare la normativa vigente sulla sicurezza, il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata, pertanto è molto gradita la prenotazione.
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«Un sacco di emozioni», undici spettacoli da ottobre a dicembre nell’Antico Teatro Sacco di Savona
Undici spettacoli, da ottobre a dicembre per «Un sacco di emozioni» al Teatro Sacco di via Quarda, nel cuore del centro storico di Savona. Tutto pronto per alzare il sipario su una stagione artistica con spettacoli e commedie di sicuro impatto, divertenti e che fanno anche riflettere.
Si comincia domenica 6 ottobre alle 17,30 con «Un sacco stupefacente, primo teatro della città di Savona» per la regia di Antonio Carlucci e Felice Rossello. Una commedia teatrale che vedrà protagonisti Sandro Battaglino, Guglielmo Bonaccorti, Franco Bonfanti, Antonio Carlucci, Alessio Dalmazzone, Manuela Salviati, Monica Schiavini. Lo spettacolo vede la partecipazione del soprano Maria Catharina Smits, al pianoforte il maestro Federica Scarlino.
Protagonista del secondo spettacolo «Sparla con me», in programma sabato 12 ottobre alle 21, sarà Dario Vergassola che prende spunto dai successi televisivi di «Parla con me» Dario Vergassola nel dare titolo al suo ultimo recital dove, in effetti, presenta al pubblico i momenti più esilaranti dei suoi tanti incontri nel salotto di Serena Dandini.
Sabato 19 ottobre alle 21 andrà in scena «Maratona di New York» di Edoardo Erba con Davide Paganini e Massimiliano Caretta per la regia Antonio Tancredi. Una produzione Associazione Culturale Dionisio. Due ragazzi corrono di notte. Corrono e corrono. Si allenano. Hanno in mente di andare a New York, alla famosa maratona.
La stagione artistica «Un sacco di emozioni» presenta «Costante la nuvola» in programma sabato 26 ottobre alle 21. Un viaggio nella magia del ciclismo, sport nobile che affascina le folle da sempre con Davide Calcagno per la regia di Lorenzo Calcagno e la produzione del Teatro il sipario strappato.
«Cosa leggi? Osborne». E’ il titolo dello spettacolo in cartellone sabato 9 novembre alle 21 scritto e diretto da Ferruccio Masci con Federico Avenoso, Sacha Guastavino, Caterina Giusto, Consuelo Palliola, Giulia Minetto per la produzione della Compagnia teatrale Di Proteo. Una commedia in tre atti che rinvia, non solo nel titolo, all’opera di Osborne ‘Ricorda con rabbia”. A parte essere strutturata in tre atti, anche l’ambientazione all’interno di una abitazione dove vive una coppia complicata con un amico comune, ricalca le orme del testo inglese collocabile nell’età della crisi anglosassone post bellica.
Sabato 16 novembre alle 21 la Libera Compagnia Teatro Sacco porta in scena «Effe ti mar» per la regia di Felice Rossello e Antonio Carlucci con Guglielmo Bonaccorti, Franco Bonfanti, Antonio Carlucci, Alessandra Crescini, Alessio Dalmazzone, Manuela Salviati, Elena Tura. Di questo manoscritto, finora inedito, risulta ci siano solo due copie; la prima che ha scritto Farfa; la seconda è stata consegnata da Farfa in persona, nel 1957, al padre di Felice Rossello perché voleva che la rappresentasse.
Sabato 23 novembre alle 21 «Voci di anime scalze» di Maram Al Masri con Loredana De Flaviis, Consuelo Benedetti, Daniela Di Gregorio e Graziella Tufo. In una scena semivuota – come la mente prima di essere disegnata dai pensieri – appare Maram al-Masri, o meglio, l’attrice che la interpreta. Racconta, semplicemente, della sua vita e del nodo di violenza a cui la sua vita è rimasta incagliata…
Lidia Giannuzzi è la regista di «Tutte le direzioni, storie e canzoni al volante», lo spettacolo in programma sabato 30 novembre alle 21 con Domenico Baldini, Bruno Demartini, Roberta De Donatis, Francesco M. Giacobbe, Lorenzo Marmorato, Martina Pittaluga. Viaggio immaginario di 6 persone, amici, sconosciuti, parenti, conoscenti attraverso le loro esperienze di viaggio in auto; viaggi, code, rotonde, traffico, pulitori di vetri, bla bla car; parole, note, riso, pianto; tutto scorre come i kilometri o il tempo che si passa in macchina.
Al Teatro Sacco sabato 7 dicembre alle 21 è in programma lo spettacolo «La leggenda del Santo bevitore» dal romanzo omonimo di Joseph Roth (1939) con Andrea Nicolini (attore e fisarmonica)
Federico Bagnasco (contrabbasso). Un uomo ormai tagliato fuori dalla società, alcolizzato, uno straccione che vive sotto i ponti della Senna, visitato da brandelli di ricordi con i quali cerca di ri-tracciare e rintracciare la sua identità.
Penultimo spettacolo in programma dedicato a «Esercizi di stile» sabato 14 dicembre alle 21 con la Libera Compagnia Teatro Sacco» per la regia di Antonio Carlucci con Sandro Battaglino, Guglielmo Bonaccorti, Franco Bonfanti, Susj Borello, Alessio Dalmazzone, Manuela Salviati, Monica Schiavini. Da una semplice situazione di tutti i giorni, comune quanto insignificante, nasce la magia. Il nucleo narrativo è quanto mai scarno: c’è un uomo, su un autobus, a mezzogiorno, irritato perchè un altro tizio lo spinge continuamente.
A chiudere il cartellone di spettacoli «Un sacco di emozioni» sarà sabato 21 dicembre alle 21 Mauro Pirovano con « Natale o vegne unn–a votta all’anno» con Mauro Pirovano Maurizio Alessandrini Anna Sassone. Si tratta di un racconto del Natale fatto e letto dal punto di vista di Gelindo, il famoso pastore che ha l’onore e l’onere di arrivare per primo davanti alla grotta nel presepe, ironizzando sull’ansia da prestazione che ciò gli causa, ma che la Tradizione gli impone.
Per rispettare la normativa vigente sulla sicurezza, il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata, pertanto è molto gradita la prenotazione.
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Essere soci del Teatro Sacco di Savona è una scelta che fa la differenza
Essere soci sostenitori significa letteralmente offrire il proprio sostegno ad un progetto culturale ed artistico in cui si crede e di cui ci si vuole sentire parte attiva e integrante. Solo con questa consapevolezza e questa passione il Teatro Sacco potrà continuare a vivere e ad essere per tutti i soci un luogo di privilegiato di incontro e scambio, di svago e di riflessione. Un luogo che sta finalmente affrontando una seconda vita grazie all’impegno e al sacrificio di chi ci ha creduto e grazie al contributo sentito dei suoi sostenitori.
L Associazione Sacco non riceve finanziamenti pubblici e realizza i propri eventi grazie al sostegno e al tesseramento dei propri soci.
La tessera quanto costa e quanto dura
La tessera di Socio Sostenitore è annuale ed è valida per l’anno solare in corso; Il suo costo per il 2019 è di € 15,00. Per chi ha meno di 14 anni la tessera è gratuita. La domanda di associazione e tesseramento per i minori deve essere contestualmente sottoscritta da chi esercita la patria potestà. Il rinnovo tessera socio avviene in teatro, ed è immediato.
Al Teatro Sacco di Savona uno spettacolo per scoprire il vero Battisti
Savona. Sarà uno spettacolo impedibile quello che andrà in scena sabato prossimo alle 21 al Teatro Sacco in via Quarda Superiore a Savona. Dario B. Caruso presenta «Conosci me», un omaggio a Lucio Battisti a vent’anni dalla sua morte. Ad esibirsi, oltre a Caruso, ci saranno Marco Pizzorno (chitarra e voce), Leo Saracino (percussioni), Martina Biale, Giulia Masio, Elena Scasso, Kelly Schröter, Valerio Giardini, Andrea Marenco, Simone Reburdo (voci recitanti e cori). Per un’ora e mezza lo spettacolo sarà un viaggio per scoprire da vicino Lucio Battisti che ha segnato due generazioni ed è stato artefice di numerose canzoni che oggi anche i più giovani conoscono a memoria. Verrà ricordato non un semplice uomo bensì un uomo semplice che attraverso la complessità dei suoi tanti pensieri e delle sue poche parole è divenuto un’icona. Mogol disse di lui: “Lucio piace perché è credibile”. “Conosci me” è un omaggio rispettoso e delicato ad un artista credibile.
Si ricorda che l’ingresso al Sacco è riservato ai soci. Diventare soci è semplice: si può scrivere all’indirizzo email info@teatrosacco.com oppure telefonare ai numeri 331 77 39 633 – 328 65 75 729 o ancora consultare il sito web www.teatrosacco.com . Inoltre si ricorda che al termine di ogni evento, come nello stile del Sacco, seguirà un rinfresco.
Enzo Paci al “Sacco” di Savona si ride con “Come fai, fai bene”
Savona. Secondo spettacolo della stagione teatrale all’insegna del divertimento sabato sera alle 21 al teatro Sacco di Savona. Sul palco del teatro di via Quarda Superiore salirà Enzo Paci con lo show “Come fai, fai bene” che vedrà la partecipazione di Romina Uguzzoni.
Tra consigli sbagliati e scelte avventate all’inseguimento di falsi miti e valori Enzo Paci racconterà di come si è allontanato da sé stesso perdendosi in un bicchiere di vodka lemon e il sorriso di una tardona, per poi scoprire che forse il vero viaggio da fare è quello che lo riporterà a casa cambiato, con una nuova consapevolezza e che in fondo, in fondo nella vita: “Come fai, fai bene”.
Il nuovo spettacolo del comico genovese è noto al piccolo schermo per il personaggio di Mattia Passadore, che ha spopolato a “Colorado”. Bastardo come Mr. Bean, psicolabile come Epifanio, iperecinetico come Jerry Lewis, monomaniaco come Mario Pio, Enzo Paci ha inventato una maschera, Mattia Passadore, che è lo specchio di una genovesità mugugnona, declinata secondo un inesauribile schema di tic tipici da Voltri a Nervi.
Si ricorda che l’ingresso al Sacco è riservato ai soci. Diventare soci è semplice: si può scrivere all’indirizzo email info@teatrosacco.com oppure telefonare ai numeri 331 77 39 633 – 328 65 75 729 o ancora consultare il sito web www.teatrosacco.com . Inoltre si ricorda che al termine di ogni evento, come nello stile del Sacco, seguirà un rinfresco.
A Savona al via una stagione teatrale un “Sacco spettacolare”
Dodici spettacoli: da ottobre alla vigilia di Natale. La stagione artistica del “Teatro Sacco” di Savona è ai nastri di partenza con spettacoli di prosa, cabaret e un omaggio a Lucio Battisti.
Si comincia sabato 6 ottobre alle 21 con lo spettacolo “Un sacco stupefacente, primo teatro della città di Savona”. In scena Guglielmo Bonaccorti, Sandro Battaglino, Antonio Carlucci, Franco Bonfanti , Alessio Dalmazzone, Manuela Salviati, Monica Schiavini , con la partecipazione della soprano Maria Catharina Smits e al pianoforte Federica Scarlino per la regia di Antonio Carlucci e Felice Rossello. La produzione è della Libera Compagnia Teatro Sacco. Il secondo spettacolo sarà all’insegna del divertimento allo stato puro. Sul palcoscenico del Sacco, sabato 13 ottobre alle 21, il protagonista sarà Enzo Paci con “Un sacco di risate”. Con lui in scena anche Romina Uguzzoni. Si prosegue sabato 20 ottobre alle 21 con “Conosci me”, un concerto omaggio a Lucio Battisti a 20 anni dalla sua scomparsa con Dario B. Caruso e Marco Pizzorno (chitarra e voce) Leo Saracino (percussioni)
Martina Biale, Giulia Masio, Elena Scasso, Kelly Schröter, Valerio Giardini, Andrea Marenco, Simone Reburdo (voci recitanti e cori). Una produzione curata da Il Manipolo della Musica. Sabato 27 alle 21 e domenica 28 settembre alle 17 in scena lo spettacolo teatrale “Piccoli crimini coniugali”
di Éric-Emmanuel Schmitt, con Alessio Dalmazzone e Roberta Gaggino e la regia di Andrea Nicolini . Una produzione della Libera Compagnia Teatro Sacco. Sabato 3 novembre alle 21 “Magie per uomini tristi”, spettacolo teatrale di Rosario Mastrota con Consuelo Benedetti, Loredana De Flaviis, Franco La Sacra, Paolo Paolino. Le scene e i costumi sono di Carlo Senesi Regia: Rosario Mastrota. Lo spettacolo è a cura della compagnia teatrale Teatro dell’Albero. Sabato 10 novembre alle 21 andrà in scena lo spettacolo “La cantatrice calva” con Giovanni Bortolotti, Gaia De Marzo, Luca D’angelo, Valentina Ferraro, Monica Russo e Marco Bazzano per la regia di Aldo Meineri e con le scene di Silvio Eiraldi. Lo spettacolo è a cura della Compagnia Stabile Uno sguardo dal palcoscenico. Sabato 17 novembre alle 21 altro spettacolo teatrale dal titolo “Esercizi di stile” di Raimond Queneau con Angela Atteo, Sandro Battaglino, Guglielmo Bonaccorti, Franco Bonfanti , Susj Borello, Antonio Carlucci, Alessio Dalmazzone, Manuela Salviati. Musiche di e con Dario B. Caruso chitarra, Marco Di Giuseppe sax, Maurizio Ganora pianoforte. Le scenografie sono di Vittoria Carrieri, la regia di Antonio Carlucci per una produzione della Libera Compagnia Teatro Sacco. Sabato 24 novembre alle 21 “Un pizzico di musica” concerto del quartetto Improvviso con Paola Esposito, mandolino, Antonio Fiori, mandolino, Alessandro Fiori, mandola, Marco Pizzorno, chitarra e con la partecipazione di Dario B. Caruso, chitarra. Una produzione de Il Manipolo della Musica. Sabato 1 dicembre alle 21 andrà in scena “Il medico Brassens”, uno spettacolo teatrale liberamente tratto dai testi di Georges Brassens
e dal libro “Monsieur Brassens” di Maurice Bousquet con Franco Bonfanti (Il dottor Bousquet), Elena Buttiero (La pianista), Ferdinando Molteni (Il cameriere-cantante) e con le musiche di Georges Brassens. Le canzoni sono state tradotte da Fabrizio De André. La regia è di Ferdinando Molteni –
Una produzione Allegro con moto. Sabato 15 dicembre alle 21 “Monkey’s Kabarett”, spettacolo teatrale con musica dal vivo da “ Una relazione per un’accademia” di Franz Kafka con Andrea Nicolini (Rotpeter), Fabrizio Giudice chitarra, Gianluca Nicolini flauto – Ensemble Phonodrama. Ultimo spettacolo sabato 22 dicembre alle 21 “Brindiamo con stile” con gli attori e i musicisti della Libera Compagnia Teatro Sacco. Alla fine di ogni evento, come nel nostro stile, seguirà un rinfresco
L’ingresso è riservato ai soci, ma diventare soci è semplice. Per tutte le informazioni sugli spettacoli e su come diventare soci si può scrivere a info@teatrosacco.com oppure telefonare ai numeri 331 77 39 633 – 328 65 75 729. www.teatrosacco.com
“A Voce Piena”, stage nell’Antico Teatro Sacco di Savona
Ci piace la nostra voce? La percepiamo come un valido mezzo per esprimere pensieri ed emozioni? Ci sostiene in tutte le occasioni? Ne conosciamo tutte le ricchezze e possibilità? La voce riflette l’unicità di ognuno di noi. Non è nè bella né brutta, è come il prolungamento di un arto, con cui toccare l’altro anche da lontano, per accarezzarlo o colpirlo, per respingerlo o avvicinarlo o per creare con lui un rapporto. Per questo la voce è uno strumento di conoscenza (di noi stessi e degli altri) davvero unico.
A Voce Piena è uno stage indicato a chi considera la propria voce un veicolo di comunicazione professionale e a chi desidera approfondire un nuovo rapporto con essa, per scoprire e liberare le potenzialità della propria voce per utilizzarle nella vita quotidiana, nei rapporti interpersonali e nella professione. Ci si riappropria della voce forte, flessibile ed espressiva posseduta naturalmente.
Un lavoro piacevole ed efficace rivolto a chi desidera acquisire la corretta tecnica per trasmettere ad un uditorio in modo gradevole ed efficace un qualunque testo letto ad alta voce: un racconto, una fiaba, una relazione tecnica, una poesia un discorso politico, etc.
Un testo letto ad alta voce, di qualunque genere sia, ha una sua vita, è un processo comunicativo molto delicato che ha alla base l’idea di scambio (di informazioni, di emozioni, di contenuti, di energia) che sottintende tutti i tipi di comunicazione sana.
Lo stage quindi va in questa direzione: offrire gli strumenti per comunicare con le parole lette, per creare immagini nella mente di chi ascolta, per provare a conquistarsi la magia di una platea attenta.
Lo stage affronta tutti gli aspetti necessari per comunicare efficacemente all’uditorio il senso del testo, quello che è il vero ed unico scopo di una lettura pubblica, sia questa per avvincere bambini, spettatori, coinvolgere e appassionare colleghi, clienti o elettori.
I temi affrontati:
la respirazione, esplorazione e potenziamento della voce e delle sue sfumature
la postura, la presenza e lo sguardo, l’uso delle pause
l’analisi del testo e di come renderne comprensibile il senso, la dizione
esplorazione delle capacità immaginative alla base dell’interpretazione emotiva
Il tutto con un approccio graduale e pratico, dando grande importanza al gruppo, e calibrando il lavoro a seconda delle esigenze dei partecipanti, in un clima di gioco, di collaborazione e partecipazione che rende il più possibile divertente e piacevole l’apprendimento.
LUOGO E TEMPI: Antico Teatro Sacco di Savona 24 ore divise in 12 lezioni serali da 2 ore
ORARIO E CALENDARIO: dalle ore 21 alle ore 23 tutti i LUNEDI’ da lunedì 1 OTTOBRE a LUNEDI’ 17 DICEMBRE
PREZZO DELLO STAGE: 200 euro
IL CONDUTTORE: Antonio Carlucci, attore professionista da più di 30 anni, ha lavorato con diversi registi teatrali, fra cui Giorgio Strehler del Piccolo Teatro di Milano, Elio De Capitani del Teatro dell’Elfo di Milano, Lazzaro Calcagno del Teatro Il Sipario Strappato di Arenzano
Tra gli ultimi spettacoli di questi anni in cui ha recitato o diretto vanno citati : Esercizi di stile di R. Queneau, Un SACCO stupefacente di F. Rossello e A. Carlucci, L’ex alunno di G. Mosca, La sindrome di Stoccolma di W. Marinello, Confessioni di un Contrabassista da Il Contrabbasso di P. Suskind.
E’ un teatro-terapeuta , formatosi nel corso triennale di Teatro Terapia presso il centro Arti Terapie Politeama a Varedo ( MI ) e svolge la sua attività di operatore in teatro-terapia nella residenza protetta Santa Caterina di Varazze. Creatore ed interprete del trio comico Funny Waiters. Attualmente è presidente e direttore artistico dell’Antico Teatro Sacco di Savona
INFO E PRENOTAZIONI: 328 65 75 729 – info@teatrosacco.com
Quel tesoro chiamato Sacco, il teatro che ospitò i reali di Savoia
I Reali di Casa Savoia, in più occasioni, erano arrivati a Savona per assistere a rappresentazioni di melodrammi e tragedie. Nella città dei Papi c’è un teatro, il Teatro Sacco, inaugurato nel 1785. Fu il primo nella città di Savona, restò anche l’unico fino al 1853, anno in cui venne aperto il Teatro Chiabrera (tutt’oggi in attività). Il palcoscenico interamente costruito con assi di legno poggianti su travature è quello originale del 1893, ricostruito dopo la devastazione delle fiamme. I davanzali del primo ordine di palchetti sono quelli in legno di fine Ottocento, mentre sul secondo ordine sono in ardesia, aggiunti più recentemente. Una bella storia di uno dei tesori del capoluogo di provincia. Il Sacco di Savona può ospitare circa trecento spettatori ed è suddiviso in ordini di posti secondo l’uso di allora. Ha una storia tutta da scoprire. Fu denigrato da alcuni osservatori dell’epoca che ne criticavano le dimensioni e le architetture; ma svolse tuttavia la sua funzione eminente per alcuni decenni, ospitando con discontinuità spettacoli di intrattenimento e più spesso veglioni e feste. Dall’inizio del XIX secolo, con l’annessione alla Francia napoleonica, divennero più frequenti manifestazioni ed eventi celebrativi a carattere politico e militare; mentre le attività strettamente teatrali erano di fatto ostacolate da rigidi regolamenti e veti delle autorità. In questa seconda fase, dunque, il Teatro non riuscì ad avere una degna evoluzione nel contesto culturale savonese e solo con la Restaurazione e il passaggio al Regno Sardo conobbe l’apice del suo prestigio artistico. Dal secondo decennio del XIX secolo ospitò compagnie ed orchestre di livello nazionale, che diedero vita a numerosi stagioni liriche e concertistiche nonchè a variegati cartelloni teatrali. A partire dal 1853, diventato di dimensioni troppo modeste per gli standard dell’epoca e per l’inevitabile centralità del più prestigioso Chiabrera, il Sacco perse progressivamente la sua rilevanza. Ribattezzato Teatro Colombo nel 1892, in concomitanza con le celebrazioni del quarto centenario della scoperta dell’America, fino alla prima metà del Novecento fu utilizzato quasi esclusivamente per feste private, veglioni e spettacoli per ragazzi, sino a divenire una proprietà privata preclusa a reali finalità artistiche e di pubblica utilità. Rimasto pressochè chiuso dal 1939 fino agli anni ’70, dopo un breve periodo di saltuarie riaperture, solo oggi il Sacco è riemerso dall’oblio per volontà dell’attuale proprietario e grazie all’interessamento appassionato della neonata Associazione S.A.C.C.O., che ne ha ripristinato la funzionalità e la vocazione storica, dando voce ad uno dei più antichi teatri ancora in attività di tutto il territorio ligure. Pur avendo subito alcuni restauri nel 1888 e successivamente danni di una certa entità a causa di un incendio divampato nel 1893, le caratteristiche strutturali del teatro sono rimaste pressochè le stesse del progetto originario.
Il palcoscenico, la platea, le colonne a semicerchio sul fondo, i due ordini di palchi lungo cui si incastona una fitta serie di nicchie e passaggi conservano tutto il fascino delle architetture settecentesche, benchè nel tempo siano scomparsi vari dettagli decorativi. Il grande affresco sul soffitto della sala centrale si presenta oggi deteriorato, ma lascia intravedere un ricco lavoro di fregi, stemmi ed effigi di personaggi quali Cristoforo Colombo. Un altro affresco minore è stato recentemente riportato alla luce in una sala laterale, con una caparbia opera di pulitura e restauro conservativo.