il Coro Don Bosco presenta il disco “Certe Piccole Voci” in concerto a Siena  

Sabato 15 ottobre, ore 21, all’Oratorio Salesiano “La Magione” di Siena (via Malta, 1), si terrà il concerto del Coro “Don Bosco” diretto da Emiliano D’Ambrosio in cui presenteranno in anteprima il nuovo disco “Certe Piccole Voci”con 12 canti per la liturgia.

Insieme a loro sul palco troveremo Alberto Piva, alle tastiere, che ha realizzato l’arrangiamento di tutti i brani e Mario Costanzi, alle chitarre, che ne ha curato produzione e post-produzione.

Le voci del coro che avremo la gioia di ascoltare sono quelle di Rosanna Albano, Vittoria Bertoni, Graziana Logi, Ginevra Marino, Francesca Merendino, Elena Persichino, Alessandra Salvato, Beatrice Vettori, Rosaria Taffuri e Valentina Adamo.

La storia di questo Coro, che prima di un insieme di voci sono una piccola grande famiglia, ha inizio nel 2004.

«Non eravamo un coro, non eravamo all’unisono, qualcuno non era neppure intonato… – racconta emozionato Emiliano D’Ambrosio ma un primo gruppo di giovani famiglie con bambini al seguito, sembrava davvero una scommessa con Dio, un orizzonte che guardava lontano. E così è stato. Sono arrivati gli unisono, le tre voci, i controcanti, i giovani musicisti che si sono succeduti negli anni con la batteria, il basso, la tastiera e l’immancabile acustica del “maestro”, che sarei io, anche se maestro non sono».

I canti, composti nella musica e nei testi da Emiliano D’Ambrosio, ripercorrono tutti i momenti della Liturgia con brani freschi e gioiosi ma anche con momenti riflessivi e meditativi in cui l’ascoltatore è invitato a guardarsi dentro la sua anima.

Registrato e mixato allo Studio di produzione musicale IL MULINO DEL RONZONE, l’album Certe Piccole Voci è stato arrangiato da Alberto Piva e prodotto da Mario Costanzi.

Un coro, un’anima, uno spirito comune. Una storia lunga più di 15 anni, fatta di note sotto l’unico Dio della Vita e con lo spirito di Don Bosco che ci accompagna con la voglia di gridare in coro la Vita!

«Vi aspettiamo al Concerto– conclude D’Ambrosio – perché Certe Piccole Voci possano parlare di una speranza che non muore mai!».

Info, Web e Contatti

Website:http://www.tuttienessuno.it

Mulino del Ronzone: https://www.mulinodelronzone.it

Al belga Wout van Aert le Strade Bianche EOLO

Il corridore belga Wout van Aert (Team Jumbo – Visma) ha vinto in solitaria la quattordicesima edizione della Strade Bianche EOLO, corsa del calendario UCI WorldTour, da Siena a Siena (Piazza del Campo) di 184 km. Primo sul traguardo, nella storica piazza ha preceduto Davide Formolo (UAE Team Emirates) e Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe).

RISULTATO FINALE
1 – Wout van Aert (Team Jumbo – Visma) 184 km in 4h58’56”
2 – Davide Formolo (UAE Team Emirates) a 30″
3 – Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe) a 32″


DICHIARAZIONI
Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore Wout van Aert ha dichiarato: “Dopo due podi nelle ultime due edizioni delle Strade Bianche ho acquisito molta fiducia nelle mie possibilità di far bene in questa corsa. Vincere non è mai facile, è stato più difficile nelle circostanze di oggi e questo rende questo successo ancora più bello. È la prova che ho raggiunto un ottimo livello. Vincere le Strade Bianche a soli 25 anni, con il mio background di ciclocrossista, è una grande soddisfazione.”

A Siena nasce Smart Lab, investiti 16 milioni di euro per l’innovazione

i chiama Smart Lab ed è un modello innovativo di strutturare i flussi e organizzare gli spazi di lavoro, ideato da Gsk per i suoi laboratori di ricerca e sviluppo. Già attivo nella divisione Farmaceutica, questo nuovo approccio troverà la sua prima applicazione nel network Vaccini della multinazionale inglese proprio all’interno del sito di Siena. Oggi si è tenuta la posa della prima pietra dell’edificio che, attraverso un intervento di ristrutturazione e ampliamento, andrà a ricollocare in un’unica struttura tutto il gruppo di Ricerca e Sviluppo Tecnico (Trd), che conta circa 100 collaboratori ed è oggi dislocato in sette edifici all’interno del campus Gdk di Torre Fiorentina. Per il Trd Smart Lab, Gsk ha previsto un investimento da oltre 16 milioni di euro.

Alla cerimonia di posa della prima pietra, organizzata in modalità e partecipazione ridotta per consentire il rispetto delle misure anti Covid-19 in essere sul sito, hanno partecipato Rino Rappuoli, Chief scientist Gsk Vaccines e amministratore delegato Gsk Vaccini Italia; Luigi De Mossi, sindaco di Siena; Lorenzo Tarli, responsabile Trd Smart Lab; Francesco Vigni, responsabile Facility Operations siti Siena e Rosia, e una rappresentanza dei collaboratori coinvolti nello sviluppo del progetto. Come gesto simbolico, l’evento è stato anche l’occasione per posare all’interno delle fondamenta dell’edificio una ‘capsula del tempo’ contenente una pergamena, che i partecipanti hanno firmato a futura memoria.

Dietro il Trd Smart Lab – spiega Gsk – c’è un investimento da oltre 16 milioni di euro approvato dalla casa madre, ma c’è, prima di tutto, una visione completamente nuova di concepire e strutturare il lavoro all’interno di un ambiente di ricerca secondo una cultura collaborativa degli spazi, degli strumenti e del know how. Oltre l’80% della superficie utile del nuovo edificio sarà occupata da laboratori, uffici e ambienti di collaborazione, con lo spazio residuo dedicato alla circolazione (compresi spogliatoi, scale e ascensori). Lo spazio di lavoro sarà aperto – non assegnato e standard per tutti i membri del personale – indipendentemente dal ruolo o dall’attività svolta. Questi, tra gli altri – precisa ancora l’azienda – sono i requisiti necessari per essere certificati come Smart Lab in Gsk: uno spazio flessibile e facilmente adattabile per soddisfare le mutevoli esigenze della ricerca e per fornire un ambiente in cui la scienza possa prosperare al meglio.

Lavorare in spazi comuni, infatti – riferisce Gsk – consentirà una maggiore visibilità sui progetti, migliorando la comunicazione e l’interazione tra i diversi gruppi di ricerca all’interno di uno stesso dipartimento; consentirà l’esecuzione di modelli operativi comuni di gestione delle piattaforme; ottimizzerà l’utilizzo delle apparecchiature, che saranno tutte condivise, evitando duplicazioni e sotto utilizzi e, infine, permetterà di implementare una centralizzazione dei servizi interni ‘su prenotazione’. Mutuando la figura del ‘concierge’ dal mondo dell’hotellerie, lo Smart Lab avrà infatti anche personale dedicato a supportare gli scienziati negli aspetti più strettamente pratici, permettendo loro di focalizzarsi esclusivamente sull’attività scientifica. Il modello, complessivamente, andrà a beneficio di innovazione, efficienza e ottimizzazione del lavoro.

L’edificio che andrà a ospitare il nuovo Trd Smart Lab nasce dalla ristrutturazione di una struttura storica all’interno del sito Gsk di Siena, dove per decenni sono stati prodotti gli antigeni virali destinati principalmente alla produzione del vaccino antinfluenzale. Il progetto prevedere la riqualificazione antincendio e il miglioramento sismico dell’edificio esistente, mentre l’ampliamento sarà realizzato con una nuova struttura in acciaio ad ampie vetrate.

In materia di rigenerazione-ecosostenibile, tutti i nuovi impianti termici ed elettrici saranno ad alta efficienza e a basso impatto ambientale, verranno impiegate fonti rinnovabili di energia e il benessere lavorativo sarà garantito in termini di qualità dell’aria interna, comfort termico, qualità visiva, illuminotecnica e comfort acustico. Il nuovo edificio, di cui sono già iniziati i lavori di ampliamento, avrà una superficie complessiva di oltre 4mila metri quadrati, distribuiti su 6 livelli. I lavori termineranno entro il 2022.

“Questo nuovo e importante investimento – commenta Rino Rappuoli, Chief Scientist Gsk e Ad Gsk Vaccines Italia – è un’ulteriore dimostrazione della strategicità del sito Gsk Vaccini all’interno del network globale e la conferma di una visione di lungo periodo. Per fare ricerca innovativa servono un mix di elementi ed è ormai ampiamente dimostrato che il contesto gioca un ruolo significativo. Ciò che stiamo facendo da anni all’interno di questo campus, costruendo modelli innovativi di collaborazione, troverà fertile applicazione all’interno del futuro Trd Smart Lab, dove la condivisione di strumenti, piattaforme e know how saranno elementi chiave per generare innovazione nel campo dei vaccini, ma anche per garantire modelli più flessibili ed efficienti di lavoro”.

“La scelta di investire in un nuovo Smart Lab conferma la centralità dell’innovazione per Gsk, che ha una profonda esperienza di questo modello nella divisione Farma, con circa 30 laboratori all’attivo, principalmente in America e Inghilterra”, afferma Lorenzo Tarli, Trd Italy Head of Strategy and Development, and Smart Lab Business Lead. “I risultati di anni di implementazione, in termini di performance, trasformazione della cultura aziendale e obiettivi di business raggiunti – sottolinea – ci hanno spinto ad abbracciare questo progetto, che mette al centro una sorta di ‘rivoluzione’ del modello di lavoro all’interno di un ambiente di ricerca. Siamo estremamente orgogliosi di poter essere i primi, come Trd, ad accogliere questo progetto sul sito di Siena e metterne a frutto tutti i vantaggi. Non si tratta di costruire un nuovo edificio – precisa – oggi gettiamo le basi per costruire l’innovazione che verrà”.

“Il progetto Trd Smart Lab – afferma Francesco Vigni, Head of Facility Operations sito Siena e Rosia – rappresenta per il sito di Siena l’investimento più alto sui fabbricati negli ultimi 30 anni, oltre ad essere l’intervento principale del Master Plan definito dopo l’integrazione con Gsk, nel 2015, e mirato all’ottimizzazione dell’utilizzo degli spazi del sito e a un’efficienza energetica, impiantistica e strutturale. Un impegno, quello in materia di sicurezza e rigenerazione ecosostenibile degli spazi, che è al centro di ogni nostra programmazione, come testimoniato dal recente investimento per la realizzazione di un trigeneratore, in fase di realizzazione e antistante il nuovo edificio. L’impianto a basso impatto ambientale di un Megawatt di potenza per la produzione di energia elettrica, vapore e acqua refrigerata tramite utilizzo di gas naturale – conclude – consentirà un risparmio di costi del sito di circa 800mila euro annui e sarà al servizio anche della nuova struttura”.

“E’ un onore che questa nuova, strategica struttura nasca a Siena”, afferma Luigi De Mossi, sindaco della città toscana. “Gsk dimostra di essere una azienda che guarda al futuro, all’innovazione, alla ricerca, al rispetto del lavoro, ma anche alla nostra città e al nostro territorio, luogo storico e ideale per investire e portare avanti con professionalità le attività di questo settore. La mia presenza oggi – chiosa il primo cittadino di Siena – conferma la vicinanza tra Gsk e amministrazione comunale. Siamo pronti a camminare insieme e a supportare innovazione, ricerca, trasformazioni culturali e modelli di lavoro innovativi per il bene comune”.

“Jazz & Wine in Montalcino” si farà dal 30 luglio al 4 agosto

“Jazz & Wine in Montalcino”, la rassegna nata dalla collaborazione tra l’azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma ed il Comune di Montalcino (SI), si farà dal 30 luglio al 4 agosto. La XXIII edizione del festival, che vuole così dare un segno di speranza e fiducia, ha confermato quattro serate da non perdere nei luoghi più emozionanti del territorio montalcinese.

Il festival, nato nel 1998 con l’intento di unire e far vivere insieme due delle passioni più intime ed intense, la musica jazz ed il vino di qualità, porterà nel territorio di Montalcino alcuni tra i più apprezzati interpreti della musica italiana ed internazionale e lo farà, questa volta, con un progetto itinerante, toccando alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio montalcinese, a causa della temporanea indisponibilità della Fortezza di Montalcino, storico palcoscenico del Jazz & Wine.

Si inizia giovedì 30 luglio, nella suggestiva cornice del Castello Banfi, con Nick the Nightfly, storica voce di Radio Monte Carlo, che presenterà il progetto “Be yourself” assieme suo quintetto.

Venerdì 31 luglio, sempre a Castello Banfi, la tromba di Fabrizio Bosso e il pianoforte di Julian Oliver Mazzariello si esibiranno in “Tandem”, un incontro perfetto tra due musicisti che condividono il palco da 17 anni con un approccio alla musica totalmente libero dagli schemi.

Nell’incredibile scenario dell’Abbazia di Sant’Antimo, sabato primo agosto il trio italo-argentino, composto da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, presenterà “Parientes” un viaggio nei ricordi, nelle persone, nell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad un’altra cultura e, nel contempo, ha preservato la propria portandovi nuova linfa.

Gran finale domenica 2 agosto quando sul palco di Jazz & Wine, predisposto per l’occasione nella suggestiva Piazza del Popolo di Montalcino, arrivano le sonorità latine di Rosalia de Souza e del suo quintetto. Voce internazionale, la cantante brasiliana presenterà “Il Brasile che mi piace”, uno spettacolo in cui propone i brani che l’hanno resa apprezzatissima interprete nei suoi tre lustri di carriera.

La direzione artistica, come ormai da anni, è firmata da Paolo Rubei (Alexanderplatz di Roma) che, con passione e competenza, prosegue nel percorso musicale tracciato dal compianto padre Giampiero, ispiratore e ideatore di questo unico festival musicale. Tutti gli spettacoli di Jazz & Wine in Montalcino avranno inizio alle 21.45. Per maggiori informazioni Banfi 0577 840111 – marketing@banfi.it (anche prenotazioni per i concerti di Castello Banfi).

“Tex. 70 anni di un mito”, a Siena una mostra da non perdere

Fino al 26 gennaio 2020, il complesso di Santa Maria della Scala di Siena ospita la mostra “Tex. 70 anni di un mito”.

Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore e COMICON, l’esposizione racconta la storia della fortuna editoriale del personaggio Tex che, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua generosità, è riuscito, dal 1948 a oggi, a entrare nelle abitudini di lettura degli italiani e a diventare un vero e proprio fenomeno di costume.

Era il 30 settembre 1948, infatti,quando nelle edicole italiane usciva il primo numero di Tex, personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini, destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del fumetto mondiale.

Nella mostra, i visitatori possono ammirare, tra i tanti documenti, la prima vignetta di Tex in più lingue, il ritratto di Gianluigi Bonelli e famiglia realizzato da Ferdinando Tacconi, le fotografie di Aurelio Galleppini e la macchina da scrivere di Gianluigi Bonelli: l’Universal 200 decorata dallo stesso Bonelli e conservata nella sala riunioni della Casa editrice, con la quale sono state create le prime storie di Tex.

Nel corso dei suoi settant’anni, Tex ha avuto quattro sceneggiatori principali, le cui narrazioni potranno essere ammirate al Santa Maria della Scala: Giovanni Luigi Bonelli (Milano, 22 dicembre 1908 – Alessandria, 12 gennaio 2001), creatore del mito di Tex, seguito, nel 1976, dal figlio Sergio Bonelli, che firma il fumetto con lo pseudonimo di Guido Nolitta; Claudio Nizzi, che subentra nel 1983, mescolando al western elementi tipici del genere poliziesco, e infine, dal 1994, Mauro Boselli, attuale curatore che riporta Tex alle origini.

In mostra sono esposte le prime pagine di alcuni quotidiani che consentiranno, inoltre, di ripercorrere settant’anni di storia italiana: una sorta di parallelo tra le avventure del coraggioso Ranger e le vicende del nostro Paese.

Uno spazio è interamente dedicato all’esposizione dei materiali a opera di due noti fumettisti senesi: Giovanni Ticci, che nel 1968 firmò la sua prima avventura texiana, e Alessandro Bocci, disegnatore per Sergio Bonelli Editore dal 2001.

In occasione dell’esposizione è stato pubblicato, a cura di Sergio Bonelli Editore, il catalogo Tex. 70 anni di un Mito con introduzione di Davide Bonelli, testi di Gianni Bono, Graziano Frediani, Luca Boschi e Luca Barbieri, ricco di materiali rari, disegni e testi legati alla storia di Tex Willer.

Procura e Regione Toscana insieme contro le frodi alimentari

Siena. Prevenire e reprimere le frodi agroalimentari rafforzando le attività di controllo esercitate dai Dipartimenti di prevenzione delle Asl e delle Procure. E’ quanto si propone il protocollo d’intesa firmato a Siena dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dai procuratori della Repubblica delle quattro province che rappresentano l’ambito territoriale di competenza. Si tratta del procuratore generale presso la Corte d’appello di Firenze, Francesco D’Andrea, e dei procuratori della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, di Firenze, Giuseppe Creazzo, di Arezzo, Roberto Rossi e di Grosseto, Raffaella Capasso. L’azione di rafforzamento si basa sopratutto sul sostegno alle Procure (ma sarà possibile destinare personale anche presso i Tribunali) che verra’ assicurato dalla Regione Toscana attraverso la messa a disposizione di una task force composta da 50 addetti, 20 amministrativi provenienti dal Sistema sanitario regionale e 30 giovani selezionati attraverso i bandi del Progetto Giovanisi’.

“Il modello di riferimento – ha spiegato il presidente Enrico Rossi – è quello sperimentato con successo con il progetto ‘Prato lavoro sicuro’ che ha permesso di accrescere il carico di lavoro delle Procure e soprattutto di intensificare i controlli. La Toscana in questo modo intende tutelare le proprie produzioni tipiche, i produttori onesti e contrastare illegalità e frodi, facendo emergere il lavoro sommerso e dando un contributo alla lotta contro l’evasione fiscale. Si tratta di un investimento in sicurezza e legalità unico in Italia che, ne siamo sicuri, darà i suoi frutti”.

Da Varazze a Gaeta, la missione del ventenne Andrea Giana

Varazze. In bici per 700 chilometri da Varazze a Gaeta per partecipare al Festival dei Giovani. Una
pedalata in solitaria e non su una bici qualsiasi. Andrea Giana, 20 anni, di Varazze, salirà in sella ad una tall bike, una bici modificata in altezza che monta due telai, uno sopra l’altro, stravagante ma di sicuro impatto. L’impresa di Andrea Giana, ambasciatore di “Noisiamofuturo” iniziata oggi. E’ partito oggi dalla sua città alla volta di Gaeta, meta d’arrivo il Festival dei Giovani Italiani che si terrà dal 14 al 16 aprile, richiamando migliaia di giovani da tutt’Italia.

Sette le tappe da Varazze: La Spezia, Lucca, Siena, Bolsena, Roma, Latina e finalmente Gaeta. Qui ad attenderlo ci saranno i giovani di Noisiamofuturo, la community di ormai 15mila ragazzi, da cui è nata l’idea del Festival dei Giovani.

“Un viaggio concreto, fatto di sudore sui pedali ma anche un viaggio ideale che chiama a raccolta i tanti ragazzi che da tutta Italia si sono dati appuntamento a Gaeta”, racconta.