Una call action del Club Alpino Italiano: “Diventa un punto di accoglienza sul sentiero Italia Cai”

Il Sentiero Italia CAI è una grande opportunità di sviluppo per l’economia di montagna. Il Club alpino italiano invita i gestori di rifugi alpini e appenninici, bivacchi, baite sociali, b&b, strutture alberghiere, ostelli, campeggi e agriturismi, situati nei pressi dell’inizio o della fine di ogni singola tappa dell’itinerario, a proporsi per essere ufficialmente riconosciuti come “Punto di Accoglienza Sentiero Italia CAI”.

Per chi è interessato a entrare a far parte della rete scriva a infosentieroitalia@cai.it

Le strutture selezionate saranno inserite nell’area dedicata e nella mappa interattiva del percorso sul sito ufficiale del Sentiero Italia CAI (sentieroitalia.cai.it), oltre che nelle guide e nella cartografia ufficiali del grande cammino. Riceveranno poi gratuitamente la targa “Punto di Accoglienza”, da esporre all’esterno, e il timbro con cui certificare il passaggio degli escursionisti. Infine le iniziative inerenti il Sentiero Italia eventualmente organizzate dalle strutture potranno essere condivise sui social network ufficiali Sentiero Italia CAI.

punti di accoglienza sono elementi indispensabili per la completa percorribilità di ogni grande percorso escursionistico e un’opportunità di sviluppo economico-turistico per i territori attraversati.

“Il personale di ogni Punto di Accoglienza dovrà non solo accogliere gli escursionisti fornendo vitto e alloggio, ma anche essere in grado di fornire adeguate informazioni sul Sentiero Italia, in particolare sulle tappe limitrofe“, spiega il Vicepresidente generale del CAI Antonio Montani.

Tra le strutture che hanno già aderito – circa trenta – ci sono: il Rifugio Franco Tonolini (Val Camonica – BS), il Rifugio Fratelli Longoni (Val Malenco – SO), il Rifugio Margaroli (Alpe Vannino – VB), il Rifugio Duca degli Abruzzi al Lago Scaffaiolo (Appennino modenese – MO), la Casa della Montagna di Amatrice e la sede della Sottosezione CAI Erice Agro Ericino (TP).

Le tappe del Sentiero Italia CAI sono circa 480 e uniscono tutte le regioni attraverso l’intera dorsale appenninica (isole comprese) e il versante meridionale delle Alpi, per un totale di oltre 7000 km. Tra le poche proposte turistiche che uniscono tutta l’Italia, il progetto di rilancio che sta portando avanti il Club alpino italiano intende promuovere non solo il valore paesaggio e culturale delle montagne italiane, ma anche sostenerne l’economia.

Sentiero Italia Cai: un progetto in continua evoluzione

Abbiamo la piena consapevolezza di essere solo all’inizio, nella fase in cui il sogno prende forma ma è ben lungi dall’essere realizzato: iniziativa in continuativa evoluzione, infatti, il Sentiero Italia CAI è destinato alla mutevolezza e all’aggiornamento continuo”.

Scrive così il Presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti sulla rivista Montagne360 di dicembre. Un numero che contiene uno speciale proprio sul Sentiero Italia CAI, dopo un anno, il 2019, durante il quale i circa 7200 km del percorso dalla Sardegna al Friuli Venezia Giulia sono stati tracciati e le tappe individuate, con il posizionamento della segnaletica e l’organizzazione delle prime escursioni.

Per il 2020 il primo obiettivo del Club alpino sarà la creazione di una rete capillare di “Punti di Accoglienza”: “strutture di natura diversa (sia di proprietà Cai, sia private), capaci però di offrire servizi e di rappresentare un punto di riferimento all’inizio e alla fine di ogni tappa. Strutture adatte per accogliere gli escursionisti, in grado di fornire non solo vitto e alloggio, ma anche informazioni sul cammino”, scrive il Vicepresidente generale del CAI Antonio Montani, sempre sul numero di questo mese di Montagne360. “Queste strutture saranno convenzionate e riconosciute con un’apposita targa”.

Per stimolare la fruizione del cammino da parte delle Sezioni del Club di tutta Italia, è stato lanciato poi il progetto “Cammina Italia CAI 2020 – Le Sezioni in cammino”, curato dalla Commissione Centrale Escursionismo: l’obiettivo è comporre un lungo calendario di escursioni e di trekking che si snodi attraverso l’Italia, in grado di valorizzare il sentiero. Le iniziative saranno inserite in un elenco che sarà disponibile sul sito www.sentieroitalia.cai.it, in modo da facilitare la partecipazione di tutti gli interessati.

Con il Ministero della Pubblica Istruzione, inoltre, è in fase di definizione un progetto rivolto a studenti e insegnanti, che consenta loro di camminare lungo il percorso e li coinvolga in un concorso per promuovere una fruizione consapevole e responsabile della montagna.

Come spiega il Presidente Torti, infine “nel corso del 2020 saranno realizzate le prime Guide ufficiali di tutto il Sentiero Italia CAI, strutturate in modo da fornire ogni più opportuna indicazione su percorsi, distanze, punti d’appoggio, luoghi e riferimenti storici e culturali, segnalazioni sull’ambiente e curiosità sulle realtà di ciascun territorio”.

“Il Cai, che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo del turismo montano (dalla genesi delle guide alpine ai rifugi), è ben consapevole che investire sulla promozione del territorio e del trekking in certe aree (come ad esempio quelle del sud, bellissime e frequentabili anche in inverno) significherebbe invertire il paradigma e creare nuovi motivi d’attrazione anche in stagioni comunemente poco appetibili“, conclude il Vicepresidente Montani.

Per maggiori informazioni: www.sentieroitaliacai.it