Si ritorna a scuola, ma non mancano le proteste

Tra nuove ordinanze, ricorsi al Tar e proteste di studenti e genitori, si torna oggi a scuola in presenza in altre 4 Regioni: dopo settimane di Didattica a distanza al 100%, rientrano in classe – gradualmente nel corso della settimana, e sempre con una percentuale massima di presenza quasi ovunque del 50% – gli studenti delle seconde-terze medie e delle superiori di Lombardia (di nuovo “arancione” dopo la polemica con l’Iss), Liguria, Marche, Umbria e Campania (solo le medie). In totale è coinvolto quasi 1 milione di ragazzi.

Con i rientri di questa settimana, come spiega Askanews.it, salgono a 14 le Regioni che hanno ripreso – se pur con difficoltà e in molti istituti “a singhiozzo” – le lezioni in aula: i primi a tornare a scuola dopo le vacanze di Natale erano stati gli studenti delle Province autonome di Trento e Bolzano (il 7 gennaio), seguiti da quelli di Valle d’Aosta, Toscana e Abruzzo (l’11 gennaio) e infine di Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte e Molise (18 gennaio).Tra una settimana, come già stabilito, dovrebbe essere la volta di Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Veneto, Sardegna, Calabria, Campania (solo superiori) e Puglia. A quel punto, da febbraio, tutta la scuola italiana potrebbe quindi tornare in presenza (mantenendo sempre la percentuale del 50%) come non accadeva da mesi.Sempre che qualche Regione non diventi nel frattempo “rossa”, come è ora la Sicilia, l’unica per ora esclusa dai rientri, dove infatti nelle seconde e terze medie e alle superiori proseguirà la Dad al 100% fino a quando non tornerà almeno “arancione”.

Ma non sarà solo il giorno del ritorno della campanella per molti studenti. Per chiedere “un adeguato finanziamento della scuola pubblica tramite il Recovery Fund, affinché gli slogan sulla Next Generation non siano solo retorica politica”, oggi il comitato Priorità Alla Scuola, insieme ai COBAS Scuola, ha organizzato presidi, manifestazioni e assemblee pubbliche in 24 città, davanti agli Uffici scolastici regionali e provinciali.

A Roma il sit-in clou, davanti al Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere dalle ore 16. Le mobilitazioni si svolgono anche a Firenze, Milano, Bologna, Genova, Napoli, Cremona, Prato, Bari, Massa Carrara, Salerno, Modena, Reggio Emilia, La Spezia, Pisa, Trieste, Mantova, Catania, Siracusa, Ancona, Vicenza, Padova, Venezia, Parma.“Oggi 25 gennaio – hanno spiegato gli organizzatori – è il giorno in cui chiudono le iscrizioni alle scuole per l’anno scolastico 2021-22. Questa data rappresenta l’occasione giusta per porre fine alle cosiddette ‘classi pollaio’, la riduzione del numero di alunni per classe è una condizione prioritaria per garantire una scuola di qualità per tutti, insieme all’incremento degli spazi scolastici e dell’organico di docenti e personale ATA”.“È necessaria una completa inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni”, con una “revisione immediata dei criteri per la formazione delle nuove classi fissando a venti il tetto massimo di studenti per classe. Inoltre, si chiede: il potenziamento del trasporto locale dedicato agli studenti; screening costanti in tutte le scuole superiori sul modello della Regione Toscana; un accesso rapido ai tamponi per tutta la popolazione scolastica e un tracciamento efficace all’interno delle scuole; l’inserimento del personale scolastico ad alto rischio come prioritario nella fase 1 dell’agenda vaccinale; l’investimento finanziario di fondi del Recovery Fund e della legge di Bilancio per una riduzione significativa del numero di alunni per classe e per il conseguente ampliamento dell’organico docenti e ATA, con una tempestiva stabilizzazione dei precari; l’investimento finanziario di fondi del Recovery Fund e della legge di Bilancio per l’edilizia scolastica; il ripristino delle infermerie in tutte le scuole”, concludono i comitati organizzatori.

Scuola, ripartono i concorsi Fila

È arrivato il momento di ricominciare, a partire dalla scuola. E F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini continua ad essere al fianco della creatività di studenti e insegnanti, portando avanti i concorsi sospesi a inizio 2020. Questo grazie a una proroga che consente di proseguire il cammino insieme, per supportare oggi più che mai tutti coloro che vivono e animano la scuola, confermando la volontà dell’azienda di consegnare i premi messi in palio a chi erano destinati: 100 scuole. 

Il nuovo termine per l’invio degli elaborati è il 25 febbraio 2021. Entro questa data, coloro che nel precedente anno scolastico non sono riusciti a completare o inviare il proprio progetto potranno farlo; le scuole potranno mandare ulteriori proposte (come dettagliato nel bando); la proroga consente alle scuole che non hanno potuto partecipare lo scorso anno di iscriversi. Gli elaborati già spediti e consegnati concorrono a pieno titolo all’edizione dei concorsi. 

Due i concorsi attivi: il Premio GIOTTO La matita delle idee, dedicato alle scuole dell’infanzia e primarie, e il Premio LYRA per le scuole secondarie di primo grado. Unico il tema, 100 anni di innovazione, 100 anni di pensiero creativo, 100 anni di rivoluzioni artistiche. Due concorsi diversificati a seconda del grado di studio ma che guidano verso la stessa strada. Un percorso creativo che parte dalla sperimentazione dei linguaggi che l’arte degli ultimi 100 anni ci ha regalato attraverso i colori, gli accostamenti, le forme, le tecniche e le azioni. Il linguaggio figurativo dei grandi artisti si mescola così alla libera espressione degli studenti, dando luogo a forme inedite e inaspettate.

A supporto delle scuole, spunti e suggerimenti che tengono anche conto di quanto vissuto in questi mesi sul blogzine Diario Creativo e sui mini siti dedicati www.lamatitadelleidee.it e www.premiolyra.it.

 In palio ben 100 premi per 100 scuole italiane: 70 dedicati al Premio GIOTTO La Matita delle Idee, 30 per il Premio LYRA. Per entrambe le edizioni la giuria di qualità sceglierà i vincitori nazioni e quelli regionali. Per tutte le scuole vincitrici delle maxi forniture creative – dai colori alla carta – oltre a due libri firmati Fabbri Editori messi in palio per il Premio La Matita delle Idee e un libro fornito da Rizzoli Education per il Premio Lyra.

Ma non solo, a chiusura del concorso, nel 2021, tutti gli elaborati premiati entreranno a far parte di una mostra collettiva pensata per sostenere il talento, celebrare la creatività e il ruolo imprescindibile della scuola, guardando al futuro con uno sguardo di rinnovata fiducia. Un modo per ringraziare le scuole e i suoi protagonisti che dalla nascita di F.I.L.A., il lontano 1920, hanno dato forma alla creatività e alle idee tenendo tra le mani i suoi prodotti.

 

DATE DA RICORDARE (per entrambi i premi):

Termine iscrizioni:

25 febbraio 2021

Comunicazione ai vincitori:

entro 23 aprile 2021

 

CONTATTI E INFO

Premio La Matita delle Idee:

e-mail: info@lamatitadelleidee.it

numero verde gratuito: 800 452 662

 

Premio LYRA:

e-mail: info@premiolyra.it

numero verde gratuito: 800 452 662

 

 

Perché andare a scuola nel 2020?

Perché è vita! È spazio di vita per i bambini ed i ragazzi, ma anche per i loro educatori.

È una delle riproduzioni migliori di quello che poi succede nella vita; è un misto di equilibrio e follia pura che convivono attraverso un brioso movimento, a cui nessun sembra prestare particolare attenzione.

Perché la scuola è uno dei modi più adeguati per strutturare la mente dei ragazzi in maniera variegata e multicolore; ogni ora di lezione è come un piccolo mattoncino che va a costruire quella che diverrà la persona adulta.

Si impara che esistono le differenze, non solo di giudizi e di voti, ma di capacità mentali ed emotive, di modi di vestirsi diversi, di metodi svariati di vivere la realtà, di gestirsi la vita. E possono addirittura convivere tutti assieme serenamente.

Per i bambini è la prima uscita dal modello di riferimento familiare, che non sempre costituisce il miglior esempio.

È una porta per entrare dentro le relazioni umane, magari si passa dall’aspetto più scontato di chi conta solo per i soldi, alla rivelazione che si può contare ed essere anche per le capacità mentali!

Si intuisce che esistono le preferenze, ma è una intuizione basata su dati di realtà e non solo su un sentimento di insicurezza interiore fluttuante. Però è intrigante venire riconosciuti nella diversità.

Si scopre che esiste la figura dello psicologo a scuola, per chi ne ha bisogno, per chi è in difficoltà, per chi si sente in difficoltà. Ed aspetto ancora più interessante è che lo psicologo non è solo per gli alunni ma anche per le maestre ed i professori, che possono utilizzare questa straordinaria occasione di confronto mentale-emotivo per vivere meglio quotidianamente e mettersi magari in discussione per la prima volta nella loro vita.

È una occasione per gli educatori di capire l’evoluzione dello stile di vita dei ragazzi, perché da loro possono imparare quello che da troppo tempo hanno smesso di capire.

Perché grazie al turbamento di Covid19 quest’anno ci sarà una scuola ancora più diversa dagli anni precedenti, più attraversata da stati d’animo d’ansia ma più desiderosa di vivere appieno la sua normalità di vita nelle aule. Una scuola che donerà ai ragazzi progetti futuri davvero unici!

Alla prossima puntata, e ricordatevi che la rubrica della Psic ha cadenza quindicinale!

Se avete domande mi trovate via e-mail: info@giovannaferro.it

Giovanna Ferro, psicologa-psicoterapeuta

 

Si torna a scuola, sul web il necessario per il corredo scolastico

Il rientro tra i banchi per migliaia di bambini e ragazzi, dopo un anno difficile e pieno di novità dovute all’emergenza e allo studio da casa, resta il tema più caldo e dibattuto del momento.

La riapertura delle scuole è ufficialmente prevista il 14 settembre per gran parte delle regioni italiane. Tra accordi sull’utilizzo ottimale dei mezzi pubblici, di mascherine in classe e di test preventivi per il tutto personale docente e ausiliario, restano ancora alcune incognite e la didattica a distanza potrebbe essere una valida alternativa.  Genitori e ragazzi, per non arrivare comunque impreparati, sono ormai alle prese con la scelta del materiale necessario per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico.

Trovaprezzi.it, il comparatore di prezzi online leader in Italia, ha dedicato un Osservatorio al “back to school” analizzando le ricerche degli italiani in vista del ritorno in aula. Trovaprezzi.it ha inoltre stimato la spesa che le famiglie dovrebbero sostenere per acquistare online tutto il necessario per la scuola, sia per il rientro tra i banchi che per la didattica a distanza.

Dall’analisi emerge che durante i mesi di luglio e agosto i più lungimiranti hanno iniziato a ricercare sul web il classico materiale scolastico. La categoria Cartoleria ha registrato a luglio oltre 27mila ricerche (+179% rispetto al luglio 2019) e oltre 47mila nel mese di agosto (+254% rispetto all’agosto dello scorso anno). In rialzo l’interesse per la cancelleria rispetto allo scorso anno: quasi 27mila ricerche (+34%) rilevate durante il mese di luglio e quasi 25mila (+24%) per agosto nella categoria Cancelleria per Ufficio. La categoria dedicata agli zaini mostra una crescita in linea con la stagionalità del periodo e un leggero rialzo rispetto all’anno precedente (+4% per luglio 2020 vs 2019 e +8% per agosto); il che potrebbe far presagire, a fronte di un oculato risparmio, il riutilizzo dei prodotti acquistati negli anni precedenti.

Le stime per il mese di settembre delineano una crescita in linea con agosto:

Durante gli ultimi mesi l’attenzione degli italiani si è concentrata sulla ricerca di prodotti classici per la scuola, come diari (Be You, Seven e Comix tra i più gettonati), astucci (i più richiesti tra i bambini quelli ispirati ai protagonisti di Fortnite, Frozen, Seven e Me contro Te) e cancelleria in generale. Molti hanno provato a risparmiare cercando offerte convenienti per l’acquisto di grembiuli per la scuola e zaini: i più desiderati sono stati gli zaini Eastpak (a partire da 20 euro) o The North Face Borealis (a partire da 56 euro).

Attivi nella ricerca non solo i genitori ma anche gli istituti scolastici: da un’analisi infatti emerge una crescente richiesta per le lavagne interattive multimediali (LIM), già utilizzate in alcune scuole “più virtuose”.

Trovaprezzi.it, rilevando i prezzi nella settimana 31 agosto-6 settembre dei prodotti più ricercati, ha inoltre evidenziato quali potrebbero essere i costi necessari per l’acquisto di due kit indicativi contenenti i prodotti necessari per la didattica in presenza e per quella online.

7Pixel S.r.l. è una società italiana leader nel mercato della comparazione prezzi degli operatori di e-commerce.
L’azienda, con i suoi marchi come Trovaprezzi.it e Drezzy.it, è controllata dal Gruppo MutuiOnline S.p.A., società quotata al Segmento STAR di Borsa Italiana (sito istituzionale: 
www.gruppomol.it)

A Roma tre alberi di melograno per ricordare la pandemia

Tre alberi di melograno nel giardino della scuola per ricordare la pandeTre alberi di melograno per festeggiare la riapertura della scuola.

L’iniziativa è del liceo “Giordano Bruno” che nei giorni scorsi ha piantumato i tre esemplari negli spazi esterni alla scuola. Gli alberi sono stati donati alla scuola dall’associazione “Athenaum N.A.E.”premiata per la partecipazione al progetto triennale “Per tico al mondo del lavoro”.

Tra i punti di forza del progetto i temi della sostenibilità e rispetto dell’ambiente, legalità e bene comune. Il preside Paolo De Paolis ha voluto ricordare che i tre alberi sono stati piantumati a memoria storica di un impegno caratterizzante la scuola mentre si svolgono gli esami di una maturità alquanto inedita.

Il “Giordano” è stato tra i primi in città a inaugurare un “Orto Giardino” che gli studenti di alcune classi hanno chiamato “Giardino Bruno”. Proprio loro, guidati da docenti attivi sul versante della sostenibilità ambientale e dei bisogni socio-culturali hanno promosso comportamenti virtuosi in relazione all’ambiente circostante. Una tematica di grande attualità che in questi giorni, in sede di esame di Stato è stata oggetto di approfondimento tra gli argomenti di Cittadinanza e Costituzione.

MIl “Giardino Bruno” e la cura del verde con questi bellissimi melograni in fiore sono un esempio concreto di quanto la formazione disciplinare risulti arricchita da competenze trasversali teoriche e pratiche al tempo stesso.

Athenaeum N.A.E ha deciso di premiare l’istituto “Giordano Bruno”, tra tantissime scuole di Roma e provincia non solo per la partecipazione attiva degli studenti, ma anche per la capacità di coinvolgimento degli insegnanti. Tutta la comunità scolastica ha saputo tradurre in concreto gli stimoli ricevuti, in particolare realizzando spazi verdi e un orto giardino negli spazi della scuola.

Tutti in classe il 14 settembre ma ad un metro di distanza

“Ci siamo predisposti per ritornare in piena sicurezza a settembre a scuola: abbiamo predisposto delle linee guida che ci consentiranno il 14 settembre di far tornare i ragazzi e le ragazze, i nostri figli, in classe in condizioni di massima sicurezza”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il sì al Piano scuola 2020-2021.

“Stanziamo un ulteriore miliardo in nuovi investimenti, questo ci dovrà consentire di ripartire a settembre in piena sicurezza con una scuola più moderna, sicura e inclusiva. Siamo molto ambiziosi sulla scuola e non abbasseremo mai la soglia di attenzione. La scuola è al centro dell’azione politica del governo, continueremo a investire sempre di più”, ha spiegato il premier.

Conte ha ricordato che nel decreto rilancio era stato già stanziato un miliardo “per la ripartenza”, “330 milioni sono stati assegnati ai dirigenti scolastici per interventi di manutenzione e sicurezza, 320 milioni agli enti locali per procedere con deroga ai vincoli attuali per interventi di edilizia leggera. Ricordo che dall’inizio dell’anno abbiamo stanziato quasi due miliardi per l’edilizia scolastica che abbiamo per buona parte sbloccato e durante l’emergenza abbiamo fatto interventi per favorire le connessioni digitali”.

Ma in pratica, come riaprirà la scuola a partire dal 14 settembre? Lo ha spiegato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, illustrando le linee guida per il Piano scuola 2020-2021, approvate in Conferenza Unificata. “Come saranno le scuole a settembre? Cosa ci dicono le linee guida? Le scuole innanzitutto dovranno essere pulite”, ha detto la ministra, spiegando: “Abbiamo investito milioni di euro per comprare prodotti igienizzanti”. Poi “è evidente che, sulla base delle indicazioni che il Comitato tecnico scientifico ci ha dato, dobbiamo mantenere quel metro di distanziamento, e quindi dobbiamo evitare gli assembramenti e dovremmo fare degli ingressi scaglionati”.

Per fare ciò, ha spiegato la ministra, al Ministero dell’Istruzione è stato creato un software per calcolare lo spazio a disposizione. Secondo il software, il 15% degli studenti non avrebbe posto, per questo saranno anche recuperati gli edifici dismessi. Al momento, “siamo a circa il 76% di dati che gli enti locali proprietari degli edifici scolastici ci hanno fatto pervenire”, per il software che permette di sapere “classe per classe quanti metri ho a disposizione” e “sulla base di questi dati ad oggi rispetto, a quel metro di distanza da rispettare ho circa il 15 degli studenti che devo portare fuori dagli edifici scolastici così come li consociamo”.

La soluzione? “Innanzitutto – ha spiegato Azzolina – lavoriamo sugli edifici che ci sono e facciamo lavori di edilizia scolastica leggera – c’è una finestra da spostare o un pannello da togliere o un’ala da riaprire – e si faranno grazie al contributo degli enti locali”, ma “se non dovessero bastare abbiamo ripreso i tremila edifici scolastici che erano stati dismessi a causa del dimensionamento scolastico fatto negli anni, anche quelli possiamo recuperare”.

Spray sotto le suole delle scarpe, lavaggio delle mani, termoscan così si va a scuola in Cina

Spray disinfettante sotto le suole delle scarpe, lavaggio delle mani, misurazione della temperatura e sanificazione di grembiulino e zainetto saranno per qualche tempo precauzioni che gli allievi cinesi dovranno assumere per scongiurare il ritorno dell’epidemia di Covid-19. Così si va a scuola in Cina.

In Cina le scuole hanno riaperto, segno che l’epidemia e’ stata superata, ma per evitare il ritorno dei contagi sono state assunte molte precauzioni: e’ stato ridotto il numero di alunni per classe e l’orario delle lezioni, mentre ai genitori e’ chiesto di accompagnare i figli, per evitare l’uso dei mezzi pubblici.

In una scuola elementare è stato realizzato un video, condiviso poi sulla piattaforma TikTok, in cui il “processo” viene mostrato passo dopo passo: da quando il bambino lascia la mano della mamma che lo ha accompagnato a quando riesce finalmente a guadagnare l’aula. Le insegnanti e le assistenti – munite di guanti e mascherina – lo attendono lungo il viale d’ingresso per svolgere tutte queste operazioni, tra inchini e direttive per far rispettare al piccolo tutte le norme igienico-sanitarie. E per la presa della temperatura, ci pensa un robottino colorato.

Sono in arrivo i concorsi ordinari e straordinari per la scuola

Sono in arrivo i concorsi ordinari e straordinari per la scuola. Quasi 62mila in totale i posti utili per le assunzioni fra primaria e infanzia e scuola secondaria di I e II grado.

Arriva la pubblicazione dei bandi in Gazzetta Ufficiale mentre la scadenza ultima di legge per la loro pubblicazione è il 30 aprile. È la fine di un lungo percorso in quanto i concorsi, fermi al palo, sono attesi da diversi anni. Le procedure previste dai bandi sono state delineate e votate in Parlamento attraverso il decreto scuola firmato dall’allora ministro Lorenzo Fioramonti e la cui approvazione è avvenuta lo scorso 19 dicembre. Sono il frutto di una lunga mediazione, come testimoniano i lavori parlamentari, fra le componenti della maggioranza allora composta da Lega e M5s.

Oggi nella maggioranza ci sono posizioni diverse sui concorsi: «c’è qualche dubbio e qualche perplessità» da parte di alcune componenti, come ha ricordato ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier però ha sottolineato l’importanza di «portare questo impegno a termine nell’interesse di questa platea così importante per rafforzare l’offerta didattica».

Il ministero ha per questo più volte ribadito la propria posizione sulle proposte alternative, anche dopo le ultime informative con i sindacati: «La soluzione prospettata in merito a un concorso per soli titoli non è prevista dalla vigente normativa e farebbe quindi slittare l’assunzione dei docenti e i bandi – ha ribadito Viale Trastevere -sono redatti conformemente alle disposizioni di legge» in vigore. Ovvero il decreto scuola di dicembre.

Dieci cose che potete fare in quarantena forzata

Avete tempo da trascorrere a casa? Tanto e troppo durante questo periodo di quarantena? Skuola.net ha trovato per voi una lista di 10 cose da fare.

Fate un po’ di sport casalingo Quale scusa migliore per rimettersi in forma? Che sia yoga, corpo libero o salto con la corda non ha importanza, basta muoversi un po’. Rispolverate quel tappetino per la ginnasticacomprato mentre facevate la lista dei buoni propositi per il nuovo anno e buono sport!

Recuperate le lacune Il tempo durante questa quarantena non vi manca di certo. Cercate di  rivedere gli argomenti di cui non siete molto convinti e magari chiedete aiuto ai vostri amici se non capite qualcosa: al momento del ritorno a scuola non ve ne pentirete!

Rivedete per la sesta volta Grey’s Anatomy Rivedere la vostra serie preferita è sempre una buona idea. Qualunque essa sia, vi permetterà di distrarvi un po’ e fare qualcosa che vi piace. Se invece avete voglia di cambiamenti potete sempre iniziarne una nuova, mettete comodi e fate la vostra scelta.

Rimanete al passo con la didattica a distanza Quasi tutti gli istituti per evitare di rimanere indietro con il programma hanno attivato la ormai nota  didattica a distanza. Cercate di non perdere le lezioni, mettervi comodi (ma non troppo) al computer e seguire i corsi come se steste in classe.

Studiate una nuova lingua Avete sempre voluto imparare lo spagnolo ma non avete mai avuto tempo? E’ arrivato il vostro momento! Se volete rendere più leggero lo studio di una nuova lingua, sperimentate un app o provate a vedere serie tv e film in lingua, con i sottotitoli ovviamente.

Trovate un nuovo hobby Se non avete interessi particolari, provate a cercare un nuovo hobby. Iniziate con le cose più comuni come la pittura o la musica, e se proprio non nasce una passione tentate di scoprire il vostro talento nascosto!

Leggete un libro E’ tempo di dare un senso al libro che avete messo sul comodino qualche anno fa ripromettendovi di leggerlo. Pagina dopo pagina sarete sempre più curiosi di finirlo e sarà molto difficile farne a meno. Magari vi tornerà la voglia di leggere!

Imparate a cucinare Passare molto tempo a casa potrebbe essere un  valido motivo per confrontarvi finalmente con la cucina. Anche se imparerete solo le preparazioni base, la sopravvivenza non è uno scherzo: vedetela come una pratica di allenamento per quando vivrete da soli o andrete in vacanza con i vostri amici.

Studiate in videochiamata con gli amici. Se non avete la possibilità di vedervi con loro, fare una bella videochiamata per rimanere aggiornati non è una cattiva idea. Potrete chiarire i vostri dubbi e rivedere le lezioni insieme: renderà il vostro studio sicuramente meno noioso.

Ridipingete la stanza. Se anche voi sentite bisogno di cambiamenti,  ridipingere la vostra stanza vi farà sentire meglio. Accordandovi con i vostri genitori potrebbe uscire fuori una bella idea!

 

Per Pasqua sospese le lezioni didattiche a distanza

Da giovedì 9 a martedì 14 niente lezioni didattiche a distanza. Nonostante la chiusura dei plessi scolastici per il Covid 19 anche la didattica a distanza segue il calendario scolastico. Per tanto le attività si fermeranno per Pasqua.

Gli studenti e gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado si prenderanno una pausa come tutti gli anni. Il Miur conferma che non ci saranno cambiamenti e le circolari sono in arrivo in questi giorni e diffuse in queste ore ai genitori, in alcuni casi molto perplessi visto che la didattica a distanza era appena stata avviata.

Ci sono stati diversi casi di presidi che hanno sondato i docenti – come denuncia il sindacato Anief – per modificare il calendario e soprattutto di genitori che hanno sperato in un proseguimento delle video-lezioni, che per alcuni istituti (soprattutto alle elementari) sono cominciate da una o due settimane al massimo.

#IostudioacasaconUninettuno, la piattaforma e-learning dedicata ai cittadini e agli studenti

L’Ateneo Internazionale Uni Nettuno che, da sempre, ha fatto delle tecnologie uno strumento per portare saperi e conoscenza nella case di tutti, da oggi si impegna per non lasciare soli gli studenti, le loro famiglie, i professori e i docenti, consentendo loro di proseguire gli studi e familiarizzare con le modalità di insegnamento online e a distanza, attraverso il modello Uninettuno, e offrendo a tutti la possibilità di accedere in qualsiasi momento alla conoscenza.

Accedendo al sito studio.uninettuno.it, inserito nel portale di Uninettuno, www.uninettunouniversity.net, a compiuta registrazione, gli studenti, i docenti e tutti i cittadini avranno accesso ad una selezione di videolezioni accademiche realizzate dai docenti di Uninettuno, scelti tra i migliori delle Università tradizionali del mondo e suddivise per Facoltà (Beni Culturali; Scienze della Comunicazione; Economia; Giurisprudenza; Psicologia), con focus sulle sfide dell’innovazione tecnologica e della società globalizzata.

L’Università Telematica Internazionale Uninettuno condivide un bagaglio di videolezioni, contenuti accademici estratti dall’archivio digitale di Uninettuno, un patrimonio italiano con oltre 50.000 ore di contenuti video, 8.000.000 documenti digitali, accessibili online on demand, senza limiti di spazio e di tempo.

La prof va in pensione lettera commovente agli studenti

La professoressa Laura Rocchietti è andata in pensione dopo 37 anni di insegnamento nelle scuole del Canavese e Ciriacese, accompagnando migliaia di studenti della zona, ora ultra 50enni. Lo racconta il giornale Il Risveglio.

Dal 1982 al 1984 è stata insegnante alla scuola media Parini di Ciriè. Dal 1986 al 2002 al 25 Aprile di Cuorgnè. Dal 2002 al 2019 al Fermi Galilei di Ciriè. L’insegnante ha scelto di congedarsi scrivendo una commovente e significativa lettera rivolta a tutti i suoi tantissimi studenti con cui ha diviso i suoi quasi 40 anni di insegnamento. passion, cuore, sentimento oltre alle necessarie doti didattiche. Ecco gli insegnanti di cui la nostra “tormentata” scuola ha bisogno.

La lettera: «Cari allieve e allievi,

Per la prima volta dopo 37 anni, all’inizio dell’anno scolastico, non ero nell’atrio ad accogliere, con la stessa emozione, i miei allievi. E’ arrivata anche per me l’ora della attesa (ma anche temuta) pensione. Per noi insegnanti, sempre a contatto con ragazzi della stessa età, il tempo sembra non scorrere mai: nei miei ricordi siete tutti fermi a 15-17 anni.. e invece voi, miei primi allievi, avete ormai 50 anni!

Ogni tanto mi ritrovo a pensare a come potete essere ora: i percorsi che avete intrapreso, il lavoro che fate, se avete figli e – soprattutto – sapere se siete felici. A me capita talvolta di pensare ai miei insegnanti delle medie, del Liceo, dell’Università.. chissà se è mai capitato anche a voi di ricordarmi? Facendo un calcolo approssimativo, ho insegnato a circa 2500- 3000 studenti; sarebbe una bugia dire che vi ricordo tutti (anche perché la memoria non è quella dei vent’anni), ma gran parte di voi sì… Al Parini: Baima, Cauda, Maddaleno, Cisaro. Al Gobetti-Marchesini Mastrodicasa, Gatti, Sommario, Motto.. Al 25 Aprile di Cuorgnè Caruozzo, Pagliero, Calza, Genisio, Bugni, Bonatto, Ottino, Murro… Al Fermi di Ciriè Papandrea, Suppo, Chiadò Rana, Rapari, Santato, Lepera, Magnetti… Non ricordo solo i più bravi, chi di voi era attento, studioso, partecipe, ma anche voi ragazze e ragazzi “difficili”, voi che avevate e creavate problemi. Ricordo anche con rammarico quelli di voi, pochi per fortuna, che involontariamente ho fatto piangere e quelli che non ci sono più e che ogni tanto ritornano nei miei pensieri con la loro spensieratezza e la loro gioia di vivere interrotta troppo presto e i cui genitori abbraccio forte. Di quelli più lontani nel tempo magari non rammento i nomi, ma i vostri visi, ciò che avete fatto o detto sì; quando dicevate che durante le verifiche ero peggio di un cane poliziotto non sapevate la tenerezza che provavo nel vedere le vostre teste chine, l’impegno di tutte quelle menti al lavoro.. e scoprire in quanti modi vi ingegnavate per riuscire a copiare.

Sono tante le cose che avrei voluto fare meglio, ma spero di essere riuscita comunque a trasmettervi qualcosa che va al di là del puro nozionismo: l’amore per lo studio, la curiosità, il valore dell’impegno costante ma anche l’educazione e il rispetto per gli altri. Il compito di noi insegnanti è proprio questo: non solo trasmettere nozioni, ma accendere in voi una scintilla perché diventiate persone migliori. Ora mi mancherà moltissimo il vostro “spirito giovane” che tanto ha contribuito a mantenermi “giovane in spirito”.
Dovrò inventarmi un’altra vita, ma non potrò mai dimenticare quanto di positivo mi avete trasmesso. Certo non sono mancati i momenti di sconforto, il rimpianto per non aver scelto un percorso di studi artistico, di non aver continuato a lavorare nei laboratori chimico-farmaceutici o nel campo della ricerca, ma poi penso che non avrei avuto la possibilità di incontrare tante anime belle e se anche solo uno di voi avesse trovato la sua strada nel mondo grazie a me, il mio lavoro non è stato inutile.

Naturalmente un pensiero va anche ai colleghi, dirigenti, tecnici, segretarie e personale ATA che hanno fatto parte della mia vita e mi hanno onorata della loro amicizia…ma questa è un’altra storia!
Ricordatevi della vostra vecchia Prof, come io mi ricordo di voi.

Vi abbraccio tutti e 3000 con affetto».

Laura Rocchietti