Oggi è l’ultimo articolo che scriverò quest’anno, perché coincide con l’ultima giornata di campionato. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore la redazione di Areamediapress, Federico Doc che ha creduto in me.
Ma parliamo di Samp: ieri, a San Siro, la nostra amata ha perso per tre a zero, complice una forma straordinaria dell’Inter che, nonostante il risultato avverso di Sassuolo, ha trovato coraggio e “cazzimma” per imporsi comunque sul campo di casa.
Non che la Samp sia scesa in campo con il coltello tra i denti, anzi, è scesa in campo con il Sundek e le infradito. Replicare la perfomance di Genova contro la Fiorentina, non sarebbe stato possibile manco se nelle boracce ci fosse stato un mix di anfetamine e il siero del super soldato di Captain America.
Per carità noi abbiamo fatto quello che abbiamo potuto però, c’è da dire, che se in campo hai solo riserve e il cast di “Cocoon”, non puoi pretendere di esprimere un calcio carioca, specialmente con la pretendentente allo scudetto.
Yoshida si è fatto fare un gol sotto le gambe che, se fossimo stati al campetto, gli sarebbe valso un tornado di coppini e calci.
Qui di seguito riporto un presunto dialogo tra Yoshida e Giampaolo:
“Maya, tu quando la palla scivola, devi sapientemente anticipare, con eleganza… Hai capito?”
“何もわからなかった”
“Apposto.”
Sul gol di Perisic si potrebbero diversi colpevoli, ma onestamente parlando, ha fatto un gran gol, su assist di Correa, che è sempre più determinante. Questo è il grande merito di Inzaghi: far esprimere il meglio da quello che si ha: Correa alla Samp si infortunò da solo tentando di fare una “Rabona” totalmente inutile, contro nessuno. Ieri sembrava Battistuta. Chapeu Inzaghi, se vuoi ti diamo in prestito Vieira: se riesci a fargli capire che entrare con i tacchetti sulla faccia degli avversari è fallo, ti pago una vacanza in un resort alle Maldive.
Ma adesso cosa ci aspetta? Ci aspetta un’estate rovente, come il fondoschiena dei “cugini”, fatta di speculazioni e articoli, più o meno fantasiosi, di Renzo Parodi (se scrivi ancora una volta che ci cedono, che hai saputo qualcosa, che tuo cugino ti ha detto che arriva X anzichè Y, mi presento sotto casa tua con una roncola come Don Peppone).
Sapete per chi sarà ancora più difficile questa estate? Per i nostri amici bicolorati dalla risposta pronta, che ormai hanno il sedere rosso come quello dei macachi e che non sanno più come reagire. Meschinetti, mi spiace tantissimo, perchè vedo che non sanno proprio come uscire da questo esaurimento che chiamano “orgoglio”. Povere stelle dopo la partita volevano festeggiare, ma si son ritrovati in 35 in Piazzale Kennedy… Chissà quante birre e panini sono avanzati.
Parlando in casa Samp, nessuno sa cosa ci riserverà il prossimo campionato: quello che so è che il futuro della Sampdoria è incerto ma sono convinto al 100% che “Le Leggende” non fossero al Ferraris per caso, e che sapranno valutare sapientemente qual è la soluzione migliore per la nostra squadra. Grazie mille a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questa avventura, e vi lascio con una frase di Paolo Mantovani: “Finché i tifosi della Sampdoria canteranno non ci saranno problemi per il futuro”.