“Vivienne” pubblica “Noi” il nuovo singolo in rotazione alla radio e in streaming

“Noi” racconta una storia d’amore e l’evolversi di un sentimento che cambiacome le quattro stagioni dell’anno: primavera, estate, autunno e inverno.Da una luce solare che riscalda l’anima e rassicura come in estate, ad un campo fiorito di girasoli e fiori colorati e profumati come in primavera, a delle piccole nuvole sopra di noi che offuscano e rendono grigio e confuso il nostro cammino come in autunno, ad una pioggia che benda i nostri occhi e congela l’anima come in inverno.

Spiega l’artista a proposito del brano:“La canzone è stata scritta da me qualche anno fa, a seguito della delusione avuta di una lunga storia d’amore nata nel 2004. Ho cercato di ripercorrere attraverso il testo le varie fasi che ho trascorso come fossero le stagioni dell’anno, sole, colori, nubi, pioggia e temporali. Ho deciso di far uscire il brano non per caso il giorno 21 Ottobre. È questa la data che ha segnato l’inizio e oggi la fine della mia lunga storia d’amore”.

Il videoclip di “Noi”è stato girato in Siciliadove vivela cantautrice, che ha scelto 4 luoghi incantevoli della provincia di Catania, per effettuare le riprese e descrivere al meglio le quattro stagioni dell’anno; Aci Castello per l’estate, La Pineta di Nicolosi per l’autunno, La villa di Acireale per la primavera e San Giovanni La Punta alle pendici dell’Etna per l’inverno. Attraverso questi posti diversi tra loro, nel video viene descritto così come nel testo del brano il susseguirsi delle quattro stagioni paragonandole ad un amore in continua evoluzione.

Guarda qui il videoclip:https://youtu.be/XFhkVXy_hPw

Biografia

Vivienne aveva solo sei anni quando manifestò la sua passione per la musica.

Viviana Cifalà, in arte Vivienne, elabora così, in maniera quasi del tutto autodidatta una capacità comunemente detta “ad orecchio”, attraverso la quale riesce a suonare al pianoforte qualsiasi canzone ascoltata alla radio.

Adolescente, partecipa a diversi eventi, fino all’età di 16 anni quando inizia a scrivere e musicare le sue rime liriche. Durante lo stesso periodo scopre le sue capacità vocali e le sviluppa attraverso lo studio. Maggiorenne, partecipa come cantautrice a diversi spettacoli, presentando Al pubblico italiano i suoi primi due singoli: “Non sarà” e ” Parole d’amore”. Subito dopo si trasferisce in Inghilterra, dove approfondisce la lingua e prende lezioni di canto classico.

Durante il suo soggiorno/studio riesce anche ad esibirsi in alcuni live. Il ritorno in Italia coincide con una svolta professionale. L’artista sviluppa una propensione per la Black music, che fusa con i diversi stili già adottati in precedenza, genera produzioni e performance accattivanti e mature. Vivienne riesce ad abbattere il muro del pop, creando un ponte musicale immaginario che non trascura la ricerca sonora. Tra suoi maggiori successi i due singoli “La dedico a te” nel 2017 e “L’impossibile” nel 2018. La cantautrice, che vive tra la sua amata Sicilia e la Francia, attualmente è impegnata in due grandi fronti: manageriale, come produttrice ed editore dell’etichetta discografica VVN Records; artistico, con l’uscita del suo nuovo singolo“Noi” in radio e in digitale dal21 ottobre 2022.

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1979, quando, secondo i Buggles, le radio morivano per colpa della tv

Il 1979 è un anno di svolta. Il punk ha perso in breve tempo la sua spinta propulsiva, il prog è morto e sepolto, la new wave non si sa ancora bene cosa sia e i cantautori italiani non sanno, pure loro, quale direzione prendere dopo gli anni dell’impegno a tutti i costi.

Spuntano così band improbabili, vere one-hit-wonder, che colmano il vuoto che sarà riempito, di lì a poco, dal pop di plastica degli anni Ottanta.

Una di queste band si chiama Buggles ed è formata da due inglesi, tali Trevorn Horn alla voce e al basso e Geoff Downes alle tastiere. I due sono sconosciuti ma la loro carriera, sulle macerie dei Buggles, decollerà. Entreranno, il primo fugacemente il secondo per un periodo maggiore, a far parte degli Yes, band progressive alla canna del gas in procinto di riciclarsi come gruppo pop. Ma le loro carriere, tra produzioni e sessions saranno sfavillanti.

I Buggles pubblicano, in quell’anno epocale, una canzone dal tono profetico: “Video killed the radio star”. Sono i primi anni della musica in televisione, i videoclip hanno cominciato a circolare dopo “Bohemian rhapsody” dei Queen e MTV nascerà di lì a poco, nel 1981.

Le radio sembrano condannate a morte. Invece non sarà così. La radiofonia, nel mondo, dopo un primo momento di disorientamento comincerà a crescere a dismisura, approderà in video e poi, grazie al web tornerà ai fasti degli anni Settanta, come sta accadendo ora con le migliaia di “radio libere” che si affacciano sulla rete.

Sbagliarono profezia in Buggles, ma non la canzone. Che resta una delle cose più belle e divertenti di quell’anno di passaggio.

 

Ferdinando Molteni

 

https://www.youtube.com/watch?v=W8r-tXRLazs

Ecco radio jeunesse Sahel, l’emittente dei ragazzi del Burkina Faso

Si chiama Radio jeunesse Sahel, in italiano Radio gioventù Sahel, la nuova emittente radiofonica che mira a influenzare i giovani della regione a contrastare il terrorismo, al radicalismo, con messaggi di coesione sociale, messaggi incentrati sulla pace, la convivenza, la promozione dell’imprenditorialità.

I giovani tra i 15 ei 35 anni sono il target di ascoltatori di questa stazione radiofonica transnazionale. La sua linea editoriale è stata adottata con l’aiuto di mille giovani della regione attraverso un seminario con i consigli nazionali della gioventù del G5 Sahel.

Radio Jeunesse Sahel avrà la propria sede a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, e ha ottenuto l’autorizzazione da parte dell’Alto consiglio dei media burkinabè. La radio ha ottenuto un finanziamento europeo e gode del partenariato dell’Organizzazione internazionale della francofonia.

Fonte Africa Rivista

La radio svizzera compie 90 anni, auguri

La radio svizzera compie 90 anni. In Svizzera, i primi trasmettitori radio furono quelli degli aeroporti di Losanna, Ginevra e Zurigo. Trasmettevano bollettini meteorologici dell’aviazione, intervallati da musica, notizie generali e risultati sportivi. Le sette organizzazioni regionali si unirono il 24 febbraio 1931 per formare la “Società svizzera di radiodiffusione” (SSR). Così nacque la Radio televisione Svizzera.

La SSR ha ottenuto dal Consiglio federale la licenza unica per tutte le trasmissioni radiofoniche in Svizzera. Per contratto, tutte le informazioni diffuse dovevano provenire dall’Agenzia svizzera del telegrafo (ATS). Nel 1938, quando il romancio divenne la quarta lingua nazionale della Svizzera, lo studio radiofonico di Zurigo iniziò a trasmettere informazioni anche in questa lingua.

Nel 1939, all’Esposizione Nazionale, l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo presentò per la prima volta in Svizzera la nuovissima tecnologia televisiva. Durante la seconda guerra mondiale, la SSR mise al servizio della “Difesa spirituale” le sue tre emittenti nazionali Radio Beromünster (tedesca), Radio Sottens (francese) e Radio Monte Ceneri (italiana). Programmi sulla situazione politica e militare sono stati trasmessi in tutto il mondo in onde corte. Radio Beromünster, dal nome dell’emittente nazionale di Beromünster, nel cantone di Lucerna, era considerata all’epoca l’unica stazione radio in lingua tedesca “libera” in Europa.

Dal 1953, la SSR iniziò a gestire ufficialmente la televisione. Cinque sere a settimana, un programma di un’ora viene trasmesso nella regione di Zurigo e Ginevra ottiene anche una licenza di prova di trasmissione. Nel 1954, la SSR creò l’Eurovision con altri otto canali televisivi europei. Nel 1957 ottiene la prima concessione televisiva ufficiale in Svizzera. Dalla metà del 1958, le trasmissioni di Zurigo furono integrate da programmi in tedesco e francese trasmessi da Zurigo e Ginevra, mentre l’emittente di lingua italiana trasmette programmi prodotti in altre regioni, ma con commenti in italiano. Nel 1961 la Svizzera italiana aveva un proprio studio televisivo in Ticino e nel 1963 fu trasmesso il primo programma in romancio.

La lezione di Awanagana: “Per favore non bistrattate la lingua italiana”

Una bice, una storia. Lui é Awanagana che per anni ha accompagnato le giornate degli ascoltatori della mitica Radio Montecarlo. In un post su Facebook tira le orecchie a chi non rispetta la nostra lingua. “Perdonatemi questo ennesimo sfogo…. ma non sopporto che la lingua italiana venga bistrattata da persone che ostentano ed usano ad oltranza lingue straniere barbare che molto probabilmente non conoscono. Perché nei telegiornali, nelle radio, nelle pubblicità vengono usate parole straniere? Quando spesso e volentieri queste persone sbagliano i congiuntivi della propria lingua? Vorrei ribadire che “media” è una parola latina e che si pronuncia come si scrive! “Media” anche se davanti c’è la parola “mass”. Un appello a studiare i congiuntivi anche ai responsabili di coloro che traducono et a coloro che doppiano gli sceneggiati, i film. Scusatemi ma stimo che sia una cosa buona e giusta la mia osservazione e ripeto che mi rifiuto di leggere, seguire pubblicità ed articoli in altra lingua che non sia l’ italiano perché ritengo che non siano rivolti a me e che quindi non comprerò ciò che viene proposto”.

Foto tratta dal profilo Facebook di Awanagana

“I love my radio”, le radio unite per una grande iniziativa

Per la prima volta le radio italiane si uniscono per festeggiare i 45 anni del sistema radiofonico italiano e costruire la più grande avventura del 2020 attraverso un format unico: I LOVE MY RADIO.45 canzoni, una per ogni anno dal 1975 al 2019, selezionate dai direttori artistici delle emittenti radiofoniche promotrici del progetto; 45 hit che andranno a comporre una compilation virtuale da cui gli ascoltatori potranno scegliere il proprio brano preferito, a partire dal 18 maggio fino al 31 luglio, su ilovemyradio.it

I LOVE MY RADIO non è solo una celebrazione della radio, ma un segnale di unità e coesione in un momento difficile che l’Italia sta vivendo. I LOVE MY RADIO vuole testimoniare anche il legame unico, esclusivo, che solo la radio riesce a creare con gli ascoltatori.

Il progetto si compone anche di un’altra iniziativa, assolutamente straordinaria, tra i 45 brani selezionati dalle radio, 10 grandi artisti faranno rivivere, in una nuova ed inedita versione, dieci grandi classici della musica italiana: Biagio Antonacci, Elisa, Tiziano Ferro & Massimo Ranieri, Giorgia, J-Ax, Jovanotti, Marco Mengoni, Gianna Nannini, Negramaro, Eros Ramazzotti.

I titoli delle prime tre cover annunciate sono: Biagio Antonacci “Centro di gravità permanente” (Franco Battiato), Tiziano Ferro & Massimo Ranieri “Perdere l’amore” (Massimo Ranieri) e Elisa “Mare mare” (Luca Carboni).A ottobre, un grande evento siglerà la chiusura del progetto I LOVE MY RADIO: uno speciale concerto in diretta multipiattaforma in radio, tv e streaming sui canali social di tutte le emittenti con gli artisti protagonisti che hanno aderito al progetto.

Le radio estere in ginocchio per colpa del Covid 19

Molte emittenti estere sono state messe in ginocchio dall’emergenza sanitaria.  Il palinsesto è stato annullato a Radio Exterior de Espana, servizio internazionale in onde corte di Madrid.  Dal 16 marzo l’emittente ripete praticamente la radio nazionale con bollettini sul coronavirus. Situazione identica in Argentina, con la Rae (Radiodifusion Argentina al Exterior), che diffonde solo i programmi di Radio Nacional.

Tagli drastici riguardano anche l’India: dal 22 marzo il premier Narendra Modi ha limitato la radio nazionale ai programmi di Vividh Bharati (emittente di propaganda creata nel 1957 per contrastare l’allora Radio Ceylon) diffusi da Mumbai, ai notiziari di All India Radio di Delhi e ai servizi regionali con notizie locali. Cancellati l’intrattenimento, la musica e lo sport; riconvertite in analogico le trasmissioni digitali in onde medie, per consentire l’ascolto sui comuni ricevitori commerciali.

Solo buone notizie in Australia con Karamellenews

“Si chiama Karamelle di Buone Notizie ed è un appuntamento settimanale di un’ora, per ascoltare bella musica parlando del ‘bicchiere mezzo pieno‘. La scoperta del lato buono delle cose attraverso piccole grandi storie“. E’ questo il nuovo progetto per la Giornalista, Scrittrice e Direttore di Karamellenews.it Silva Bos.

Già conosciuta a livello italiano per essere specializzata in Informazione Positiva, come corrispondente di goodnews da lunedì 13 aprile è infatti anche speaker a Radio Italiana 531 in un talk praticamente tagliato a sua misura. Un orgoglio, per lei, entrare a far parte della storica emittente radiofonica, con sede ad Adelaide (Australia), famosa e ascoltatissima anche dai moltissimi italiani e australiani di origine italiana (oltre 90 mila in Sud-Australia di cui 35.000 parlano ancora la lingua del nostro Bel Paese).

Così, conclusa con successo la recente collaborazione festivaliera con Radio Sanremo, Silva ora è co-conduttrice insieme all’amica e mitica voce di Radio Italiana 531, Emma Luxardo che le ha lanciato la proposta di questo programma in accoppiata pink. Obiettivo? Attraverso simpatiche chiacchierate, far arrivare al pubblico, con ancora maggior empatia, la forza e il potere benefico del ‘pensare positivo’. Questo anche grazie al background sia di Silva che di Emma. Quest’ultima anche corrispondente del Il Globo per il South Australia dove tiene, tra l’altro una rubrica sul Life Coaching inseme al collega Massimo Benedetti.

Gli appuntamenti radiofonici di Silva ed Emma vanno in onda ogni lunedì dalle ore 11 (Italia ore 3,30), in replica al giovedì dalle ore 14 (6,30 italiane) in AM e streaming. E per chi, anche per questioni di fuso orario (Adelaide è 7,30 ore avanti rispetto all’Italia) non potesse ascoltare le puntate in tempo reale? Nessun problema perché Karamellenews sta arrivando con una gran bella sorpresa. Tenetevi pronti!

Link:

La giornalista Silva Bos speaker a Radio Italiana 531 Australia con la rubrica di buone notizie

«La musica non si ferma» e Francesca Michielin lancia in radio il suo “Feat”

«La musica non si ferma». Lo dice Francesca Michielin che, nonostante l’emergenza coronavirus, ha deciso di pubblicare comunque il nuovo cd, “Feat”: «Dobbiamo accettare le regole e lavorare in maniera alternativa. Mi piace la mobilitazione di tanti colleghi, prima o poi torneremo alla normalità».

È un disco con 11 brani e altrettanti featuring, in cui l’artista veneta collabora tra gli altri con Mahmood, Fabri Fibra, Max Gazzè, Carl Brave ed Elisa.

«Mi piaceva l’idea di un progetto collettivo in questo momento di individualismo sfrenato. Sono per il confronto e le diversità. Il filo conduttore è il dualismo fra la natura e la dimensione urbana, due aspetti con cui convivo da anni». Il nuovo singolo è “Stato di natura”  con i Måneskin: “È il manifesto del disco,  un crossover fra rock e rap. Parla di come l’uomo di oggi sia regredito: viviamo in un mondo di odio ed egoismo, uno stato di inciviltà e aggressività che spesso si riversa sulle donne». Il 20 settembre Francesca si esibirà al Carroponte di Sesto San Giovanni per una grande festa di presentazione.

Scatta il flash mob via radio, l’inno di Mameli suona in tutta la Penisola

Un flash mob ma via modulazione di frequenza: è quello che scatta questa mattina alle 11 quando tutte le radio italiane, nazionali e
locali, trasmetteranno in contemporanea l’Inno di Mameli per poi proseguire – nell’ordine – con Azzurro interpretata da Celentano,
La Canzone del Sole di Lucio Battisti e Nel Blu Dipinto di Blu, di Domenico Modugno, tutte canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana.

Dopo la messa in onda congiunta delle radio, 70 navi della Marina Militare, in sette basi navali, suoneranno le sirene di bordo per testimoniare coesione in questa difficile situazione. L’idea è ascoltare l’Inno a tutto volume, affacciandosi al balcone per
sventolare una bandiera tricolore o esibire un simbolo del nostro Paese.

Quanto ci manca Radio Luxembourg, l’emittente storica in onde medie

Era stata attivata nel 1933. E’ stata se non la prima, certo la più famosa e seguita radio privata europea. Di proprietà non di un governo ma di finanziatori francesi, puntava al più interessante bacino di utenza del periodo tra le due guerre, quello rappresentato dal paese più ricco d’Europa (e del mondo, allora), cioè la Gran Bretagna.

Nominalmente trasmetteva per il piccolo stato del Lussemburgo, ma invece di una stazione in onde medie a bassa potenza utilizzava le onde medie e lunghe e trasmettitori di grande potenza, per coprire i territori inglesi, tedesco e francese. Le più interessanti ed innovative erano ovviamente le trasmissioni musicali in inglese (che erano probabilmente irradiate solo in onde medie).

Il governo inglese e la BBC protestarono per la violazione dei patti bilaterali sulla radiofonia, ma le trasmissioni non cessarono e la radio rimase tra le più ascoltate fino allo scoppio della guerra, durante la quale le trasmissioni ovviamente cessarono. Dopo la guerra ripresero negli anni ’50, e Radio Luxembourg ebbe un forte ritorno con la esplosione delle radio libere come Radio Caroline o Radio Atlanta, costituendo una ulteriore alternativa, ed orientandosi maggiormente verso la musica.

Trasmettendo in onde medie dal continente, Radio Luxembourg era ricevibile in qualche modo anche in Italia, a differenza di Radio Caroline, ed era quindi la radio più popolare tra i musicisti italiani dell’epoca, che volevano stare al passo con il centro del mondo musicale, l’Inghilterra.

Poi, piano piano, con il passare del tempo, e l’arrivo di altre radio come Montecarlo e Capodistria, o la stessa emittente francese che si chiama Energie, cominciarono a indebolire la potenza carismatica di Luxembourg. I suoi impianti chiusero definitivamente nel dicembre del 2015.

Nasce “Radio20”, la prima radiovisione del ponente ligure

Radio20 (prima web radio in Liguria nata nel 1998) è pronta all’evoluzione: diventa IPTV e prossimamente sul canale 653 del digitale terrestre Liguria.

Radio20 trasmette 24 ore su 24 dal sito radio20.it in full HD ed è visibile su qualsiasi dispositivo connesso ad internet: grazie alle nuove tecnologie di compressione audio e video la vedi consumando pochissimi dati con una qualità digitale mai vista.

Già da oggi la potete vedere in assoluta anteprima sul sito https://www.radio20.it

Il meglio della musica internazionale ma anche piccoli spazi musicali dedicati al passato con soul, gold e italia: 20 anni di grandi successi con al punto ora l’informazione nazionale ed al punto 30 il meteo regionale. Rulli grafici con informazioni e cartoline dalla Liguria: se avete foto della nostra meravigliosa regione inviatele a info@radio20.it.

Spiega il direttore della radio Emanuele Durando: “Doveva essere una sorpresa, la “primavera novità”: purtroppo in pochi giorni è cambiato tutto. In queste ore difficili ho deciso di passare subito all’azione:
“…anche se non sarà perfetta come l’ho immaginata…facciamola vedere”… un po’ come è accaduto nella mia vita, trascorsa ad inventare cose nuove (da Ubrecche graffiti del venerdì sera alle dirette su Radio One dalla Suerte, ai martedì del Blackout, i sabato sera live all’Oasi, il Festival in Piazza con Radio103).

Ho sempre amato vivere “dietro le quinte”, molti si sono presi i meriti di idee rubate, altri oggi non si ricordano neanche chi sono: come ho sempre detto “potete comprarvi tutto ma non la mia fantasia” e nel 2010 apro una ditta per siti e marketing web ma soprattutto per vetrine digitali (in gergo digital signage.. parlarne a quei tempi… mi guardavano come un matto…oggi è diventata una quotidianità avere un monitor che trasmette pubblicità),. Si chiama Dnuovo (“se cerchi qualcosa dnuovo”) e provate a fare caso quante volte in questi ultimi mesi viene detta questa parola nel lessico italiano. Penso che dnuovo mi rappresenti a pieno anche in questa nuova avventura.
Sono diversi mesi che lavoro a questa evoluzione per creare la prima radiovisione del ponente ligure: purtroppo con questa emergenza è stato davvero un miracolo riuscire ad andare in onda. Reperire i materiali tecnici è stata un’avventura al momento finita bene: grazie alla collaborazione di diverse ditte (e soprattutto amici e colleghi) possiamo trasmettere in hd ad un pubblico numericamente “illimitato” avendo attivato una connessione senza precedenti per la zona.

Sono convinto che la musica sia una grande medicina, ma essere informati è più che mai importante in un momento come questo.
Con Radio20 TV sposiamo perfettamente le due cose: qui di virale c’è solo la musica!
Perché partiamo domani?
Innanzitutto perché è il 20, equinozio di primaver, e poi domani, Venerdì 20 marzo, per la prima volta nella storia della radio in Italia, tutte le emittenti radiofoniche italiane alle ore 11.00 trasmetteranno in contemporanea l’inno di Mameli per farci sentire tutti Italiani. Successivamente tre canzoni che appartengono alla storia del nostro paese: noi abbiamo scelto “Volare” di Domenico Modugno, “Azzurro” di Adriano Celentano e Rino Gaetano con “Ma il cielo è sempre più blu”. Un flashmob unico nel suo genere: un’occasione da non farsi scappare ed è per questo che abbiamo “fatto le corse” per essere pronti”.

Grazie ovviamente ai partners che si sono attivati, in tempi rapidissimi, per fornirci il servizio migliore possibile:
Ansa.it che, in tempo reale, fornirà le news nazionali ed internazionali
Wime che permette di trasmettere il flusso in partenza dalla studio grazie alla sua rete capillare ed affidabile
3Bmeteo con i suoi aggiornamenti meteo locali e regionali ed al punto 30 la previsione meteo in video grafica
Questa lista sarà aggiornata nei prossimi giorni dato che le persone da ringraziare sono davvero tante.
Presto attiveremo anche il canale sul digitale terrestre: anche noi #stiamoacasa (il sistema di automazione ci permette di controllare tutto in smart working)

Come contattare Radio 20

WhatsApp 351.789.20.20
Scrivete il vostro nome, la località ed il vostro messaggio (ad esempio se volete ascoltare una canzone e dedicarla a qualcuno). Potete anche utilizzare la mail info@radio20.it o il form che trovate su questa pagina.
Ci stiamo attrezzando in queste ore per pubblicare in tempo reale i vostri messaggi, foto, comunicazioni:
a breve organizzeremo anche delle dirette.
Noi ce la metteremo tutta!
#andràtuttobene
Emanuele Durando
Associazione Diliguria