Il corretto funzionamento della società non può prescindere dall’educazione all’etica pubblica e dalla formazione di una coscienza della legalità da parte dei cittadini, incoraggiate e promosse, in prima istanza dalle istituzioni.
A mediare fra le due parti – comunità e apparato pubblico – si pone la figura del prefetto, per dare voce alla popolazione, intercettandone i bisogni, individuando le soluzioni più opportune alle esigenze del territorio. Partendo da questo assunto, “Prefetto in terra di ‘ndrangheta” analizza «le trasformazioni del fenomeno mafioso, i complessi rapporti tra cittadini e ‘ndrangheta di attrazione-repulsione, in perenne tensione tra silenzio e rivolta, omertà e denuncia, sfiducia e speranza», ma anche le conseguenze della crisi in un territorio già fortemente provato, in special modo dall’Unità d’Italia in poi, proponendo di ripartire dalla scuola, dalla cultura, e ripensare a nuovi metodi di sviluppo e cambiamento per costruire il futuro.
Edito da ‘Citta’ del Sole’ con prefazione del magistrato anti ‘ndrangheta Nicola Gratteri, il saggio indaga in sette capitoli le ragioni di ordine economico, sociale e culturale per cui le mafie e la ‘ndrangheta calabrese in particolare, si innestano storicamente nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia.
Nato a Mattinata (FG) nel 1959 e laureato con lode in giurisprudenza.
Ha altresì conseguito il diploma del corso di studio per aspiranti segretari comunali presso la LUISS; ha frequentato il corso biennale di “Management in sanità presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano ed il corso di perfezionamento su “Cittadinanza europea ed amministrazioni pubbliche”, organizzato dalla Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre.
Entra nella carriera prefettizia nel 1990.
Promosso viceprefetto nel 2001, è dapprima Capo di Gabinetto e, in seguito, Viceprefetto Vicario presso la prefettura di Foggia.
Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerosi e delicati incarichi, tra i quali quelli di Vice Commissario Governativo della nuova Provincia di Barletta-Andria-Trani e di Commissario ad acta per l’esecuzione di provvedimenti giurisdizionali del T.A.R. – Puglia, è stato inoltre Commissario Straordinario di numerosi comuni. Dal 2007 è nominato esperto di sanità e politiche sociali dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nominato Prefetto il 22 dicembre 2010, assume le funzioni di vice Commissario del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia.
E’ stato prefetto di Vibo Valentia, dal 2012 al 2013, e di Modena, dal 2013 al 2016, e di Reggio Calabria fino al 2019.
Dal 14 maggio 2019 è il Capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione.