Smart working e sicurezza made in Italy

Da necessità a cambio di paradigma per molte aziende: lo smart working introdotto- in Italia e nel mondo- durante il lockdown della prima metà dell’anno continua a piacere ad aziende e lavoratori. Dalle multinazionali alle pmi, sono molte le imprese i cui dipendenti continueranno a lavorare da casa nonostante l’allentamento delle misure restrittive.

UN’ALTRA IDEA DI LAVORO: MENO SPOSTAMENTI, PIÙ AUTONOMIA (E TEMPO)- Come sottolineato in un recente studio dell’Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano, il lockdown ha posto lo smart working al centro dell’attenzione mediatica. La necessità di continuare a lavorare senza poter spostarsi, infatti, ha avvicinato aziende e persone a una modalità di lavoro decentrata e in parte autonoma.

Un’autonomia che, però, richiede organizzazione e strumenti adatti, anche per proteggere le informazioni e garantire la sicurezza delle aziende. Grande sostegno in questo periodo è arrivato dagli strumenti digitali, facendo volare il fatturato di alcune società. E soluzioni per la gestione efficace dello smart working arrivano anche dall’Italia: è stata infatti LiveBox– una società romana- a mettere a punto e lanciare vDesk, la prima scrivania digitale personalizzabile e completamente in italiano. Con un’attenzione particolare alla sicurezza.

 Da vFlow, che permette una gestione fluida e automatizzata delle attività, a vShare, per la condivisione di documenti e dati, a vConnect, per le chat e le call anche di gruppo in un ambiente completo e sicuro, fino a vDPA per la firma digitale, vDesk si compone di nove moduli per una organizzazione a 360 gradi dell’attività lavorati

I PROTOCOLLI MILITARI PER LA SICUREZZA- Per garantire la sicurezza delle informazioni e dei documenti trasmessi e salvati- uno dei problemi maggiori legati allo smart working- vDesk implementa alcuni standard di connessione e cifratura, oltre a un sistema di autenticazione a due fattori.

Nello specifico, lo standard TLS, un protocollo sicuro utilizzato da Https, protegge tutte le connessioni tra server e client, ed è attivo su tutti i moduli della suite vDesk. Lo standard utilizzato per la crittografia sul server è quello militare AES- 256.

Con un click, è così possibile mettere in sicurezza contenuto e allegati di e-mail (grazie al client unico per e-mail e Pec), calendario, e dettagli dei contatti in rubrica, gestiti anche questi attraverso moduli dedicati. Il protocollo prevede anche un secondo livello di cifratura per i file condivisi, rendendoli leggibili solo con l’inserimento della password di decifratura ogni volta.

In questo modo, vDesk soddisfa l’esigenza di lavorare in modalità “everywhere & everytime” sia in azienda sia fuori, su tutti i dispositivi aziendali, grazie a processi fluidi di interazione tra persone e team. Diffusione e sincronizzazione immediata delle informazioni, coordinamento e conseguente autonomia operativa sono così facilmente alla portata di tutti.

“Lo smart working rappresenta un’ottima opportunità per tutte le aziende che intendono operare restituendo alle persone flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare, a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati” spiega Raffaele Amoroso, Owner Livebox srl– “Questo approccio implica non solo una revisione della cultura organizzativa, e flessibilità rispetto a orari e luoghi di lavoro, ma soprattutto un dotazione tecnologica che possa supportare la nuova modalità operativa.   

 Noi di Livebox abbiamo avviato una lunga ricerca in questi mesi per cercare di realizzare una piattaforma tecnologica innovativa che potesse abbracciare più esigenze operative possibili e diverse tra loro. Nasce così vDesk, una scrivania digitale sicura innovativa capace di saper integrarsi con gli strumenti di lavoro già esistenti in azienda e sempre disponibile con qualsiasi dispositivo e connettività disponibile, mantenendo ai livelli massimi la sicurezza delle informazioni e dei dati aziendali, proteggendo aziende e lavoratori da attacchi e furti informatici.”

 

 

 

Tutto pronto per la sesta edizione di Dronitaly, la manifestazione dedicata al mondo dei droni

Programma
Di sicuro interesse i convegni, dedicati a differenti ambiti applicativi, dall’archeologia alla cybersecurity, dalla geomatica alle ispezioni in campo industriale. Il programma di Dronitaly offre uno spaccato a 360 gradi sul mondo professionale dei mezzi a pilotaggio remoto, mostrando le loro ampie possibilità d’impiego e la loro utilità multi-settoriale.

Nuova sede
Mirumir, società ideatrice e organizzatrice di Dronitaly, ha scelto il Politecnico di Milano come sede dell’evento, forte anche della collaborazione che, dal 2019, la vede partner dell’Osservatorio Droni del PoliMi (16° ateneo al mondo nella categoria Engineering & Technology per il QS World University Rankings 2019).

Comitato Scientifico, la novità
Mirumir ha sempre lavorato insieme alle Università per definire i percorsi tematici più rispondenti alle esigenze della filiera e fornire contributi per orientare l’attività di informazione, formazione e promozione di Dronitaly a favore dello sviluppo del comparto. Il Comitato Scientifico nasce – su iniziativa di Mirumir – per proseguire nell’attività di ricerca e promozione del mercato unmanned, in continua evoluzione. I membri del Comitato Scientifico sono: Marco Lovera (Politecnico di Milano), Francesco Guerra (IUAV Venezia), Marcello Chiaberge e Marco Piras (Politecnico di Torino).

Anno di svolta
Quest’anno entra in vigore il regolamento EASA e l’auspicata armonizzazione normativa e operativa del comparto unmanned a livello internazionale. Nell’attesa di un quadro uniforme che tracci con evidenza le linee entro cui potranno muoversi gli utilizzatori professionali di SAPR, il Forum propone una serie di incontri altamente qualificati e di respiro internazionale in grado di fornire nuovi orizzonti di crescita, muovendo da un’analisi degli scenari di mercato più recenti.

Conferenze, seminari e matching point
Scenari normativi, sviluppo del business, tecnologie abilitanti per utilizzi professionali, uso dei mezzi a pilotaggio remoto in scenari industriali e ambientali, cybersecurity e data protection sono alcuni dei grandi temi su cui grandi aziende, enti pubblici, centri di ricerca e investimento, associazioni e start-up saranno chiamati a contribuire offrendo spunti di riflessione e presentando esperienze reali.

Maggiori informazioni su www.dronitaly.it

Costa Crociere, prima compagnia crocieristica “smart” in Italia

Costa Crociere è la prima compagnia di navigazione in Italia a diventare “smart”. Il programma “Sm@rt Working Costa – Moving Forward!” si rivolge a tutti i dipendenti in Italia e all’estero, per un totale di circa 1.300 persone.
Grazie a questa nuova opportunità, i dipendenti degli uffici Costa possono scegliere un giorno alla settimana per lavorare da casa o in un altro luogo idoneo a loro scelta, grazie all’utilizzo di laptop, connessione internet e un programma di softphone, che permette di avere a disposizione anche da remoto i servizi di instant messaging, telefono, video HD, conferenza, voicemail con interfaccia visiva e condivisione desktop.

Il programma è già partito nella sede centrale di Genova della compagnia, dove operano quasi 1.000 dipendenti, a seguito di una fase “pilota” di sperimentazione che ha coinvolto due dipartimenti (Human Resources e IT) registrando un’adesione di circa il 90%. Entro la fine dell’anno lo “smart working” verrà progressivamente esteso anche a tutte le altre sedi estere della compagnia in Europa e in America.

Il progetto “Sm@rt Working Costa – Moving Forward!” di Costa Crociere è stata premiato in occasione degli Smart Working Award 2017 dell’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, grazie alla sua capacità di innovare le modalità di lavoro in ottica di “smart working”.

“Siamo orgogliosi di essere la prima compagnia del settore crocieristico a credere nello smart working e di essere tra le cinque aziende premiate dall’Osservatorio del Politecnico di Milano in Italia. Un progetto che per noi significa dare fiducia alle persone, offrendo loro la possibilità di organizzarsi liberamente secondo obiettivi e responsabilità, permettendo di valorizzare al meglio il loro potenziale e migliorando la qualità della loro vita” – ha dichiarato Paolo Tolle, VP Human Resources di Costa Crociere.

Tra i benefici immediati c’è quello relativo alla riduzione del tempo impiegato negli spostamenti, più di un’ora al giorno in media per i dipendenti Costa, oltre alla maggiore sostenibilità del lavoro dal punto di vista ambientale.

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano al momento i lavoratori agili in Italia sono circa 305.000, pari all’8% del totale¹, con un aumento del 14% rispetto al 2016 e del 60% rispetto al 2013. L’adozione di un modello “maturo” di Smart Working per le imprese può produrre un incremento di produttività pari a circa il 15% per lavoratore, che a livello di sistema Paese significano 13,7 miliardi di euro di benefici complessivi. Per i lavoratori, anche una sola giornata a settimana di remote working può far risparmiare in media 40 ore all’anno di spostamenti; per l’ambiente, invece, determina una riduzione di emissioni pari a 135 kg di CO2 all’anno.

1. Considerando un campione di impiegati, quadri e dirigenti che lavorano in aziende pubbliche o private con più di 10 dipendenti.

Tutti sul web a caccia dei regali di Natale, la corsa è iniziata

Roma. La caccia ai regali è sempre più sul web. Saranno quasi dieci milioni gli italiani che  scandaglieranno le offerte sulla rete per trovare i loro regali di Natale. Leggi tutto “Tutti sul web a caccia dei regali di Natale, la corsa è iniziata”