Enciclopedia dei Videogiochi Podcast di Ace The Brave e Hiyuga

Come ben sapete, è un po’ di tempo che seguo podcast, su varie piattaforme e all’incirca un mese fa, insieme a Storie di Videogame, di cui trovate l’articolo qua: https://www.areamediapress.it/2022/07/09/alla-scoperta-di-storie-di-videogame-podcast-di-andrea-porta/ ho scoperto due fratelli, molto simpatici, che crescendo insieme, hanno iniziato ad avere un grande sogno, creare un podcast, una vera e propria enciclopedia sui videogiochi, passando sia da videogiochi che hanno già giocato e amato negli anni, che li hanno formati come videogiocatori, sia a giochi non ancora giocati, ma di cui si sono documentati e spesso grazie ad ospiti e alla loro community, iniziano a parlarne e aggiungere un nuovo tassello di questa “Enciclopedia dei Videogiochi”, (da qui il nome del podcast) che stanno creando, così che tutti possano accedervi e possano commentare o appassionarsi come il sottoscritto e trovare sempre nuovi giochi da scoprire.

I ragazzi si chiamano Alessandro Ace The Brave e Marco Hiyuga, per loro come per molti altri di noi, il videogioco è un’arte che va analizzato in tutte le sue sfaccettature, sia come viene concepito, sia come viene sviluppato, sia l’emozione che c’è dietro il giocarlo, infatti sia che sia un gioco appena uscito, un retrogame, o un’indie, se è interessante e vale la pena di parlarne, sicuramente lo troverete in questo podcast, perché Ace e Hiyuga non se lo faranno sfuggire e c’è lo faranno conoscere.

Parlando con i ragazzi, ho scoperto che Hiyuga, tratta i giochi più dal punto emozionale, da quello che ha provato quando li ha giocati in passato o nel presente, mentre Ace più dal punto di vista tecnico, infatti lui è un’ingegnere e a più quella mentalità analitica, dove vuole scoprire cosa c’è dietro come è stato sviluppato, dove guarda ogni particolare del gioco, ma naturalmente anche lui quando si parla di giochi, che ha giocato insieme a Hiyuga crescendo, lascia un po’ spazio all’emozioni provate; la cosa positiva di questi due ragazzi e che quando inizi a sentire i loro podcast, non ne hai mai abbastanza, perché vuoi sempre sapere di più di quel gioco, di ciò che c’è dietro, di tutto ciò che concerne quel determinato argomento, tratto in quel determinato videogioco, loro riesco a trasmettere tramite le loro parole, la voglia di prendere in mano videogiochi magari sconosciuti o magari spesso sentiti solo nominare e dire: “Ok, è ora di tuffarmi in questo mondo”, quindi possiamo dire che Ace e Hiyuga, ti aprono dei mondi che altrimenti sarebbe difficile aprire, e ti fanno viaggiare con la fantasia e ti raccontano storie mai viste prima. 

Personalmente ascoltando i loro podcast, mi hanno fatto scoprire dei videogiochi, che non avevo mai sentito e dei giochi anche che magari avevo già sentito, ma non avevo avuto ancora il tempo di poterli recuperare, una cosa importante che loro pensano e che anche io condivido, è che bisogna sempre dare una possibilità a qualsiasi videogioco; cosa interessante, sentendo i loro podcast, è che loro parlano sia di giochi che gli sono piaciuti, sia di giochi che non gli sono piaciuti, però danno una possibilità a tutti, perché citando Hiyuga: “Non esiste un gioco brutto”, perchè in ogni gioco c’è molto lavoro dietro, esistono giochi belli e giochi menobelli, però comunque sempre interessanti e sicuramente sempre con una storia dietro.

Ace ha iniziato su Youtube, poi un po’ come me, iniziando ad avere una famiglia, ha creato il canale Twitch, per poi evolverlo e farlo diventare il canale ufficiale di “Enciclopedia dei Videogiochi”, dove ogni tanto fanno live, anche se il loro sogno è, il podcasting, perchè ogni giorno creano una pagina in più di questa Enciclopedia, grazie a loro due, ai loro ospiti e allora loro community.

Una cosa che apprezzo molto, è che danno voce ad ogni persona che li segue, infatti spronano, a lasciare commenti anche su podcast vecchi, così da poter inserire questi messaggi vocali, direttamente in quella puntata, audio dove chi li segue possono dire la loro su quel determinato gioco e soprattutto loro stessi chiedono alla loro community, se hanno consigli sul prossimo/i gioco/giochi, da portare nel podcast, quindi possiamo dire che la loro community, è integrata nei loro podcast a 360°, cosa che è veramente difficile trovare in media di questo genere e questa cosa gli fa molto onore, facendoti venire voglia ancora di più voglia di seguirli.

Sicuramente ci saranno delle collaborazioni future con loro, ne abbiamo già parlato e vi consiglio di seguirli, perché se come me avete fame di scoprire nuovi giochi e poter dare la possibilità a giochi, che magari ne avete sentito parlare male, eppure volete vedere con i vostri occhi come è, (cosa che secondo me chiunque dovrebbe almeno fare), questo è il podcast che fa per voi.

Un consiglio che vi do e di andarvi a vedere il video, che trovate sul mio canale Youtube, dove abbiamo parlato di tantissime cose e dove scoprirete qualcosa di più, delle persone dietro alla voci che sentite nel podcast “Enciclopedia dei Videogiochi“.

Ora come al solito sta a voi, spero tantissimo andrete a sentire i podcast e vedere i video di Youtube dei ragazzi e soprattutto che li seguiate anche su Twitch perché ne vale veramente la pena, vi lascio il loro link:

https://enciclopediadeivideogiochi.it/

ed ecco i miei link scrivetemi pure sui miei social per farmi sapere che ne pensate:

https://www.youtube.com/c/VanhellsingTV

https://www.facebook.com/VanHellsingtv-453780681648146

https://www.instagram.com/vanhellsing/

https://www.twitch.tv/vanhellsingtv

Alla Scoperta di Andrea Porta e del suo Podcast “Storie di Videogame”

Negli ultimi tempi, una tipologia di intrattenimento, che si sta facendo sempre più strada sono i podcast, cioè delle trasmissioni radio trasmesse su internet, dai classici dove qualcuno parla dell’argomento/i che più gli interessa, fino ad arrivare a dei veri proprio racconti narrati in stile podcast esempio Batman un’autopsia di cui potete trovare il mio articolo qua https://www.areamediapress.it/2022/05/17/batman-unautopsia-una-nuova-storia-spotify-tutta-dascoltare/

Il mese scorso, ho avuto il piacere di poter intervistare e chiacchierare, con Andrea Porta un Podcaster, che conduce un programma chiamato “Storie di Videogame”, che ho scoperto grazie a Spotify.

Chi è Andrea Porta?

Andrea Porta, è un ragazzo che nella sua vita, a sempre avuto a che fare con i videogame, che fin da ragazzo ha cercato di scrivere per testate cartacee, quali Giochi per il mio Computer o Game Machine, senza purtroppo riuscirci, visto la giovane età, ma successivamente è riuscito ad iniziare a lavorare e quindi fare la gavetta, come giornalista o freelance, in siti di spicco nel settore videogame, quali Spaziogames, Everyeye, Multiplayer.it e Playstation Magazine.

Il nostro Andrea ci raccontava che il suo primo articolo scritto su Everyeye fu al tempo Clive Barker’s Jericho (un FPS Horror scritto da Clive Barker lo scrittore statunintense), e che negli ultimi anni fino più o meno al 2014-2016 fu in pianta stabile su Everyeye e uno dei suoi ultimi articoli fu proprio Control di Remedy, che fu contentissimo di recensire soprattuto anche per il collegamento ad Alan Wake (sempre di Remedy). Dopo il mondo del giornalismo, iniziò a lavorare nella sezione Marketing in Milestone, l’azienda italiana più grande a livello di assunzioni nell’ambito di videogiochi, che sviluppa videogiochi di racing e così riuscì a vedere con i suoi occhi come i videogiochi vengono fatti, come i vari dipartimenti devono coesistere e da qua ha iniziò a vedere il videogioco in maniera ancora più diversa, tanto da trasmetterla nei suoi podcast.

Negli ultimi anni a questa parte, ha deciso di non scrivere più e non farlo più come lavoro, (anche perchè ora lavora nell’elettronica), ma semplicemente per piacere personale, nel suo tempo libero, creando appunto il podcast “Storie di Videogame”.

Nei suoi podcast Andrea, racconta di tutte le sfaccettature, che ci sono state dietro ad un videogioco, lo sviluppo, di come sono arrivati a scrivere la storia e di tutto ciò che ha portato o ad un successo o ad un declino, per quella determinata azienda e per quel determinato, gioco o serie. La cosa interessante e che oltre a raccontarlo, fa dei piccoli stacchetti, dove racconta a modo suo come secondo lui sono avvenute le cose, non più raccontando ma interpretando magari un dirigente o uno del team di sviluppo, strappandoti anche un sorriso, sempre rimanendo naturalmente fedele a ciò che si può apprendere, da libri o dai racconti di quel determinato gioco o casa di sviluppo.

Al momento che vi sto scrivendo, si possono trovare ventiquattro puntate, del podcast, di solito ne esce uno a settimana o uno ogni dieci giorni, in base alle esigenze lavorative di quest’ultimo e alle ricerche da fare, nei suoi podcast ha parlato di giochi come Alan Wake, Silent Hill, The Last of Us, Tomb Raider, Assassin Creed, Disco Elysium, Alien Isolation, Mass Effect, Kingdom Come Deliverance, Dark Souls, Jedi: Fallen Order, Cyberpunk 2077, The Witcher, World of Warcraft, Bioshock, No Man’s Sky e Deadly Premotion, attenzione però come detto sopra, oltre che parlarti dei videogiochi in se ti parla anche di come la casa produttrice è nata e di come sono arrivati a fare quel videogioco.

Personalmente, le puntate che mi sono rimaste più impresse, sono la storia di Silent Hill e del Team Silent, che già un po’ conoscevo, grazie al mio amico, Derekfearhornist (Dario Lucchi, grandissimo conoscitore della saga di Silent Hill) e grazie ad Andrea ne ho saputo ancora di più e le storie che ci sono dietro Alan Wake e Bioshock che sono pazzesche; diciamo che prima di sentire “Storie di Videogame”, non immaginavo che dietro ad un gioco, potesse esserci così tanta storia e non parlo di storia o di trama del gioco, ma proprio di tutto ciò che c’è dietro e devo ringraziare Andrea, per avermi fatto conoscere le nuove sfaccettature di questo mondo.

Un consiglio che vi do e di andarvi a vedere il video, che trovate sul mio canale Youtube, dove abbiamo parlato di tantissime cose e dove scoprirete qualcosa di più, della persona dietro alla voce che sentite nei podcast di “Storie di Videogame“, Andrea Porta.

Vi lascio i suoi link:

https://linktr.ee/storiedivideogame

Ora la palla passa a voi, fatemi sapere sui miei social se anche voi ascoltate podcast e se avete altri, podcaster da consigliarmi come al solito i miei link:

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Batman – Un’autopsia, una nuova storia Spotify tutta d’ascoltare

Negli scorsi giorni, mi è arrivata una notifica da Spotify, dicendomi che era uscito un Podcast su Batman, mi sono subito incuriosito e sono andato a sentire di cosa si trattasse, pensate la mia meraviglia quando, ho scoperto che sarà il primo di una lunga serie di Podcast, in collaborazione tra Spotify e Warner Bros e DC, su personaggi della DC Comics.

Il podcast si chiama Batman – Un’autopsia (Batman Unburied in lingua originale), nuovissimo Podcast di Warner Bros e DC, scritto e ideato da David S. Goyer, sceneggiatore della trilogia di Nolan, sul Cavaliere Oscuro; però vi avviso, in questo caso Bruce Wayne non sarà il solito magnate dell’industria e a capo delle Wayne Enterpreise, bensì un patologo forense al Gotham City Hospital e indovinate un po’, l’ospedale sarà gestito da suo padre Thomas Wayne, lo so, siete abituati a conoscere la storia di Batman, dove da piccolo gli sono morti i genitori e poi lui decide di combattere il crimine, prima per trovare la persona che uccide i suoi genitori e poi per proteggere la città dai cattivi di Gotham City, invece in questo podcast sia Thomas che Marta Wayne sono vivi, come dicevo prima il padre gestisce il Gotham City Hospital, ed è uno dei migliori chirurghi al mondo, mentre la madre è una dottoressa in lettere, che comunque se ne intende un po’ di medicina.

In questo podcast, il buon Bruce Wayne se la vedrà con il “Mietitore”, un uomo a parer mio molto viscido, per molti versi assomiglia un po’ a Joker a livello di sfrontatezza, misto al Pinguino a livello di viscidume e con note sadiche stile Victor Zsasz, quindi immaginatevi il tipo; questo Serial Killer, ha stretto Gotham in una morsa e adesso ogni persona ha paura di uscire di casa, perchè quest’ultimo utilizza maniere abbastanza crude per uccidere, infatti, toglie un’organo dal corpo della vittima e mette una piccola parte di cervello sulla lingua, presa dalla vittima precedente.

Bruce Wayne, come patologo forense, sembra quasi essere un tutt’uno con le vittime, come se sentisse i loro pensieri, le loro paure, come se empatizzasse con lei/lui, mentre cerca di capire chi c’è dietro il Mietitore, come dicevo non è il classico cavaliere oscuro di cui siamo abituati.

Ad un certo punto anche Barbara Gordon, che vi ricordo oltre che figlia dell’ispettore Jim Gordon, nella serie a fumetti e Batgirl, ed è anche Oracolo, (piccola curiosità, quest’ultimo nome è conosciuto da pochi, ma se avete visto Bird of Prey la serie o letto il fumetto Batman: The Killing Joke, saprete che Joker, per far impazzire il commissario Gordon, spara a Barbara e purtroppo un proiettile le perfora la colonna vertebrale e la fa diventare paraplegica, e da questo momento, lei nonostante non può più andare sul campo, si affianca a Batman e alle Bird of Prey, diventando come dicevo prima l’Oracolo, che attraverso la sua conoscenze informatiche e di Hacker, aiuta quest’ultimi nei loro appostamenti o combattimenti), entra in scena nella storia perchè sta indagando sulla morte di Bruce Wayne, una cosa appena successa, mentre guidava un piccolo aereo che si è schiantato carbonizzando il conducente, ma lei naturalmente sente che c’è qualcosa che non quadra e con Bruce Wayne/Batman fuori dai giochi, per scoprire cosa è successo a quest’ultimo e chi è “il Mietitore”, deve per forza affidarsi alla persona più intelligente dopo Batman di tutta Gotham City, forse possiamo dire la persona più enigmatica, Edward Nygma, in arte l’Enigmista.

Questo è l’incipit della storia finora, mentre vi sto scrivendo sono usciti i primi 4 episodi per un totale di 10 episodi e al momento vi posso dire che la storia che sto ascoltando mi piace molto, forse unica piccola nota negativa, sono i rumori, che capisco bisogna essercene in un podcast, in quanto non è visivo, ma alcune volte non si capisce bene che cosa stia succedendo, ci sarebbe stato forse meglio una voce narrante, così da capirci qualcosa di più, ma comunque per il resto tutto bene, poi c’è stato un cambio ad un certo punto della storia, che devo ancora capire, ma che non voglio spoilerarvi e se come me, quando passate da metà del secondo episodio al terzo, avete qualche dubbio possiamo parlarne tranquillamente sui miei social.

Ultima cosa importate il cast stellare che troviamo in questo podcast, partendo da Claudio Santamaria, che ritorna a dare la voce a Bruce Wayne (vi ricordo che è la voce della Trilogia del Batman di Nolan, di Batman nei film lego e di Batman in Batman Begins il videogioco), Michele Bravi, nei panni di Edward Nygma (L’Enigmista), Dario Bressanini, nel ruolo di Alfred Pennyworth (il maggiordomo di Batman), Michele La Ginestra e Maria Grazia Cucinotta, in quelli di Martha e Thomas Wayne (genitori di Batman), Beatrice Bruschi, nel ruolo di Kell (assistente di Bruce Wayne in ospedale), Saverio Raimondo, nei panni del Mietitore (il serial Killer del Podcast), Alice Mangione, in quelli di Barbara Gordon (e qua voglio fare i complimenti ad Alice Mangione per l’interpretazione di Barbara, veramente ben fatta, vi ricordo sia i video di Youtube della Pozzolis Family, sia il loro nuovo spettacolo The Pozzoli’s Family), Fiore Manni, nel ruolo di Renee Montoya (la partner di Barbara Gordon), Edoardo Ferrario, in quello di Arnold Flass (un poliziotto corrotto che va sempre contro Barbara), Michela Giraud, nelle vesti di Vicki Vale (L’ex compagna di Batman, speaker radio),  Nicola Pistoia, in quello del Dr Hunter (psicanalista di Bruce Wayne).

Ho trovato il doppiaggio fatto molto bene, ti immerge tantissimo nella storia, tanto che sembra di essere li con loro, come personaggio integrante, infatti, ti viene da fare supposizioni e chiederti “ora cosa facciamo?”, “dove andiamo?”, “come usciamo di qua?”, come se tu stesso vivessi in prima persona la storia.

Per concludere non vedo l’ora di andare avanti, con questo podcast a puntate, ora come al solito la palla passa a voi fatemi sapere che ne pensate sui miei social e se vi piace che parli ogni tanto di qualche podcast che seguo, perché ne seguo alcuni molto interessanti, vi lascio come al solito il link utile per il podcast:

Spotify: https://open.spotify.com/show/0YauHEzJFm1kaAHI4kS2gv?si=Am09wh_lTWKqrU_x8I-t0Q&utm_source=copy-link

E ora come al solito vi lascio i miei link:

https://www.youtube.com/c/VanhellsingTV

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Speciale Coronavirus per under40, ecco il bando dell’associazione Amici di Roberto Morrione

L’Associazione Amici di Roberto Morrione, cercando di cogliere nella crisi attuale anche un’opportunità, bandisce un concorso speciale. Stavolta non chiediamo, come facciamo ogni anno, progetti d’inchiesta, idee da sviluppare. Ora chiediamo “prodotti finiti”, in qualsiasi forma, stile, di qualsiasi orientamento, purché nel solco consueto dell’attenzione ai temi civili, culturali e politici del nostro Paese, emersi nel periodo dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Chiediamo al “nostro” pubblico e a tutta la vasta platea dei giovani operatori dell’informazione una testimonianza del formidabile mutamento in atto.

Vorremmo che i prodotti fossero capaci di rispondere – narrando, illustrando, raccontando, spiegando – alle seguenti questioni metodologiche, sociologiche, deontologiche:

1) Come si fa a “fare inchiesta” (a produrre informazione) da casa, da una postazione telematica?
2) Quali strumenti si hanno a disposizione per superare l’inevitabile costrizione alla dimensione individuale?
3) Come si fa a stare “nel mondo”, per raccontarlo, quando le regole profilattiche di distanziamento sociale ci impongono di rimanerne fuori, protetti, lontani?
4) Produrre “da fermi” e rivolgersi a un pubblico “a casa”: quel è l’orizzonte tematico raggiungibile?
5) Provare a superare la logica formale del social network, gabbia intrinsecamente predisposta al distanziamento fisico, sfogo del narcisismo, funzione della popolarità.

Le opere dovranno essere realizzate o essere state pubblicate nel periodo dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e fare riferimento a fatti, eventi, storie e temi cronologicamente attinenti allo stesso periodo.

COME PARTECIPARE
Il concorso si rivolge a tutti i giornalisti e non giornalisti, maggiorenni, che abbiano meno di 40anni di età (nati dal 1980 in avanti). È possibile la partecipazione individuale o associata per un massimo di 3 (tre) persone. Nel caso di una partecipazione in gruppo, tutti i partecipanti devono essere under 40.

I partecipanti al concorso potranno realizzare prodotti giornalistici con qualunque linguaggio, tecnologia e stile espositivo. A mero titolo esemplificativo: video, web-doc, forme diverse di storytelling, graphic novel, web serie, audio, podcast, fotodocumentario, video-gaming, animazioni: tutto quanto di innovativo e sperimentale, adatto alla narrazione giornalistica, sia stato finora utilizzato o che, al contrario, stia soltanto per esserlo.

SCADENZE E PREMIO
Le partecipazioni dovranno pervenire entro venerdi’ 15 maggio 2020. Unica condizione richiesta è la fruizione digitale. Possono partecipare opere inedite o già pubblicate. La giuria dello stesso Premio Roberto Morrione valuterà il contenuto giornalistico, la scelta del linguaggio e mezzo scelto, e l’innovazione introdotta nella condizione specifica della realizzazione “da casa”. Il giudizio della giuria è insindacabile. All’opera vincitrice verrà assegnato un premio in denaro di 2.000 euro.

TERMINI DI PRESENTAZIONE
Per partecipare è necessario compilare l’apposita scheda compilabile nel nostro sito www.premiorobertomorrione.it (che trovate di seguito) Il prodotto proposto dovrà essere inviato in forma digitale mediante un link per una fruizione privata alla giuria ed essere immediatamente fruibile al pubblico in caso di selezione, attraverso i canali che saranno individuati dall’associazione a suo insindacabile giudizio. Tutti i prodotti inviati rimarranno di titolarità degli autori.

Quattro milioni di italiani ascoltano gli audiolibri

Sono 4,08 milioni gli italiani che ascoltano audiolibri e il 40% di loro, pari a 1,6 milioni, li sceglie solo o anche in lingua straniera. Questa modalità di fruizione di prodotti editoriali entra così con forza nei consumi culturali di una fetta rilevante di italiani: sono il 9% della popolazione tra i 15 e i 74 anni, in buona parte persone poliglotte.

Sono cresciuti del 28,3% rispetto all’anno precedente, quando erano 3,18 milioni. Il numero medio di audiolibri ascoltati in un anno è di 3,1.È quanto emerge dai dati 2019 di Pepe Research elaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori e presentati a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria.

In un Paese tradizionalmente poco propenso agli acquisti di prodotti culturali e informativi online, ben il 40% degli ascoltatori di audiolibri dichiara di avere un abbonamento a servizi come Audible o Storytel. Il 44% (anche qui era possibile più di una risposta) scarica gratuitamente da altri siti, il 28% ha acquistato singoli titoli da piattaforme come Google Play, Libri di Apple, Emons, Il Narratore, il 21% dal sito dell’editore. A seguire gli audiolibri su cd comprati in store fisici e online (20%), il prestito bibliotecario digitale (11%), gli audiolibri su cd presi in prestito in biblioteca (7%).Perché si ascoltano audiolibriTra gli ascoltatori di audiolibri, il 21% cita tra i vantaggi di questa modalità il fatto di “poter ascoltare un libro mentre faccio altre cose come guidare, correre, viaggiare”, il 20% “ascoltare un libro dove e quando voglio”, il 14% “ascoltare un libro in lingua originale”, il 13% cita le esigenze di chi ha difficoltà alla vista, il 12% parla di “piacere di leggere senza affaticare la vista”.