Laigueglia. Alla festa di San Matteo, 34 edizione, è arrivata anche la Compagnia dei marinai di La Spezia con il loro leudo “Zigoela”. Tutti a guardare dalla riva dove si è staccato un piccolo gozzo che si è avvicinayo lentamente al Leudo spezzino.
In mare aperto, senza la protezione amorevole di una diga, Zigoela balla e, manovrare il picco di carico, per posare direttamente le botti sul gozzo, diventa un affare complesso, così, come insegnano i vecchi, immortalati a terra nelle splendide foto dell’archivio storico privato della Compagnia e dei suoi collaboratori, le botti, una dopo l’altra, vengono gettate in mare e recuperate dall’equipaggio del barchino, pronto a ricondurle a terra dove la gente le avrebbe accolte con entusiasmo. Una volta a terra la Compagnia ha proposto anche questa volta agli astanti la prova del Pirun, un alambicco di vetro, di tradizione esclusivamente ligure, usato anticamente per saggiare la qualità del vino prima della consegna alle cantine.
L’obiettivo del volontario di turno era quello, dinnanzi agli sguardi divertiti di tutti, di assaggiare più vino possibile senza versarne neanche una goccia, un gesto vivo solo grazie alla Compagnia e che fa tornare indietro nel tempo di almeno un paio di generazioni.
Ammirata e fotografata come una primadonna dai moltissimi partecipanti alla manifestazione, proprio lei, con il favore delle tenebre, si ritrova protagonista della festa di San Matteo: tutti con lo sguardo verso il mare, luminosi come gli occhi dei sognatori, e lei lì, bellissima, con la sua alberatura antica, scintillante dei colori della gioia.