Inchinati davanti a sua maestà Leo Messi, sesto pallone d’oro

Leo Messi ha vinto il suo sesto Pallone d’Oro. L’argentino (32 anni) del Barcellona è stato premiato ieri sera a Parigi. Ha preceduto il difensore del Liverpool Virgil van Dijk (28) e il portoghese Cristiano Ronaldo, rimasto fermo a quota cinque. Ronaldo, per altro, non si è presentato a Parigi per la cerimonia di premiazione, preferendo rimanere in Italia dove era stato invitato a ritirare il premio quale migliore giocatore della scorsa stagione di Serie A. La Pulce succede al croato Luka Modric, insignito lo scorso anno. In un anno privo di Mondiali o Europei, a fare la differenza sono stati i campionati nazionali e la Champions League. E, a quanto sembra, ha avuto maggior peso il titolo spagnolo conquistato dal Barcellona rispetto a quello europeo portato a casa dal Liverpool, oltretutto dopo aver eliminato proprio il Barça con un clamoroso 4-0 ad Anfield. È altresì vero che l’argentino ha realizzato 36 reti in stagione, sinonimo di sesta Scarpa d’Oro della carriera.

Durante la serata del 64° Pallone d’Oro, manifestazione da sempre organizzata dalla rivista francese France Football, sono stati consegnati altri premi, cosiddetti minori. Il trofeo Kopa, che premia il miglior U21, è andato allo juventino Matthijs de Ligt. Il 20.enne centrale esploso la scorsa stagione durante la cavalcata dell’Ajax in Champions League, ha preceduto l’inglese Jadon Sancho (Borussia Dortmund) e il portoghese Joao Felix (Atletico Madrid, ex Benfica).

È volato in Brasile, invece, il trofeo Yashin, quello che premia il miglior portiere. Se lo è portato a casa, per la prima volta, l’estremo difensore del Liverpool, Alisson Becker, vincitore della Champions League con i Reds e della Copa America con il Brasile.

Il premio a favore della migliore giocatrice è andato alla statunitense Megan Rapinoe che con la Nazionale a stelle e strisce ha vinto quest’anno la Coppa del mondo. Ha preceduto la britannica Lucy Bronze e la connazionale Alex Morgan. Megan Rapinoe è diventata in questi ultimi anni un punto di riferimento anche fuori dal mondo dello sport, vuoi per il sostegno alla lotta per i diritti del movimento LGBT, vuoi per l’appoggio alla protesta del giocatore di football Colin Kaepernick contro la violenza della polizia sulle persone di colore. Prese di posizione che l’hanno fatta diventare un’icona dell’opposizione al presidente statunitense Donald Trump.

CR7 verso la vittoria del sesto Pallone d’Oro

Non ci saranno sorprese. Forse no. Cr7 cammina verso la conquista del sesto Pallone d’Oro. Tutto si saprà il 7 dicembre, ma l’ex Real Madrid oggi centravanti della Juventus ha sicuramente più assi nella manica da giocare rispetto al centrale del Liverpool Virgil van Dijk. Non basta? Qualcosa si sta muovendo in quella direzione.

Cr7 avrebbe addirittura ricevuto la visita degli emissari di France Football, la rivista francese che assegna l’ambito riconoscimento.
In caso di trionfo, erediterebbe il premio da Luka Modric, quest’anno neanche inserito tra i 30 candidati. In lizza c’è anche il portiere del Liverpool Alisson, che ha vinto la Champions League come van Dijk e in più la Copa America col Brasile.

Un bel traguardo per la star del calcio di casa nostra che, nel caso di vittoria, si aggiungerebbe ai tre titoli già conquistati con la Juve: scudetto e Supercoppa nel suo primo anno a Torino (suoi i gol bianconeri negli scontri a eliminazione diretta in Champions League contro Atletico e Ajax) e la Nations League con il Portogallo proprio sull’Olanda di Van Dijk.

Murtaza ha finalmente ricevuto la maglia di Messi, sogno che si avvera

Kabul. Murtaza Ahmadi, il bambino di 5 anni ritratto nella foto, diventata poi virale, in cui indossava una maglia di calcio della nazionale Argentina realizzata con un sacchetto di plastica con scritto sul retro ‘Messi’ e il ‘numero 10’, ha ricevuto oggi un pacchetto speciale inviato proprio dal 5 volte pallone d’oro, ambasciatore di buona volontà dell’Unicef.
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