La Liguria col segno più, dalla nautica al turismo

“Il lavoro è una parte della nostra esistenza, dove si sviluppa la nostra personalità, il luogo della creatività, dell’impegno, dove si produce ricchezza per il nostro paese. Ma il mondo del lavoro è anche quello che in questi mesi ha sofferto di più e continua a soffrire di una situazione economica prima legata al Covid ora legata alla guerra. I dati della nostra regione ci parlano però di una ripresa. In Liguria tanti settori sono ripartiti, a cominciare dalla nautica, dal turismo, dai servizi, mentre l’artigianato che è cresciuto più che altrove. Ora possiamo tornare a guardare al futuro, con una prospettiva diversa rispetto a quella che avevamo due anni fa, con il Covid che ha costretto molte persone ad interrompere la propria attività. E il primo ringraziamento va a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato nella sanità per salvarci dal Covid e anche se era un loro compito non è banale che sia stato fatto con grande abnegazione”. E’ quanto afferma Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria in occasione della festività del primo maggio.

“Ora però dobbiamo impegnarci per migliorare la sicurezza sul lavoro – ha aggiunto il presidente della Regione -, purtroppo gli incidenti e i morti sono ancora troppi, per incuria, per mancato rispetto delle regole perché dobbiamo investire ancora molto nella formazione, nella capacità di comportarsi con tutte le prudenze necessarie così come dobbiamo impegnarci perchè tutte le aziende dalle più piccole alle più grande rispettino le regole con grande scrupolo. Ma dobbiamo impegnarci anche per proporre una seria programmazione, con una maggiore formazione professionale e con più interazione tra scuola e università”.

“Il primo maggio– ha spiegato l’assessore al Lavoro – è una data che ci impone di riflettere su molti temi. Tra questi anche quello del mercato del lavoro che deve avere sempre al centro il lavoratore. Abbiamo da fare passi in avanti importanti verso la parità di salario ed opportunità tra uomo e donna, così come dobbiamo impegnarci per agevolare l’ingresso dei più giovani nel mondo del lavoro dando maggiori garanzie e contratti dignitosi. La globalizzazione ha portato le nostre aziende a dover competere con realtà che, oltre ad avere un costo del lavoro molto più basso, non rispettano neppure i più basilari diritti dei lavoratori. Non è inseguendo quei modelli che possiamo restare sul mercato ma, anzi, è puntando maggiormente sulla qualità e su un rapporto di fidelizzazione tra impresa e lavoratore che potremo vincere la sfida, non dimenticando mai che la disoccupazione si combatte creando nuovi posti di lavoro”.

Regge la nautica in Italia

E’ tempo di bilanci per il Salone Nautico di Genova ma soprattutto per la nautica più in generale. L’industria italiana della nautica chiude il 2019 con una crescita del fatturato del 12% rispetto all’anno precedente arrivando a 4,78 miliardi di euro, un valore quasi doppio rispetto ai minimi del 2013/2014 e superiore alle stime effettuate a febbraio.

«E’ il quinto anno di crescita a doppia cifra e dai minimi del 2013 siamo risaliti a +93%, un dato molto soddisfacente» ha detto Stefano Pagani Isnardi, responsabile dell’ufficio studi Confindustria Nautica presentando nei giorni scorsi la pubblicazione «La Nautica in cifre». +17%, +19%, +13%, +10%, +12%: questa è la performance di crescita dell’industria nautica italiana negli ultimi cinque anni.

Aumenta anche il numero degli addetti effettivi del comparto industriale (per un totale di 23.510, + 5,4% sul 2018, e parte degli oltre 180.000 addetti della filiera), così come il contributo della nautica al PIL
(2,22‰, in aumento del 11,9% rispetto all’anno precedente). La ripartizione del fatturato per comparto vede il 64,4% alla cantieristica, il 27% agli accessori e l’8,6% per i motori.

E il 2020 segnato da lockdown e crisi economia conseguente alla pandemia? I segnali parlano di una tenuta.
La situazione è eterogenea fra le aziende, ma sicuramente c’è stato uno scatto di ripresa, il virus non ha fermato il mercato, che anzi ha riscoperto la barca.

«All’inizio del lockdown si stimava una contrazione del fatturato nell’ordine del 12-13% – ha dichiarato Marina Stella, direttore generale di Confindustria Nautica – ma la stagione primaverile ed estiva, grazie alla ripresa delle attività ha dato la possibilità alle aziende di consegnare la loro produzione, sono ripartite le attività di noleggio e locazione e c’è stato un grande utilizzo delle imbarcazioni e un notevole flusso dell’usato. Quindi sulla base delle indicazioni che sono state già fornite da un campione significativo di aziende crediamo che quella contrazione sia stata recuperata e l’impatto del lockdown molto attutito, anche perché molte filiere produttive sono già ripartite il 27 aprile e sono riuscite quindi a rimettere in pista il ciclo produttivo».

Di conseguenza, è in controtendenza rispetto al panorama generale anche il leasing della nautica: nel 2019 è cresciuto del 9% e nel 2020 ha raggiunto nei primi nove mesi le cifre dell’intero 2019, con una crescita del 30%, contro la flessione del 25% in tutti gli altri ambiti.

Cento milioni di euro per far ripartire la nautica da diporto

Cento milioni di euro per far ripartire la nautica da diporto, grazie ad un accordo concluso tra l’Associazione Filiera Italiana della Nautica e l’istituto bancario BCC.

ùA concludere il patto il presidente di Afina, Gennaro Amato ed Amedeo Manzo, presidente Banca di Credito Cooperativo di Napoli e della Federazione campana delle banche di credito cooperativo. Spiega Amato: “Ho ereditato la presidenza dell’associazione con 25 iscritti ed un deficit amministrativo, oggi siano oltre 250 e il bilancio associativo è in attivo, ma ho sempre cercato di vedere le cose in un determinato modo, superando le difficoltà e gli ostacoli – afferma Gennaro Amato -. Puntare su alleanze e persone fattive è il principio del mio operato. Questa volta penso di aver centrato un buon risultato, perché con il gruppo bancario Bcc abbiamo trovato, anche grazie al presidente Manzo, un’intesa che ci consentirà di crescere ulteriormente”. I 100 milioni di euro per l’industria nautica campana, che si sviluppa su oltre 500 chilometri di costa con i suoi 29 porti ed oltre 150 aziende costruttrici, giungono proprio all’indomani del lockdown per offrire a tutto il territorio chances di rapida ripresa.

“La nautica è un comparto molto importante, sia in Italia sia in Europa, ma in particolare in Campania, e a Napoli, l’industria nautica è un’industria di assoluto rilievo – conferma Manzo – che raggruppa un movimento economico di assoluto rilievo. Anche grazie al rapporto con la nostra banca corporate Iccrea BancaImpresa vogliamo sostenere tutti i progetti di crescita, quindi acquisti di capannoni, ristrutturazioni, acquisto di macchinari, ma anche circolante per le aziende che si occupano di nautica, sia nella fase costruttiva che nella fase manutentiva, tutto il mondo connesso a quello dei motori, finanziando anche eventuali esigenze di circolante”.

“Tecnomar for Lamborghini “, il nuovo motor yacht della flotta Tecnomar

The Italian Sea Group e Automobili Lamborghini annunciano la partnership per la progettazione e realizzazione di “Tecnomar for Lamborghini “, il nuovo motor yacht della flotta Tecnomar. Lo annunciano le due aziende che parlano di “progetto di forte sinergia che declina con coerenza i valori del marchio Lamborghini in un’imbarcazione unica e all’avanguardia”.

Ispirato alla Lamborghini Siàn Fkp 37, vera e propria “supersportiva ibrida che anticipa il futuro”, il nuovo panfilo “interpreta i tratti comuni del Dna di entrambi i marchi” in termini di design, caratteristiche tecniche e qualità dei materiali.

Tecnomar for Lamborghini, potrà raggiungere i 60 nodi di velocità, apri ad oltre 111 Km/h, e sarà l’imbarcazione più veloce della flotta Tecnomar di The Italian Sea Group. Il progetto verrà presentato a fine giugno e il primo esemplare della nuova imbarcazione sarà pronto per “l’inizio del 2021”. “Tecnologia, eccellenza nel design, qualità e prestazioni rappresentano per noi valori imprescindibili – commenta Giovanni Costantino, CEO di The Italian Sea Group – che condividiamo con Automobili Lamborghini. Sono certo che “Tecnomar for Lamborghini” diventerà un’icona futuristica come la vettura a cui si ispira; selezionati armatori in tutto il mondo possiederanno non solo il motor yacht Tecnomar più veloce della flotta, ma un Tecnomar for Lamborghini unico. È per questo motivo che abbiamo scelto di realizzare con Automobili Lamborghini un progetto innovativo e sfidante che ci darà grandi soddisfazioni”.

Dal 3 al 7 giugno a Venezia il grande evento dedicato alla nautica

Venezia si prepara ad ospitare l’edizione 2020 del Salone Nautico. L’evento è in programma dal 3 al 7 giugno ed è dedicato ai lupi di mare. Nella laguna veneta approderanno le eccellenze della nautica italiana e del mondo.

L’edizione del 2020 sarà più che mai ricca di espositori e di eventi. Aumenta la superficie espositiva, sia in acqua sia a terra. Il Comune ha deliberato la ristrutturazione di due zone dell’Arsenale, l’edificio 116 nella zona denominata Casermette e la banchina Nuovissima, che saranno a disposizione della manifestazione.

La volontà degli organizzatori è quella di dare ampio spazio alle barche a vela e, visto l’apprezzamento riscontrato lo scorso anno, di riproporre un approccio trasversale alla nautica.
Non solo mercato, quindi, ma anche cultura, con conferenze e incontri su tematiche ambientali con un focus particolare su motori ibridi, elettrici e innovativi. Non mancheranno eventi e iniziative di divertimento. Scopriamoli assieme.

Filiera nautica, la Liguria è quarta nella classifica italiana per valore aggiunto

Con quasi un miliardo di ricchezza prodotta nella filiera nautica, la Liguria è quarta nella classifica italiana per valore aggiunto, ma sale al secondo posto se si considera il rapporto fra il valore aggiunto della filiera sul totale regionale. Ed è prima per quota di addetti della filiera nautica (2,25%, in cifre sono 14.926) sul totale complessivo.

Ancora, per quanto riguarda la cantieristica la Liguria è seconda a livello assoluto per valore aggiunto e la prima considerando la quota sul totale. Sono alcuni risultati dello studio realizzato dalla Fondazione Symbola per Ucina Confindustria Nautica su “Le capitali della Nautica”, che analizza l’indotto economico e occupazionale attivato dall’industria nautica Italia, presentato al Galata Museo del mare. “La Liguria è sicuramente una capitale della nautica – sottolinea il direttore della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti -. Ma la geografia della nautica italiana non è solo concentrata sulla costa, “contagia” anche regioni come la Lombardia, ad esempio. Quasi tutto il Paese, infatti, collabora con le città di mare che sono la “testa” di questa filiera”. Genova, da 59 anni la “casa” del Salone Nautico che l’anno prossimo festeggerà l’edizione numero 60, è la provincia leader per numero di addetti e valore aggiunto della filiera nautica.

Proprio nei giorni dell’ultima edizione del Salone è cresciuto del 15% il numero dei passeggeri sui voli internazionali all’aeroporto di Genova e dal 18 al 24 settembre gli hotel hanno fatto il pieno.

Vele d’epoca a Imperia, lo spettacolo dal 1986

Dal 1986 è un crescendo di emozioni. Il raduno delle Vele d’Epoca di Imperia, che fa parte del circuito Panerai, è una passerella di barche da sogno. Hanno navigato in tutto il mondo, ma soprattutto nel Mar Mediterraneo. Sessantuno imbarcazioni dal fascino indissolubile, unico. Da oggi a domenica la Marina di Porto Maurizio vive e fa vivere il mare. Equipaggi, armatori, ma soprattutto barche da sogno che hanno fatto la storia della marineria italiana e mondiale partecipano al meeting imperiese. Alberi e bozzelli, vele, sartie, boma e ottoni da curare in banchina prima delle regate in mare. Skipper dietro gli occhiali scuri, come modelle, fanno la passerella in banchina come comandanti di velieri antichi pronti a dare spettacolo davanti a Imperia. Si comincia domani, ma oggi è anche il grande giorno della cerimonia d’inaugurazione con tanti eventi a fare da cornice a questo grande happening della nautica. Domenica la festa conclusiva e le signore del mare faranno rotta verso Cannes, per l’ultima tappa del circuito Panerai.