Jessica Watkins, la prima donna afroamericana che diventerà parte integrante della stazione spaziale

Da bambina guardava le stelle e si era innamorata del cielo. Tra due mesi Jessica Watkins, astronauta americana classe 1988, farà parte dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale per una nuova missione nello spazio.

Con lei un’altra donna a noi nota:  Samantha Cristoforetti.  Fanno parte dei team che lavorerà per sei mesi a bordo della Iss anche Kjell Lindgren, Robert Hines e Samantha Cristoforetti.

Jessica Watkins, laureata in ingegneria, è anche geologa. Ha lavorato a diversi progetti per la Nasa. Astronauta dal 2017, nel 2020 è stata selezionata all’interno del progetto Artemis, che prepara un gruppo di astronauti per il prossimo allunaggio previsto per il 2025.

Jessica Watkins ha condotto la sua ricerca universitaria sui meccanismi di collocazione delle grandi frane su Marte e sulla Terra. Ha lavorato presso l’Ames Research Center della NASA e il Jet Propulsion Laboratory della NASA ed è stata una collaboratrice del team scientifico per il rover Curiosity della NASA Mars Science Laboratory.

Ora con la convocazione per la missione sulla Stazione Spaziale Internazionale come parte del team Crew-4, Watkins segna una pietra miliare per la storia della NASA. Ad oggi, riporta la CNN, sono solo 7 su 249 gli afroamericani che hanno messo piede sulla Stazione Spaziale, e nessuno di loro era una donna.

Nel 2021 sarà scontro tra asteroidi, Nasa in allarme

A settembre 2021 Didymos, un asteroide del diametro di 780 metri, farà uno scontro con il più piccolo Dimorphos, di “soli” 160 metri, che gli sta ruotando attorno. Lo scontro genererà un cratere, sollevando nello spazio polveri e frammenti che potrebbero anche arrivare in prossimità della Terra.

A dirlo è una serie di studi nati dalla collaborazione tra la Nasa e l’Esa, dando vita alla missione Hera con il compito di indagare gli effetti dello scontro. Il nostro paese è stato ampiamente coinvolto nel progetto e la quota maggiore del lavoro è ricaduta sulla società Ohb Italia. Uno dei due Cubesat che si staccheranno dalla sonda Hera verrà prodotto in Italia e sarà battezzato “Milani” in onore del noto scienziato dell’Università di Pisa, uno dei maggiori ricercatori internazionali nell’ambito dello studio degli asteroidi.

“Il compito del nano-satellite italiano sarà quello di studiare da vicino la superficie e di compiere alcune manovre orbitali” — raccontata al Corriere Ettore Perozzi che in Asi segue il programma — “Con la missione Hera si misureranno gli effetti della caduta di Dart determinando la variazione del moto di Dimorphos che è l’obiettivo da raggiungere”.

Il meteo stoppa la partenza della navetta Space X

Il meteo non è stato dalla parte della Crew Dragon: il lancio della navetta della Space X, previsto alle 22.33 ora italiana da Cape Canaveral è stato rinviato per le condizioni non buone del tempo atmosferico. La nuova finestra di lancio è prevista per sabato pomeriggio.Il lancio della Crew Dragon rappresenta molto per la Nasa e per Space X, ma anche per gli Stati Uniti: dal 2011 non venivano lanciate navicelle dal suolo americano e in questo caso si trattava di un veicolo americano con equipaggio statunitense. Per molti commentatori, inoltre, questo lancio simbolicamente rappresenta l’inizio di una nuova era di esplorazione spaziale.La Crew Dragon è anche la manifestazione del sogno di Elon Musk, un sogno che prevede nuove conquiste spaziali e nuove opportunità di viaggio nello spazio. La Nasa ha scelto di usare uno slogan molto importante per presentare la missione: “Making History”, e in qualche modo i due astronauti Doug Hurley e Bob Behnken rappresentano il ritorno di quella mitologia dello spazio che resterà per sempre associata agli uomini degli equipaggi Apollo, su tutti Neil Armstrong e Buzz Aldrin, ma anche a coloro che sono morti negli incidenti delle missioni Shuttle, come il Challenger e il Columbia.Per oggi l’appuntamento con la storia è stato rinviato causa maltempo, ma la missione non si ferma e nel pomeriggio del 30 maggio, ora della Florida, si proverà di nuovo il decollo verso lo spazio e la sua suggestione.

Elon Musk dà il via ai voli spaziali per privati

Oggi, mercoledì 27 maggio 2020, inizia l’era dei voli spaziali commerciali. È il nuovo importante passo degli Stati Uniti nell’ambito della ricerca aerospaziale; il lancio del primo equipaggio umano con un’astronave americana costruita da un’azienda privata, la prima in partenza di nuovodal territorio americano, dal pensionamento degli Space Shuttle avvenuto nel 2011.

Si tratta della Crew Dragon della SpaceX del patron di Tesla, Elon Musk. Eccola mentre viene trasportata sulla rampa di lancio 39A della base Nasa di Cape Canaveral, in Florida, la stessa dell’Apollo 11 che portò il primo uomo sulla Luna.

Gli astronauti NASA Bob Behnken e Dug Hurley – entrambi al loro terzo volo spaziale – dal 13 maggio 2020 sono in quarantena non solo per la pandemia di Covid-19 ma per la procedura che prevede ogni lancio verso la Stazione spaziale internazionale, doveovviamente non si vuole correre il rischio di portare “ospiti indesiderati” come virus e batteri.

La missione Demo-2 ha il compito di testare definitivamente e convalidare il sistema di lancio di SpaceX composto dalla navetta Crew Dragon e dal razzo Falcon 9, parzialmente riutilizzabile, nell’ambito del programma Commercial Crew della NASA per dare il via a una nuova fase nell’ambito dell’esplorazione spaziale che ha l’obiettivo ambizioso di riportare l’uomo sulla Luna e arrivare anche su Marte.

Una curiosità: per la prima volta, a portare gli astronauti sulla rampa di lancio non sarà più lo storico pullmino della Nasa delle missioni Apollo, qui usato per l’ultima missione Shuttle, la Sts-135 ma una Tesla Model-X elettrica. La rivoluzione comincia anche da qui.

Quel puntino blu pallido visto dalla sonda “Voyager 1”

La foto fa parte di una serie di 60 scatti del Sole e di sei pianeti fatti dalla Voyager 1, che costituiscono quello che la Nasa definisce “l’album di famiglia del Sistema Solare”.

La foto del “puntino blu pallido” ha compiuto  30 anni la foto del “puntino blu pallido”. Si tratta dell’ultima immagine della Terra catturata dalla sonda Voyager 1 il 14 febbraio 1990.

I tecnici del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa l’hanno restaurata con moderni programmi di trattamento delle immagini, mantenendone però le caratteristiche originali.

La foto era stata scattata quando la sonda si trovava a circa sei miliardi di chilometri di distanza. L’idea era nata dal celebre astronomo e divulgatore americano, Carl Sagan, che scelse di girare la fotocamera della Voyager indietro in cerca della Terra.

Stazione Spaziale no Covid, è il luogo più sicuro per gli astronauti

La Stazione spaziale internazionale (ISS) della NASA è al momento il luogo più sicuro contro la malattia. Lo sostiene Luis Zea, ricercatore presso il BioServe Space Technologies dell’Università di Colorado Boulder, in un’intervista per Newsweek e rilanciata dall’agenzia Agi.

Le procedure eseguite prima della partenza, compreso il periodo di quarantena, sono infatti volte a far sì che nessun patogeno possa salire a bordo della stazione orbitante. “Gli astronauti vengono sottoposti a una serie di analisi fisiche, come tamponi faringei e test di laboratorio, per scongiurare l’eventualità di una malattia in corso, ai quali segue poi un periodo di quarantena di due settimane”, spiega Zea.

SpaceX lancerà il suo primo velivolo con un equipaggio di due astronauti a maggio, e la missione sembra confermata nonostante la difficile situazione attuale. Governi e agenzie di tutto il mondo stanno attuando misure di emergenza per cercare di limitare la diffusione del virus, che ha colpito più di 206mila persone e provocato oltre 8mila decessi. “Le raccomandazioni delle organizzazioni sanitarie sui comportamenti igienici da seguire vengono attuate da anni dall’agenzia spaziale americana prima delle missioni dirette nello spazio e costituiscono quello che viene definito «programma di stabilizzazione della salute». Direi che al momento la Stazione spaziale internazionale è uno dei posti più sicuri in cui trovarsi”, commenta il ricercatore.

Le foto dell’Etna e i suoi messaggi ricordo, Luca Parmitano lascia la stazione spaziale

“Voglio che il mio equipaggio sia orgoglioso di quello che ha raggiunto. Ci sono persone a Terra che tengono il conto delle cose che abbiamo fatto: quante attività extraveicolari, quante ore di lavoro sugli esperimenti, quante ore trascorriamo quassù. Ma quello che è davvero importante è ciò che avete raggiunto come squadra. Quello che ha reso tutto questo possibile è la vostra incredibile dedizione e per questo mi sento profondamente debitore”.

C’é anche un po’ di commozione tra le parole di Luca Parmitano che, dopo Astrosamanta, ha lavorato a bordo della Iss. Non è più il comandante della Stazione spaziale internazionale.

L’astronauta siciliano ha passato il testimone al collega russo Oleg Skripochka, dopo aver pronunciato un discorso d’addio, carico di emozione, in cui ha ringraziato uno per uno tutti i suoi compagni di viaggio. Parmitano si è detto “orgoglioso” di aver potuto lavorare con loro.

“La gratitudine che ho provato il primo giorno è andata crescendo in questi 200 giorni: ognuno di voi mi ha insegnato molte lezioni”, ha detto Parmitano che a bordo della Iss ha anche regalato emozioni forti come la foto dell’Etna innevato poi diventata virale sui social.

La Luna e Giove si innamorano alle Dolomiti

Una foto memorabile, da incorniciare. Si vedono la Luna e Giove accanto alle Dolomiti. La foto è di Giorgia Hofer dell’Associazione Astronomica Cortina. E’ la quinta italiana a essere premiata dal concorso della Nasa negli ultimi cinque mesi, prova di “quanto siano bravi e apprezzati a livello internazionale gli astrofotografi italiani”, secondo Paolo Volpini di Unione Astrofili Italiani (Uai).

Nella foto si vede anche altro: il rifugio Locatelli (Dreizinnenhütte) sulle Tre Cime di Lavaredo. Il panorama per gli escursionisti è davvero mozzafiato.Nessuno rimpiange la fatica fatta per arrivare fin qui.

Uno degli aspetti più peculiari delle foto italiane premiate negli ultimi mesi è la capacità di inserire i corpi celesti “in un contesto paesaggistico di grande suggestione”. È il caso ad esempio dello scatto spettacolare di Dario Giannobile, raffigurante il vulcano Etna sovrastato da nubi lenticolari perfettamente allineate e illuminate dalla Luna e da una colata lavica.

 

La Nasa sbarca su Tivùsat, il canale “spaziale” è gratuito

Al canale numero 211 di tivùsat, liberamente accessibile, c’è il canale della Nasa. E’ stato inserito nel bouquet NASA UHD. Non si tratta di un canale qualsiasi, ma del canale 4K della NASA, che l’agenzia spaziale americana produce con immagini mozzafiato dalla stazione orbitante e da altre missioni interplanetarie.

Quello della NASA è il quarto canale 4K della piattaforma e si affianca a RAI 4K, Fashion TV 4K e 4K1, il canale dimostrativo di HotBird. Accedere a tivùsat è semplice e non richiede alcun tipo di abbonamento. Sono sufficienti un dispositivo certificato tivùsat HD (decoder o televisore con CAM), una parabola satellitare orientata su Eutelsat 13° Est e la smartcard inclusa nella confezione del decoder o della CAM.

L’aereo invisibile e AstroSam, ecco i pesci d’aprile sul web

Roma. L’aereo invisibile di Wonder Woman, la bicicletta che si guida da sola (“erede” della Google Car), ma anche Samantha Cristoforetti che lascia la Nasa per unirsi a SpaceX, i droni “a chiamata” di Vodafone per garantire accesso a internet. Sono gli scherzi più comuni finiti sulla rete web in occasione del primo aprile.

In prima linea c’è anche Google, da diversi anni una delle regine dei pesce d’aprile più virali. Tra gli annunci “shock” illustrati sui blog ufficiali con tanto di video e interviste a responsabili di progetto, c’e’ la bicicletta a guida autonoma in Olanda, con testimonianze di mamme felici che la bici possa portare a spasso i figli mentre sono a casa.

Big G fa poi autoironia annunciando nuovi visori per la realtà virtuale: una scatola di plastica trasparente che per questo consentono un’immersione non virtuale ma “reale” nel mondo che ci circonda. Su Gmail, poi, c’è una nuova funzione per scrivere la parola fine alle conversazioni e dirlo con un Minion, mentre nelle Mappe l’omino segnalatore è vestito stile Funky anni ’70.

Si prende gioco degli internauti anche lo Smithsonian National Air and Space Museum di Washington che “espone” l’aereo invisibile di Wonder Woman, che infatti non si vede. Mentre il sito Astronautinews lancia un’altra bufala: l’addio di Samantha Cristoforetti alla Nasa per Space X, la compagnia di Elon Musk. Vodafone Australia dice invece di aver lanciato il “Voda-Drone”, un drone che fornisce connessione a internet ovunque ci si trovi in mezz’ora dalla chiamata.

Infine, l’applicazione Duolingo, specializzata nell’insegnamento di lingue, lancia il cuscino che permette di apprendere un idioma straniero nel sonno, solo poggiando la testa.

Asteroide da record si avvicina alla Terra

Roma. Un asteroide da record sta per passare molto vicino al nostro pianeta. Si tratta di”2004 BL86″, e coi suoi circa 500m di diametro passerà a “soli”1,2 milioni di km dalla Terra il prossimo 26 gennaio alle 17:49. Per avere un parametro di valutazione,basterà pensare che l’asteroide sarà a una distanza pari a 3 volte quella della Luna. Leggi tutto “Asteroide da record si avvicina alla Terra”