L’acqua savonese del Faiallo, apprezzata anche da Napoleone, parte alla conquista del Kuwait. Durante il «Kuwait Italy Expo» che si è svolto negli Emirati, la «Comenii Aquae», rappresentata da Claudio Melotto e dal nipote Andrea, ha stretto importanti rapporti con i vertici commerciali, industriali e politici dello stato emiratino. «Lo stand in cui è stata presentata l’acqua del Faiallo e il Parco del Beigua – afferma Claudio Melotto, imprenditore valdostano operante a Montecarlo, titolare della Comenii Aquae Srl – ha ottenuto un successo di visitatori inaspettato con buone prospettive commerciali ed economiche per il futuro. Dunque le sorgenti di Urbe-Sassello «Acqua del Faiallo» potrebbero rappresentare un nuovo importante business con il Medioriente dove c’è bisogno di acqua».
L’acqua del Faiallo, un monte ad oltre mille metri sul livello del mare, vicino al Passo del Turchino è una zona sede di particolari fenomeni meteorologici data, la vicinanza col mare, zona estremamente nevosa e caratterizzata da vasti boschi di faggio (Fagus, da cui il nome «Faiallo»). Da qui è nata l’idea della «Comenii aquae»: favorire l’utilizzo delle migliori acque minerali abbinato alla formazione per le nuove generazioni, incentrato sulla cultura dell’acqua, attraverso il coinvolgimento di comuni e istituzioni internazionali di Italia, Francia, Principato di Monaco e altre nazioni europee. Nel territorio montano del comune di Sassello è localizzata la «Fonte Argentiera Alta Val d’Orba», su un appezzamento di 415 ettari, ad una quota di 1.100 metri sul livello del mare. Gli impianti sono posti a valle, nel comune di Urbe, in località Sambù, e sono collegati alla sorgente di captazione tramite una tubazione di adduzione dell’acqua di circa 8 km di lunghezza. La fonte Argentiera attualmente è sfruttata solo in parte, essendo in funzione una sola sorgente, sulle due captabili.
L’attuale capacità della sorgente è pari a 216.000 litri/giorno. Claudio Melotto ha annunciato che, oltre alla necessaria completa riqualificazione dei fabbricati e degli impianti di captazione e condotte, intende creare una struttura didattica permanente in collaborazione con le scuole del territorio, componendo uno staff di tecnici per svolgere studi sugli impatti meteorologici nell’entroterra.