Il rap intellettuale di Murubutu e il suo disco dedicato alla pioggia

Murubutu è uno che mi piace. Facciamo lo stesso mestiere. Siamo professori di lettere. Ma lui è anche uno dei rapper più importanti d’Italia. L’unico ad infilare la cultura – quella alta – nelle sue canzoni. Qualche anno fa se ne uscì, insieme al suo sodale Claver Gold, con un disco tutto dedicato all’Inferno dantesco. Un gioiello intitolato “Infernum”.

Adesso torna con un album straordinario, tutto dedicato alla pioggia. Il disco ha un titolo bellissimo: “Storie d’amore con pioggia e altri racconti di rovesci e temporali”.

Le canzoni di Murubutu non si possono raccontare. Si devono ascoltare. Sono piene di riferimenti, alla storia e alla letteratura. Ma se questi riferimenti non si colgono non ha importanza. Basta lasciarsi andare. Basta ascoltare.

Il disco è bellissimo e citerò solo qualche episodio.

L’apertura di “Ode alla pioggia” che racconta la pioggia reale e metaforica. Insieme a Murubutu c’è Dj Caster.

Poi “Black rain” fatta insieme a Claver Gold e Rancore.

Poi “Markus ed Ewa” su un amore spaccato dal Muro di Berlino.

Poi “Legio XII Fulminata” sulla legione romana aiutata da una pioggia miracolosa.

Infine, il capolavoro: “Diluvio universale”.

E Dio vide che nell’uomo sopra al globo c’era il male presente
Era un male immanente
Così volle sterminare ogni animale terrestre, sia umani che bestie
Con un mare celeste

Manda in aria i corpi, s’alza sopra i monti
Guarda l’acqua che si innalza per quaranta giorni
Quando aprì le cateratte del cielo
Un nuovo mondo che riparte da zero
Sale là tra i ponti, che scavalca i monti
Guarda l’acqua che si innalza per quaranta notti
Dio che aprì le cateratte del cielo
Sopra al mondo terreno.

Ferdinando Molteni

La canzone da sentire: https://www.youtube.com/watch?v=VYxFzEyenN4

 

“Musica che cura Streaming Festival”, una staffetta di artisti per l’emergenza Covid

Due giornate di musica live sulla pagina Facebook Django Concerti e in simultanea su tutte le pagine degli artisti e degli ospiti coinvolti dove tutti i partecipanti daranno il loro personale contributo da casa, ricreando quella che è l’atmosfera allegra dei Festival e sensibilizzando il pubblico in un’azione concreta di solidarietà.

Oggi e domani (venerdì 10 e sabato 11 aprile), dalle 18.30 alle 23.30 non perdete “Musica che cura Streaming Festival“, un evento musicale online che si preannuncia straordinario ideato da Django Concerti per raccogliere fondi dedicati all’emergenza coronavirus. Sarà una staffetta con una trentina di gradi artisti italiani e internazionali. Un mega concerto con diversi generi musicali: dal rap al rock, dal reggae al pop, elettronica e jazz.

La line up degli artisti coinvolti da tutta Italia comprende Apollo Beat, Buzzy Lao, Claver Gold, Chris Obehi, Davide Shorty, DJ Gruff, Espana Circo Este, Forelock, Godblesscomputers, Junior V, Leandro, Lion D, Mama Marjas, Marianne Mirage, Massimo Zamboni, Mellow Mood, Moder, Murubutu, MyOwnMine, Nandu Popu (Sud Sound System), Nico Royale, Raphael, Sergio Beercock, SLWJM, Solomon B, Technoir, THINKABOUTITT e TMHH.

Dall’estero parteciperanno i cileni paladini della cumbia Chico Trujillo, il guru del reggae giamaicano Clinton Fearon e lo spagnolo Tony Moreno leader Eskorzo. Come ogni festival che si rispetti, le due giornate di live termineranno con DJ set e si legheranno con un filo rosso tra le diverse performance.

Le esibizioni degli artisti impegnati nel “Musica che cura Streaming Festival” saranno poi intervallate da videomessaggi di giornalisti e artisti come Carlo Pastore, Don Ciccio, Federico Durante, Giovanni Ansaldo, Kris Reichert, Michele Wad Caporosso, Petra Loreggian, Pierfrancesco Pacoda, Raffaele Costantino, Seun Kuti e molti altri.

L’obiettivo della due giorni del Festival è contribuire attraverso la raccolta fondi attiva su GoFundMe a sostenere il Dipartimento della Protezione Civile nell’impegno per l’emergenza Coronavirus.