L’emergenza sanitaria ha cambiato anche il turismo del vino

Con l’emergenza coronavirus sarà un’occasione per ripensare il modo di fare turismo del vino, più organizzato e meno last minute. Ma certamente non meno emozionante.

L’emergenza Covid-19, secondo un’indagine condotta dal Movimento Turismo del Vino in Italia, ha picchiato duro contro il turismo enogastronomico, ed in particolare con le cantine, che nell’87% dei casi si sono dichiarate molto danneggiate soprattutto in termini di vendita (91%) e di presenze dirette in cantina. Il settore enoturistico dunque, appare come uno dei più colpiti (84%), con gran parte delle cantine (77%) che ha già messo in conto di dover compiere enormi sforzi per rientrare in carreggiata.

Secondo gli esperti vivere una esperienza rigenerativa in mezzo alla natura, dopo i lunghi mesi di lockdown, ci saranno e si riveleranno più che interessanti. Infatti la buona notizia riguarda la possibilità di scegliere fra centinaia di destinazioni enoturistiche in ogni parte d’Italia, basta consultare il sito del Movimento Turismo del Vino per trovare molte delle più organizzate e prenotare la visita.