Torino. I sistemi di sicurezza Sabelt, azienda torinese fondata nel 1972 dai fratelli Marsiaj, approdano nello spazio all’interno del Cygnus Pcm5 – Pressurized Cargo Module (modulo cargo ad atmosfera controllata), il quinto modulo Cygnus di Orbital-Atk. La missione, all’interno del programma Crs1, è partita dalla stazione spaziale Cape Canaveral in Florida con il lanciatore Atlas e porterà il carico stivato e assicurato con i sistemi di ritenuta ultraleggeri Sabelt, all’International Space Station, dove approderà il 26 marzo.
“Cibo, acqua, ossigeno e strumentazioni all’interno del modulo – spiega l’azienda – sono assicurate da un sistema di ritenzione, composto da cinghie e reti pre-assemblate costruite con nastri e regolatori normalmente utilizzati per le auto da competizione. Questi sistemi sono realizzati con componenti e materiali leggeri quali titanio, magnesio e alluminio e sono dotati di fibbie di apertura “quick release”, per facilitare le operazioni di scarico degli astronauti. La leggerezza è infatti caratteristica fondamentale per le attività del settore aerospaziale di cui Sabelt sarà fornitore ufficiale anche per le future missioni”.
“La leggerezza ha il suo peso anche in orbita. E’ una delle caratteristiche fondamentali per il nostro business e per le attività nel settore aerospaziale: infatti, grazie alla nostra esperienza pluriennale, siamo a oggi uno dei maggiori player ad avere una business unit dedicata all’applicazione di cinture di sicurezza in mercati come quello dell’aerospazio” afferma Giorgio Marsiaj, presidente e amministratore delegato di Sabelt. “La nostra azienda – aggiunge – è sempre attenta all’ideazione di prodotti all’avanguardia e tecnologicamente innovativi, il cui obiettivo primario è la sicurezza”. Sabelt, che produce cinture di sicurezza, sedili sportivi per auto e accessori per il motorsport, ha sedi in Italia (Moncalieri, Torino) e negli Stati Uniti (Detroit).