1990, nell’estate italiana brilla la stella di Sinead O’Connor

L’estate del 1990 è stata quella del grandioso (e sfortunato per noi) mondiale di calcio italiano. L’esito del torneo doveva ancora arrivare ma Gianna Nannini ed Edoardo Bennato erano già al primo posto della classifica con la loro “Un’estate italiana”.
Non un granché, ma si rivelerà una canzone destinata a rimanere e a finire celebrata, di recente, anche in un bel film di Paolo Virzì.
Ma a scorrere la hit parade di metà giugno ci si accorge che le canzoni candidate a rimanere, in un modo o nell’altro, nella memoria collettiva sono numerose.

Al secondo posto ci sono Amedeo Minghi e Mietta con “Vattene amore” (quella del poco meno che geniale “trottolino amoroso”) e al quinto la divertente “Sotto questo sole” di Francesco Baccini e dei Ladri di Biciclette.
Il risorto Gianni Morandi si colloca al nono posto con “Bella signora” poco sopra le micidiali “Uomini soli” dei Pooh e “Insieme” di Toto Cutugno. Ma nei primi venti ci sono anche Depeche Mode (con due pezzi), Joe Cocker e Billy Idol.
Tuttavia la perla di quella classifica è un’altra, e si trova all’undicesimo posto (ma ai primi di marzo era stata, per una settimana, al primo).
Si tratta di “Nothing compares 2 U” di Sinead O’Connor, una delle più belle canzoni pop di tutti i tempi. La scrittura, ma così delicata e calligrafica di Prince si sposa con la voce, antica ed evocativa, talora lontana, della meravigliosa cantante irlandese.
Prince ci ha lasciato e la bellissima Sinead ha sofferto l’indicibile in questi ultimi anni.
Tuttavia, basterebbe questa dolente e sontuosa canzone d’amore per consegnarli all’eternità.

«Sono passate sette ore e quindici giorni
da quando hai portato via il tuo amore.
Esco ogni notte e dormo tutto il giorno
da quando hai portato via il tuo amore».

Ferdinando Molteni