La Liguria col segno più, dalla nautica al turismo

“Il lavoro è una parte della nostra esistenza, dove si sviluppa la nostra personalità, il luogo della creatività, dell’impegno, dove si produce ricchezza per il nostro paese. Ma il mondo del lavoro è anche quello che in questi mesi ha sofferto di più e continua a soffrire di una situazione economica prima legata al Covid ora legata alla guerra. I dati della nostra regione ci parlano però di una ripresa. In Liguria tanti settori sono ripartiti, a cominciare dalla nautica, dal turismo, dai servizi, mentre l’artigianato che è cresciuto più che altrove. Ora possiamo tornare a guardare al futuro, con una prospettiva diversa rispetto a quella che avevamo due anni fa, con il Covid che ha costretto molte persone ad interrompere la propria attività. E il primo ringraziamento va a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato nella sanità per salvarci dal Covid e anche se era un loro compito non è banale che sia stato fatto con grande abnegazione”. E’ quanto afferma Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria in occasione della festività del primo maggio.

“Ora però dobbiamo impegnarci per migliorare la sicurezza sul lavoro – ha aggiunto il presidente della Regione -, purtroppo gli incidenti e i morti sono ancora troppi, per incuria, per mancato rispetto delle regole perché dobbiamo investire ancora molto nella formazione, nella capacità di comportarsi con tutte le prudenze necessarie così come dobbiamo impegnarci perchè tutte le aziende dalle più piccole alle più grande rispettino le regole con grande scrupolo. Ma dobbiamo impegnarci anche per proporre una seria programmazione, con una maggiore formazione professionale e con più interazione tra scuola e università”.

“Il primo maggio– ha spiegato l’assessore al Lavoro – è una data che ci impone di riflettere su molti temi. Tra questi anche quello del mercato del lavoro che deve avere sempre al centro il lavoratore. Abbiamo da fare passi in avanti importanti verso la parità di salario ed opportunità tra uomo e donna, così come dobbiamo impegnarci per agevolare l’ingresso dei più giovani nel mondo del lavoro dando maggiori garanzie e contratti dignitosi. La globalizzazione ha portato le nostre aziende a dover competere con realtà che, oltre ad avere un costo del lavoro molto più basso, non rispettano neppure i più basilari diritti dei lavoratori. Non è inseguendo quei modelli che possiamo restare sul mercato ma, anzi, è puntando maggiormente sulla qualità e su un rapporto di fidelizzazione tra impresa e lavoratore che potremo vincere la sfida, non dimenticando mai che la disoccupazione si combatte creando nuovi posti di lavoro”.

La Liguria si mette in vetrina a Vinitaly

La Liguria torna a Vinitaly, la grande fiera dedicata al mondo dell’enologia e del gusto in programma a Verona dal 10 al 13 aprile, e lo fa con numeri straordinari e storie uniche al mondo, che confermano la vocazione di questa terra per una produzione eroica, limitata nei numeri – sono circa 1700 gli ettari di superficie vitata – ma di qualità elevatissima, riconosciuta in tutto il mondo. Un dato su tutti, quello dell’export, cresciuto nel 2021 del 26,7% rispetto al 2020. Sono circa 1500 le imprese liguri che operano nel settore tra produttori, aziende agricole e imbottigliatori.
La Liguria vanta 8 denominazioni di origine controllata: Rossese di Dolceacqua, Ormeasco di Pornassio, Riviera Ligure di Ponente, Valpolcevera, Golfo del Tigullio, Colline di Levanto, Cinque Terre, Colli di Luni, e 4 Indicazioni geografiche tipiche: Colline Savonesi, Liguria di Levante, Colline del Genovesato, Terrazze dell’Imperiese.
“Anche quest’anno – ha spiegato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – siamo pronti a mettere in mostra le grandi eccellenze puntando sulla qualità della nostra terra. In questa edizione di Vinitaly proporremo una serie di etichette che dimostrano come la Liguria sia capace di produrre vini di pregio, con un’identità marcata, che per la regione rappresentano un traino importante sia dal punto di vista turistico sia economico. In un’estate che segna la definitiva ripartenza l’enoturismo è pronto a conquistare fette sempre più crescenti di mercato».
Lo stand della Liguria a Vinitaly, realizzato grazie alla collaborazione tra Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova, Camera di Commercio delle Riviere e l’associazione temporanea di imprese “Promozione Vini di Liguria”, è situato all’ingresso principale delle fiera, sarà ampio oltre 200 metri quadrati, e punterà tutto sul claim Emozioni di Liguria: i visitatori troveranno un grande ledwall che racconterà per immagini cosa significhi produrre vino in una terra complessa, apra e suggestiva come la Liguria, uno spazio dedicato agli assaggi e uno agli incontri B2B. Saranno 12 i produttori in presenza, rappresentativi di tutto il territorio, da Ponente a Levante, dalla costa all’entroterra, e 52 le aziende coinvolte complessivamente: grazie ad esse i visitatori potranno compiere un vero e proprio viaggio in Liguria attraverso le 84 etichette in mescita al banco assaggi.
Ampio il palinsesto degli eventi allo stand ligure da domenica 10 a mercoledì 13 aprile: si parte domenica alle 11 con la presentazione degli eventi “Mare e Mosto” e “Liguria da bere”, mentre alle 16 è in programma, nell’auditorium di Vinitaly, la premiazione del produttore ligure insignito del Premio Cangrande.
Lunedì 11 aprile alle 11 presentazione del Consorzio per la tutela dei Vini DOP e IGP Colli di Luni, Cinque Terre, Colline di Levanto e Liguria di Levante, alle 14 spazio alle celebrazioni dei 50 anni del Rossese, in collaborazione con il Comune di Dolceacqua, e alle 16 Regione Liguria conferisce il premio “Viticoltore etico”. Martedì 12 alle 11 e alle 16 appuntamento con Assaggia la Liguria: al mattino con il laboratorio sensoriale sull’olio extra vergine di oliva a cura del Consorzio del Basilico Genovese dop e del Consorzio dell’Olio dop Riviere di Liguria, al pomeriggio laboratorio sensoriale sul basilico genovese dop e il suo pesto, a cura del Consorzio del Basilico Genovese dop e del Consorzio dell’Olio dop Riviere di Liguria. Mercoledì alle 11 si chiude con la presentazione dei progetti agroalimentari in Liguria e delle iniziative di internazionalizzazione.
Emozioni di Liguria attraverso il vino quindi, attraverso uno dei prodotti più ricercati e di successo: un successo che non è fatto solo di sapori, ma anche di storie e di una tendenza, sempre più diffusa e rilevante, alla riscoperta di vitigni autoctoni dimenticati e all’avvio e al consolidamento di produzioni che puntano in maniera decisa sul biologico e sul biodinamico. A Vinitaly la Liguria si presenta quindi non solo con le sue ricchezze enogastronomiche e le sue etichette, ma proprio con quelle storie di viticoltura eroica che la rendono unica: dalle produzioni che scelgono l’impatto zero fino alle imprese che scelgono di recuperare i vitigni autoctoni delle nostre terre e salvarli dall’oblio.
“Liguria ancora protagonista al Vinitaly – spiega il vice presidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana – tramite una carrellata di aziende altamente rappresentative del territorio, grazie ad una vetrina strategica per spazi, sinergie e ad alto tasso tecnologico. Un grande ledwall, a tutta parete, accompagnerà con diversi video il racconto più classico delle aziende liguri sino ad un vero e proprio turbinio di sensazioni e curiosità, foriere di maggiore interazione e partecipazione. Viticoltura eroica, biologica, biodinamica, di riscoperta, eccezionalità del contesto climatico, premi, celebrazioni, curiosità convergono al claim “Emozioni di Liguria” e tra i calici del bancone di mescita, che ritma la presenza diretta degli espositori con la valorizzazione di oltre ottanta etichette. Le aree di approfondimenti e gli incontri curati dalla Liguria a Vinitaly 2022 intendono farsi volano del know-how dei nostri viticoltori, dei nuovi orizzonti imprenditoriali, della fatica e delle tante storie che costellano questo settore produttivo. Un mosaico di esperienze e tradizioni tutte da raccontare, con il supporto dei sommellier A.I.S.”
“Vinitaly in presenza, dopo lo stop forzato della pandemia e la “special edition” realizzata nell’autunno scorso, sigla un vero e proprio restart per il settore. La presenza rafforzata di Regione Liguria al Vinitaly – con le Camere di Commercio della Liguria e Agenzia in Liguria-, dimostra l’attenzione allo sviluppo armonico del territorio e la grande personalità dei nostri vini, sempre più apprezzati anche all’estero. Nel novero dei trend in ascesa segnaliamo i vini sostenibili o di valore su più fronti, come ci ricorda il Premio Viticoltore Etico o il Premio Cangrande, e i vitigni autoctoni che già hanno dominato la scena negli anni passati. Tra questi ultimi il Rossese ligure segna un importante traguardo, quello dei 50 anni”.
“Torna Vinitaly in un momento di ripartenza generale dell’economia e ancora una volta le Camere di Commercio liguri hanno dato il proprio appoggio per garantire l’organizzazione e la gestione dello spazio dedicato alle imprese dalla nostra regione – racconta Paolo Corsiglia, rappresentante agricoltura Giunta Camera di Commercio di Genova -. E siccome nella botte piccola c’è il vino buono, porteremo in questo spazio, per degustazioni guidate, anche le piccole produzioni di eccellenza della provincia di Genova: le DOP Golfo del Tigullio-Portofino e Valpolcevera e l’Indicazione Geografica (IG) Colline del Genovesato”.

“Numerosi nostri produttori – sottolinea il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Enrico Lupi – hanno iniziato ad esportare proprio grazie ai contatti avviati a Vinitaly: una rassegna cui crediamo per gli effetti concreti sulle attività, un’occasione di promozione unica. La vitivinicoltura traina l’agricoltura ligure e s’impone per la sua eccellenza su circuiti commerciali sempre più ampi: ciò che premia le nostre imprese è la qualità cresciuta molto negli ultimi anni grazie agli investimenti, in termini di macchinari e capacità professionale, dei viticoltori e al supporto che come ente camerale, insieme alla Regione, garantiamo per promuovere i prodotti e intercettare i consumatori, sempre più attenti a ciò che mettono in tavola. Dopo la partecipazione a Vinitaly – ricorda Lupi – ritroveremo etichette e produttori a Liguria da Bere, alla Spezia a fine giugno, per un altro momento di valorizzazione del nostro buon vino di qualità”.

Il Giro d’Italia e la Liguria, un amore sbocciato sin dalla prima edizione

Presentati oggi – presso la sede della Regione Liguria a Genova – i dettagli delle due tappe che interesseranno il territorio il 19 e il 20 maggio con la Parma – Genova e la Sanremo – Cuneo. La grande novità è rappresentata dal passaggio del Giro d’Italia sul Ponte San Giorgio. Giunti a Bolzaneto la corsa percorrerà un breve tratto di autostrada superando il Torrente Polcevera sul nuovo Ponte San Giorgio. Arrivo in centro in leggera ascesa in via XX Settembre. Ripartenza il giorno seguente da Sanremo.

TAPPA 12, PARMA – GENOVA: 202 km – 2600 m 
Tappa di media montagna adatta alle fughe. Prima parte in costante ascesa fino a entrare in Liguria dal Passo del Bocco. Veloce discesa su Carasco per entrare in Val Fontanabuona che verrà percorsa verso est sempre in leggera ascesa fino a Ferriere dove inizia la salita della Colletta di Boasi. Discesa su Bargagli e Cavassolo e una volta entrati nel territorio di Genova si scala il breve, ma impegnativo, Valico di Trensasco. Giunti a Bolzaneto la corsa percorre un breve tratto di autostrada superando il Torrente Polcevera sul nuovo Ponte San Giorgio. Arrivo in centro in leggera ascesa in via 20 Settembre.

TAPPA 13, SANREMO – CUNEO: 150 km – 1450 m 
Tappa relativamente breve e di media difficoltà. Si percorre in senso inverso quella che è stata la Sanremo estiva del 2020. Da Sanremo si tocca Imperia per salire al Colle di Nava e giunti a Ceva virare verso Cuneo. Si toccano dopo diverse stagioni alcuni luoghi simbolo del Giro nella zona come il Santuario di Vicoforte e Mondovì.  Finale veloce lungo la piana cuneese per giungere alla volata conclusiva.


Da sinistra l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia e Gianni Berrino, assessore regionale al Turismo e ai Grandi eventi (Foto Credit: LaPresse)

“La Liguria torna protagonista del Giro d’Italia con due tappe, l’arrivo a Genova il 19 maggio e la partenza da Sanremo, il giorno successivo: un evento sportivo e turistico di grande importanza – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – che richiamerà tanti appassionati di ciclismo e assicurerà una grande visibilità al nostro territorio, grazie alla diretta televisiva seguita da migliaia di spettatori. L’arrivo nel capoluogo con il passaggio dei corridori sul Ponte di Genova è certamente un segnale forte per questa città e per tutto il Paese: un segnale di memoria perenne, per le 43 vittime del crollo e per le loro famiglie ma anche un segnale di speranza per il futuro, in una primavera di ripartenza che la Liguria è pronta a cogliere appieno. Abbiamo appena inaugurato, prima a Roma alle Scuderie del Quirinale e poi qui a Genova a Palazzo Ducale, la straordinaria mostra dedicata al Superbarocco, mentre dal 23 aprile all’8 maggio, poco prima del passaggio della Corsa Rosa, i Parchi di Nervi ospiteranno un’edizione spettacolare di Euroflora. La Liguria e Genova – conclude Toti – sono dunque protagoniste di una significativa mole di manifestazioni nazionali, con un dinamismo creativo, culturale ed economico che raramente si è visto in questo Paese, rimasto chiuso per più di due anni”.

Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport ha dichiarato: “Il Giro d’Italia è una piattaforma mediatica straordinaria per tutti i suoi partner a partire dalle istituzioni. La visibilità della Corsa Rosa – per tutti i nostri stakeholders – verrà amplificata dalle immagini televisive in 200 Paesi nei 5 continenti. Il Giro ha la peculiarità di non essere solo un grande evento sportivo itinerante ma anche uno straordinario veicolo di promozioni turistica che premette a milioni di persone di poter ammirare tutte le eccellenze del nostro Paese. Attraverso la Corsa Rosa vogliamo esportare nel mondo il Made in Italy. Sono certo il prossimo Giro sarà avvincente come gli ultimi e che Genova, Sanremo e tutta la Liguria avranno un ruolo fondamentale sia dal punto di vista sportivo che da quello promozionale. Sarà uno dei nostri biglietti da visita più belli.”

Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia ha sottolineato come: “Il Giro d’Italia e la Liguria vanno ormai a braccetto sin dalla prima edizione quando Genova ospitò un arrivo e una partenza della corsa. La Liguria ha ospitato anche cinque volte la Grande Partenza della Corsa Rosa nel 1980, 1987, 1992, 2004 e l’ultima nel 2015. Senza dimenticare la Milano – Sanremo, l’ultima edizione non più di dieci giorni fa, che ogni anno attrae milioni di appassionati. Quest’anno al Giro avremo un arrivo a Genova e una ripartenza da Sanremo, giovedì 19 e venerdì 20 maggio. Dopo sette anni riporteremo di nuovo un traguardo nel capoluogo, con una tappa molto impegnativa di media montagna che parte da Parma, col finale nel centro città transitando prima sul nuovo Ponte San Giorgio. La Liguria è terra di ciclismo e di grandi campioni che hanno dato lustro al Giro d’Italia e non solo. Sono certo che sarà una due giorni emozionante sia dal punto di vista sportivo che da quello emotivo”.

“Genova è orgogliosa di ospitare il Giro d’Italia – dice il sindaco di Genova Marco Bucci -. In questo momento storico lo sport, con i suoi valori, assume un significato ancora più importante. Il rispetto, l’impegno e la determinazione sono qualità che devono accompagnarci nella vita di tutti i giorni, che dobbiamo saper trasmettere ai giovani e alle future generazioni.
Per i genovesi sarà una grande emozione vedere il Giro percorrere le vie della città, per poi arrivare in via XX Settembre. Una nuova occasione per promuovere la bellezza del nostro territorio e farci coinvolgere dal fascino senza tempo del ciclismo della maglia rosa più famosa d’Italia”.

Alberto Biancheri, Sindaco di Sanremo, ha sottolineato come: “Due mesi dopo la Milano – Sanremo, la nostra città torna protagonista di un evento ciclistico di rilievo internazionale, il Giro d’Italia. Un’altra importante occasione di promozione per Sanremo e per l’intero nostro territorio. Abbiamo lavorato molto in questi anni per promuovere la nostra città come destinazione cicloturistica, con particolare attenzione proprio alla pista ciclopedonale affacciata sul mare, grande eccellenza del territorio da cui partirà la tredicesima tappa della corsa in rosa. Essere presenti anche al Giro d’Italia significa molto e la città si prepara ad accogliere con grande entusiasmo atleti, addetti ai lavori e appassionati”.

“Il grande ritorno del Giro D’Italia conferma come la Liguria sia tornata ad essere una regione che attrae – afferma Gianni Berrino, assessore regionale al Turismo e ai Grandi eventi – ed è pronta ad accogliere i campioni del Giro nel migliore dei modi. Il Giro d’Italia 2022 attraverserà la Liguria dalla Riviera di Levante fino a Sanremo con grande arrivo di tappa a Genova e le immagini che arriveranno a tutti gli appassionati, in Italia e nel mondo, saranno un concentrato di tutto quello che questa terra ha da offrire, della varietà straordinaria dei suoi paesaggi e, quindi, delle tante opportunità che può proporre ai turisti amanti dell’outdoor Una grande opportunità per valorizzare e promuovere la nostra regione, sempre più protagonista a livello nazionale e internazionale. Il Giro d’Italia è la corsa a tappe più affascinante del mondo e questo permetterà ancora una volta alla nostra costa ed entroterra di avere una vetrina di inestimabile valore”. 

“Quello che sembrava un sogno ora è una realtà – dichiara l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro – e dopo 7 anni il Giro d’Italia torna in Liguria. Saranno due le tappe che ospiteremo: l’arrivo a Genova nel suo salotto di Via XX Settembre, ma non prima dell’inedita salita molto impegnativa del Monte Becco e la ripartenza da Sanremo per una tappa di 150 km che porterà il Giro fino a Cuneo con la nostra costa in primo piano nel tratto Sanremo-Imperia. Sarà un Giro che permetterà non solo di apprezzare l’altissimo livello agonistico di questi campioni e di sottolineare come il ciclismo sia una delle attività sportive più amate e praticate dai nostri cittadini, ma anche di poter ammirare i tratti di litorale e di entroterra che la nostra regione generosamente ci offre diventando una vera protagonista a 360° con i suoi percorsi tra monti e mare. Orgogliosi di esserci”.

PILLOLE STATISTICHE

  • La Liguria ha ospitato finora 104 arrivi di tappa: è una delle 10 regioni con più di 100 arrivi.
  • Il primo arrivo in Liguria fu la sesta tappa del primo Giro, l’edizione 1909, con la Firenze – Genova del 25 maggio, vinta da Giovanni Rossignoli dopo 294 km e quasi 11 ore di gara (10h56’).
  • Sono 7 gli atleti liguri ad aver vinto tappe al Giro d’Italia: il plurivittorioso è Alessandro Petacchi con 22 successi, seguito da Giuseppe Olmo con 20.

Ad Albenga esiste il più famoso monumento paleocristiano di tutta la Liguria

Il Battistero é il più famoso monumento paleocristiano di tutta la Liguria, l’edificio, costruito nel V-VI secolo d.C. con pianta ottagonale interna e decagonale esterna, sorge sull’antico livello della città, adiacente alla Cattedrale di San Michele Arcangelo

L’interno è caratterizzato dall’originaria vasca battesimale, dove avveniva la celebrazione del sacramento del Battesimo per “immersione”. Sono inoltre presenti i fonti battesimali di età tardo-medioevale e di fine XVI secolo. La volta della nicchia centrale presenta il magnifico mosaico policromo, dove sono espressi i misteri della fede cristiana attraverso una ricca simbologia con intensi colori blu e giallo.

L’ingresso e la base si trovano al di sotto dell’attuale livello stradale là dove era il piano della città romana.
La volta originale in muratura è andata distrutta durante un errato intervento di restauro nel 1898. Nel corso dei lavori sono emerse alcune anfore tardo-antiche utilizzate per l’alleggerimento della cupola; attualmente il Battistero è sormontato da una struttura in legno dei primi anni del 1900.

Si accede al Battistero con visita guidata del personale del Museo Diocesano.

Scopri il Museo Diocesano

La Liguria chiude il 2021 con 11 milioni 781 mila presenze turistiche

La Liguria chiude il 2021 con 11 milioni 781 mila presenze turistiche, la quasi totalità, 10 milioni 371 mila da giugno a dicembre a causa delle chiusure per il contenimento della pandemia nella prima parte dell’anno, mentre agosto e settembre hanno superato il 2019, ultimo anno prima del Covid.
“L’obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione – ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – era quello di superare nel 2021 gli 8 milioni di presenze, invece siamo andati ben oltre le più rosee aspettative sfiorando i 12 milioni di turisti, un risultato che dimostra come il sistema turistico ligure sia stato prontissimo nell’intercettare immediatamente la ripresa del settore. Ora che il virus è tornato a darci tregua e che i vaccini ci hanno permesso di tornare alla vita normale, la Liguria si prepara ad un 2022 altrettanto soddisfacente per il comparto turistico, questo anche grazie alle nostre campagne di promozione turistica del territorio che, come dicono i numeri del 2021, sono risultate vincenti. Siamo certi che l’arrivo ormai prossimo della primavera e della Pasqua possa rappresentare un ulteriore volano per la crescita del settore in una regione sempre più attrattiva e i primi segnali sono già incoraggianti”.
A far registrare un nuovo aumento delle presenze è stato anche novembre di quest’anno, quando le presenze sono state 239.830 contro le 235.495. Se il 2021n ha fatto registrare un calo del turismo russo, americano e inglese si è registrato invece un forte aumento di tedeschi, più 11,73% pari ad una crescita di oltre 100.000 presenze rispetto a giugno/dicembre 2019. Ancora maggiore è l’incremento degli svizzeri, aumentati di circa il 30%, 148.000 presenze in più.
Ottimo anche l’incremento da Austria Belgio ed Olanda, che anche se numericamente inferiore registrano complessivamente 50.000 presenze in più sempre rispetto al 2019.
“Dai dati dell’anno – spiega l’assessore al Turismo Gianni Berrino – si può leggere che il sistema turistico ligure, tra le azioni messe in campo da regione, sia a sostegno delle imprese con il Patto per il lavoro nel settore del turismo, sia con le campagne promozionali rivolte al mercato interno e alle nazioni limitrofi e il lavoro degli operatori ha retto in maniera più che soddisfacente all’impatto del Covid sul comparto, ripartendo a pieno regime appena le regole l’hanno consentito e rallentando ma senza fermarsi del tutto non appena, come nel mese di dicembre, vi son stati nuovi picchi e limitazioni per i turisti esteri.
La Liguria quindi è stata particolarmente attrattiva per il turismo di prossimità, ma anche per gli stranieri che, non avendo troppe limitazioni essendo all’interno dell’Unione Europea hanno premiato le nostre località turistiche. Ovviamente tre mercati importanti sono stati ancora fermi (russo, statunitense e inglese) ed è auspicabile che anche per Russia USA e Gran Bretagna cessino le limitazioni e possano tornare turisti che da sempre amano la nostra regione”.

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San Valentino, la Liguria si riempie di cuori

Il 14 febbraio è per ricorrenza la festa degli innamorati, una giornata in cui le coppie festeggiano la loro unione tra bigliettini a forma di cuore, fiori e cene romantiche. La leggenda più accreditata racconta che questa usanza fosse celebrata fin dall’antica Roma, quando papa Gelasio I decise di istituire una giornata in onore dell’amore associandola alla protezione di San Valentino, vescovo martire primo a celebrare l’unione tra un legionario pagano e una donna cristiana.

E anche la Liguria si è riempita di cuori per accogliere le coppie di innamorati. Tante le iniziative a tema organizzate in tutta la regione: dagli agriturismi pronti a preparare deliziosi menu speciali per cenette romantiche, alle aziende floricole che, come ogni anno, saranno meta privilegiata per acquistare il dono perfetto per la dolce metà. E nonostante si sia soliti associare la festa di San Valentino a un classico mazzo di rose rosse, in realtà la tendenza registrata negli ultimi anni è quella di regalare una piantina fiorita, un dono più duraturo nel tempo e a cui si possono dedicare maggiori cure. E la scelta in Liguria è davvero vastissima e adatta a qualsiasi cliente: si va dalla primula venduta a 1,50euro, all’orchidea con vasetto che si aggira sui 30euro, fino ad arrivare alle piante più grandi che possono superare anche i 100euro.

“San Valentino è una ricorrenza che continua ad essere molto sentita in Liguria: il regalo predominante sono sempre i fiori che diventano anche un mezzo per veicolare messaggi specifici in base al prodotto e al colore che si scelgono; –affermano Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- Sicuramente nella nostra regione i fiori da regalare non mancano e invitiamo i consumatori a comprare sempre prodotti locali per avere un fiore fresco e di qualità, e per sostenere un settore che sta scontando le difficoltà legate alla pandemia e ai rincari energetici. Anche i nostri agriturismi hanno in programma diverse iniziative per questo fine settimana, alcuni hanno abbellito le camere con decorazioni a tema, altri hanno preparato menu e ricette speciali per portare l’amore anche nei piatti: alla pagina www.campagnamica.it si possono trovare tutte le aziende che hanno aderito al weekend di Campagna Amica dedicato a San Valentino e la lista degli eventi da non perdere”.

Natale in famiglia e export fanno volare l’alimentare made in Italy

La prospettiva di un Natale più prudente, con diverse regioni in zona gialla e molti italiani che si preparano a pranzi e cenoni in casa, fa aumentare la spesa dei prodotti alimentari che sale a 113 euro a famiglia. Ma l’agroalimentare italiano fa segnare una crescita del 12,1% anche grazie all’aumento della domanda estera, con il record storico per il Made in Italy sulle tavole di Natale e Capodanno di tutto il mondo. Tra i prodotti più amati all’estero si registrano lo spumante (+29%) e i panettoni (+25%), ma anche vini, grappa e liquori, fino ad arrivare a formaggi (+12%) e salumi (+12%). Risultati eccezionali, inoltre, per il caviale tricolore che solo per il periodo di Natale raggiunge i 4,4 miliardi di euro, in aumento dell’11%, e fa registrare un boom sui mercati internazionali con un +146%.

L’agroalimentare è la prima filiera estesa dell’Italia, con un fatturato di 575 miliardi di euro, e con regali enogastronomici, pranzi e cenoni si conferma la voce più pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno. Una consolazione anche per chi ha dovuto rinunciare alle vacanze programmate, soprattutto all’estero, dal momento che l’avanzare dei contagi e i limiti alle frontiere decisi da molti Paesi ha rovinato le ferie di almeno 2,1 milioni di italiani che prima della pandemia avevano varcato i confini nazionali per le festività di Natale e Capodanno.

“Quest’anno, data la situazione relativa al Covid, molte famiglie passeranno le festività a casa, probabilmente solo con parenti e amici stretti, per cui il cibo, che è sempre stato un punto cardine delle nostre tradizioni natalizie, rappresenta un importante momento di raccolta e di evasione dalla situazione che stiamo vivendo -affermano Gianluca Boeri, Presidente Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- L’agroalimentare è la prima filiera estesa dell’Italia e, ora più che mai, è essenziale sostenere il Made in Italy portando in tavola prodotti di qualità: in Liguria non mancheranno sicuramente pietanze a base di pesto, cima alla genovese, croxetti impastati a mano come da tradizione, e pandolce genovese, fino ad arrivare al cappon magro capace di unire i prodotti della terra con quelli del mar ligure; per non parlare dei vini che accompagneranno le nostre festività, con una scelta tra 8 DOC e 4 IGT liguri. Ma i risultati positivi ottenuti sul piano industriale devono trasferirsi anche alle imprese agricole con un’adeguata remunerazione dei prodotti che, in molti casi, si trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione, spesso “strozzate” anche dalle offerte sottocosto”.

Liguria prima in Italia per domanda di lavoro nelle piccole imprese

Con una dinamica in crescita del 48,1%, la Liguria è prima in Italia per variazione positiva di assunzioni previste dalle micro e piccole imprese tra settembre e novembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. I nuovi ingressi nelle piccole realtà produttive liguri rappresentano il 62,2% del totale delle entrate previste nel periodo, che, in questo caso, risultano in crescita del 30% rispetto a settembre-novembre 2019.

È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato, che ha preso in esame i più recenti dati Unioncamere-Anpal, Sistema informativo Excelsior.

Le micro e piccole imprese, a livello regionale così come nel resto d’Italia, si dimostrano un traino della ripresa della domanda di lavoro: nel Paese rappresentano il 62,5% delle nuove assunzioni previste nel trimestre in corso, che crescono del 27% rispetto allo stesso periodo del 2019, contro una dinamica del +23% registrata dalle nuove assunzioni totali.

Analizzando il dettaglio dei settori, sono le costruzioni a crescere maggiormente in termini di richiesta di nuove figure professionali, con un trend nazionale che, nel trimestre, registra un aumento del 57,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Ciò si traduce, in valori assoluti, in  32.563 addetti in più. «Come già abbiamo evidenziato – osserva Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Questa vivacità del settore è fondamentalmente dovuta agli incentivi fiscali che hanno messo le ali al settore, ma c’è anche un rovescio della medaglia: la scarsità di materie prime, e il conseguente caro prezzi, e la difficoltà di trovare la manodopera adeguata. Fattori che incidono pesantemente sui carichi di lavoro delle singole imprese».

Proprio quella dell’operaio specializzato è una delle figure più difficili da trovare, con il 44,6% delle entrate di difficile reperimento a settembre 2021 (dal 36,5% di settembre 2019). Nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, la difficoltà di trovare questa figura professionale è passata dal 31,6% del 2019 al 43,7%, con una crescita di 12,1 punti base.

In Liguria, guardando l’insieme delle figure professionali richieste, il 33,5% è difficile da trovare. Una percentuale cresciuta di circa 6 punti base dal 2019 e dal 2020, anni in cui la difficoltà di reperimento è rimasta sostanzialmente stabile.

«Occorre lavorare per favorire sempre di più l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e spingere su una formazione mirata alle esigenze delle piccole imprese. È un esempio virtuoso il bando sperimentale “match point” della Regione Liguria, che auspichiamo sia rifinanziato e messo a regime, visto che ha esaurito le risorse solo in un mese di apertura», conclude Grasso.

“Donna Roa Marenca”, evento outdoor che unisce Liguria e Piemonte

Si è svolta la presentazione di “Donna Roa Marenca”, evento outdoor che si terrà da venerdì 8 a domenica 10 ottobre. Un’iniziativa che vedrà protagoniste 10 donne influencer/biker, per un totale di 230.000 follower, che partiranno da Prato Nevoso nel cuneese e raggiungeranno Finale Ligure nel savonese, collegando tra loro due località considerate destinazioni ideali per gli amanti dello sport all’aria aperta.

 

Si tratta di un progetto dedicato alla vacanza attiva nato sulle antiche vie di collegamento tra le province piemontesi e liguri, tra cui alcuni tratti della Via Marenca e delle antiche Vie del Sale, che gli appassionati di escursioni in e-bike e MTB hanno la possibilità di sperimentare. Dalle Alpi al mare, da Prato Nevoso a Finale Ligure, un percorso di circa 150 km che attraversa i territori di numerosi comuni tra Piemonte e Liguria scoprendo tradizioni secolari che uniscono queste due regioni.

 

“Sono molto soddisfatto – dichiara il vice presidente e assessore all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana – di accompagnare il lancio dell’evento Donna Roa Marenca, oltre 150 km di impareggiabile bellezza da Prato Nevoso a Finale Ligure, che unisce i monti al mare. La tre giorni in programma, con organizzazione in capo all’APS Sentieri 2M, coinvolge le istituzioni e un gruppo di lavoro competente ed affiatato, in grado di garantire i migliori standard qualitativi e di sicurezza. Abbiamo condiviso sin dall’inizio le varie tappe di costruzione di un network territoriale capace di intrecciare la storia, la cultura, l’enogastronomia, lo sport in una naturale continuità paesaggistica e di aggregazione tra Liguria e Piemonte. Le antiche vie di comunicazione si svelano oggi compiutamente non solo come paradigma delle nostre radici, ma come rete di persone e storytelling multimediale, andando a valorizzare le aree interne, grande risorsa del nostro Paese”.

 

“Un progetto di marketing turistico-territoriale che le nostre Regioni hanno deciso di supportare e valorizzare insieme – dichiara il vice presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso – Obbiettivo dell’evento è quello di valorizzare i nostri bellissimi territori, le attività economiche e le risorse naturalistiche, storiche e culturali presenti lungo il percorso. Vogliamo rendere quest’area ancora più appetibile e di rilievo per il turismo outdoor, coinvolgendo anche i Comuni attraversati da questo percorso”.

 

“Abbiamo scommesso sulle potenzialità di questo itinerario che dai monti porta al mare – dichiara Roberto Moreno, commissario di Agenzia In Liguria – come chiave di un nuovo modo di fare turismo all’aria aperta combinando la scoperta di luoghi di cultura, storie di persone e tipicità enogastronomiche. Il percorso ha le carte in regola per diventare un prodotto cicloturistico da presentare ai mercati internazionali, che non vivono di confini amministrativi, ma sono interessati alla ricchezza che i luoghi e i territori possono esprimere. Abbiamo creato una rete di sinergie con partner pubblici e istituzionali perché crediamo che sia questo il ruolo di un’agenzia di marketing territoriale che lavoro al fianco dei territori e che propone prodotti appetibili per una domanda che richiede sempre nuovi spunti ed esperienze autentiche, lungo tutto il corso dell’anno, per attuare in concreto l’obiettivo della destagionalizzazione”.

 

“L’unione tra sport, natura e storia è una caratteristica che contraddistingue il territorio e il turismo del Finalese, così come le vie che collegano la nostra costa all’entroterra – sottolinea Ugo Frascherelli, sindaco Comune di Finale Ligure – La Roa Marenca, con questa lettura cicloturistica, rappresenta un fantastico strumento per fare scoprire il Finalese, grazie ad un approccio accessibile ad un nuovo pubblico di entusiasti dell’outdoor”.

 

Marco Quaranta, ideatore e organizzatore, Sentieri 2M Mare & Monti, afferma: “Il progetto della Roa Marenca è nato per contrastare lo spopolamento dei paesi mediante l’applicazione di un modello di marketing territoriale che parte dalla valorizzazione dei sentieri storici. Vedere due regioni, venti comuni e località come Prato Nevoso e il Finalese, uniti in questo obiettivo di sviluppo dei territori dal punto di vista, turistico, storico, culturale, enogastronomico e sociale, non può che riempire il cuore di gioia a chi ha seguito questo progetto”.

 

“Il nostro impegno nella promozione dell’offerta outdoor su strade bianche e a bassa percorrenza è costante da anni, consapevoli dell’ulteriore potenzialità di crescita in termini di proposte e di servizi – dice Mauro Bernardi, presidente dell’ATL del Cuneese – Applaudiamo gli organizzatori per la felice riuscita dell’iniziativa “Donna Roa Marenca” con l’augurio che possa ripetersi in futuro, per diventare un appuntamento nel panorama delle iniziative outdoor, che con sempre più successo uniscono il Piemonte e la Liguria”.

La Liguria torna in zona bianca, palazzo della Regione illuminato a festa

“La Liguria saluterà l’ingresso in zona bianca con un gioco di luci che illuminerà il palazzo di Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova, il Palazzo del Municipio di Imperia, il Priamar di Savona e il Castello San Giorgio alla Spezia a partire dalle 23, quando scatterebbe il coprifuoco che la nostra regione abbandonerà proprio da lunedì”. Lo annuncia il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
Il programma prevede che alle 22, sui 4 edifici, parta un countdown illuminato che, alle 23, lascerà il posto al marchio della campagna Restart Liguria, che campeggerà tutta la notte per avviare definitivamente la ripartenza della nostra regione. Dalle 23 fino a mezzanotte, intrattenimento musicale nei 4 luoghi scelti.
“Questo approdo in zona bianca è fondamentale per la ripartenza e per dirigersi sempre di più verso il ritorno alla normalità – aggiunge Toti -. La pandemia ci ha fatto capire quanto sia preziosa la nostra libertà, una libertà che davamo per scontata: non dobbiamo farlo, dobbiamo proseguire con la campagna di vaccinazione, perché davvero più saremo vaccinati e più saremo liberi, e continuare a essere attenti e responsabili per non dover perdere, di nuovo, questa libertà riconquistata”.

La Liguria riparte, un mare di iniziative programmate per l’estate 2021

La Liguria riparte. E lo fa con una serie di iniziative turistiche, di valorizzazione del territorio e di comunicazione guidate dal brand “Restart Liguria”: l’obiettivo è di sostenere il rilancio di uno dei ambiti strategici della nostra regione in un momento in cui si profila all’orizzonte il ritorno alla normalità. Il brand “Restart Liguria” vedrà il suo esordio il 2 giugno in piazza De Ferrari a Genova e sarà il protagonista di 4 scenografie illuminotecniche il 7 giugno nei 4 capoluoghi di provincia della Liguria.
“Il turismo è uno dei settori di punta per l’economia della nostra regione ed è una delle chiavi della ripartenza del nostro territorio – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti –. Si tratta di un mondo che la pandemia ha colpito in modo particolarmente pesante. Adesso, grazie alla poderosa campagna vaccinale messa in campo e, di conseguenza, al fatto che i dati del contagio segnino un costante miglioramento, è giusto e doveroso puntare sul rilancio del turismo, partendo dalla consapevolezza che la nostra regione ha le potenzialità per soddisfare le esigenze di tutti i turisti: mare, montagna, sport, città d’arte, escursioni, ovviamente sapori ed esperienze. Siamo pronti ad accogliere il pubblico italiano, quello che storicamente ama e frequenta la Liguria, ma ad aprirci sempre di più, in una estate in cui gli spostamenti finalmente torneranno ad animarsi, al pubblico straniero: tutti devono sapere che la Liguria sa soddisfare ogni desiderio e ogni preferenza”.

Il film d’animazione “Luca” e la mostra di Washington sul Barocco
“La nostra regione, in questo 2021, avrà a disposizione due formidabili spot, due grandi regali, che porteranno il suo nome in tutto il mondo, diffondendo i nostri meravigliosi paesaggi e la grande arte legata a Genova – prosegue Toti -: a giugno l’uscita del nuovo film Disney Pixar “Luca”, a settembre la mostra “A superb Baroque: art in Genova” che aprirà i battenti alla National Gallery di Washington D.C.”
Per il 18 giugno è infatti prevista l’uscita su Disney + del nuovo attesissimo film Disney Pixar, diretto dal ligure Enrico Casarosa, una storia fantastica ambientata nell’immaginario borgo di Portorosso, un luogo evidentemente ispirato ai nostri paesaggi e ai nostri villaggi costieri, un film che porterà negli schermi delle famiglie di tutto il mondo il fascino discreto e suggestivo della Liguria, e che rappresenta un’importante e naturale occasione di visibilità e promozione del territorio.
A settembre invece la capitale degli Stati Uniti d’America ospiterà questa mostra, imperdibile appuntamento per gli amanti dell’arte. Un evento che porterà negli States la grandezza di Genova nel XVII secolo, un momento in cui la città visse un lungo periodo di grande prosperità economica, attirando i più importanti artisti dell’epoca come Rubens e Van Dyck. La mostra di Washington arriverà poi in Italia, alle Scuderie del Quirinale e a Genova, da marzo 2022.

La campagna di comunicazione televisiva
Nella seconda metà di giugno partirà la campagna di comunicazione nazionale estiva, con la diffusione di quattro spot presentati in anteprima nazionale durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo e firmati dal regista Fausto Brizzi, con protagonista Maurizio Lastrico. Gli spot andranno in onda sulle principali reti televisive nazionali, sui media locali e sui social.
Il messaggio è: la Liguria è terra capace di soddisfare tutte le esigenze e i desideri dei turisti grazie a mare, montagna, sport, sapori, escursioni, città d’arte, storia e cultura.
La campagna, articolata su quattro spot da 30 secondi, presenta quattro diversi claim, che si rifanno ironicamente a grande campagne popolari della comunicazione italiana:
• Liguria. La più amata dagli italiani
• Che mondo sarebbe senza Liguria
• Dove c’è Liguria c’è casa
• Liguria. Per l’uomo che non deve chiedere. Mai.

Un assaggio della campagna è presente in queste settimane sui canali social con diversi soggetti ispirati sempre agli stessi claim.

Ammappa che Liguria
La Liguria vuole confermare la sua vocazione di meta prediletta per le famiglie e luogo di vacanza a misura di bambino: Regione Liguria ha chiesto a tutti i Comuni da Sarzana a Ventimiglia di aderire al progetto ‘Ammappa che Liguria’, che punta a realizzare in ogni borgo e città della Liguria percorsi dedicato per guidare i turisti, ma anche i liguri stessi, alla scoperta delle ricchezze che si annidano nei nostri centri.
Da fine giugno a fine settembre, saranno offerte alle famiglie mappe tematiche, cartacee e audioguidate per scoprire, le bellezze delle località della Liguria. Alla fine della visita le famiglie riceveranno come gadget una tovaglietta americana ispirata alla mappa della località. I target di riferimento del progetto sono principalmente famiglie e bambini, gli itinerari sono infatti #aMisuradiBambino ma vogliono essere fruibili da tutti e pensati sia per il visitatore esterno che interno, favorendo la conoscenza e la scoperta del territorio. I percorsi sono disponibili online sulla App LamiaLiguria e sul sito www.lamialiguria.it.

Waves – Musica dal Mare
Ma si pensa anche ai giovani, proprio per ribadire come la Liguria abbia le carte in regola per essere il luogo di vacanza perfetto per tutti: per questo l’estate 2021 vedrà il lancio di “Waves – Musica dal Mare”. Si tratta di un evento inedito, grazie al quale 15 località liguri (Genova + 7 località del levante e 7 del ponente) riceveranno la “visita” di una chiatta itinerante con a bordo un dj set che riverserà musica e divertimento sui luoghi più ampi delle due Riviere. Un tour itinerante, pensato per portare divertimento evitando assembramenti e per poter essere modulato in base alle disposizioni anti Covid.
‘Waves’ rientra all’interno di una grande offerta culturale estiva da levante a ponente fatta di 69 eventi sostenuti da Regione Liguria che si integrano in una proposta complessiva dei comuni liguri di quasi 500 appuntamenti.

Experience Liguria
Al fine di ben valorizzare i luoghi dell’entroterra e dei Parchi regionali come integrazione alla vacanza-mare, agenzia in Liguria propone una ricca offerta di “Experience”, strutturata anche in una logica di destagionalizzazione. La promozione dei prodotti tipici sarà il fil rouge delle proposte, in linea con i dati che dimostrano come l’enogastronomia di qualità sia un aspetto fondamentale della scelta e dell’esperienza delle località liguri. Queste proposte sono presentate e offerte sulla piattaforma ExperienceLiguria, che mette a sistema circa 400 esperienze da vivere sul territorio, alla scoperta dell’identità dei luoghi e dell’incontro con le persone che lo abitano.

Il ritorno di Arturo Martini in Liguria

Da venerdì 21 inizia una lunga settimana all’insegna del “ritorno di Arturo Martini” in Liguria, o, più precisamente, in quella striscia di territorio tra Albisola e Vado Ligure dove il grande scultore visse e creò tra il 1920 ed il 1932. Questi sono dunque il limite geografico e il limite cronologico del progetto Arturo Martini dedicato al Maestro trevigiano che eccezionalmente riunisce in perfetta sinergia tre Comuni e tre realtà museali della provincia di Savona: il MUDA di Albissola Marina, il Museo A. Martini di Vado Ligure e il Museo M. Trucco di Albisola Superiore.

Un racconto che narra del suo rapporto con le botteghe ceramiche locali e dell’evoluzione scultorea in bronzo, gesso e terracotta declinato in tre capitoli: il primo ad Albissola Marina è nato in seguito all’imperdibile occasione di “riportare a casa” oltre quaranta opere del Maestro, in maiolica e terracotta, riunite nella Collezione dell’avvocato Costantino Barile, celebre ceramologo che conobbe personalmente il Maestro; il secondo al Museo A. Martini di Vado Ligure, cittadina in cui ha vissuto, dove acquistò una casa per il proprio museo e dove riposa; il terzo capitolo al Museo M. Trucco di Albisola Superiore dove Martini ha realizzato le piccole sculture in cui è possibile cogliere il seme della sua grandezza.

Venerdì 21 alle ore 17,00 si inaugura la Mostra “IL PIÙ VAGO E MISTERIOSO RACCONTO” al MUDA- Centro Esposizioni di Albissola Marina (21 maggio – 29 agosto) che  raccoglie la collezione di ceramiche realizzate da Martini dal 1926 presso la Manifattura Fenice di Albisola e dal 1928 all’I.L.C.A. di Genova Nervi. Alcune in serie in tiratura limitata, altre in monotipo, vennero esposte nel 1927 alla III Biennale di Monza e alla Mostra alla Galleria Pesaro e nel ’30 alla IV Triennale di Monza. Altre ceramiche di collezionisti privati arricchiscono questo panorama tra cui emergono i multipli riflessati da Mariano Baldantoni presso la Ditta Mazzotti Giuseppe.

Viene anche ricordato, con opere e documenti originali, il V Festival della Ceramica, realizzato a Villa Faraggiana nell’estate 1963, in cui la collezione Barile venne presentata accanto a capolavori di maestri del Secondo Novecento.

“La mostra di Arturo Martini non è solo un’esposizione, rappresenta un grande omaggio, che tre città dedicano ad un grande artista, che tanto le ha amate e vissute. Ad Albissola Marina, come non accadeva dall’estate del 2018 (quando la ricca collezione del Comune lasciò spazio alla grande mostra di Lucio Fontana per il cinquantesimo della sua morte) lo spazio del MUDA verrà completamente riallestito e a prendersi la scena questa volta sarà la collezione delle quaranta opere di proprietà dell’avvocato Costantino Barile, per la prima volta esposte al grande pubblico.  Ancora una volta il nostro Museo diventa protagonista di un importante momento di aggregazione culturale, in una fase storica nuova però, dopo un anno complicato, dove la cultura è stata pesantemente segnata e le nostre certezze messe in seria discussione, ma con la voglia di ripartire e di tornare ad offrire nuovi spunti e nuove emozioni. Albissola Marina riparte da qui, dalla poetica di Arturo Martini, dal desiderio di tornare a godere della cultura e dallo stupore di riscoprirci commossi davanti ad un’opera d’arte, perchè ricominciare a sognare, significa, senza timore di smentita, ricominciare a vivere”. dice Nicoletta Negro

Sabato 22 alle ore 17,00 si apre al Museo Martini di Vado Ligure la Mostra “…AL CASTELLO DEI NOSTRI SOGNI SENZA FINE” (22 maggio-31luglio).  Accanto alle opere di carattere monumentale esposte stabilmente, verranno esposte una serie di opere di minori dimensioni in terracotta, gesso e bronzo prevalentemente di provenienza privata e alcune concesse dal Museo del Paesaggio di Verbania, che ha contribuito al prestigio della mostra insieme alla dalla Cassa di Risparmio di Bologna, alla Cassa di Risparmio di Genova e alla Diocesi di Savona-Noli. Il percorso si sviluppa secondo tre tematiche principali: il ritratto, le opere sacre e il mondo delle storie raccontate dalla letteratura, dalla mitologia classica, dalla musica, dal teatro e dal cinema. Sono soprattutto queste straordinarie invenzioni, dove la varietà dei materiali e la padronanza nelle diverse tecniche consentono quella libertà del canto che raggiunge immediatamente lo spettatore, a dare il segno dell’impronta lasciata sul territorio del Ponente ligure dal grande artista.

Venerdì 28 alle ore 17,00 si potrà visitare al Museo M. Trucco di Albissola Superiore “LA FABBRICA SIAMO NOI” (28 maggio – 24 luglio) ove alcune ceramiche di Martini arricchiranno la collezione martiniana del Museo esposte, create con il marchio Fenice. Piccoli gruppi e formelle, e una splendida Madonna della Misericordia, maiolica marcata SPICA, che affiancano quanto del maestro trevigiano è già custodito nelle sale.

Ma in quella che fu la casa e il laboratorio di Manlio Trucco è possibile soprattutto ammirare un nucleo inedito di ceramiche pregevoli per gli smalti vivaci o le tonalità mat, in cui gli innovativi motivi dipinti naturalistici o geometrico-floreali, si alternano agli elementi astratti, agli animali graffiti o a rilievo.

Le Mostre, organizzate dall’Associazione Lino Berzoini e curate da Carla Bracco, Nico Stringa, Magda Tassinari e Donatella Ventura, sono state promosse e sostenute dai Comuni di Albissola Marina, Vado Ligure e Albisola Superiore con il Patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Acqui Terme ed il  contributo della Fondazione De Mari.

A coronamento delle mostre è stata organizzata una serie di incontri e visite guidate secondo il seguente calendario:

INIZIATIVE – CONFERENZE

ALBISSOLA MARINA

  • Sabato 10/7: “Arturo Martini in Liguria, da “Valori Plastici” alle grandi terrecotte”, a cura di Nico Stringa
  • Venerdì 6/8: “Cinque minuti con gli Amanti di Arturo Martini”, a cura di Tommaso Dandolo

 

VADO LIGURE

  • Sabato 26/6: “Opere di Arturo Martini nei musei di Vado Ligure e di Verbania”, a cura di Magda Tassinari, Donatella Ventura, Federica Rabai
  • Venerdì 16/7: “Arturo Martini e la Pietra del Finale”, a cura di Giovanni Murialdo, Magda Tassinari

 

ALBISOLA SUPERIORE

  • Sabato 3/7: “La Fenice di Manlio Trucco e Arturo Martini”, a cura di Carla Bracco, Marino Cassini

 

VISITE GUIDATE

ALBISSOLA MARINA e ALBISOLA SUPERIORE

  • Sabato 17/7, h 9:30: “Le due mostre ad Albisola”, a cura di Carla Bracco

 

VADO LIGURE

  • Venerdì 18/6, h 16:00: “Itinerario Martiniano a Vado Ligure”, a cura di Donatella Ventura

 

SAVONA

  • Venerdì 2/7, h 17:00: “Opere di Arturo Martini a Savona”, a cura di Magda Tassinari

 

ACQUI TERME

  • Sabato 4/9, h 15:00: “Arturo Martini, Il Figliol Prodigo e i Conti Ottolenghi”, visita guidata al Ricovero Ottolenghi

Per info e prenotazioni : www.mostrearturomartini.it

associazioneberzoini@gmail.com

+ 39 353 42 75 308