Su Areamediapress la rubrica di Emilia Urso Anfuso sul mondo che cambia  

Giornalista, conduttrice radiofonica, scrittrice. Emilia Urso Anfuso, direttore responsabile del quotidiano nazionale online www.gliscomunicati.com che ha ideato e lanciato nel 2006, condurrà una rubrica video su Areamediapress, il portale delle buone notizie.

Emilia Urso Anfuso è esperta di Politica ed Economia, analisi sociali e realizzazione di Inchieste.

Tra le più note: Dal 2007 al 2009 ha condotto la prima inchiesta nazionale su Equitalia; dopo il sisma in Abruzzo del 2009, ha condotto un’inchiesta sul malaffare lagato alla “ricostruzione”, che è stata poi pubblicata anche all’interno della sua trilogia “Giuro di dire la verità, tutta la verità nient’altro che la verità”…Nel 2012 ha avviato una inchiesta sulle RSA conclusasi nel 2014.

Nel corso degli anni ha seguito il tema delle pandemie influenzali, realizzando diverse inchieste. Esperta di analisi sui sistemi di corruzione  L’informatica è stato il primo settore professionale in cui ha operato, con una grande azienda nazionale che fondò nel 1984: settore che è poi rimasto come passione personale.

Emilia Urso Anfuso scrive per:
Libero quotidiano – edizione in edicola (politica, società, attualità, mondo digitale, fisco) e per diversi siti di informazione online tra cui: consumatori.blog – lavoratori.blog – Assistenza-Clienti.it e tutti i siti di informazione del Gruppo MOL S.p.A. – (segugio.it – mutuionline.it – prestitionline.it etc ) su tematiche quali la macroeconomia, il fisco, le normative, la finanza.

Nel corso degli anni ha collaborato con molte testate, anche a livello locale. I suoi libri sono in vendita su Amazon.

Vincenzo Mollica, volto noto in tv un pilastro per la Rai

Lo ha raccontato sabato scorso in un lunga intervista al Corriere della Sera. Vincenzo Mollica, 66 anni volto noto del giornalismo italiano, pilastro del Tg1, è quasi cieco, ha il morbo di Parkinson e il diabete. Prima scriveva, leggeva e disegnava. “Ignoro che cosa sia la depressione. Mi sostengono la famiglia e il lavoro”, racconta di sé stesso. E di andare in pensione non ci pensa minimamente. Ogni giorno la moglie lo accompagna in ufficio alla Rai la mattina e lo va a riprendere la sera e così continuerà fino a gennaio del 2020. Come vive la giornata? “Cerco solo il lato migliore delle persone. Non da pirata, con la benda sull’ultimo occhio che mi rimane. Da cronista. Evito di avvicinare chi non mi piace”.

Da sempre di occupa soprattutto di spettacolo, non hai perso l’entusiasmo, né tanto meno la voglia di svolgere il lavoro che ama: il giornalista. Ma ha problemi di salute: un glaucoma gli ha mangiato il 95% del nervo ottico dell’occhio destro, mentre dal sinistro non ci ha mai visto a causa di un’uveite che lo ha colpito da piccolo, seguita da un’iridociclite plastica. Quando aveva 7 anni i genitori lo portarono dall’oculista e lui, origliando da dietro la porta, ascoltò il dottore mentre diceva che sarebbe diventato cieco.  “Da quel momento adottai una tecnica – ha raccontato al Corriere – imparare a memoria tutto quello che mi circondava, in modo da ricordarmene quando sarebbero calate le tenebre”. Poi sono arrivati altri problemi: “Le mani che tremano? – ha continuato – quello è il morbo di Parkinson”.