Due gol di Coda (uno su rigore) e il Genoa vola verso la vetta

Un bel Genoa che in trasferta mette gli artigli e vince contro la Ternana. La squadra di Blessin porta a casa tre punti d’oro e balza in testa alla classifica di serie B. Una partita iniziata col piede sbagliato quando nella prima frazione di gioco Favilli, un ex ha punito il Genoa.

Quella al Liberati è stata una sfida spettacolare e giocata a viso aperto da entrambe le formazioni con occasioni in sequenza soprattutto nella prima frazione con i due portieri Iannarilli e Martinez sempre attenti sulle conclusioni di Aramu e Coda il primo, di Falletti il secondo

Nel secondo tempo un rigore calciato da Coda al ’76 e un gol del centravanti ex Lecce al ’78 hanno cambiato la partita e il Genoa ha meritato di vincere e quindi torna a casa vittorioso. Sicuramente i rossoblù, con un organico strepitoso, sono stati più concentrati rispetto ai rossoverdi di Luccarelli che tra l’altro è stato espulso. Il Grifone anche oggi ha messo in bella mostra la qualità e ha regalato altre emozioni agli oltre mille tifosi che hanno seguito la squadra nel cuore dell’Italia.

Due note curiose: L’arbitro Doveri che ha fischiato la fine in anticipo ed è stato così costretto a richiamare le squadre per completare la gara facendo giocare ancora un minuto. Inoltre nessuna squadra ospite aveva mai espugnato il Liberati di Terni. Il Genoa ha frenato una Ternana dopo cinque vittorie consecutive.

Ora c’è il Brescia che a Marassi, sabato prossimo, arriva per frenare gli entusiasmi del vecchio balordo.

Giò Barbera 

Genoa-Modena, dimenticare Palermo e conquistare tre punti d’oro

Dimenticare Palermo. Il Genoa di mister Blessin ci prova. Al Ferraris troverà un duro Modena pronto a fare la partita. Ma anche i rossoblù sono ben motivati per conquistare tre punti che fanno morale e riprendere il cammino verso la testa della classifica della serie B che è quello che chiedono e vogliono i tifosi sin dalla prima giornata di campionato.

Blessin dovrà fare a meno di Gudmundsson ed Ekuban. Blessin userà un 4-2-3-1. In difesa è confermata la difesa con Hefti, Hefti, Bani, Dragusin e Pajac. Poi il duo Frendrup e Badelj. Il trio di trequartisti saranno Yalcin che dovrebbe giocare dal primo minuto assieme a Portanova e Jagiello. Davanti Coda. Ad arbitrare l’incontro Zufferli con fischio d’inizio alle  16:15

Ecco le probabili formazioni di Genoa e Modena

GENOA: Martinez; Hefti, Bani, Dragusin, Pajac; Frendrup, Badelj; Yalcin, Portanova, Jagiello; Coda
MODENA: Gagno; Oukhadda, De Maio, Cittadini, Silvestri, Azzi; Armellino, Magnino, Gargiulo; Tremolada, Diaw

Genoa-Modena, quanti pareggi tra il Grifone e la squadra emiliana

Genoa e Modena hanno pareggiato 15 delle 30 sfide in Serie B; completano il bilancio nove vittorie del Grifone, tra cui l’ultima nel febbraio 2007, e sei successi emiliani.
Il Grifone  ha vinto sette delle 15 partite interne giocate contro il Modena in Serie B (6N, 2P), le due sconfitte in casa sono arrivate nelle prime due partite tra le squadre nel campionato cadetto tra aprile e novembre 1952.
I rossoblù vinto l’ultimo confronto contro il Modena in Serie B (1-0 nel febbraio del 2007) e potrebbe tornare a vincere due partite di fila contro i canarini per la prima volta dal novembre 1986.
Fonte: Gazzetta.it

Una splendida giornata di Paul D.Genovese

“Cosa importa se è finita
Che cosa importa se ho la gola bruciata o no?
Ciò che conta è che sia stata
Come una splendida giornata”

Questa citazione di Vasco, credo che riassuma a pieno il mio stato d’animo, in questo luminoso e gioioso lunedì mattina. Inutile dire come stia bene oggi… Mi sento a metà strada tra il Buddha e Mauro Repetto degli 883, mentre “teneva il tempo”.
Ma come mai? Beh, mi sembra ovvio, ma per quei pochi che ancora non lo sapessero (o facciano fatica a realizzarlo, ogni riferimento ai bicolorati è puramente casuale), la Sampdoria ha vinto il “Derby della Laterna”, battendo il Cricket Football Club allenato dal Klopp comprato su Wish, per 1 a 0, con un gol del mio pupillo: Abdelhamid “Zinedine” Sabiri.

Non è stata una vittoria semplice: personalmente, ho sofferto come un cane abbandonato in autostrada, dato che non sono potuto andare allo stadio. Ma come Paul? Fai tanto il tifoso e poi non vai al derby? Ebbene si: ero ad un matrimonio che non avrei perso per nulla al mondo, il giorno del Derby più importante da 15 anni a questa parte.
Come nella famosissima scena del colossal “Il secondo tragico Fantozzi”, mi sono schierato alla cerimonia (che iniziava alle 18 tra l’altro), con auricolare Bluetooth sintonizzato sulla radiocronaca, occhiali da sole, e poker face degna di uno che si sta facendo fare uno “sciguelo” mentre fa un colloquio di lavoro su Zoom.

Un patimento durato 100 minuti. Al 25esimo del primo tempo arriva il gol di Sabiri, su assist del “Bello Bello” Augello. Cross con il contagiri dal fronte sinistro e il fenomenale Abdelhamid che la insacca in scivolata, sotto la Nord gremita e incredula. Mi son rivisto la partita ieri, e il frame subito dopo il gol è bello come un Caravaggio esposto al Louvre.
Poche altre occasioni da entrambe le parti: come aveva previsto Mister Giampaolo è stata una partita “agraria”, con tanti mezzi falli, e foga agonistica, ma come è giusto che sia in un derby. Tasso tecnico, piuttosto basso, “garra” e ignoranza ai livelli massimi. Nota di merito al figliol prodigo Albin Ekdal, al ritorno da un lungo infortunio, protagonista di una prestazione maiuscola. Ha preso per mano il centrocampo e ha fatto ordine come Marie Kondo in casa di un accumulatore compulsivo.

Ma torniamo alla partita: l’ansia sale. Bevo e fumo nervosamente, come il buonanima di Funari in una giornata di scazzo cosmico. Arrivo in apnea al 95esimo. “Ci siamo quasi” mi dico, mentre un amico mi parla. Fingo platealmente di ascoltarlo quando tutte le mie sinapsi vanno in allarme: rigore per il Genoa. Non riesco più a fingere: scoppio in un “Rigore per il Genoa”, quasi mezzo gridato, nel bel mezzo del discorso e del rinfresco. Tutti mi guardano, non svengo per il rotto della cuffia. Si posiziona sul dischetto lo specialista dei calci di rigore Criscito. Mi goccio un Vodka Tonic, e ne chiedo un altro, per poter almeno provare ad accettare la situazione.

I nostri amici Grifondoro iniziano a sorridere, ed io inizio a chiedermi se sono in differita e quindi è arrivato il tanto agognato pareggio, o se, come prevedibile, sorridono convinti di sfangarla ancora una volta.
Rigore calciato e parato da un ritrovato Audero (che si dilungherà in festeggiamenti sotto una splendida Sud, al termine della partita).

Il giorno dopo sarebbero poi fioccati post di amici bicolorati, sponsorizzati dalla Pasta di Fissan, affermando che “la modalità di battuta del rigore non sarebbe regolare, e che andrebbe ribattuto”, un pò come da bambino perdevi al campetto e tra le lacrime rotte dai singhiozzi riuscivi solo ad esclamare “non è valido”.

La verità è che il Cenua Football Cricket Club ha zuccato e che sono ad un passo dal baratro chiamato Serie B. La verità è che la Sampdoria ha vinto ancora una volta la stracittadina e che sia il gol, sia il rigore parato, sono avvenuti sotto una Nord attonita. Nell’anno dell’arrivo degli Americani che promettono lo scudetto e titoli come se piovessero, dell’allenatore che ha fatto scuola a Klopp con il Gegenpress, e dei capitani che promettono amore e poi firmano contratti oltreoceano.

La verità è che siete stati battuti da una Sampdoria con l’ex Presidente ai domiciliari, in grossa crisi economica, con un mercato fatto con i bottoni e le perline e la rosa più vecchia di sempre. Manco così riuscite a vincere. “Moreover” (per dirla come la direbbero i 7bello) finalmente, abbiamo una rivincita sull’unico menaggio che vi era concesso, quello di Boselli. Vi era rimasto solo quello e da sabato possiamo dire che “Sabiri non lo sapeva”. Ciao ragazzi, ci vediamo tra un po’.

Genoa nel baratro, festeggia la Samp

Finisce con Criscito in lacrime sotto la Nord dopo il rigore sbagliato al 51′ st che poteva dare il pari al Genoa, il derby della Lanterna che era diventato un derby-salvezza.

La stracittadina se la prende la Sampdoria grazie ad un gol di Sabiri e alla parata di Audero sul rigore.

La sconfitta suona come una condanna per il Genoa mentre per i blucerchiati sa di salvezza raggiunta. Quanto accaduto in pieno recupero ha dell’incredibile, con Audero sugli scudi. Il portiere sampdoriano spesso sul banco degli imputati ha salvato i suoi sul rigore di Criscito assegnato dopo l’intervento della Var per un tocco di mano di Ferrari. Prima la partita era stata interrotta per alcuni minuti per lancio di fumogeni proprio verso la porta di Audero.

La Sampdoria vince giocando forse la sua miglior partita della stagione. La sconfitta del Cagliari e il raggiungimento di quota 33 in classifica regalano una salvezza quasi certa. E se Audero ha blindato la porta, la vittoria porta la firma di un ragazzo, Sabiri, cresciuto lontano dai riflettori e che fino a gennaio scorso era in B con l’Ascoli. Ora è l’eroe Sampdoriano per un gol in un derby che mai come questo era stato della paura, con entrambe le squadre impegnate nella lotta per la salvezza.

La Sampdoria parte forte e dopo due minuti Candreva manda al tiro Sensi. Scampato il pericolo il Genoa inizia a fare la gara con il consueto pressing che i padroni di casa però controllano senza troppi problemi. La prima occasione dei rossoblù al 20′ grazie ad una conclusione da fuori di Amiri che Audero respinge con qualche difficoltà. Per il Genoa è il momento migliore che la Sampdoria spezza passando in vantaggio. Cross di Candreva che attraversa tutta l’area, dalla parte opposta raccoglie Augello che rimette teso in mezzo, Sabiri si inserisce da dietro sorprendendo Badelj e Ostigard e batte Sirigu. La squadra di Blessin al 35′ va vicino al pareggio: cross di Sturaro, Ekuban di testa cerca l’angolino palla che sfiora il palo. Il Genoa combatte, ma la Sampdoria è in palla e come mai ha idee concrete di gioco, difende e riparte come non ha mai fatto. Blessin perde Sturaro per infortunio, dentro Portanova, e nel recupero su traversone di Candreva Sabiri è pronto sul secondo palo ma Sirigu respinge il suo colpo di testa.

Blessin si affida a Criscito che subentra a Vasquez e Genoa che cerca il pareggio ma sotto porta è sempre sterile, male di stagione. Così si scopre alle ripartenze blucerchiate. Nel finale succede di tutto: in pieno recupero il Var vede un tocco di mano di Ferrari su azione del Genoa. Maresca viene richiamato al monitor e assegna il penalty che Audero para a Criscito regalando una vittoria fondamentale nella corsa salvezza. I rossoblù rimangono a tre punti dal Cagliari quart’ultimo e possono ancora sperare, i blucerchiati hanno messo una seria ipoteca sulla salvezza.

fonte: ansa.it

Tripletta di Immobile, la Lazio affonda il Genoa di Blessin

Il Grifone è in difficoltà e stenta a prendere il volo. Seconda sconfitta per l’allenatore Blessin e questa volta in casa con la Lazio. Grazie ad una tripletta di Immobile e un bel gol di Marusic ha affondato il Genoa. Uno scivolone che costa carissimo.

La squadra di Blessin resta sempre nella parte bassa della classifica. Dall’arrivo dell’allenatore tedesco i rossoblù non avevano ancora perso, inanellando ben sette pareggi di fila e mettendo a segno la seconda vittoria stagionale grazie al successo per 1-0 contro il Torino. Poi le ultime due partite hanno fatto nuovamente vedere una squadra in difficoltà.

Ad impensierire il Grifone è sicuramente la partita a San Siro di venerdì prossimo contro il Milan che è ancora in corsa per lo scudetto.

 

Genoa ko a Verona, prima sconfitta dell’era Blessin

Arriva da un ex, Cholito Simeone, la prima sconfitta per il Genoa dell’era Blessin. Dopo otto risultati utili il Grifone si è dovuto arrendere col Verona in trasferta in attesa ora della difficile partita contro la Lazio domenica a Marassi.

A Marassi non passa il Toro, bella impresa del Grifone di Blessin

Prima vittoria casalinga per il Genoa che batte il Torino con una rete di Portanova giocando in inferiorità numerica dal 24′ del primo tempo per l’espulsione di Ostigard per doppia ammonizione.

Un successo che interrompe una striscia di 26 gare senza vittorie e rilancia in chiave salvezza la formazione di Blessin all’ottavo risultato utile consecutivo.

Torino che parte bene con Izzo che di testa impegna Sirigu bravo ad alzare in angolo. Ma al 14′ arriva il vantaggio del Genoa. Frendrup ruba palla sulla trequarti a Vojvoda e s’invola sulla destra, dal fondo lascia partire un cross teso con Berisha che sbaglia l’uscita, il pallone arriva a Izzo che non riesce a controllarlo e Portanova da due passi mette in rete. I granata faticano a reagire ma al 24′ il Genoa rimane in dieci. Ostigard, già ammonito, interviene su Izzo al limite, il difensore ospite vola e in presa diretta il contatto sembra evidente tanto che Mariani non ha dubbi ad estrarre il secondo cartellino giallo e poi espellere il difensore norvegese. Nella ripresa i granata non riescono a sfruttare la superiorità numerica, il Genoa torna a credere nella salvezza

Genoa-Torino, sold out in Gradinata Nord al Ferraris

Quasi metà dei posti disponibili occupati. Tagliandi di Gradinata Nord già sold out per la partita contro il Torino. Volumi di acquisti in aumento per gli altri settori.

E’ il bollettino aggiornato della prevendita per la partita con il Torino di venerdì al “Luigi Ferraris” (ore 21). Come nelle sfide contro Inter ed Empoli, si profila un colpo d’occhio significativo. Potere dei prezzi popolari confermati dalla proprietà (gratis gli Under 14 nella Sud). E del supporto con cui la tifoseria, sia in casa che in trasferta, sta accompagnando la squadra.

I titoli di accesso (non reperibili alle biglietterie dello stadio il giorno della partita) sono disponibili al Ticket Office del Genoa Store in via XII Ottobre 43r (orario 10-19), sul portale www.sport.ticketone.it e nei punti vendita abilitati (clicca qui).

PREZZI: Tariffa Intera (*Ridotta U.16)
Tribuna Superba: € 80
Tribuna Inferiore: € 39 (*20)
Distinti: € 18 (*9)
Gradinata Sud: € 5
Promo U.14 per la Gradinata Sud al Ticket Office del Genoa Store: per ogni titolo di accesso acquistato un biglietto U.14 omaggio

Genoa, Alexander Blessin: «Con l’Atalanta potevamo anche vincere»

“Se crediamo alla salvezza? I ragazzi hanno una volontà incredibile, danno la risposta ogni giorno a questa domanda”. Alexander Blessin saluta con ottimismo il settimo pari di fila nella sua gestione al Genoa: “Con l’Atalanta potevano anche vincere con un pizzico di fortuna in più – il commento del tecnico dal Gewiss Stadium di Bergamo dopo il pareggio con la Dea – Una buonissima partita, per pressing, controllo di palla, atteggiamento e capacità di creare occasioni funzionando come gruppo”.

Il tecnico tedesco loda la determinazione dei suoi: “Nel primo tempo abbiamo perso una palla in mezzo con Amiri e l’Atalanta ha avuto una grande occasione, ma non ho la sensazione di averne concesse di così importanti – continua -. Le più nitide sono state le nostre. Frendrup in corsia ha dimostrato grande mentalità, per un giovane come lui è meglio non cominciare in una posizione centrale col rischio di perdere palloni. Peccato per il gol mancato”.

Blessin crede nel suo gruppo: “Avevamo tanti infortunati e due squalificati. Galdames ha corso impegnandosi alla morte, Hernani è entrato benissimo – chiude -. Abbiamo lavorato sulla struttura, ma credo nel coraggio: ci sono due modi di difendere, parcheggiare due bus davanti alla porta o difendere ‘offensivi’ come noi attaccando l’avversario più alti possibile”.

Il Genoa sfiora il colpaccio a Bergamo con Frendrup e Destro

Bella partita quella andata in scena al Gewiss Stadium. Ha sbagliato tanto l’Atalanta, ma ha sprecato tanto anche il Genoa soprattutto al 77′ con i Grifoni che hanno confezionato la loro più grande occasione da gol con Frendrup, che ha calciato a tu per tu con Sportiello. Bravo il portiere dell’Atalanta a negargli il gol. Solo due minuti prima un altro gran movimento di Destro che ha fatti perno su Djimsiti ed ha calciato in diagonale mancando di poco la porta.

Una gara tiratissima e anche molto interessante. Un po’ troppo pasticciata la prova di Yeboah. Nei duelli individuali il Grifone riesce ad avere la meglio contro una Dea scarica anche a causa delle fatiche di coppa

Squadra ordinata in campo con gli 11 di Blessin che hanno letto bene la partita, sicuramente impegnativa centrando il settimo pareggio consecutivo. Un risultato che però non lascia il Genoa in acque tranquille. Il punto conquistato a Bergamo serve davvero poco. Sale a 19 punti, la salvezza è ancora lontana.

Il Genoa ha giocato una bella partita, ma ora dovrà già guardare avanti al prossimo impegno casalingo. Gli undici Grifoni devono nuovamente mostrare gli artigli: venerdì alle 20,30 al Ferraris dovranno vedersela contro il Torino dell’ex allenatore Ivan Juric e la squadra della Lanterna non può fallire.

Atalanta Genoa 0-0: risultato e tabellino

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Scalvini (78′ Demiral), Djimsiti, Palomino; Zappacosta (56′ Hateboer), Pessina, Koopmeiners, Maehle (46′ Boga); Malinovskyi (56′ Toloi), Pasalic (90′ Mihaila); Muriel. All. Gasperini. A disposizione: Musso, Rossi, Freuler, Pezzella, Cissé.

GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Frendrup, Maksimovic, Ostigard, Vasquez; Galdames (87′ Kallon), Badelj; Melegoni, Amiri (73′ Hernani), Portanova; Yeboah (71′ Destro). All. Blessin. A disposizione: Semper, Marchetti, Masiello, Bani, Calafiori, Ghiglione.

Arbitro: Rosario Abisso

Ammoniti: Zappacosta, Toloi

Atalanta-Genoa, trasferta a Bergamo per i tifosi del Grifone

E’ fresco il record di presenze stagionali al Ferraris con l’Empoli. Ma anche per la partita in casa dell’Atalanta non mancherà il sostegno alla squadra della tifoseria, pronta a occupare il settore ospiti (“Distinti Ospiti Sud”) del Gewiss Stadium. Sono già oltre 300 infatti, a cinque giorni dalla disputa della sfida, i tagliandi acquistati dai supporter genoani, reperibili fino alle 19 di sabato sulla rete vendita Vivaticket: online e ricevitorie .

La partita al Gewiss Stadium  in programma domenica (ore 18) e valida per la decima giornata del girone di ritorno, è stata affidata alla direzione arbitrale di Rosario Abisso, appartenente alla sezione A.I.A. di Palermo. Gli assistenti indicati dalla C.A.N. sono Mauro Galetto (sezione di Rovigo) e Damiamo Margani (sezione di Latina). Quarto ufficiale Alberto Santoro della sezione di Messina. La direzione della video assistenza è stata assegnata a Luigi Nasca (Arbitri VMO, sezione di Bari), in collaborazione con Filippo Valeriani (sezione di Ravenna).