TEK, primo cyberpunk western italiano, finalmente online

Il primo western fantascientifico italiano, girato interamente in Basilicata, nelle lande tra Matera, Craco e i Calanchi di Pisticci, vanta un cast interamente lucano: Walter Nicoletti, Nando Irene, Giuseppe Ranoia, Cosimo Frascella, Silvia Colucci, Mariangela Caruso, Gabriele Grano e Giulia Rosa Gravela.

Il film narra la storia di un pistolero solitario alla ricerca di chi ha sterminato la sua famiglia e che vaga per terre desertiche in un futuro distopico.

La pellicola ha vinto l’International Filmmaker Festival of World Cinema di Milano (Migliori Costumi ed Effetti Speciali), il Festigious International Film Festival di Los Angeles come miglior film western, ha conquistato l’Honorable Mention nella categoria Sci Fi al Los Angeles Film Awards, ha vinto come miglior Trailer all’Oniros Film Awards ed è stato selezionato al New Media Film Festival di Hollywood, Los Angeles Cine FestSydney Indie Film FestivalSilicon Valley International Film Festival e tanti altri. 

Guarda il film

PRODUZIONE: Voce Spettacolo
REGIA: David Cinnella
SCENEGGIATURA: David Cinnella
CAST: Walter Nicoletti, Nando Irene, Giuseppe Ranoia, Mariangela Caruso, Cosimo Frascella, Silvia Colucci, Giulia Gravela, Brunella Lamacchia, Laura Zaccheo, Gabriele Grano
DIRETTORE DI FOTOGRAFIA: Andrea Bianchi
CASTING DIRECTOR: Walter Nicoletti
EFFETTI SPECIALI: Giulio De Lorenzo
SCENOGRAFIA E COSTUMI: Brunella Lamacchia, Laura Zaccheo
SOUND DESIGNER: Daniele Valente
MUSICHE: Massimo Abbatino
COLONNA SONORA “TEK” e “SALOON”: M° Vito Soranno
MAKE UP: Michela Nacci
HAIR STYLIST: Nicola Gravela
MONTAGGIO: David Cinnella
FONICO: Davide Sergio, Giuseppe Donvito
DIRETTORE DI PRODUZIONE: Vito Nicoletti, Michele Valente
PRODUTTORI ESECUTIVI: Walter Nicoletti, David Cinnella, Elizabeth Jennings
LOCANDINA: Mario Pace
CON IL PATROCINIO: Comune di Matera, Ente Parco della Murgia Materana

Voce Spettacolo is a Film Production and Creative Multiservice Agency based in Matera and run by professionals, passionate for the entertainment industry. It’s entirely dedicated to news, interviews, cinema, music, theatre, lifestyle, events, gossip, castings and many others. This Agency is within the press lists and counts media friendship with: The AMPAS (The Oscars), Golden Globes, The Walt Disney Company, Marvel, Paramount Pictures, Warner Bros.Pictures, Netflix, 20th Century Fox, Lionsgate, Eagle Pictures, The Grammy’s, Viacom International, Warner Music, Sony Music, Rai, Mediaset, Sky. Voce Spettacolo founded Voce Spettacolo Film Festival, Celebrity Film Awards in Matera and signed several media partnerships with Italian and Hollywood festivals / events to promote art and culture worldwide.

Percy Jackson la serie TV, ha trovato finalmente il suo protagonista

Come dal titolo finalmente la serie TV Percy Jackson ha un protagonista, questa serie annunciata da Disney+, ormai nel 2020, ha avuto un po’ di problemi di percorso, in quanto non si riusciva a trovare il protagonista e anche il regista; l’anno scorso hanno iniziato a scrivere l’adattamento, naturalmente con Rick Riordan, lo scrittore dietro questa epica saga e finalmente un paio di giorni fa si è deciso il protagonista della serie, direttamente da The Adam Project Walker Scobell.

Per chi non la conoscesse la storia di Percy Jackson, inizia con il primo libro “Il ladro di Fulmini“, in cui Percy Jackson inizia a grattare solo la superficie della sua natura di semidio, in quanto all’inizio pensa di essere sfortunato visto che gli capitano sempre cose negative che fanno si, che venga buttato fuori da tutte le scuole in cui inizia ad andare, poi però dopo aver scoperto di essere un semidio figlio di Poseidone e che esiste un campo, per l’esattezza il Campo Mezzosangue, che lo accoglie e lo fa sentire come in famiglia allora inizia scoprire tutto, sui vari Dei che compongono il Pantheon Greco e inizia finalmente a farsi degli amici. Diciamo che è un libro di crescita di evoluzione, prima Percy lo troviamo, perduto in se stesso, dove il suo unico amico è un ragazzo disabile, che si scoprirà in realtà essere un satiro di nome Gloover, suo custode, poi quando inizia a entrare in contatto con i vari personaggi delle varie case di cui è composto il Campo Mezzosangue per l’esattezza 12 come gli Dei Greci, inizia a scoprire piano piano che il suo mondo, la sua famiglia e l’amore sono li in quel campo e quindi inizia ad evolversi e passare dall’infanzia all’adolescenza.

Naturalmente con gli anni sono stati fatti ben cinque libri della prima saga “Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo” dove i nostri protagonisti insieme a Percy dovranno affrontare i Titani, a parer mio una storia fantastica che ti fa non essere solo spettatore, ma che ti fa immergere così tanto da essere protagonista insieme a Percy, Annabeth e Glover, che vi consiglio di comprarvi in libreria o su Amazon o dove volete voi, o se siete come me che ultimamente non riesco molto a leggere, vi consiglio di ascoltare gli audiolibri su Storytel, dove sono letti da Moreno D’Isep, che riesce a secondo me a farti immergere tantissimo nella storia in quanto scritta molto bene e grazie alla sua bravura di lettura e alla sua recitazione.

Oltre alla prima saga di Percy jackson sono usciti altri cinque libri di una nuova serie chiamata “Eroi dell’Olimpo” dove avremo sempre i nostri amici del Campo Mezzosangue Percy, Annabeth, ecc. e avremo anche nuovi protagonisti; in questa saga non ci sarà più soltanto un campo, bensì due campi che saranno rivali, il campo Giove con Semidei Romani e il campo MezzoSangue con Semidei Greci e dovranno collaborare per salvare il mondo dai giganti e dalla rinascita della Madre Terra Gea. Non vi basta ancora, be c’è anche uno speciale chiamato “Il libro segreto” con storie inedite dei nostri protagonisti e poi altri libri integrativi per farvi sempre più entrare nel mondo di Percy Jackson.

“Le famiglie sono un disastro. E le famiglie immortali sono un disastro eterno.” cit. Rick Riordan “Percy Jackson e il mare dei mostri”

Ed esiste anche una terza saga, che comprende i personaggi che abbiamo iniziato ad amare delle due saghe precedenti, uscita in questi ultimi anni, chiamata “Le sfide di Apollo“, di cui però vi so dire poco e niente in quanto non ho ancora avuto modo di darci un’occhio, ma sicuramente le premesse sono ottime leggendo la trama, in quanto Zeus punirà Apollo per una sua disattenzione e inadempienza, lo caccerà giù dall’Olimpo e lo farà diventare un mortale sedicenne, quest’ultimo naturalmente insieme a Percy e a tutti gli altri personaggi conosciuti finora, dovrà fare di tutto per tornare ad essere un Dio.

Ultima curiosità esiste un libro di nome “Percy Jackson e gli Eroi dell’Olimpo – Le Storie Segrete” collegata ad un’altra saga, invece con gli Dei Egizi, dove Percy non centra niente, e dove i protagonisti sono Carter Kane e Sadie Kane chiamata “The Kane Chronicles“, (che per la cronaca vi consiglio di leggere perchè se amate come me gli dei Egizii e tutto ciò che fa parte della cultura egizia lo amerete), dove Percy e Annabeth conosceranno entrambe i fratelli Kane e diventeranno molto amici, quindi se amate le serie di Rick Riordan questo Cross-over lo amerete moltissimo.

Di Percy Jackson sono stati trasposti solo i primi due libri in film, con protagonista Percy Jackson (Logan Lerman) Annabeth Chase (Alexandra Daddario) e Glover (Brandon T. Jackson) e tanti altri, il primo film “Percy Jackson e il ladro di fulmini” è molto gradevole, abbastanza fedele per quanto ricordi al libro, il secondo invece, “Percy Jackson e il mare dei mostri” è stato un flop pazzesco, tanto che decisero di non toccare più la serie in quanto la trasposizione libro/film non fu assolutamente fedele anzi il regista si prese libertà sulle scene che non c’erano neanche nel libro; però arriviamo ai giorni nostri dove la Disney ha deciso di farne una serie tv e visto che Rick Riordan fa parte del progetto sicuramente possiamo ben sperare.

Sinceramente da fan di vecchia data di Rick Riordan e delle sue saghe e sapendo che lui stesso scrive la sceneggiatura insieme a Jon Steinberg, per la regia di James Bobin (La misteriosa accademia dei giovani geni, 23 Jump Street, Dora e la città perduta) sicuramente ne vedremo delle belle.

Una cosa che mi ha fatto molto piacere è stato che hanno scelto Walker Scobell, che come già detto nello scorso articolo su The Adam Project, è stato veramente molto bravo come attore affianco a Ryan Reynolds e sicuramente nella storia di Percy Jackson potrà solo che arrichirla con la sua recitazione.

Vi lascio con una frase detta da Ryan Reynolds sul suo Twitter dopo aver saputo che Walker Scobell, era stato preso per interpretare Percy Jackson, come al solito la palla allora va a voi, fatemi sapere sui miei social cosa ne pensate, se vi sono piaciuti i libri, di cui vi ho accennato sopra e se come me non vedete l’ora di vedere Percy Jackson la serie.

Immagino che ciò faccia di me la versione adulta di Percy Jackson? Congratulazioni Walker Scobell! Per me sei sempre stato un semidio. #PercyJackson” ha scritto infatti su Twitter Ryan Reynolds

Come al solito per approfondire:

Profilo Twitter Ryan Reynolds: https://twitter.com/VancityReynolds

Sito di Rick Riordan: https://rickriordan.com/news/ (dove tiene aggiornato sull’andamento dei lavori)

E i miei canali:

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Trinity Seven – Le streghe dei peccati capitali

Oggi ragazzi vi parlo di un manga/anime chiamato Trinity Seven – L’accademia delle sette streghe (o Toriniti Sebun: Shichi-nin no masho tsukai), il manga è del 2010 ancora in corso di pubblicazione, di Kenji Saitō e disegnato da Akinari Nao, in Italia è edito da Panini Comics dove potete acquistarlo oppure su Amazon, in più vi dico già che potete trovare l’anime sottotitolato in italiano su Crunchyroll, sia il manga che l’anime sono classificati come romantico, fantasy, commedia e harem. 

Ma come si struttura la trama di questo manga/anime?

Il protagonista Arata Kasuga è il classico ragazzo simpatico, un po’ maniaco, che passa le sue giornate in maniera spensierata con la sua migliore amica/cugina Hijiri Kasuga, un giorno si accorge che in cielo il sole è nero, e inizia a domandarsi se è sempre stato così; ad un certo punto inizia a parlarne con sua cugina, per scoprire che in realtà quella con cui parla non è sua cugina e che il mondo che vede in realtà è un mondo fittizio creato da quest’ultima, un Grimorio donato appunto da sua cugina prima che l’evento del Fenomeno di Decadimento distruggesse tutta la città e facesse scomparire tutte le persone. Infatti come gesto, di altruismo prima che scomparisse lei gli dona il Grimorio (detto Manoscritto di Astil), quest’ultimo è uno degli scritti più importanti al mondo e si pensa incorpori sapere anche di altri mondi, infatti per quello che ha creato questo mondo artificiale per Arata per proteggerlo.

In tutto questo appare una ragazza Lilith Asami, che risveglia il nostro Arata Kasuga da questo mondo artificiale che lui stesso si era creato tramite il Grimorio, per proteggersi dalla sofferenza e dalla perdita di Hijiri che era scomparsa, lei vorrebbe ucciderlo, ma lui dopo aver capito che è tutta una faccenda di magia, di maghi e che deve tenere a freno o comunque controllare la sua natura di Candidato Signore dei Demoni (per questo riesce ad usare il Grimorio altrimenti non ci riuscirebbe), decide di andare a studiare nella scuola di Lilith, all’accademia Biblia per imparare a padroneggiare il Grimorio e riportare indietro Hijiri.

Naturalmente in questa scuola succederà di tutto e di più, scopriremo che esistono sette streghe, da qua infatti il titolo Trinity Seven, che padroneggiano ognuna di loro un’archivio, cioè un potere da cui possono attingere per creare le magie che equivalgono ai Sette Peccati Capitali e da cui Arata dovrà imparare la magia, però la cosa divertente e che ognuna di loro è l’opposto del loro peccato capitale, esempio Lilith trae potere dal peccato capitale della Lussuria, ma ogni volta che Arata le dice qualcosa di particolare sul suo corpo, o per sbaglio finisce a far cose sconce con le altre Trinity Seven, lei finirà per sparargli o farlo volare lontano, come tipico negli anime e manga, di questa categoria commedia/harem.

Come ultima cosa vi presento solo i personaggi che andrete a conoscere nella storia e non vi spoilero altro proprio perchè voglio che voi stessi andate a vederlo e leggerlo.

Il protagonista Arata Kasuga vi dico già che il classico maniaco, le piacciono le ragazze, ha il chiodo fisso su di loro e il loro corpo e finirà sempre in situazione, perverse, equivoche e verrà sempre malmenato da qualcuna delle Trinity.

Lilith Asami professoressa dell’accademia Biblia, ragazza prosperosa, presa sempre di mira da Arata, con cui si instaurerà un sentimento romantico, ma anche super equivoco che farà si che lei sia un po’ la massacratrice di Arata, Archivio Lussuria.

Arin Kannazuki, è come si definisce lei, la futura moglie di Arata in quanto Candidato Signore dei Demoni, è molto simile a Hijiri di aspetto ed è uno dei personaggi, più strani della storia in quanto è molto calma e pacata in qualsiasi cosa succeda, il primo incontro tra lei e Arata è epico (vi dico solo nelle terme dell’accademia) Archivio Ira.

Levi Kazama la Ninja, uno dei miei personaggi preferiti, lei è un personaggio che nella vita è una ninja e ogni volta che arata fa qualcosa di peccaminoso o è in momenti romantici, spunta e succede sempre qualcosa di particolare, un personaggio a parer mio molto ben caratterizzato che si fa ben volere fin da subito Archivio Invidia.

Mira Yamana il capo delle guardie di sicurezza dell’accademia (insieme ad Akio di cui vi parlerò dopo), una ragazza molto introversa che per colpa della sua timidezza e del suo potere, tende a isolarsi, ma Arata riuscirà a farla sciogliere un po’, il suo Grimorio è una Sfera di Cristallo, Archivio Superbia.

Akio Fudō come detto prima fa parte delle guardie di sicurezza dell’accademia insieme a Mira ed è la sua migliore amica, cerca sempre di farla uscire dal suo guscio, una tipa tosta molto forte che spesso cerca lo scontro contro la Ninja Levi, entrambe specializzate in combattimenti corpo a corpo, Archivio Gola.

Yui Kurata, la strega dei sogni, la più potente insieme a Liselotte, è sempre rimasta segregata sotto l’accademia dormendo, a causa del suo potere instabile, basta poco per far addormentare tutta l’accademia, è super presa da Arata, Archivio Avaritia.

Liselotte Sherlock a parer mio insieme a Levi, uno dei personaggi più belli e complessi di tutta la storia, la maga ha una sorella gemella Selina, ed è scomparsa un giorno per un fenomeno di decadimento nella biblioteca dell’accademia è una maga oscura, Archivio Accidia.

Selina Sherlock sorella di Liselotte, va sempre in giro con una macchina fotografica suo Grimorio da cui attinge i poteri dell’archivio dell’Accidia come sua sorella, cerca sempre un nuovo scoop da Arata.

Il preside dell’accademia persona veramente molto simpatica, maniaco stile Arata, è un potente mago di Classe Paladino uno dei quattro più potenti al mondo.

Oltre all’anime composto da purtroppo solo 12 episodi della prima stagione (si spera presto in una seconda) e il manga che invece come già detto è in corsa d’opera e al momento sono usciti 27+1 volumi, sono stati rilasciati un OAV e due film che si possono reperire in rete sottotitolati.

Spero di avervi dato un’ottima prima infarinatura di questo bellissimo anime e manga, come al solito ora la palla passa a voi, l’avete letto o visto? Vi piace? Fatemi sapere sui miei social cosa ne pensate.

Come al solito vi lascio i miei social per approfondire:

Per il manga Panini Comics: https://www.panini.it/shp_ita_it/catalogsearch/result/?q=trinity+seven

Amazon: https://www.amazon.it/s?k=trinity+seven&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=312L0VJVTMBAG&sprefix=trinity+seven%2Caps%2C88&ref=nb_sb_noss_1

Per l’anime Crunchyroll: https://www.crunchyroll.com/series/G60914JM6?utm_medium=android&utm_source=share

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The Adam Project: Netflix e i viaggi nel tempo

Negli ultimi tempi, mi è capitato di vedere spesso dei film o telefilm fantascienza su Amazon Prime Video, Disney+ e Netflix e oggi vi voglio consigliare giusto un film da poco uscito proprio su quest’ultima piattaforma.

Emmett Brown: Se i miei calcoli sono esatti, quanto questo aggeggio toccherà le 88 miglia orarie ne vedremo delle belle, Marty.

L’altra sera ero con la mia famiglia e abbiamo deciso di vedere questo film, perchè dalle premesse e dal trailer era un film molto interessante, io amo tantissimo tra l’altro come attore il buon Ryan Reynolds, per chi non lo conoscesse (male ragazzi molto male), vi cito giusto un paio di film suoi, DeadPool 1-2, Free Guy Eroe per gioco, Red Notice, Lanterna Verde, e tanti altri; inoltre nel cast ci sono nomi come Zoe Saldana Guardiani della galassia 1 e 2, Star Trek e Star Trek Beyond, e tanti altri; Mark Ruffalo Hulk degli Avangers per capirci, Jennifer Garner che ricorderete per Alias, Elektra, Daredevil, e tanti altri (che ultimamente sta facendo sempre parti da mamma vedi anche il film Yes Day), abbiamo il tredicenne Walter Scobell che per quanto mi riguarda ho trovato molto interessante come recitava al fianco di Ryan Reynolds e per finire come antagonista principale abbiamo Catherine Keener che ricorderete per Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, Scusa mi piace tuo padre, Friends with Money e tanti altri.

The Adam Project del regista Shawn Levy, del 2022, è un film fantascienza, che parla di viaggi del tempo, del classico effetto a farfalla, dove la comicità e l’azione la fanno da padrona in una storia ben strutturata, ma non solo di questo parla anche di famiglia, di mancanza, di perdita e della difficoltà che un bambino adolescente può avere quando perde un genitore e cerca di interfacciarsi con quello che gli è rimasto.

La trama parla di un’uomo che arriva dall’anno 2050 Adam Reeds (Ryan Reynolds), che scappa dal futuro con il suo jet e si rifugia nel passato, in quanto una donna a capo di una corporazione Maya Sorian (Catherine Keener) lo vuole uccidere, perchè inizia a fare troppe domande e a essere sospettoso sulla scomparsa della moglie Laura Shane (Zoe Saldana) ottima pilota e donna molto scaltra avvenuto durante un viaggio nel tempo organizzato dalla corporazione. Adam a causa di una pallottola che l’ha colpito da parte a parte, e dal momento concitato della fuga, sbaglia l’anno di arrivo e finisce nell’anno 2022, dove naturalmente si rifugia, nella sua vecchia casa, ma attenzione conosciamo anche il giovane Adam (Walter Scobell), un peperino di ragazzo, che è preso di mira dai bulli a scuola, visto che non riesce a tenere a bada la sua lingua e cerca di tirare sempre battute e far sempre il simpatico, per celare la perdita del padre (Mark Ruffalo) avvenuta qualche hanno prima e vive con la madre (Jennifer Garner) con la quale ha un rapporto un po’ particolare; l’Adam del presente 2050 e passato 2022 si incontrano e da qui inizierete a divertirvi sul serio, perchè i due Adam insieme hanno una forza prorompente che la videocamera riesce a trasmettervi tantissimo, inoltre quando il piccolo Adam scoprirà di essere sposato da grande con Laura Shane (Zoe Saldana), saranno divertentissime lo scambio di battute, ma attenzione la loro moglie è veramente scomparsa in missione o forse c’è qualcosa di più? Vi lascio con questo dubbio proprio perchè sono sicuro che quando lo vedrete rimarrete a bocca aperta.

Spock: Se elimini l’impossibile, quello che rimane “per quanto improbabile” deve essere la verità

Per concludere io già solo da questo incipit con viaggi nel tempo, navicelle spaziali, e la storia che si stava articolando bene, sentivo già delle buone vibrazioni (essendo amante di Ritorno al futuro e Star Trek è il minimo) su questo film e mi ritrovo ora a consigliarvelo proprio perchè secondo me è un film che vale la pena vedere, sia da soli che in compagnia, in quanto vi trasporterà in varie epoche e vi farà strapperà più di una risata, cosa che al giorno d’oggi secondo me è molto importante.

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Al cinema arriva “Notre-Dame in fiamme’”, il nuovo film di Jean-Jacques Annaud

Sono passati tre anni dal tragico 15 aprile 2019. Alle 18.53 di quel giorno la cattedrale di Notre-Dame a Parigi è stata avvolta dalle fiamme. Una vicenda che ha lasciato il mondo con il fiato sospeso tra incredulità e shock. Il simbolo dell’arte gotica e patrimonio dell’umanità è arso sotto gli occhi di turisti e parigini, dopo oltre ottocento anni di vita. Un ‘mostro di fuoco’ che è stato sconfitto dal coraggio e dalla vocazione dei pompieri, che hanno salvato tutte le opere dal valore inestimabile.

Dal 28 marzo questa storia prende vita sul grande schermo grazie a ‘Notre-Dame in fiamme’, il nuovo film di Jean-Jacques Annaud, già alla regia de ‘Il nome della rosa’ e di ‘Sette anni in Tibet’. La pellicola sarà poi disponibile dal 15 aprile su Sky Cinema, a tre anni esatti dal rogo.

“Quando è accaduto questo evento drammatico io mi trovavo in un luogo dove non c’era la televisione, ho appreso la notizia dalla radio. Ho pensato ‘questo evento è così cinematografico che ci saranno tanti registi che vorranno buttarsi su questa occasione. L’idea di fare questo film mi è venuta soltanto un anno dopo l’incendio quando il proprietario delle sale cinematografiche in Francia voleva fare un documentario su questo”, ha raccontato Annaud alla Dire durante un incontro stampa a Roma.

Tra suspense, scene mozzafiato, immagini di repertorio, video girati con gli smartphone dai passanti (ne sono stati visionati circa 20mila), ricostruzioni realizzate da 200 esperti dell’architettura medioevale, il film Sky Original ricostruisce la vicenda raccontando le 24 ore che precedono la mattina del 16 aprile 2019, quando finalmente l’incendio che ha devastato la cattedrale parigina è stato dichiarato sotto controllo, ponendo l’accento sugli uomini e sulle donne eroici che hanno lottato per fermare le fiamme.

Ho incontrato tutti i veri pompieri, salvo due che erano in missione in Africa. Loro parlano di se stessi e del loro mestiere usando il termine ‘vocazione’ questo per me è legato alla gente di chiesa che possiede la fede. Ne sono affascinato. A modo loro hanno una fede, ma nel soccorso. E questo riguarda tutti i pompieri, non solo quelli di Parigi”, ha raccontato il regista.

In ‘Notre-Dame in fiamme’ torniamo ancora una volta a porci le stesse domande: ci sono feriti? Morti? I pompieri riusciranno a salvare le opere? L’incendio avrà fine? Notre-Dame tornerà come prima? Perché i soccorsi tardano ad arrivare? “Nessuno poteva immaginare che la cattedrale potesse bruciare. La gente è rimasta talmente frastornata che ci ha messo molto tempo prima di avvertire i pompieri. E poi c’è stato il problema, che era noto, del sistema di sicurezza del tutto incomprensibile. Possiamo fare un paragone con quello che sta succedendo in Ucraina. Nessuno avrebbe potuto immaginare lo scoppio di una guerra e nulla è stato fatto”, ha detto Annaud.

“C’è da dire che Parigi è sempre piena di cantieri, soprattutto adesso in vista delle prossime Olimpiadi. Quando è scoppiato il rogo c’erano 5500 cantieri aperti. I soccorsi a Parigi sono in grosse difficoltà. Un pompiere mi ha detto ‘noi arriviamo sul posto regolarmente con venti minuti di ritardo perché la sindaca di Parigi ha dato la priorità alle biciclette‘. Ora i pompieri si stanno organizzando per spostarsi in bici. Il camion dei pompieri, come si vede nel film, è a 850 metri dalla cattedrale, a piedi bastano 5 minuti. Loro ci hanno messo trentacinque minuti per arrivare al sagrato di Notre-Dame”. Dopo il rogo, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron aveva detto “ricostruiremo Notre-Dame entro 5 anni, ancora più bella”. Si tratta di lavori complessi “ci vorranno almeno dieci anni, ma sono convinto che sarà restaurata meglio di quanto lo sarebbe stata se non ci fosse stato l’incendio. La cattedrale, prima del rogo, era in cattive condizioni e aveva bisogno di un restauro, ma non c’era abbastanza denaro”, ha dichiarato Annaud.

Nel grande cast del film figurano Samuel Labarthe, Jean-Paul Bordes, Mikael Chirinian, Jeremie Laheurte, Maximilien Seweryn, Garlan Le Martelot, Dimitri Storoge, Pierre Lottin, Chloé Jouannet, Vassili Schneider, Elodie Navarre. La sceneggiatura è di Jean-Jacques Annaud e Thomas Bidegain, mentre la scenografia di Jean Rabasse. Distribuito da Vision Distribution,.

Fonte: dire.it

Cercasi comparse per un nuovo film che sarà girato a Sanremo il 14 e 15 marzo

Nuova opportunità legata al cinema nella provincia di Imperia, che ritorna set per una importante produzione cinematografica.

La Groenlandia SRL, casa di produzione fondata dai registi Matteo Rovere e Sidney Sibilla, con all’attivo numerosi successi italiani degli ultimi anni, verrà a girare alcune scene del loro prossimo film a Sanremo il 14 e 15 marzo.

La produzione si è affidata per il nostro territorio alla Macaia Film di Simone Gandolfo e Manuel Stefanolo per la ricerca di comparse e il necessario alla messa in scena.

Ecco la richiesta apparsa sulle pagine social di Macaia:

La casa di produzione Groenlandia, ricerca 170 comparse per le riprese del film Mixed by Erry, con regia di Sydney Sibilia (regista, tra gli altri, di Smetto quando voglio).

Le riprese avranno luogo nei giorni 14 e 15 marzo 2022 a Sanremo, mentre le prove si effettueranno in uno dei seguenti giorni: 10-11-12 marzo 2022 presso il Teatro Ariston di Sanremo.

Necessario green pass rafforzato.

Il film è ambientato nel 91, prima di compilare il modulo, controllare di rientrare nelle seguenti caratteristiche:

-Maggiorenni
-Capelli no rasature corte
Capelli no tagli asimmetrici
Capelli no meches e shatush
No tatuaggi visibili
-No gel unghie
-No sopracciglia tatuate
-No sopracciglia depilate negli uomini
-No barba lunga tipo Hipster
-Barba ammessa: 2 o tre giorni massimo
-Baffo sì

Previsto compenso

Per candidarsi compilare il seguente modulo https://forms.gle/NYxPZWsYFCwnYifS7 entro il giorno 5 marzo 2022Obbligatorio l’invio di almeno una foto in primo piano ed una a figura intera alla mail macaiafilmcasting@gmail.com. Avendo cura di nominare le foto con il proprio nome e cognome. Per informazioni: Fabio Zenoardo (cell. 3384812186) – Andrea Languasco (cell. 3280572996)”.

Il “Banff Centre Mountain Festival WT Italy” sbarca a Pietra Ligure

I migliori film di avventura, di esplorazione e di sport outdoor sul grande e sul piccolo schermo da uno dei più prestigiosi film festival. Sempre e ovunque.
Appuntamento mercoledì 9 marzo alle 20 al Teatro Moretti di Pietra Ligure.

Il BANFF Center Mountain Film Festival World Tour è una rassegna di film selezionati tra i finalisti all’omonimo film festival canadese di Banff Canada. Il BANFF Italia è un appuntamento annuale che fa tappa nelle principali città italiane tra fine gennaio e i primi di aprile, con un nuovo programma di film a ogni edizione.

I film proposti al BANFF in Italia sono corto e medio metraggi che raccontano storie di avventura ed esplorazione, di montagna e di action sport, ci mostrano la bellezza e la magia dei grandi spazi e veicolano valori come l’amore per la natura e il rispetto per l’ambiente. Nel 2022 il BANFF festeggerà i suoi primi 10 anni in Italia con oltre 35 date e numerosi eventi.

Scopri qui i nuovi film. In attesa della nuova edizione al cinema… su ITACA On Demand trovate le raccolte di film dedicate al mondo della montagna e non solo, oltre ai film delle passate edizioni del festival.

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Al cinema dal 3 al 9 marzo “Luigi Proietti detto Gigi”, il film evento di Edoardo Leo

Dopo l’anteprima all’ultima Festa del Cinema di Roma, arriverà in esclusiva al cinema per una settimana di celebrazione, dal 3 al 9 marzoLuigi Proietti detto Gigi, il documentario evento di Edoardo Leo dedicato a uno dei più importanti uomini di spettacolo italiani, prodotto da Italian International Film e Alea Film con Rai Cinema in associazione con Politeama e in collaborazione con Lexus e distribuito da Nexo Digital (elenco sale a breve su Nexo Digital).

Il racconto di Edoardo Leo si snoda attraverso lo sguardo di chi ha conosciuto Proietti sin dagli inizi della sua carriera – gli amici, la famiglia, i colleghi – e alterna materiali inediti, repertori introvabili e cavalli di battaglia indimenticabili. In questo modo la vita di Proietti viene ripercorsa sin dagli esordi, mostrando successi e battute d’arresto, fino al raggiungimento del mito. Un viaggio emozionante per scoprire chi era davvero Luigi Proietti, grazie a ricerche, backstage e la sua ultima, intensa, intervista.

All’interno del film trovano spazio anche le testimonianze preziose e dettagliate di alcune delle persone che più lo hanno avuto vicino: Renzo Arbore, Lello Arzilli, Paola Cortellesi, Fiorello, Alessandro Fioroni, Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Loretta Goggi, Tommaso Le Pera, Nicola Piovani, Anna Maria Proietti, Carlotta Proietti, Susanna Proietti, Mario Vicari.

Nato da un’idea di Edoardo Leo, il documentario è prodotto da Fulvio, Federica e Paola Lucisano con Paola Ferrari e Edoardo Leo.

Come spiega Edoardo Leo: “Luigi Proietti detto Gigi è un viaggio cominciato più di tre anni fa. Volevo girare un documentario sullo spettacolo che secondo me ha cambiato le regole del gioco del teatro italiano: “A me gli occhi, please”. E abbiamo iniziato insieme. Lunghe chiacchierate nel suo studio, decine di ore di materiale da guardare insieme. L’ho ripreso ovunque, negli spettacoli, nei camerini, alle prove.  Poi al Globe Theatre una lunga intervista, che non sapevo sarebbe stata la sua ultima.  L’improvvisa uscita di scena di Proietti mi ha catapultato in un film dove era necessario ripercorrere non solo la sua vita ma andare alla ricerca del “suo segreto”.

Un viaggio per svelare chi c’era dietro l’uomo di spettacolo.  Ho posato lo sguardo su una carriera infinita, piena di fatti artistici diversissimi tra loro e tutti di enorme importanza. Ho cercato insistentemente un filo che legasse ottanta anni precisi passati praticamente in scena. Setacciando ogni suo lavoro, ogni suo archivio. Intervistando colleghi, amici, familiari. Tutti rapiti dalle gesta artistiche di un autentico eroe dello spettacolo che per più di mezzo secolo ha unito comicità e poesia, alto e basso, pancia e sperimentazione. Ho provato a raccontare a modo mio un grande maestro”.

Luigi Proietti detto Gigi è distribuito al cinema da Nexo Digital con i media partner Il MessaggeroRadio Capital e MYmovies.it.

In arrivo in Italia il film “Martin Luther King vs FBI”, rivela i retroscena dell’ossessivo controllo dell’FBI nei confronti di Martin Luther King

Il 14, 15 e 16 febbraio arriva nelle sale italiane con Wanted Cinema e il patrocinio di Amnesty International Italia “Martin Luther King vs FBI”, il docu-film che rivela per la prima volta i retroscena dell’ossessivo controllo dell’FBI nei confronti di Martin Luther King, grazie a nuovi documenti resi accessibili dal Freedom of Information Act.

Il regista Sam Pollard (già vincitore di un Emmy Award con “By the People: The Election of Barack Obama” e nominato agli Oscar per “4 Little Girls”) esplora l’accanimento del governo statunitense sugli attivisti di colore. Per diffamare Martin Luther King, l’allora direttore dei servizi segreti John Edgar Hoover, ha usato ogni mezzo a disposizione: cimici nelle stanze d’albergo, telefoni intercettati, investigatori privati, corruzione di giornalisti affinché scrivessero articoli che lo screditassero.

Il docu-film fa riflettere sulla contrapposizione tra John Edgar Hoover e Martin Luther King, due potenti e iconiche figure che, nonostante le loro differenze, si sono proposte come difensori del Sogno Americano. “Martin Luther King VS FBI” pone degli interrogativi, importanti oggi come allora, in materia di etica e privacy: Cosa significa “libero”? Cosa vuol dire “Americano”? Chi lo decide?

Martin Luther King VS FBI”, presentato nel 2020 al Toronto International Film Festival, al Telluride Film Festival, al New York Film Festival e all’International Documentary Film Festival di Amsterdam,  ha vinto il premio per il Miglior Documentario al San Diego International Film Festival 2020, il premio della Giuria come Miglior Documentario al Santa Fe Independent Film Festival 2020, il premio come Miglior Documentario d’Archivio al Critics’ Choice Documentary Awards 2020 e il Pioneer Award al Black Film Critics Circle Awards 2021 ed è stato nominato nella short list egli Oscar 2021.

Un film dea vedere: “Tutte a casa – memorie digitali da un mondo sospeso”

In occasione dell’8 marzo, ad un anno dall’inizio del lockdown dovuto all’emergenza sanitaria Covid19, andrà in onda in prima serata alle 21.30 su La7D, il documentario Tutte a casa – memorie digitali da un mondo sospeso realizzato dal collettivo Tutte a casa, per la regia di Nina Baratta, Cristina D’Eredità, Eleonora Marino.

Il film nasce dal collettivo “Tutte a casa” composto da 16 professioniste del mondo dello spettacolo e della comunicazione che si sono conosciute su una pagina Facebook i primi giorni di marzo 2020. Hanno quindi lanciato una call in cui chiedevano a donne di tutte le età e provenienze sociali di inviare video, realizzati con lo smartphone, in cui narrassero la loro “quarantena”, che cosa stesse accadendo nelle loro case. Davanti agli 8.000 video inviati da circa 500 donne, supportate da una regia a distanza, per la creazione di una narrazione dall’ampio respiro cinematografico sono state scelte alcune parole chiave: la casa, il corpo, la cura, la crisi, la rinascita, la libertà. Ne è nato un affresco di voci del lockdown da marzo a giugno 2020 in Italia, narrato dal punto di vista delle donne: un osservatorio alternativo rispetto alla narrazione mainstreaming, tutta al maschile, della pandemia. I media, durante la quarantena, davano spazio solo a virologi, politici e scienziati e nessuno conosceva “la versione delle donne”. Eppure oggi sappiamo che sono loro ad aver pagato il prezzo più alto della pandemia, in termini economici, lavorativi ma non solo.

Nel film si recuperano i frammenti di questa realtà parallela e invisibile a tratti angosciante, a tratti ironica, spudorata, “a viso aperto”. C’è quindi la difficile quotidianità delle commesse del supermercato, tra i pochissimi luoghi aperti durante la quarantena, la dottoressa che si sveglia nella notte in preda all’ansia e agli incubi, la donna che in quarantena è riuscita a scappare da un compagno violento e chi vive come S. in un seminterrato di 30 metri quadrati e dalla finestra vede le piastrelle del cortile e un pezzo di cielo: “Mai come ora – dice – è chiaro che le scelte non sono uguali per tutti. Non avere un lavoro stabile non è uguale per tutti. Certi possono pure starci senza soldi per mesi, altri semplicemente no”. E poi ci sono i giochi sulle terrazze con i bambini, l’insegnante che online rimprovera gli studenti di copiare le versioni, la figlia che si prende cura della madre anziana, le feste di compleanno celebrate senza remore via whatsapp, il lavoro incessante delle ostetriche che monitorano le gravidanze, gli orti sui terrazzi, gli episodi di solidarietà come le sarte che cuciono mascherine di stoffa da distribuire gratuitamente, le volontarie che consegnano la spesa agli anziani.

Il racconto nato dal “tempo sospeso” è un’indagine poetica che si smarca completamente dalla narrazione d’inchiesta ma cerca le ragioni profonde e il senso di un vero e proprio “paradosso temporale”: un periodo in cui sembrava non accadere nulla ma stava avvenendo tutto, dentro le mura domestiche.

Il film è stato prodotto dal collettivo Tutte a casa con un crowdfunding su Produzioni dal basso: la raccolta fondi durata 3 mesi ha superato l’obiettivo di 15.000 euro. È stato realizzato anche grazie al sostegno di Consiglio Regionale della Puglia Teca del MediterraneoCoop. SocIl Nuovo Fantarca e Sofia Klein film. Le 16 professioniste che hanno realizzato il film sono Federica AlderighiNina BarattaGiovanna CanèMaria Raffaella De DonatoCristina D’EreditàFlavia De StrasserMaria Antonia FamaRosa FerroElisabetta GalganiElisa Flaminia InnoDésirée MarianiniEleonora MarinoBeatrice MianoViola PiccininniElettra PizziFrancesca Zanni.

La mia unica via di salvezza, parlare con qualcuno che in realtà è come parlare con nessuno: questo alla fine è un diario – dice una giovane protagonista mentre si riprende con il suo smartphone – Serve per parlare con te stessa e poi serve a mandare dei messaggi agli altri, non si sa a chi. Qualcosa rimarrà. Sapere che qualcosa rimarrà, come i re chiedevano i ritratti ai pittori. Perché questa cosa rimarrà, almeno fino a quando esisterà il cinema. Speriamo per sempre”.

(Dal film Tutte a casa, Memorie digitali di un mondo sospeso)

Tante stelle per il “Montecarlo Film Festival della Commedia”

Successo finale per la diciassettesima edizione del “Monte-Carlo Film Festival della Commedia”, promosso e presieduto da Ezio Greggio.

E’ stata la Salle Prince Pierre del Grimaldi Forum ad ospitare la passerella di personaggi. Per i film in concorso ha fatto il pieno di premi la pellicola tedesca «Nightlife» di Simon Verhoeven: ha vinto infatti per il miglior film, la migliore regia, quindi il premio del pubblico e la menzione speciale a tutto il cast.

Il premio per la miglior attrice è stato assegnato a Candela Pena, protagonista nel film spagnolo «La Boda de Rosa» (Il matrimonio di Rosa), diretto da Icìar Bollain. Il premio per il miglior attore è andato a Nando Paone per «Il ladro di Cardellini» di Carlo Luglio.

Nella categoria cortometraggi, introdotta da questa edizione, lo Short Comedy Award
per il miglior cortometraggio è andato al francese «Cash Stash» di Enya Baroux e Martin
Darondeau. Assegnati anche i premi speciali: il Monte-Carlo Film Festival Award è stato attribuito a Maggie Civantos, Sabrina Impacciatore e Andrea Morricone, il quale ha regalato un’esecuzione emozionante al pianoforte per ricordare il grande papà Ennio, scomparso recentemente; il premio alla carriera è andato al grande cineasta francese Patrice Leconte; il premio Leader del Futuro Under 30 all’attore Alessio Lapice.

Premiato anche Nino Frassica con il King of Comedy e protagonista di un’intervista surreale, incalzato da Ezio Greggio, che ha strappato risate. Il Legend Award è stato consegnato al presidente di giuria Nick Vallelonga.

La giuria era presieduta dal doppio premio Oscar Nick Vallelonga («Green Book») e composta dalle attrici Sabrina Impacciatore, l’olandese Lotte Verbeek e la talentuosa attrice spagnola Maggie Civantos.

A Roma il Premio Cinema Giovane

Dopo il blocco forzato a causa del Covid-19, la XVI edizione del Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime, la manifestazione organizzata dall’associazione culturale Cinecircolo Romano – che quest’anno festeggia il 56° anno di attività – viene annunciata dal direttore artistico, Catello Masullo, e si svolgerà al Cinema Caravaggio di Roma dal 12 al 14 ottobre .

Come ogni anno, il Comitato di selezione/Giuria ha scelto le 10 migliori opere prime del cinema giovane italiano uscite in sala nel 2019, con una selezione di tre pellicole in lizza per il Premio  Cinema  Giovane che verrà assegnato dal pubblico.

Concorrono per il Premio: l’applauditissimo Bangla di Phaim Bhuiyan, delicato ritratto di un importante squarcio multietnico romano; Il grande salto, esordio alla regia di Giorgio Tirabassi, brillante commedia in cui emerge tutta la cinefilia dell’autore e interprete del film; Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani, tratto dall’omonimo romanzo di Giacomo Mazzariol, racconto di formazione ricco di acute intuizioni narrative ed estetiche.

Le altre opere selezionate sono: 5 è il numero perfetto di Igort, affresco corale dell’Italia degli anni Sessanta; il riuscitissimo “sport-movie” Il Campione di Leonardo D’Agostini; la drammatica “favola” d’ispirazione calviniana L’uomo senza gravità di Marco BonfantiSole di Carlo Sironi, emozionante racconto fatto di solitudine e tenerezza; Detective per caso di Giorgio Romano, coraggioso e riuscito esempio di cinema civile; Mamma + Mamma di Karole Di Tommaso, commovente storia di due giovani donne e il loro desiderio maternità, messo in scena da due straordinarie attrici; Drive Me Home di Simone Catania, originale road movie che affronta con acume tematiche di grande attualità come l’emigrazione.

Il Premio Cinema Giovane propriamente detto sarà attribuito dal pubblico, sia degli adulti che degli studenti delle scuole superiori del Progetto di Educazione al Cinema d’Autore  e della A.S.L. (Alternanza Scuola lavoro).  La Giuria popolare dei soli studenti attribuirà lo speciale Premio Opera Preferita dagli Studenti.  Il Comitato di selezione/Giuria, poi, assegnerà anche i seguenti premi tecnici, ai quali concorrono tutte e 10 le opere selezionate: Menzione speciale della GiuriaMigliore AttriceMigliore AttoreMigliore RegiaMigliore SceneggiaturaMigliore MontaggioMigliore FotografiaMigliore ScenografiaMigliori CostumiMigliori MusicheMigliore Trucco; Migliori Effetti visiviMigliore ProduttoreMigliore Recensione degli Studenti.

 

PRODUTTORI DEI FILM SELEZIONATI:

·        Domenico Procacci per FANDANGOAnnamaria Morelli per TIMVISION – Bangla di Phaim Bhuiyan.

·        Alessandro Carpigo e Bruno Frustaci per SUNSHINE PRODUCTION –  Il grande salto di Giorgio Tirabassi.

·        Isabella Cocuzza e Arturo Paglia per PACO CINEMATOGRAFICANEO ART PRODUCCIONES con RAI CINEMA – Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani.

·        Marina Marzotto e Mattia Oddone per PROPAGANDA ITALIAElda Ferri per JEAN VIGO ITALIA con RAI CINEMA, coprodotto con POTEMKINO FILM (Belgio) e MACT PRODUCTIONS e CITÉ FILM (Francia) – 5 è il numero perfetto di Igort;

·        Matteo Rovere e Sydney Sibilia per GROENLANDIA con RAI CINEMA – Il campione di Leonardo D’Agostini;

·        ISARIA PRODUCTIONSZAGORA, in coproduzione con CLIMAX FILMS (Belgio) con il sostegno del MIBACT, della Regione Lazio e dell’Idm Südtirol – Alto Adige, con il sostegno del Governo Federale Belga BNP PARIBAS FORTIS FILM FINANCE – L’uomo senza gravità di Marco Bonfanti;

·        Giovanni Pompili per KINO PRODUZIONI con RAI CINEMA, in coprod. con AGNIESZKA WASIAK per LAVA FILMS – Sole di Carlo Sironi;

·        Daniela AlleruzzoSusi ZanonGuia Invernizzi Cuminetti per ADDICTIVE IDEAS SRL – Detective per caso di Giorgio Romano;

·        Angelo e Matilde Barbagallo con la collaborazione di Maria Rita Barbera per BIBI FILM con RAI CINEMA – Mamma + Mamma di Karole Di Tommaso;

·        Giampietro PreziosaMarco S. Puccioni e Michele Fornasero per INTHELFILMINDYCA con RAI CINEMA – Drive Me Home di Simone Catania.

 

LA GIURIA: La Giuria/Comitato di selezione del Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime è composto da: Catello Masullo (critico cinematografico membro SNCCI, presidente della Giuria Premio di Critica Sociale alle ultime 5 edizioni della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, direttore artistico del Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime);  Franco Mariotti (regista e critico cinematografico, conduttore di molte delle cerimonie di premiazione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia); Martine Brochard (attrice e artista di fama internazionale); Ernesto Nicosia (presidente Archivi del ‘900 e direttore artistico del Santa Marinella Film Festival); Enzo Natta (critico cinematografico); Cristiana Bini (direttore di produzione cinematografica); Roberto Leoni (regista e sceneggiatore di fama internazionale, sceneggiatore di Alejandro Jodorowskyi per Santa Sangre); Luciana Burlin (responsabile del Progetto  Educazione al Cinema d’Autore del Cinecircolo Romano e membro di Commissione Revisione Cinematografica MIBACT); Rossella Pozza (giornalista, direttore della rivista specializzata  «Qui Cinema» del Cinecircolo Romano); Antonio Rizzo (vicepresidente del Cinecircolo Romano, filmaker, giornalista, scrittore); Maurizio Gennaro (vicepresidente A.I.C. Associazione Autori Italiani della Cinematografia); Cristina Cano (musicologa di fama internazionale); Carlo Sarti (regista); Paola Tassone (direttore artistico Festival Tulipani di Seta Nera); Roberto Petrocchi (regista, direttore artistico di International Fest RomaFilmCorto); Cristian Scardigno (regista, direttore artistico del Cisterna International Film Festival); Paola Dei (critica  e psicologa del cinema); Armando Lostaglio (regista, direttore Cineclub De Sica); Ugo Baistrocchi (storico del cinema).