Vetrina di lusso per Braccialini al “JGT – Jewellery, Gem & Technology” di Dubai

Il 2022 fieristico di Graziella Braccialini ha preso il via a Dubai con il JGT – Jewellery, Gem & Technology. L’evento, alla prima edizione, ha rappresentato un momento particolarmente atteso per la holding aretina che vanta ben quattro negozi monomarca nella metropoli araba e che ha dunque previsto un importante investimento con l’obiettivo di consolidare il proprio posizionamento sui mercati degli Emirati Arabi Uniti e, in generale, del continente asiatico.

La scelta di Graziella Braccialini è stata di sfruttare questa importante vetrina per allestire uno stand personalizzato di circa quaranta metri quadrati in cui è stata presentata la nuova identità aziendale caratterizzata da un legame sempre più stretto tra il mondo della gioielleria e il mondo della moda, con le collezioni in oro che sono state poste in abbinamento alle nuove linee di pelletteria.

Il bilancio della fiera è stato complessivamente positivo: l’affluenza dei buyers è stata inferiore rispetto alle attese e alle potenzialità, ma l’evento ospitato dal World Trade Center Dubai ha comunque configurato un’importante occasione di ripartenza dopo le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria e ha fornito l’opportunità di estendere la rete commerciale. Oltre ad aver consolidato i rapporti con operatori da aree importanti quali Iran e Arabia Saudita, Graziella Braccialini ha ospitato visitatori in rappresentanza del settore orafo di nuovi mercati come quello delle Filippine

Le Vigne urbane guardano agli Emirati Arabi: la Urban Vineyards Association protagonista all’ Expo 2020 di Dubai

La Urban Vineyards Association dal 28 febbraio al 3 marzo volerà negli Emirati Arabi e sarà fra i protagonisti di Dubai Expo 2020. All’interno del Padiglione Italia, nello spazio della Regione Piemonte, l’associazione internazionale U.V.A., che a oggi riunisce 11 vigneti nati in città – ne fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York – parteciperà alla più grande mostra espositiva mondiale per promuovere il vigneto urbano, un’eccellenza dal respiro tutto italiano, come modello di turismo e di sviluppo cittadino sostenibile.

A pochi mesi da un prestigioso successo internazionale – lo scorso ottobre è entrato ufficialmente in U.V.A. il vigneto urbano di New York, il primo al di fuori dai confini europei – la Urban Vineyards Association si prepara quindi a un ulteriore upgrade sul panorama globale. La presenza all’Expo di Dubai ha, infatti, come obiettivo quello di affacciarsi a una delle vetrine più importanti in fatto di innovazione e sviluppo, per promuovere la vigna urbana come esempio di rigenerazione delle città sia sul piano del turismo sia su quello della qualità della vita per i cittadini.

Un unicum in grado di rivoluzionare le aree urbane e di diventare il simbolo di un modello di vita più sostenibile. Quattro le principali direttrici del progetto: diffondere una delle più preziose eccellenze enogastronomiche come il vino; sostenere una pianta con un ruolo centrale nell’aridocultura (o dry farming); dare vita a spazi di aggregazione verdi che ospitino piccole comunità in totale rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali; sviluppare un asset turistico, dato dal mix fra sostenibile e smart, in piena linea con i trend di rinnovamento sociale e ambientale.

Tematiche di estrema attualità che saranno il focus della conferenza U.V.A. in programma mercoledì 2 marzo alle ore 13.30 (orario italiano) presso il Padiglione Italia, in occasione del Piemonte Regional Day. L’evento, fruibile anche in diretta streaming al link https://youtu.be/hJGJWegKSng sarà l’occasione per presentare a un parterre di grande prestigio l’Associazione, i suoi soci e la filosofia alla base del progetto U.V.A., ma anche per promuovere il vigneto di città come spazio urbano di nuova generazione, efficiente e innovativo e come nuovo asset per un futuribile modello di turismo intelligente, sostenibile e inclusivo

La presenza di U.V.A. a Dubai punta pertanto ad allargare la platea di soci e investitori in tutto il mondo, attestando la forte impronta italiana in un contesto sempre più internazionale. U.V.A. sarà tra i protagonisti all’interno dello spazio dedicato alla Regione Piemonte che, fin da subito, ha accettato con entusiasmo di collaborare per il legame a doppio filo che la lega all’Associazione. Il cuore di UVA ha infatti iniziato a battere proprio nella regione sabauda, in occasione della manifestazione “Vendemmia a Torino” del 2019: fondatore e presidente è Luca Balbiano, produttore vitivinicolo della provincia di Torino che dal 2009 gestisce Vigna Villa della Regina, la vigna metropolitana del capoluogo piemontese da cui tutto è iniziato.

“L’Italia è una terra di grandi vini e il Piemonte con le sue colline di Langhe Roero e Monferrato è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità – sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte -. Per il nostro Paese il vino è cultura, storia, tradizione, ma anche futuro. Per questo siamo molto orgogliosi che proprio dall’Italia, dal Piemonte, sia partita l’intuizione che ha portato oggi a una grande sinergia internazionale per valorizzare un gioiello raro e prezioso come le vigne urbane. A Torino la “Vigna della Regina” è rinata all’interno di una delle antiche Residenze Reali, grazie al lavoro della famiglia Balbiano e del Ministero dei Beni Culturali e al supporto della Regione Piemonte con il progetto “Vendemmia a Torino – Grapes in town”. Ma in altre parti del mondo esistono esperienze analoghe, pur nella loro unicità, che raccontano di radici così forti da riuscire a svilupparsi perfino nel cuore urbano di una metropoli. Credo che valorizzare questo patrimonio sia una occasione straordinaria per tutti coloro che hanno la fortuna di esserne custodi, a cominciare da noi”.

“In un momento complesso a livello globale come quello che stiamo attraversando ormai da diversi anni è diventato fondamentale studiare nuovi approcci e promuovere modelli virtuosi per il nostro pianeta – Racconta Luca Balbiano, Presidente di U.V.A. – Una vetrina come quella dell’Expo Dubai è un’occasione imperdibile per poterci raccontare e per promuovere la nostra Associazione e i progetti in cui crediamo fortemente. Il vigneto urbano non ha soltanto valore dal punto di vista vitivinicolo. È un patrimonio storico, culturale e sociale che va tutelato e accompagnato nella sua evoluzione. È un modello innovativo per le città di domani, un inno alla bellezza sostenibile, un’opportunità da cogliere per dare vita ad un turismo più consapevole, intelligente e rispettoso. È l’esempio perfetto di come la Natura possa davvero salvare il mondo”.

 

 

Le vigne urbane riunite nella Urban Vineyards Association sono:

  • Vigna della Regina all’interno di Villa della Regina a Torino
  • la vigna Clos Montmartre di Parigi
  • il Clos de Canuts a Lione
  • i vigneti ritrovati della Laguna di Venezia
  • la vigna di Castel di Pugna “Senarum Vinea” di Siena
  • la Vigna di Leonardo all’interno della casa degli Atellani a Milano
  • la Vigna del Gallo all’interno dell’orto botanico dell’Università di Palermo
  • i filari di San Francesco della Vigna a Venezia
  • il Clos all’interno del Palais des Papes di Avignone
  • i filari di Rooftop Reds impiantati sui tetti  di Brooklyn a New York
  • la Etna Urban Winery di Catania

Fanno parte di U.V.A. anche:

  • Amici di Villa della regina
  • Coldiretti Piemonte
  • Benedetto Carella
  • Associazione Nazionale Città del Vino.

Urban Vineyards Association

www.urbanvineyards.org
info@urbanvineyards.org
Instagram e Facebook: @urbanvineyards

LE VIGNE URBANE SOCIE DI U.V.A.

 

VIGNA DELLA REGINA

Villa della Regina, Torino

Spingendo lo sguardo dal cuore di Torino, fin dietro la Gran Madre di Dio, ci troviamo di fronte allo spettacolo austero ed elegante di Villa della Regina e della sua vigna.

Ripristinata dopo un lungo periodo di abbandono, essa ospita, unica tra le Vigne Urbane, una produzione DOC: la tipica Freisa, già coltivata nella vigna in epoca sabauda.

LA VIGNA DI LEONARDO DA VINCI

Casa degli Atellani, Milano

Dal Rinascimento direttamente ai giorni nostri, troviamo a Milano la Vigna di Leonardo, donata al genio toscano da Ludovico il Moro come ringraziamento per la progettazione dei canali. Una perla rara a pochi metri da Santa Maria delle Grazie, nella splendida cornice rinascimentale di Casa degli Atellani.

 

LAGUNA NEL BICCHIERE – LE VIGNE RITROVATE

Venezia

L’associazione culturale Laguna nel Bicchiere collabora con le scuole di Venezia per la riscoperta di luoghi abbandonati nel tempo e trasmissione delle tradizioni ai giovani.

Si occupa di 5 vigneti: due nelle isole di San Michele e Sant’Elena in monasteri del XIII secolo, uno alla Giudecca, uno a Malamocco e un altro all’isola delle Vignole.

VIGNA DEL GALLO

Orto botanico di Palermo

La Vigna del Gallo nell’Orto Botanico di Palermo racchiude 95 vitigni autoctoni, patrimonio inestimabile della viticoltura siciliana e testimonianza tangibile della biodiversità dell’isola. Il progetto coinvolge il Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo e il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, con la collaborazione della Facoltà Universitaria di Agraria.

 

SAN FRANCESCO DELLA VIGNA

Venezia

San Francesco della Vigna il più antico Vigneto Urbano di Venezia, si compone di tre chiostri: due adibiti a orto e vigneto, il terzo utilizzato per la raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione. I ricavati del vino prodotto, l’Harmonia Mundi, viene utilizzato per finanziare borse di studio per gli studenti della Facoltà di Teologia locale.

 

ETNA URBAN WINERY

Catania

Un’antica e rinomata vigna alle pendici dell’Etna si risveglia, dopo decenni di abbandono, circondata dalla periferia di Catania. È questa la strana storia di Etna Urban Winery, una delle new entry in UVA, realtà dinamica tra le più emblematiche per la sua capacità di proiettare verso il futuro le antiche tradizioni agricole dei nostri avi.

SENARUM VINEA

Siena

Gorgottesco, Tenerone, Salamanna, Prugnolo Gentile, Rossone, Mammolo: sono i vitigni “reliquia” coltivati nel Vigneto Urbano di Siena, riscoperti, con l’impiego di tecniche agricole antiche, grazie a Senarum Vinea e al Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiane dell’Università degli Studi di Siena, con l’Associazione “Città del Vino”.

CLOS DE MONTMARTRE

Parigi

Di proprietà della città di Parigi, è gestito dal Comité des Fêtes et d’Actions Sociales de Montmartre – Paris 18ième, il vigneto nasce dall’impegno della società civile locale che lo salva dalla speculazione edilizia nel 1933. La vigna (ad oggi 1800 viti, con 30 varietà diverse) e la sua produzione sono dedicate al sostegno dell’associazionismo locale.

CLOS DE LA VIGNE DU PALAIS DES PAPES

Avignone

Unico vigneto intra-muros AOC in Francia, patrimonio mondiale dell’UNESCO, la vigna si affaccia meravigliosamente sulla città storica e sul Rodano dalla cima del Rocher des Doms, il terrazzamento-giardino dei papi avignonesi. E’ affidato alla Compagnons des Côtes du Rhôn; tra i principali promotori della produzione vinicola della Côtes du Rhôn.

 

CLOS DE CANUTS

Lione

Situato nel Parc de la Cerisaie a Croix-Rousse (ex distretto dei lavoratori della seta soprannominato i “canuts”) di proprietà della città di Lione, è gestito dalla Rèpublique des Canuts, la realtà associativa più rappresentativa della città di Lione, per la quale essa svolge un ruolo centrale di promozione del folklore e delle tradizioni locali.

ROOFTOP REDS

New York

Nella primavera del 2016, Rooftop Reds lancia il primo Vigneto Urbano produttivo a New York City. La sua mission è ambiziosa, andando ben oltre il semplice portare la viticoltura nel settore dell’agricoltura urbana. Rooftop Reds sta guidando l’innovazione nel mercato del vino dello Stato di New York e piantando i semi per una nuova generazione di appassionati di viticoltura.

L’exploit di Dubai: nel 2021 ha accolto 7,28 milioni di visitatori internazionali

Dubai ha accolto 7,28 milioni di visitatori internazionali nel 2021, pari a un incremento del 32% sull’anno precedente.

Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Department of Economy and Tourism (Det), le visite internazionali (trainate anche dall’Expo) hanno superato i 3,4 milioni di visitatori nel quarto trimestre del 2021, raggiungendo il 74% del totale degli arrivi turistici pre-pandemia nello stesso periodo del 2019; un risultato che ha consentito agli hotel di Dubai di registrare una performance stellare nel quarto trimestre.

Un trend positivo che secondo le previsioni continuerà per tutto il 2022 e oltre, confermando ulteriormente il recente posizionamento di Dubai come destinazione più popolare del mondo nei Tripadvisor Travellers’ Choice Awards 2022.

Issam Kazim, ceo Dubai Corporation for Tourism & Commerce Marketing, ha commentato: «Il piano di successo di Dubai per andare oltre la pandemia ed emergere come una destinazione altamente competitiva, attraente e resiliente è il risultato della costante ispirazione della nostra leadership visionaria volta a posizionare Dubai come la città leader per il business, gli investimenti e il turismo».

Il nuovo slancio negli arrivi emerge dall’analisi delle performance per singolo Paese nel corso dell’anno: l’India è il primo mercato con 910.000 visitatori annuali (+5,3% rispetto all’anno precedente), seguita dall’Arabia Saudita con 491.000 arrivi (+22,8%), mentre la Russia e il Regno Unito hanno contribuito rispettivamente con 444.000 (+50,3%) e 420.000 viaggiatori (+7,1%).

Il mercato italiano torna ad affermarsi nella lista dei Paesi Top 20 che maggiormente hanno contribuito agli arrivi internazionali a Dubai. Con un totale di 106.000 visitatori, l’Italia conferma una ripresa importante delle visite in seguito all’eliminazione delle restrizioni ai viaggi nella seconda parte del 2021.

Un pilastro fondamentale del successo di Dubai sono state le innovative campagne globali e regionali con celebrità, influencer e personalità di spicco volte a evidenziare ulteriormente il fascino unico della città e la sconfinata offerta di esperienze disponibili.

Fonte: agenziadiviaggi.it

Con Emirates si volerà due volte da Sydney a Dubai

Novità in vista per Emirates. Per la primavera e più precisamente dal 1 marzo la compagnia emiratina, come racconta lagenziadiviaggi.it, opererà un secondo volo  giornaliero sulla rotta Sydney-Dubai, servito dall’iconico aereo A380.

Emirates offrirà ai clienti altri sette voli settimanali, per raggiungere quattordici servizi settimanali da Dubai alla capitale del Nuovo Galles del Sud.Una annuncio che segue di pochi giorni l’annuncio della riapertura dei confini australiani prevista per il 21 febbraio.

La frequenza giornaliera aggiuntiva tra Sydney e Dubai opererà come EK412/413 e offrirà 14 suite di prima classe, 76 sedili reclinabili in Business Class e 426 posti ergonomici in Economy Class. I biglietti possono essere prenotati sul sito del vettore sull’app Emirates o tramite agenti di viaggio online e offline.

Il volo Emirates EK412 partirà da Dubai ogni giorno alle 10:15, arrivando a Sydney alle 07:00 del giorno successivo. Da Sydney, l’EK413 partirà alle 21:45 e arriverà a Dubai alle 05:15 del giorno successivo. Con la scelta aggiuntiva di orari per adattarsi ai loro piani di viaggio, i clienti australiani e internazionali possono anche prenotare EK414 che vola ogni giorno da Dubai, con partenza alle 02:00 e arrivo alle 22:30 a Sydney.

Il volo di ritorno da Sydney, EK415, parte alle 06:00 e dovrebbe arrivare a Dubai alle 13:20. Tutti gli orari sono locali.

Go World promuove la sicurezza del volo diretto Bologna – Dubai

Go World, gruppo di tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi su misura in tutto il mondo, è lieta di comunicare il grande successo riscosso dell’evento, creato in collaborazione con l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e la compagnia aerea Emirates, che ha coinvolto 11 agenzie di viaggio dell’Emilia Romagna partner del gruppo.

Gli agenti di viaggio, accompagnati da Chiara Veroli, Product Manager Go Asia e Bruno Normanno, Area Manager Emilia Romagna di Go World, hanno avuto l’opportunità di testare gli alti protocolli di sicurezza predisposti dall’Aeroporto Marconi di Bologna e Emirates per assicurare ai passeggeri una procedura di imbarco in totale sicurezza per i voli settimanali Bologna – Dubai.

Il percorso testato dagli agenti di viaggio, è quello predisposto per tutti i viaggiatori, ed è iniziato in stazione centrale a Bologna con la salita a bordo del Marconi Express, treno che porta all’aeroporto in 7 minuti. Una volta arrivati in aeroporto gli agenti hanno potuto vedere il nuovo punto Tamponi (rapidi e PCR) operativo 7 giorni su 7 e hanno percorso tutti gli step all’insegna della sicurezza: dal check in, all’attesa nella lounge fino alla salita sull’aeromobile.

“Siamo molto contenti di questa iniziativa volta a dimostrare agli agenti di viaggio che i loro clienti possono viaggiare in totale sicurezza e che i protocolli messi in atto funzionano perfettamente”– afferma Marco Berettini, Direttore Commerciale Go World. “Ringraziamo per la collaborazione l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e la compagnia area Emirates, partner di Go World ormai da anni, e ci aspettiamo che a breve si possa veramente parlare di una ripartenza per i viaggi in destinazioni stupende e sicure come gli Emirati Arabi”.

Emirates ha ripreso ad operare i collegamenti tra Bologna e Dubai a novembre del 2020 con due frequenze settimanali, portate successivamente a tre a seguito della crescente domanda. I tre collegamenti settimanali verso Dubai sono operati con i Boeing 777-300ER ogni mercoledì, venerdì e domenica. Anche a Bologna, come in tutte le altre città in cui opera in Italia, Emirates si impegna a tutelare i clienti, il personale e le attività aziendali attraverso il rispetto costante degli standard di sicurezza internazionali e l’adozione di pratiche che mettono in luce la responsabilità individuale di ciascuno.

Go World propone tour insoliti come il Trekking Emirati Arabi: alla scoperta delle bellezze naturali dell’entroterra (8 gg, 7 notti a partire da 3.120€ voli esclusi con Emirates), con la possibilità di visitare non solo Dubai ma anche il deserto di Fossil Rock, le montagne di Al Hajar, in kayak la Riserva Naturale di Al Qurn e la Via Ferrata a Ras Al Khaimah.

Imperdibile il pacchetto week end, con partenze ogni sabato (4 giorni/3 notti da 1.130€ con voli Emirates inclusi) Speciale Expo 2020 per connettere le menti e creare il futuro, per visitare l’Expo a Dubai dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022, inclusa la visita alle case tradizionali del quartiere di Bastakya, una sosta fotografica alla Moschea Jumeirah e al Burj Al Arab, la salita fino al 124° piano del Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo che domina lo skyline cittadino e la cena in dhow, antiche imbarcazioni tipiche del golfo, per navigare tra le acque della città.

Tra le proposte eco, il viaggio Tour Emirati Arabi Insoliti: tra tradizioni, profumi e sapori autentici (8 gg, 7 notti a partire da 3460€ voli esclusi con Emirates) per scoprire le tradizioni e la cultura millenaria: inclusi un workshop di calligrafia per conoscere la scrittura araba, la visita al vecchio quartiere di Sharjah, la visita in una fattoria con chiacchierata con la padrona di casa, un corso di cucina con famoso chef partendo dall’acquisto degli ingredienti al mercato locale e la scoperta dei dromedari e dei cavalli arabi purosangue, parte integrante della cultura araba.

Per maggiori informazioni sui viaggi Go World per gli Emirati Arabi visitare il sito www.goworld.it

Solidarietà all’Italia anche dagli Emirati Arabi, il Burj Khalifa si veste di tricolore

In ordine cronologico è l’ultimo di tanti altri monumenti nel mondo che in questi giorni si sono illuminati con il tricolore italiano per mostrare solidarietà e vicinanza al nostro Paese sull’emergenza Covid-19.

Il Burj Khalifa di Dubai, il celebre grattacielo più alto del mondo con i suoi 829,80 metri simbolo degli Emirati Arabi Uniti,  si è illuminato  con i colori della bandiera italiana alternati alla scritta “Siamo con te”, in segno di solidarietà e amicizia con l’Italia nel comune impegno a vincere la sfida del coronavirus.

“Insieme a tutti gli italiani che vivono e lavorano qui, sono grato al governo degli Emirati Arabi Uniti per questo gesto di vicinanza ed affetto nei confronti del nostro Paese”, ha dichiarato l’ambasciatore italiano negli Emirati, Nicola Lener. “Italia ed Emirati Arabi sono più uniti che mai nel rafforzare la loro collaborazione reciproca e condividere tutte le risorse possibili per fare fronte a questa sfida di portata globale”.

Al Dubai air show presente anche il mini-terminal “portatile” di Leonardo

Il terminal permetterà lo sviluppo di una rete di collegamenti “point to point” per trasferimenti all’interno di aree urbane e tra le città, fornendo servizi generalmente disponibili solo in strutture aeroportuali lontane dal centro.

Realizzato con lo Studio di Architettura Archea Associati di Firenze, presenta un design altamente eco-compatibile e modulare con l’impiego di materiali riciclabili e la possibilità, se necessario, di essere trasportato presso altre località.

Una struttura, con queste caratteristiche, sarà costruita proprio a Dubai a Expo 2020 e Falcon Aviation lo utilizzerà per fornire i servizi di trasporto in elicottero ai visitatori. Il nuovissimo concetto di terminal dedicato a elicotteri e convertiplani che combina eliporto, aree commerciali e lounge in un’unica soluzione integrata è stato presentato al Dubai Air Show, uno dei più attesi appuntamenti del settore aerospaziale non solo nel Medio Oriente ma in tutto il mondo

A Dubai i Campionati Mondiali Paralimpici di atletica leggera

Millequattrocento atleti in gara, cento Paesi rappresentati, in palio i titoli iridati ma anche i pass per i prossimi Giochi Paralimpici Estivi di Tokyo 2020: queste le premesse dei Campionati Mondiali Paralimpici di Atletica Leggera, in programma a Dubai dal 7 al 15 novembre.

La squadra azzurra in partenza per gli Emirati Arabi è composta da diciassette atleti, sei donne e undici uomini: Martina Caironi (100 e salto in lungo T63), Francesca Cipelli (salto in lungo T37), Monica Contrafatto (100 T63), Oxana Corso (100 e 200 T35), Arjola Dedaj (100 e salto in lungo T11), Assunta Legnante (getto del peso e lancio del disco F11), Luca Campeotto (400 T62), Giuseppe Campoccio (getto del peso F33), Marco Cicchetti (salto in lungo T44), Raffaele Di Maggio (400 T20), Emanuele Di Marino (400 T44), Diego Gastaldi (400 e 800 T53), Roberto La Barbera (salto in lungo T64), Simone Manigrasso (100 e 200 T64), Marco Pentagoni (salto in lungo T63), Oney Tapia (lancio del disco F11), Lorenzo Tonetto (lancio del disco F64).

Giro del mondo con Costa Crociera per 2300 passeggeri

Sono 2.300 i passeggeri ospiti a bordo di “Costa Luminosa”, partiti pochi giorni fa da Venezia, per un nuovo “Giro del Mondo”. Un’emozionante crociera di 112 giorni alla scoperta delle meraviglie di 5 continenti, solcando 3 oceani e visitando 43 destinazioni, per poi fare ritorno in Italia, a Venezia, il 27 aprile 2019. Si tratta della dodicesima edizione di questa splendida crociera, che Costa ha iniziato a riproporre ogni anno dal 2011, ispirandosi al grande successo che questo viaggio aveva negli anni Settanta. Dal 2011 circa 60.000 ospiti della compagnia italiana hanno partecipato ad almeno una delle tre tratte del Giro del Mondo, di cui circa 14.000 francesi, 12.000 tedeschi e oltre 11.000 italiani. Il Giro del Mondo 2019 di Costa Luminosa toccherà destinazioni come Brasile, Argentina, Cile, Isola di Pasqua, Polinesia, Nuova Zelanda, Australia e Indonesia, Singapore, Malesia, Thailandia, Sri Lanka, India, Dubai, Oman e Giordania, viaggiando sempre verso ovest. Già in vendita il Giro del Mondo edizione 2020 e anche quello del 2021, che avrà un itinerario mai visto prima, dedicato all’Africa e all’America, che comprende destinazioni come India, Maldive, Sud Africa, Terra del Fuoco, Cile, Perù e New York.

Miglior “prof” italiano sarà premiato dal Miur

Roma.  Anche l’Italia avrà il suo “Nobel” per l’insegnamento. Il ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, vuole introdurre anche in Italia il premio al migliore prof dell’anno prendendo spunto dal Global Teacher Prize da un milione di dollari, messo in palio dalla Varkey Gems Foundation,
assegnato a Dubai.  Leggi tutto “Miglior “prof” italiano sarà premiato dal Miur”

Il Principato di Seborga ora parla anche in Indiano

Seborga. Da ieri il Principato di Seborga parla anche indiano. Nel paese arroccato sulle alture di Bordighera si è svolta la cerimonia di nomina del nuovo rappresentante del Principato per l’India. E’ Surinder Pal Singh Oberoi nato nel 1956 a Nangal (India) e risiede dal 1993 a Dubai (Emirati Arabi Uniti), dove è attualmente Chairman del Dubai Grand Hotel e della divisione emiratina di Apex Group of Companies, da lui stesso fondata. Filantropo molto noto in India (dove ha fondato la “Sarbat Da Bhala Charitable Trust”) e nello stesso Emirato di Dubai, nel 2013 divenne noto per aver sottratto alla pena capitale 17 indiani accusati della morte di un uomo pakistano, pagando per loro un riscatto in denaro; per tale atto ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Leggi tutto “Il Principato di Seborga ora parla anche in Indiano”