Dr Stone dal futuro al passato in maniera strampalata

Da un po’ di tempo, vedevo su Crunchyroll, questo anime Dr Stone e non so perché mi ispirava, sarà che il protagonista, Senku, con i capelli così mi ricordava un po’ Yu-gi-oh, chi lo sa, eppure nelle ultime settimane, mi sono iniziato a vedere questa serie anime e mi sono meravigliato da quanto ti prendesse e fosse bella, una storia che racchiude più generi dall’avventura alla fantascienza, dal comico alla storia, dal postapocalittico alla cultura.

La serie anime di cui parlo, è tratta da un manga, che appunto si chiama Dr Stone (ドクターストーン Dokutā Sutōn in giapponese), scritto da Riichirō Inagaki e disegnato da Boichi, composto da 26 volumi edito da Star Comics (al momento ne sono usciti 20, quindi è in fase di pubblicazione), mentre l’anime è composto da 35 episodi, divisi in due stagioni, più due speciali che potete trovare sottitolati in italiano su Crunchyroll (inoltre, è stata annunciata una terza stagione in arrivo nel 2023), è stata fatto tra le altre cose un manga spin-off, chiamata Dr. Stone Reboot: Byakuya (Dr.STONEドクターストーン reboot:夜Dokutā Sutōn Ribūto: Byakuya), dove c’è il padre di Senku e la sua storia.

Ma addentriamoci insieme nella storia, immaginatevi un ragazzo, Taiju, che un bel giorno, mentre è a scuola, va dal suo migliore amico, che vediamo con camice da laboratorio in aula di scienze, Senku, e gli dice “Oggi mi dichiarerò alla ragazza che amo Yuzuriha“, il suo amico naturalmente lo prende in giro, ma sotto sotto sa che lo farà, così decide di andare alla finestra, insieme ad altri compagni per vedere la dichiarazione, anche se sa già che la ragazza sicuramente dirà di si, al suo amico.

Taiju, arrivato davanti ad un albero, dietro alla scuola, dove lo sta aspettando Yuzuriha, sta per dichiararsi, quando una luce fortissima di color verde, investe tutto il mondo, lui per paura, si mette davanti alla ragazza e da quel momento tutto cambia, l’intera razza umana, viene pietrificata all’istante, però ci accorgiamo che Taiju continua ad essere cosciente, dentro alla pietra, determinato a riuscire a spaccare la pietra che lo avvolge e così a dichiararsi finalmente alla sua amata.

Passano 3700 anni e un bel giorno ci riesce e si trova in una grotta, con un liquido che continua a caderle sulla nuca, sarà stata la sua determinazione a spaccare la pietra o forse quel liquido, che continuava a cadergli addosso?

Esce dalla grotta e scopre che l’umanità ha fatto un repentino passo indietro, fino a tornare all’età della pietra, infatti non ci sono più, case, palazzi, negozi o oggetti del XXI secolo, intorno a lui le persone sono ancora pietrificate, ma ricordatevi che per lui la cosa più importante e Yuzuriha e dopo aver capito dove si trova, va a cercarla e appena trovata, gli promette di salvarla nonostante lei sia ancora nella pietra. Ma attenzione, l’albero che ha protetto la sua amata, ha su una scritta fatta da Senku, ebbene si, perché a quanto pare lui, è riuscito a uscire dalla pietra mesi prima e gli scrive di raggiungerlo.

Da li inizierà l’avventura dei nostri due amici, Senku e Taiju, che insieme si prefiggeranno, lo scopo di salvare la razza umana e far progredire la scienza in brevissimo tempo, per far si di tornare velocemente a come era il passato, con la scienza al suo massimo splendore.

E fin qua, la storia per quanto mi riguarda, era già molto interessante, infatti la cosa bella di questo anime/manga e che ti spiega, come creare gli oggetti, che servono per far si che la scienza progredisca, partendo dalla semplice frantumazione di determinati minerali, per costruire i principali materiali, per progredire nelle ere esattamente come nella nostra antichità, il tutto in maniera strampalata ma reale, tipo come costruire la prima panacea medicinale (l’antibiotico), oppure la prima lente per occhiale o cose così.

Ma torniamo alla storia, un giorno Senku e Taiju, capiscono come risvegliare le varie persone dalla pietrificazione, allora vanno a prendere Yuzuriha, ma vengono attaccati da dei leoni e leonesse, per paura di rompere la statua di pietra che imprigiona l’amore di Taiju, decidono di risvegliare un ragazzo, Tsukasa, conosciuto come il liceale più forte che sia mai esistito, grandissimo errore, infatti all’inizio li aiuta salvandoli e nutrendoli, poi Senku, capisce che c’è qualcosa che non quadra in lui e scopre che il vero scopo di Tsukasa, è eliminare tutti gli adulti, per creare un mondo tutto suo, senza la tecnologia moderna visto che ha portato in passato a guerre, ingiustizie e differenze tra poveri e ricchi.

Da qua inizierà, la creazione di due fazioni ben distinte, l’impero di Tsukasa contro il mondo della Scienza di Senku, Taiju e Yuzuriha (si anche lei viene risvegliata tranquilli), ma la domanda grande che aleggia è la seguente, “Cosa potranno fare due ragazzi, uno mingherlino amante della scienza e uno con una forte resistenza e una ragazza, contro il liceale più forte che sia mai esistito?”, “Dove potranno trovare un aiuto?”, “E soprattutto siamo sicuri che siano gli unici, umani?”

Altro non vi dico, altrimenti entro troppo nello spoiler, però una cosa voglio dirvela, questo anime/manga, mi ha ricordato quando da piccolo, guardavo “Siamo fatti così”, ed ero preso dalla sete di scoperta, di come funzionava il mio organismo, naturalmente, quella sensazione qua è palpabile perché quando Senku inizia a spiegarti, come costruire qualcosa, scopri delle cose che non avresti mai pensato e in più questa contrapposizione, tra queste due fazioni è molto interessante e ti domandi chi avrà mai la meglio, facendoti così avvicinare ulteriormente all’anime/manga.

Ora la passa la palla passa a voi, che ne pensante di questo primo incipit, lo andrete a vedere, oppure vi comprerete il manga? Io come al solito vi lascio un po’ di link utili su dove trovare cosa:

Crunchyroll:

Prima stagionehttps://www.crunchyroll.com/it/dr-stone/episode-1-stone-world-786941

Seconda stagionehttps://www.crunchyroll.com/it/dr-stone/episode-1-stone-wars-beginning-801906

Specialehttps://www.crunchyroll.com/it/dr-stone/dr-stone-special-episode-ryusui-ryusui-853149

Dr Stone Manga Amazonhttps://www.amazon.it/dp/8822610768/ref=cm_sw_em_r_mt_dp_7J9JJ5V1C9A0W56E4YQ5?_encoding=UTF8&psc=1

Star Comics: https://www.starcomics.com/fumetto/dragon-245-dr-stone-1

Dr Stone Reboot Amazon:https://www.amazon.it/dp/8822622235/ref=cm_sw_em_r_mt_dp_RDW7WD0DC3ZJSTWCH8KY?_encoding=UTF8&psc=1

Star Comicshttps://www.starcomics.com/fumetto/dr-stone-reboot-byakuya

ed ecco il mio nuovo link dove trovate tutto su di me:

https://linktr.ee/vanhellsingtv

A Palazzo Oddo di Albenga l’Antologica di Binny Dobelli

Sabato 18 giugno, alle ore 17.00, Palazzo Oddo di Albenga (via Roma 58) ospita l’inaugurazione della mostra “Antologica” di Binny Dobelli, artista tra le più stimate della Riviera.
In esposizione un centinaio di opere che raccontano la lunghissima carriera di Binny Dobelli.

Le cento opere esposte nella mostra “Antologica” colgono luci, colori e sfumature del paesaggio della Riviera ligure nei suoi aspetti meno immediati e dimostrano al contempo la capacità di Binny Dobelli di adattare la composizione e il suo sguardo a stili e tecniche differenti: presso Palazzo Oddo si potranno infatti ammirare dipinti a olio, acquarello, acqueforte e acquatinta.

Binny Dobelli è nata a Introbio (Lecco) e ha studiato pittura a Milano e Como. Ha esposto le sue opere nella prima personale a Biella nel 1965. Ligure per elezione, vive e lavora ad Alassio. La sua opera è stata al centro di cinquantotto esposizioni personali in Italia e all’estero e la sua attività artistica è stata oggetto di numerosi interventi da parte di intellettuali, scrittori e critici qualificati. Tra le molte presentazioni ai cataloghi figurano le firme di Piero Chiara, Giuseppe Conte, Gina Lagorio, Nico Orengo, Eugenio Scalfari e Mario Soldati hanno presentato suoi cataloghi.

L’inaugurazione del 18 giugno è presentata da Matteo Paoletti (Dipartimento delle Arti, Università di Bologna). La mostra sarà visitabile fino al 10 luglio 2022 (orari: da martedì a domenica 17.00-19.00; venerdì, sabato e domenica 21.00-23.00). L’esposizione è patrocinata da Comune di Albenga, Fondazione Oddi e Rotary Club Albenga. L’ingresso è libero.

Un venerdì ricco di appuntamenti, dall’enogastronomia all’arte passando per l’affascinante storia del Centro Storico di Albenga

Il Comune informa che domani venerdì 6 maggio in Piazza San Michele alle ore 10.30 si terrà la premiazione di Fior d’Albenga 2022.

A seguire, fino alle ore 13.00, si terrà lo showcooking realizzato grazie alla preziosa collaborazione dell’Istituto Alberghiero a recupero delle due giornate annullate a causa maltempo dell’evento “Albenga in Tavola”.

Per l’occasione sarà possibile degustare piatti e preparazioni a base asparago violetto e carciofo spinoso.

.Nel pomeriggio alle ore 17.30 in piazza San Siro partirà il secondo tour organizzato in concomitanza con la mostra di Andy Warhol (presso l’omonima piazza ).

Il percorso storico sarà illustrato dalla maggiore e illustre storica di Albenga dott.ssa Josepha Costa Restagno la quale racconterà la storia millenaria dei maggiori palazzi nobiliari che gravitano su via Roma. Un incontro affascinante intrigante che racchiude la storia il presente e la vita percorsa attraverso i secoli e gli avvenimenti che hanno forgiato la storia Ingauna.

 

Restauro quadro settecentesco a cura dei Lions

Sarà restaurato a cura del Lions Club Imperia La Torre uno dei quadri più belli del Settecento portorino. Il dipinto raffigura Santa Lucia, ed era conservato nella vecchia Cattedrale, sul Parasio. Dopo la distruzione della chiesa, numerosi dipinti vennero distribuiti tra le varie parrocchie cittadine, e di alcuni si sono perse le tracce. Il quadro di Santa Lucia era invece finito nelle sacrestie del nuovo Duomo, ma le sue condizioni destano preoccupazione. Anni di esposizione ai fumi delle candele, e poi anni di abbandono lo hanno ammalorato al punto da renderne problematica la conservazione.

E non è l’unico dipinto a trovarsi in queste condizioni.  Don Lucio, il parroco di Porto Maurizio, ha lanciato un appello per un restauro conservativo che consenta di arrestare il degrado di una decina di quadri. Per il momento ne sono stati “adottati” cinque, quasi tutti da privati cittadini preoccupati di salvaguardare queste testimonianze del periodo pittorico più fecondo di Porto Maurizio, un vero patrimonio artistico per tutta la città.

Il Club Lions Imperia La Torre ha raccolto l’appello. Nel corso di una serata conviviale, l’architetto Cristina Tealdi, curatrice del progetto, ha illustrato i problemi e le prospettive della quadreria parrocchiale, spiegando che il restauro consentirà anche di svelare il “mistero” dell’autore del dipinto, molto probabilmente uno dei più quotati artisti del Settecento.

Perché la scelta è caduta su questo quadro? Santa Lucia, come è noto, è protettrice dei ciechi, mentre i Lions si fregiano del titolo di “Cavalieri della luce” per le loro molteplici attività a sostegno dei non vedenti.

Grandi nomi per la rassegna invernale – primaverile dei Martedì Letterari del Casinò di Sanremo.

 

“Dopo il successo della stagione autunnale 2021 dove abbiamo ospitato tanti personaggi prestigiosi come Stefano Zecchi, Oscar Farinetti, Massimo Inguscio, Mariolina Venezia, Marco Malvaldi,  Franco Forte solo per citarne alcuni, presentiamo i primi due mesi di una nuova prestigiosa stagione di incontri, che ci accompagneranno tutto l’anno. I Martedì Letterari rappresentano un forte momento di coesione con la città e il territorio, basato sul confronto, l’approfondimento culturale ma anche sull’intrattenimento per lo spirito.” Sottolinea il consigliere del Cda Dott.sa Barbara Biale-“ Ringrazio il pubblico che ci segue e gli autori che compongono la nostra rassegna che spazia tra le tematiche di maggior interesse, esaminate  nell’ottica della Letteratura Contemporanea. Pubblico, che è protagonista e  per cui abbiamo organizzato  anche incontri nel fine settimana con un orario diverso per permettere la partecipazione a chi può essere penalizzato dall’orario pomeridiano. Concludendo abbiamo volutamente dedicato l’inaugurazione al ciclo “la Cultura della legalità” che avrà il piacere di ospitare il Procuratore Nazionale  dott. Federico Cafiero De Raho con il giornalista  Valerio Cataldi in collaborazione con l’associazione Angeli di Pace. Un incontro in linea con la tradizione dei Martedì Letterari, che quest’anno hanno raggiunto i novant’anni di attività e di promozione del messaggio culturale.”

Martedì 22 febbraio nel teatro dell’Opera ore 17.00 l’inaugurazione della rassegna, curata da Marzia Taruffi, Responsabile dell’Ufficio Stampa e Cultura del Casinò di Sanremo,  vede la collaborazione dell’associazione Oasi Angeli di Pace Odv, dell’Associazione Carta Italia. Il giornalista inviato speciale di Rai, presidente dell’Associazione Carta di Roma, Valerio Cataldi presenterà il libro “Narcotica Lungo le rotti della morte”. Interverranno Don Rito Alvarez, presidente dell’associazione “Oasi Angeli di Pace Odv” il dott. Giovanni Parapini, presidente di Rai per il Sociale. Ospite d’onore il Procuratore Nazionale Antimafia dott. Federico Cafiero De Raho.

Narcotica lungo le rotti della morte  con la prefazione di Beppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della Stampa è un passaggio tra Messico, Colombia, Albania e Italia, nelle zone del narcotraffico,dove lo Stato non esiste e dove governa il crimine organizzato. Un viaggio esclusivo in territori senza regole tra le milizie di Filo de Caballos, un piccolo villaggio roccaforte della polizia comunitaria dello Stato di Guerrero in Messico, che combatte una guerra feroce contro il cartello del sud; tra i bambini sfruttati nelle coltivazioni di coca del Catatumbo in Colombia ai confini con il Venezuela dove la guerriglia detta legge.

Un viaggio che indaga sulla religiosità opportunistica della ’ndrangheta che venera la madonna di Polsi intrecciata con quella primordiale dei messicani e del culto pagano della Santa Muerte, “protettrice dei pistoleros”.

Un viaggio che segue il filo di esistenze che cercano di sopravvivere ai margini dell’impresa più redditizia del pianeta: il narcotraffico e il suo giro d’affari calcolato in 450 miliardi di dollari l’anno. Quelli che l’antropologo Abel Barrera chiama “gli schiavi del mondo moderno”. Il libro Narcotica nasce dall’inchiesta televisiva di Raitre vincitrice del Premio “Franco Giustolisi – Fuori dall’Armadio”, edizione 2019.

Valerio Cataldi Inviato speciale della Rai, ha seguito le rotte dell’immigrazione, è entrato in zone di conflitto armato dove detta legge il crimine organizzato come Colombia, Messico, Ecuador, Brasile; ha esplorato zone di guerra come Iraq, Afghanistan, Sud Sudan. Autore di documentari e reportage che hanno vinto premi internazionali. Ha curato mostre multimediali sull’immigrazione inaugurate dal presidente della Repubblica a Lampedusa e alla Camera dei Deputati.

Venerdì 4 marzo alle ore 18.30 un “Maestro”  della cinematografia e del teatro italiano il dott. Pierfrancesco Pingitore presenta il libro:”Confessioni spudorate. Le quattro stagioni di una donna italiana. (Bertoni) Partecipa il dott. Carlo Sburlati.

Confessioni Spudorate

Elena è una donna. Una vera donna. Femminile, passionale, trasgressiva, ma anche materna, decisa, coraggiosa. Vive intensamente ogni attimo della sua vita, soprattutto il sentimento più profondo che l’essere umano può provare: l’amore. La sua lunga storia si snoda attraverso ben sei decenni di storia italiana, dagli anni Quaranta, devastati dalla Seconda Guerra Mondiale al 2020, soggiogato dall’epidemia del coronavirus, passando attraverso i boom economici degli anni Sessanta e Ottanta, il terrorismo degli anni Settanta, i mutamenti sociali degli anni Duemila. Una storia personale, intima nella quale si può leggere anche la storia del nostro bel paese.

Pierfrancesco Pingitore è un drammaturgo, regista, sceneggiatore e autore televisivo italiano. Nella sua lunghissima carriera, ha regalato grandi e fortunati programmi di intrattenimento ai telespettatori, fra tutti basti citare il fatto che sia il papà del Bagaglino. Giornalista iscritto all’albo dei giornalisti professionisti del Lazio dal 1962, redattore capo del settimanale Lo Specchio, diventa autore e regista per cinemacabaret e teatro. Nel 1965 insieme a Mario Castellacci ha dato vita alla compagnia de Il Bagaglino, firmando da questa data testi di canzoni come Avanti ragazzi di Buda e sceneggiature e regie di migliaia di spettacoli di cabaret teatrale e televisivo, ai quali hanno partecipato nomi importanti dello spettacolo italiano, tra cui Pippo FrancoOreste LionelloMaurizio MattioliEnrico MontesanoPino CarusoGianfranco D’AngeloLeo GullottaPamela PratiGabriella FerriLaura TroschelMaria Grazia BuccellaMartufelloManlio DovìMorgana GiovannettiManuela VillaSonia GreyBomboloValeria MariniCarlo Frisi e il duo Battaglia e Miseferi. Dal 1997 realizza anche alcuni film tv. Nel 2013 ha vinto il Premio Acqui Storia con il libro Memoria del Bagaglino. E’ Commendatore al merito della Repubblica Italiana .

Martedì 8 marzo  ore 16.30 nel Teatro dell’opera Mapi  Danna presenta il libro: “Ti amo anche oggi non per sempre ma ogni giorno. Storie straordinarie raccontano cosa nutre o avvelena l’amore” ( Sperling & Kupfer).

In questo libro Mapi Danna individua alcuni passaggi e situazioni fondamentali nella storia di una coppia – l’amore come dono o come bisogno, la tentazione del possesso e la gelosia, il tradimento, il perdono, i segreti, l’arrivo di un figlio, i ruoli –, cercando gli ingredienti degli amori che vincono il tempo e le crisi. Le confessioni di alcune coppie famose la aiutano a capire il segreto delle unioni felici: l’amore è un impegno quotidiano, un sentimento che richiede cura ogni giorno. È faticoso, forse, ma ci fa crescere perché è spinta vitale, creatività, futuro.

Maria Paola Danna, per tutti Mapi, nasce nel 1968. Ha pertanto 53 anni, 16 in meno del marito, Claudio Cecchetto, tra i Deejay più famosi d’Italia, col quale ha costruito una storia d’amore inossidabile: i due stanno insieme da più di trent’anni.

Milanese, Mapi Danna vive con la famiglia a Misano Adriatico (Rimini). Dopo un’esperienza nel mondo del giornalismo, si è dedicata alla scrittura di libri per bambini e testi scolastici . Nel 2013 ha ideato il progetto editoriale Love Books, una sorta di storytelling con racconti di storie d’amore di persone comuni che fungono da strumenti didattici per l’educazione affettiva. Il primo libro arriva invece nel 2017 quando pubblica per Mondadori “Una vita in gioco” con Chantal Borgonovo, che le è valso il premio Zanibelli 2018 e una menzione speciale al premio CONI 2018.

15 marzo 2022 ore 16.30  Dario Salvatori presenta il libro: Il Salvatori dizionario della musica italiana (Iacobellieditore).

Il Salvadori. Oltre ventimila schede di canzoni e per ognuna titolo, autori, anno di pubblicazione, tutti gli interpreti che l’hanno registrata. Più un ampio commento storico-critico. Canzoni di tutti i tempi e di ogni nazionalità, che vanno a formare un dizionario di una vastità enorme. La prima opera reference ad abbracciare l’intero ciclo della musica registrata, toccando anche brani del Seicento e Settecento. Un dizionario utile come strumento di consultazione ma anche un appassionante libro di lettura. Un viaggio attraverso le canzoni che hanno cambiato la nostra vita.

Dario Salvatori, giornalista, critico, storico della musica. Ha pubblicato oltre quaranta libri fra saggi, biografie, reference book e pamphlet. In Rai dalla fine degli anni Sessanta, ha tenuto a battesimo centinaia di cicli radiofonici. In Tv ha lavorato molto con Renzo Arbore (L’Altra Domenica, 1976; Quelli della notte, 1985; Meno siamo meglio stiamo, 2005), oltre a numerosi programmi di cui è stato autore e conduttore, fra cui la lunga serie Famosi per 15 minuti. Attualmente conduce in radio Il Mattino di Radiouno.

Venerdì 18 marzo  ore 19.00 “Aspettando la Milano Sanremo” Beppe Conti presenta il libro: “ Ciclismo. Gloria e tragedie. Le imprese e i drammi di un’epopea sportiva (Diarkos).

Le imprese sportive e i drammi umani di indimenticabili campioni che hanno reso, e rendono, il ciclismo una grande epopea moderna, raccontate da Beppe Conti, storica firma del giornalismo sportivo italiano, che con la sua penna ci riporta allo storico Tour di Bartali nel 1948, alle doppiette di Fausto Coppi in Italia e in Francia, al “leone delle Fiandre” Fiorenzo Magni, alla grande meteora Baldini, al giovane Gimondi trionfatore al Tour al debutto. E ancora, ci lascerà emozionare davanti alle vittorie di Merckx, ai record dell’ora di Francesco Moser, al bis iridato di Bugno e alle scalate di Marco Pantani, ma anche di fronte ai drammi che hanno lasciato una loro impronta indelebile: l’assurda morte sulla bicicletta di Giulio Bartali e Serse Coppi, amati fratelli dei famosi campioni, la caduta di Rivière in un burrone nel corso del Tour, la tragica scomparsa di Simpson sul Mont Ventoux e di quella di Casartelli nella discesa dal Portet d’Aspet, fino alla misteriosa morte di Luis Ocaña.

Beppe Conti, giornalista e scrittore, esperto di ciclismo, opinionista di Rai Sport, ha lavorato per «La Gazzetta dello Sport», «Tuttosport» e «Bicisport», occupandosi anche di calcio e di sci negli anni magici di Alberto Tomba. Ha scritto numerosi libri (quello su Pantani è stato tradotto in giapponese) aggiudicandosi fra gli altri il Premio Coni per la saggistica. Tra le ultime pubblicazioni troviamo Le leggende del ciclismo. Da Gerbi a Pantani, tante grandi storie su due ruote (Diakos, 2020).

Martedì 22 marzo ore 16.30 nel teatro dell’Opera Carmine Abate presenta il libro “Il Cercatore di luce (Mondadori) Partecipa lo storico Matteo Moraglia

Carlo ha dodici anni quando sale in Scanuppia, una montagna del Trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. I genitori non fanno che litigare, la tensione è palpabile, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza: una giovane donna con un bambino tra le braccia. Chi sono quelle due persone? Al ragazzo pare di riconoscerle e chiede notizie alla Moma, la nonna originaria della Calabria, scoprendo che il nonno aveva conosciuto il pittore, Giovanni Segantini.

 

Carlo si trova così a ricostruire la trama intima e collettiva di un intero secolo, a partire dalla travolgente vicenda umana di Segantini, legata a quella della propria famiglia. Mentre è alle prese con i primi turbamenti sentimentali, il ragazzo si appassiona all’amore tra l’artista e Bice Bugatti, donna carismatica e compagna fedele, sempre al suo fianco dall’incontro a Milano agli anni in Brianza e in Svizzera.

“Quando dipinge a 2800 metri di altitudine, inspira profondamente, come se assieme all’aria volesse ingoiare la luce, riempirsene il cuore, i polmoni. E’ un cercatore di luce, Giovanni. E di luce nutre gli occhi, l’anima e il corpo. Lassù il cielo è immenso, vicinissimo. Giovanni se ne inebria. Vorrebbe raccoglierne uno spicchio e mescolarlo in tutto il suo splendore con i colori appena stesi, alla stregua della polvere d’oro che sparge sulla tela.” (Carmine Abate, Il cercatore di luce)

Martedì 29 marzo alle ore 16.30 In collaborazione con la Famija Sanremasca Leone Pippione presenta il libro dello storico sanremese  dott. Andrea Gandolfo ; “Storia di Sanremo- Dall’entrata in guerra dell’Italia alla Liberazione 1940-1945”.

Venerdì 1 aprile 2022 ore 18.30 la Senatrice Prof. ssa  Elena Cattaneo presenta il libro:” Armati di Scienza (Raffaello Cortina editore). Partecipa  lo scrittore saggista Alberto Guglielmi  Manzoni.

Armarsi di scienza, competere con le armi della conoscenza, non significa abbracciare una religione né deificare lo scienziato, anzi è vero l’opposto: non c’è dogma né verità che, in determinate condizioni, non possano essere messi in discussione, non c’è esperto le cui affermazioni, in forza di un malinteso senso di autorità, non debbano essere verificate e provate. Semplicemente significa riconoscere in un metodo – quello scientifico, sperimentale, trasparente e ripetibile – la modalità regina per produrre mattoni di conoscenza con cui edificare le nostre società. Solo con questi piccoli mattoni, uno dopo l’altro, verificata la solidità di ciascuno, si può crescere e costruire insieme il futuro, affinché sia migliore per sempre più persone. Questo volume prova a tratteggiare in modo semplice e senza nozionismo i contenuti essenziali della  dimensione etica della scienza, del coltivarne il metodo, del rapporto altalenante tra la scienza e la politica, tra la scienza e l’informazione. I vari capitoli e paragrafi, pur conservando una linea di svolgimento unitaria, si prestano anche a una lettura “a salti” perché il lettore, scorrendo l’indice, possa scomporre e ricomporre il testo affrontando i temi secondo la priorità d’interesse. (Dalla prefazione)

Elena Cattaneo è professore ordinario di Farmacologia all’Università di Milano. È nota per gli studi sulla Còrea di Huntington, sulla quale lavora con l’obiettivo di rallentarne il decorso o bloccarne l’insorgenza. Il 30 agosto 2013 è stata nominata Senatrice a vita dal Presidente Giorgio Napolitano.

Martedì 5 aprile  ore 16.30 in collaborazione con l’Agedo          Francesca Vecchioni presenta il libro:”Pregiudizi inconsapevoli (Mondadori).

Non siamo persone razziste, sessiste o omofobe, eppure ci piace tanto la nostra collega Margherita perché «è una donna con le palle», al contrario di Carlo che «al computer è un po’ handicappato» e siamo frustrati perché «lavoriamo come n…» ma possiamo permetterci solo «cineserie». Insomma, forse a parole non siamo discriminatori, ma con le parole?

Senza rendercene conto, siamo immersi in dinamiche linguistiche e comportamentali che rafforzano pregiudizi, stereotipi e discriminazioni. Luoghi comuni, modi di dire, comportamenti automatici hanno un duplice effetto: da una parte rischiano di compromettere la nostra percezione e dunque comprensione della realtà, influenzando i nostri giudizi e le nostre scelte, dall’altra ci portano a inserire gli altri in schemi precostituiti, che restituiscono un’immagine spesso deformata, banalizzata, inadeguata, e possono innescare meccanismi escludenti.

Basandosi sugli studi di psicologia comportamentale più recenti, Francesca Vecchioni smaschera, con tono ironico e dissacrante, tutte le volte in cui senza volerlo cadiamo nella trappola degli stereotipi e ci aiuta a capire le nostre dinamiche cognitive, per individuare gli errori più frequenti in cui possiamo incorrere e quindi modificare il nostro sguardo sul mondo. (Dalla presentazione)

Francesca Vecchioni, laureata in Scienze Politiche, è giornalista, attivista dei diritti umani e consulente sulle tematiche Diversity & Inclusion. Ha fondato e presiede Diversity, organizzazione no-profit impegnata a promuovere l’inclusione. Ha ideato i Diversity Media Awards e il Diversity Brand Summit. Ha pubblicato T’innamorerai senza pensare (2015) e firmato i volumi Le cose cambiano (2013) e Maternità. Il tempo delle nuove mamme (2015). Suoi contributi e interviste appaiono sulle principali testate italiane ed estere.

 

Martedì 12 aprile ore 16.30 Fulvio Damele e Luca  Amoretti presentano il libro: “Coccodrilli reti e cucchiai La doppia vita delle parole del Calcio”. (lab DFG)

Tutti parlano di calcio anche quando non parlano di calcio, perché il gergo dello sport nazionale, oggi più che mai, è entrato nella vita di tutti i giorni e si è preso la scena. Dal canto loro il calcio e soprattutto la sua narrazione non mancano di ispirarsi ai tanti aspetti del quotidiano. Tecnologia e moderni concetti di fruizione incalzano. E il vocabolario non smette di aggiornarsi. Ma quali sono e cosa significano le parole che si usano per descrivere una situazione o un gesto tecnico sul campo di gioco? E quelle stesse parole, fuori dal campo che significato hanno e quali suggestioni rimandano? Gli autori il giornalista Fulvio Damele e l’avvocato Luca Amoretti in  “Coccodrilli, reti e cucchiai. La doppia vita delle parole del calcio” non si propongono  di dare risposte definitive ma tenta piuttosto di offrire un punto di vista, strappando sorrisi e riflessioni. E lo fa proponendo con tono leggero una ricca serie di termini sia tecnici che tattici, modi di dire vecchi e nuovi, doppi sensi, accostamenti e parole in libertà.

 

Venerdì 22 aprile ore 18.30 Pino Insegno presenta il libro:”La via non è un film (Giunti)

Quali peripezie deve superare un ragazzo di Monteverde, nella Roma degli anni ’60 e ’70, per diventare l’uomo che sogna di essere? E come trasformare le passioni di un teenager in un mestiere concreto? Sono queste le domande che si pone un Pino Insegno alle prime armi, quando il sogno di diventare calciatore della Nazionale va in frantumi. Sono anni in cui lavorare con la voce significa doppiare film porno, anni precari, spesi alla ricerca di un equilibrio fra il senso della realtà e il bisogno di vertigine. Ma Pino sente che può e che deve arrivare lontano. Anche se ad attenderlo ci sono le porte in faccia, i troppi no. Ma imparare a trasformare un no in un sì è, in fondo, ciò che ti separa dal nome in stampatello sulla porta di un camerino del Sistina, dallo studio dei labiali di Harrison Ford, dagli applausi di chi paga il biglietto al botteghino. Pino Insegno racconta la propria vita attraverso gli incontri fugaci e le relazioni durature che l’hanno segnata, le delusioni e i momenti di gioia, lo stacco fra il tentativo di essere un buon figlio e quello di essere un buon padre, alcuni amori passeggeri e un unico amore definitivo che li ha spazzati via.

Pino Insegno  nasce a Roma il 30 agosto 1959. È attore, presentatore tv, formatore accademico, doppiatore, direttore del doppiaggio. È membro fondatore delle compagnie L’Allegra Brigata e La Premiata Ditta, protagoniste di innumerevoli spettacoli teatrali e show televisivi. Da solista ha messo in scena decine di rappresentazioni e recitato nei palcoscenici più importanti, dal Sistina di Roma al Duse di Bologna, dal Nazionale di Milano al Verdi di Firenze. È stato inoltre il conduttore tv di diversi programmi di successo. Grazie all’attività prolifica di doppiatore si è aggiudicato due Nastri d’argento, i premi “Alberto Sordi” e “Manlio De Angelis”, il riconoscimento di Miglior voce maschile al Gran Premio Internazionale del Doppiaggio per la sua performance in “La forma dell’acqua” (Michael Shannon). “La vita non è un film” è il suo primo libro.

 

Martedì 26 aprile   ore 16.30 Il Prof. Riccardo Campa  presenta il libro:”Novus Mundus.  Mayas Aztecas Incas. Storia del nuovo e del vecchio mondo alla luce delle antiche civiltà (Il Mulino)”

Partecipa  S.E. l’ambasciatore del Messico Carlo Eugenio Garcia de Alba Zapeda.

La scoperta rinascimentale della prospettiva si riverbera nell’impresa del navigante, che affronta l’Oceano tenebroso per veleggiare nelle estreme dimensioni dell’Occidente. Egli è l’antesignano del mercante, che si affida ai fastigi del condottiere, affiancato dal missionario evangelizzatore delle genti ancora sconosciute. L’interazione delle culture indigene (della cultura maya, della cultura azteca e della cultura incaica) genera la riflessione sulla guerra giusta, che le cronache dalle Indie e i commentari di riferimento ripropongono alla riflessione da quel fatidico 12 ottobre 1492, nel quale Cristoforo Colombo approda a Ispaniola. Le cronache spagnole del XVI secolo concordano nel rilevare le caratteristiche distintive delle culture precolombiane del Nuovo Mondo. Il dibattito, che s’instaura a Valladolid nel 1551, è volto ad affrontare l’aspetto più inquietante dell’amministrazione spagnola nei fertili territori dell’Estremo Occidente. La disamina ideologica si concentra sulla configurazione genetica degli indios e quindi sulle loro facoltà deliberative rispetto al diritto in vigore nell’area iberica. I trattatisti del diritto delle genti (Juan Luis Vives, Bartolomé de Las Casas, Juan Roa Dávila, Francisco Suárez, Luis de León, Juan Ginés de Sepúlveda, Martín de Azpilcueta) rispristinano la validità della tradizione giuridica europea nel multiculturalismo e nel plurilinguismo americani. Dalla Colonia alla «seconda emancipazione» dell’epoca romantica, la descrizione della vicenda politica e istituzionale dell’America Latina si confronta e talvolta si concilia con la dinamica dell’Europa continentale e degli Stati Uniti d’America. Le cosmovisioni indigene, impreziosite dall’algebra e dalla trigonometria, palesano sorprendenti affinità con il «Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo» di Galileo Galilei. La diversità di questi referenti organici dell’impianto conoscitivo delle due sponde dell’Atlantico è costituita dalla lingua e dalla scrittura, che la pone in essere nell’elegia della rappresentazione. (Dall’Introduzione)

Riccardo Campa (Presicce21 aprile 1934) è un filosofo e storico della filosofia italiano, la cui indagine teorica si è incentrata sulla relazione fra la cultura umanistica e la cultura scientifica, delineando il percorso storico della cultura occidentale, in particolare nell’ambito europeo-latinoamericano.

Martedì Letterari del Casinò di Sanremo

Febbraio –Aprile

Stagione invernale – primaverile

Inaugurazione

22 febbraio 2022  ore 17.00

Ciclo:”La Cultura della Legalità.”

Con l’alta partecipazione

del Procuratore Nazionale Antimafia,

dott. Federico Cafiero  De Rhao

Valerio Cataldi presenta il libro:

Narcotica Lungo le rotti della morte (All Around-Quaderni)

Intervengono

Don Rito Alvarez presidente associazione “Oasi Angeli di Pace Odv”

il dott. Giovanni Parapini, presidente di Rai per il Sociale.

Venerdì 4 marzo ore 18.30

Pierfrancesco Pingitore

presenta il libro

Confessioni spudorate. Le quattro stagioni di una donna italiana. (Bertoni)

Partecipa il dott. Carlo Sburlati.

8 marzo 2022 ore 16.30

Mapi  Danna

presenta il libro:

Ti amo anche oggi non per sempre ma ogni giorno

Storie straordinarie raccontano cosa nutre o avvelena l’amore ( Sperling & Kupfer)

 

15 marzo  ore 16.30

Dario Salvatori

presenta il libro

Il salvatori dizionario della musica italiana (Iacobellieditore)

 

Venerdì 18 marzo ore 19.00

Aspettando la Milano Sanremo

Beppe Conti

presenta il libro

Ciclismo. Gloria e tragedie. Le imprese e i drammi di un’epopea sportiva (Diarkos)

22 marzo ore 16.30

Carmine Abate

presenta il libro

Il Cercatore di luce (Mondadori)

Partecipa lo storico Matteo Moraglia

29 marzo  ore 16.30

In collaborazione con la Famija Sanremasca

Leone Pippione

presenta il libro del dott. Andrea Gandolfo

Storia di Sanremo- Dall’entrata in guerra dell’Italia alla Liberazione 1940-1945”.

 

venerdì 1 aprile  ore 18.30

La Senatrice Prof. ssa  Elena Cattaneo

presenta il libro

Armati di Scienza (Raffaello Cortina editore)

Partecipa  lo scrittore saggista Alberto Guglielmi  Manzoni

 

5 aprile  ore 16.30 In collaborazione con l’Agedo

Francesca Vecchioni

presenta il libro

Pregiudizi inconsapevoli (Mondadori)

Martedì 12 aprile ore 16.30

Fulvio Damele e Luca  Amoretti

presentano il libro

Coccodrilli reti e cucchiai La doppia vita delle parole del Calcio (lab DFG)

 

Venerdì 22 aprile ore 18.30

Pino Insegno

presenta il libro

La via non è un film (Giunti)

26 aprile   ore 16.30

Il Prof. Riccardo Campa

presenta il libro

Novus Mundus.  Mayas Aztecas Incas

Storia del nuovo e del vecchio mondo alla luce delle antiche civiltà (Il Mulino)

Partecipa  S.E. l’ambasciatore del Messico Carlo Eugenio Garcia de Alba Zapeda

 

Nova Gorica e Gorizia, capitali della cultura europea 2025

Le città rimaste in corsa erano Lubiana, Pirano e Ptuj. Alla fine l’hanno spuntata Nova Gorica e Gorizia. Saranno le capitali della cultura europea 2025.

Gli eventi in programma sono 600, ma la cosa sorprendente è che già per il 2022 hanno già ottenuto tantissime richieste di partnership per eventi culturali, anche da parte di altre regioni italiane.

Sono arrivate già 65 richieste di iniziative culturali che vogliono Gorizia partner. E tutti i grandi eventi che si terranno in Friuli Venezia Giulia, se avranno anche una sede a Gorizia, otterranno maggiori risorse.

Assieme a Nova Gorica e Gorizia sarà “Capitale Europea della Cultura” anche Chemnitz, città tedesca situata quasi al confine con la Repubblica Ceca che subì gravissimi danni durante la Seconda Guerra Mondiale e che venne ribattezzata Karl Marx Stadt sotto il regime comunista della Germania orientale.

“Con la Cultura si mangia e si beve”

 “Con la Cultura si mangia e si beve” è il titolo – e la piccola provocazione – della due giorni di eventi in programma sabato 29 e domenica 30 maggio a OFF TOPIC ideati dall’Associazione Culturale Klug in collaborazione con Torino Wine Week. Il noto centro culturale torinese, punto di riferimento dello spettacolo dal vivo in città, inaugura il restyling e il nuovo menù del Bistrò con un fine settimana all’insegna della narrazione enogastronomica. Un’occasione per dare spazio a protagonisti e iniziative che si sono distinti per innovazione, audacia, passione e, ovviamente, tanto gusto.

Un programma fitto di incontri e degustazioni tra musica, cultura e molteplici sapori.

Si inizia sabato 29 maggio alle 11:30 con Elemento Indigeno, il nuovo viaggio di Compagnia dei Caraibi intorno al mondo che racchiude, nel Diario di Atltlante, vini di tutti e cinque i continenti. Il pubblico verrà sfidato in una “blind wine tasting”, una degustazione multisensoriale alla cieca di vini, accompagnata da Dj Grissino con I’m migrant session. Alle 15.30 Luca Balbiano, giovane produttore di Freisa di Chieri e presidente dell’Associazione Internazionale delle Vigne Urbane, racconterà l’esperienza di Stappatincasa e WineWave. Due iniziative digital accomunate dall’idea di diffondere una narrazione più coinvolgente e meno tecnica del vino e di fare cultura attorno a un mondo ricco di storie, personaggi ed emozioni. L’incontro sarà accompagnato dalla degustazione di alcune etichette dell’Azienda Vitivinicola Balbiano. L’incontro sarà moderato da Erika Mantovan. Alle 19.00 a chiudere la prima giornata sarà Compagnia dei Caraibi. Ospite della serata Filippo Sisti, mixology specialist di Compagnia dei Caraibi che presenterà alcune sue creazioni coinvolgendo il pubblico per un appuntamento alla scoperta della Liquid Kitchen e all’insegna dell’innovazione, del bere responsabile e di qualità.

Domenica 30 maggio si riparte alle 11.30 in musica con il brunch & dj set Sunday Funday con Dj Cerrotta Dj Tommy Colella. Alle 16.00 spazio a Davide Pinto e a Michele Marzella di Affini cocktail bar, punto di riferimento della mixologia e della liquoristica torinese. Un viaggio rock’n roll nella storia dei liquori e del vermut di Torino, ripercorrendo aneddoti e curiosità dei brand che ne hanno fatto la storia, fino alla rinascita delle Distillerie Subalpine rilanciate nel 2020 dal Gruppo Affini. Alle 19.00 gran finale in compagnia di Luca Iaccarino, giornalista, scrittore e gastronauta che presenterà il suo ultimo libro Appetiti. Storie di cibo e passione: una raccolta di 26 avventure enogastronomiche vissute in prima persona dall’autore in giro per il mondo. Aneddoti appassionanti che partono dal cibo per raccontare le infinite storie che gli gravitano attorno. L’incontro sarà moderato da Bruno Boveri.

La Fondazione Compagnia di San Paolo lancia il progetto “Well Impact”

A seguito di una ricerca di indagine sul tema “Cultura e Salute”, iniziata nel 2020, la Fondazione Compagnia di San Paolo presenta i risultati di questa importante prima mappatura del nord ovest e vara la propria nuova sfida nel perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Nella sua programmazione strategica 2021-2024, la CSP ha deciso di allineare la sua azione alle grandi politiche di “ricostruzione” nazionali ed europee, in modo coerente con l’opzione per lo “sviluppo locale sostenibile” e l’adesione agli obiettivi della Agenda 2030.

“L’indirizzo strategico della CSP prende operativamente forma grazie a un principio di allineamento con i grandi dossier europei della trasformazione: da qui l’organizzazione “verticale” secondo i 3 Obiettivi Cultura, Persone, Pianeta”, Francesco Profumo Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo (nella foto).

Saperi, Opportunità, Geografie, Svolta Green, Digitale e Wellbeing sono le trasversalità individuate e proprio quest’ultima entra fortemente in contatto con la Cultura e la mette in diretto collegamento con la SALUTE:
“La cultura come protagonista in modo trasversale deve contribuire al raggiungimento di diversi target di sviluppo sostenibile.” puntualizza Profumo.

Il Wellbeing è dunque inteso dalla Fondazione sotto numerosi aspetti: la cura, la prevenzione delle malattie, il cibo e l’alimentazione, il benessere fisico e mentale, l’attività motoria e sportiva. Pratiche e valori da promuovere e diffondere – in ogni fascia della popolazione ed in ogni momento della vita – sia nella loro dimensione individuale sia in quella collettiva.

“Attraverso l’Obiettivo Cultura, la CSP intende promuovere la creatività, il patrimonio e la partecipazione attiva dei cittadini per lo sviluppo del benessere sociale, civico ed economico del territorio. Di fronte allo scenario di questa pandemia, guardare alla cultura come strada di ricostruzione del benessere psicologico e sociale è una cosa possibile: l’organizzazione mondiale della sanità con il rapporto del 2019 ci incoraggia in questa direzione e la nostra fondazione coglie la sfida”, aggiunge Profumo.

Indagare nuove strade è necessario anche in considerazione della complessa situazione del sistema sanitario che necessariamente deve evolvere in chiave innovativa alla ricerca di nuovi modelli di sostenibilità ed efficacia.

Una sfida non indifferente questa a cui la Fondazione ha deciso di contribuire con un approccio metodologico molto rigoroso commissionando una ricerca per far emergere buone pratiche, competenze e sensibilità della relazione Cultura-Salute già esistenti nei territori del Nord Ovest.

LO START DELLA FONDAZIONE: LA RICERCA

Si tratta della prima azione di ricerca sulla relazione virtuosa tra Cultura e Salute, realizzata sulla macroregione Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

La ricerca è stata sviluppata attraverso un mix di strumenti qualitativi e quantitativi tra il 13 luglio e il 25 settembre 2020 – con la collaborazione di un leader nelle piattaforme digitali per il terzo settore, Italia non profit-. MAMD_Medicina a Misura di Donna ha realizzato il rapporto di ricerca in collaborazione con CCW-Cultural Welfare Center, e DoRS, centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute-Regione Piemonte

La survey è stata condotta in periodo molto complesso dell’anno pandemico con i soggetti del mondo culturale disorientati e indeboliti dai limiti posti da Covid alla convivenza sociale; un mondo della sanità sofferente; il mondo del sociale alle prese con le emergenze delle nuove diseguaglianze; quello dell’educazione travolto dalla distanza. Nonostante ciò, la risposta dei territori è stata ampia e generosa: 389 progetti segnalati da 247 soggetti che dichiarano di averne realizzati 2821 negli ultimi dieci anni. Un segno chiaro di grande responsabilità verso la Salute come bene comune e di consapevolezza del valore delle sperimentazioni in atto per il futuro. Vi è una nuova consapevolezza che prendersi cura della Salute delle persone e della Comunità è presupposto per lo sviluppo sostenibile. “Lo sviluppo generato dalla cultura è sostenibile perché è orientato al lungo periodo, al patto fra generazioni. La cultura ha una forza trasformativa per la rigenerazione delle comunità e la partecipazione culturale è indubbiamente un fattore per la salute ed il benessere delle persone secondo solo all’assenza di malattia, come confermano numerose ricerche.” Profumo

Questa discesa in campo della Fondazione con un progetto strategico in tema ha sollevato grande attenzione: oltre 20000 le visualizzazioni social, 3525 accessi alla survey, 479 progetti descritti.

DALLA RICERCA A OGGI: WELL IMPACT, L’IMPATTO DELLA CULTURA SULLA SALUTE

La Fondazione Compagnia di San Paolo parte 2 anni fa con un position paper che ha studiato il contesto locale ed europeo e ha fatto scaturire una ricerca di cui oggi possiamo presentare i risultati. Da qui si è costruita una squadra, un comitato scientifico, quattro progetti sperimentali e investito finora circa 1 milione di euro: oggi siamo pronti a dare il nostro contributo e sperimentare una nuova via per la cultura e la salute con il progetto WELL IMPACT.

WELL IMPACT si inserisce in un contesto estremamente emergenziale come è quello che stiamo vivendo ormai da un anno: la Sanità è concentrata a reagire alla pandemia e sulle fasi acute della salute delle persone. Tuttavia, la salute è anche una questione psicologica e sociale: WELL IMPACT vuol far emergere proprio questo aspetto: come si può usare la cultura per intervenire sulle conseguenze di una pandemia e di un isolamento così prolungato?

Al centro di WELL IMPACT ritroviamo i concetti di salute e benessere intese a 360°: dalla nutrizione alla disciplina fisica e sportiva, fino alle esperienze culturali. Sono tutti ambiti che hanno un impatto anche economico, in termini di abitudini, di volumi di consumo e di minori costi per la cura.

La Compagnia di San Paolo, coerentemente con il proprio ruolo di agente di Sviluppo, ha deciso agire concretamente e di investire circa un milione di euro per favorire, nel Nordovest, lo sviluppo di un laboratorio di sperimentazione, ricerca e formazione che dia impulso alla creazione di un modello compiuto. Ha pertanto dato vita al CWLAB, Cultural Wellbeing Lab, con un programma triennale e la creazione di 4 poli di progettazione (Cultura e prevenzione primaria; Cultura, relazione di cura e medical humanities; Cultura per l’umanizzazione dei luoghi di cura; Benessere e cura nelle istituzioni culturali) che coinvolgono più soggetti afferenti a diversi ambiti: salute, cultura, amministrazione pubblica, sociale.

Lo sviluppo di quattro azioni sperimentali auspichiamo porti alla creazione di modelli di intervento o protocolli riproducibili e scalabili da integrare nelle pratiche quotidiane delle strutture.

 

 

L’ultima Ruota, un viaggio in bici per la cultura e lo spettacolo dal vivo

L’ultima Ruota è un viaggio in bici per la Cultura e lo Spettacolo dal Vivo che parte da Milano mercoledì 24 febbraio 2021 e arriva a Sanremo lunedì 1 marzo, il giorno prima dell’avvio del Festival. Lavoratori e lavoratrici del mondo della Cultura e dello Spettacolo dal Vivo salgono in sella per dar vita ad un’azione dal forte valore poetico e politico. Dopo un anno esatto dall’inizio della pandemia, non solo non c’è ancora un programma per la riapertura di teatri e cinema, ma continua a mancare completamente da parte della classe politica la volontà di ascoltare le istanze dei lavoratori per garantir loro la tutela di diritti fondamentali e il rispetto della loro dignità, umana e professionale.

Un viaggio di 300 chilometri, diviso in 6 tappe, circa 50 chilometri ciascuna, che da Milano a Sanremo attraversa Lombardia, Piemonte e Liguria, sostando nelle città di Pavia, Novi Ligure, Genova, Savona e Laigueglia, durante il quale saranno raccolte testimonianze, lettere e messaggi dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo e di tutte le persone che vorranno manifestare la loro solidarietà per affermare con forza che la Cultura è necessaria per la salute psicofisica dei cittadini e delle cittadine. La carovana a pedali si fermerà in piazze, farà capolino davanti a scuole, musei e teatri, luoghi vitali per le comunità locali, chiusi e annichiliti nelle loro attività.

L’Ultima Ruota è un’azione coraggiosa, democratica, epica e gentile com’è la bicicletta, che porta a spingere sui pedali all’insegna di salite e discese, glorie e fatiche. La bicicletta è la cifra stilistica di questa impresa eccezionale, metafora del mestiere dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo dal vivo. Per sostenere L’Ultima Ruota è attivo il crowdfunding al linkhttps://buonacausa.org/cause/ultima-ruota.

L’Ultima Ruota è Covid Free: la carovana si muoverà nel rispetto dei protocolli sanitari e prima di partire tutti i partecipanti faranno il tampone.

L’Ultima Ruota si fa portavoce degli articoli della Costituzione italiana che difendono e tutelano la cultura del Paese e che in questo momento storico sono disattesi:

Art. 4: Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

Art. 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Nell’ultima tappa, a Laigueglia, per dare supporto al gruppo e tagliare insieme il traguardo di Sanremo si unirà al viaggio Bruno Zanoni, ultima maglia nera del Giro d’Italia.

Durante questa impresa ciclistica da Milano a Sanremo non ci saranno vincitori o vinti perché è solo con l’unione di tutti e di tutte che il Settore dello Spettacolo dal Vivo potrà davvero ripartire.

Per questo motivo i promotori de L’Ultima Ruota chiedono ai loro colleghi Amadeus e Fiorello, conduttori del Festival di Sanremo, e a tutti i cantanti e i musicisti, che parteciperanno alla competizione canora, di dare voce alle migliaia di lavoratori del mondo dello spettacolo e della cultura e affinché il nuovo Governo prenda in considerazione l’urgenza delle risposte che il Settore necessita da un anno.

L’Ultima Ruota diventerà un documentario girato dalla regista Claudia Cipriani, che accompagnerà i protagonisti di questa impresa eccezionale per tutto il viaggio, da Milano a Sanremo.

In attesa della partenza si svolgeranno altri importanti appuntamenti organizzati dai lavoratori e dalle lavoratrici del mondo della cultura e dello spettacolo:

Sabato 20 febbraio, a Milano, L’Ultima Ruota aderisce alla Cultural Mass: alle ore 14 in Triennale, e alle 16, in piazza della Scala, si raccolgono i messaggi e le lettere dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo dello spettacolo e della cultura.

Domenica 21 febbraio, alle ore 11.30, a Brescia, corso Zanardelli 9/a, davanti al Teatro Grande, saranno raccolti messaggi e le lettere per L’Ultima Ruota grazie a BULLS (Brescia Unita Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo) e alle altre realtà dello Spettacolo dal Vivo presenti sul territorio.

Martedì 23 febbraio, ore 15.30, a Milano, davanti alla Prefettura in via Fatebenefratelli, si svolgerà il presidio delle Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo, indetto dal Coordinamento Spettacolo Lombardia, in occasione dell’anniversario dell’inizio del lockdown dei teatri e dei cinema italiani.

L’Ultima Ruota
Milano – Sanremo – Le sei tappe

Mercoledì 24 febbraio – Prima tappa: Milano – Pavia
Partenza: alle ore 9, piazza XXIV Maggio. Interverrà l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, che leggerà la sua lettera al nuovo capo del Governo Draghi. Interverranno gli attori Valerio Buongiorno e Arianna Scommegna, Renato Sarti e Francesca Biffi.
Arrivo: ore 15.30, piazza della Vittoria. Incontro con i lavoratori del Teatro Fraschini e gli studenti della scuola di Teatro e Teatro sociale, insieme ai musicisti di Spaziomusica. Letture di Gino Cervi e Davide Ferrari.

Giovedì 25 febbraio – Seconda tappa: Pavia – Novi Ligure
Partenza: ore 9, Castello di Pavia.
Arrivo: ore 16.30, viale dei Campionissimi, davanti al Museo dei Campionissimi. Incontro con le realtà culturali presenti sul territorio.

Venerdì 26 febbraio – Terza tappa: Novi Ligure – Genova 
Partenza: ore 9, viale dei Campionissimi, Museo dei Campionissimi.
Arrivo: ore 17.30, piazza Rostagno. Ai Giardini Luzzati incontro con il Coordinamento Emergenza Spettacolo Liguria, il Teatro della Tosse, in collaborazione con Goodmorning Genova e tutte le realtà culturali e gli artisti della città.

Sabato 27 febbraio – Quarta tappa: Genova – Savona
Partenza: ore 9, piazza della Maddalena.
Arrivo: ore 15, piazza Armando Diaz, di fronte al Teatro Chiabrera. Incontro con Circolo ARCI La Saletta che organizza “Protesta Sonora” e Inquadro Clown e altri artisti della città: Aps Filmare, Officine Solimano, Raindogs House musica live, Cattivi Maestri teatro, Nuovo Film Studio cinema.

Domenica 28 febbraio – Quinta tappa: Savona – Laigueglia 
Partenza: ore 9, via Chiodo 9.
Tappa intermedia a Albenga: ore 15, piazza San Michele, incontro con associazioni Krono Teatro, Zoo, Associazione Cosa Vuoi che ti Legga.
Arrivo: ore 17, Molo Centrale. Incontro con l’Associazione Qui LaigueigliaE30 e  Associazione Vecchia Laigueglia dove avverrà la lettura di Emilio Grollero.

Lunedì 1 marzo – Sesta tappa: Laigueglia – Sanremo
Partenza: ore 9, corso Badarò.
Tappa intermedia a Imperia, ore 14, la biblioteca civica, in piazza De Amicis. Incontro con FEM Spettacoli e gli artisti del territorio.
Ripartenza per Sanremo alle ore 15.

Arrivo a Sanremo alle 16.30, piazza Cristoforo Colombo.

L’Ultima Ruota è un’azione corale, per la cui realizzazione serve il prezioso sostegno di tutte e tutti. Per questo motivo è stato attivato un crowdfunding, attivo al link: https://buonacausa.org/cause/ultima-ruota.

Donazioni anche sul conto corrente de L’Ora Blu: IT86W0844020100000000043510 – Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza.

Puoi inviare adesioni, lettere e messaggi oppure per fare un tratto di strada pedalando con L’Ultima Ruota scrivere a lultimaruota2021@gmail.com.

Pedalano: 
Massimo Mennuni, scenografo e illuminotecnico
Rita Pelusio, attrice comica e regista
Paola Piacentini, speaker radiofonica e giornalista
Roberta Paolini, attrice
Marta Pistocchi, musicista
Diego Draghi, attore circo teatro
Walter Palagonia, direttore artistico L’Ora blu
Enzo Bernasconi, cicloviaggiatore, sostenitore di numerose campagne umanitarie
Vincenzo Contento, macchinista di scena
Francesco Citterio, tecnico
Guido Foddis, musicista e fondatore della Repubblica delle Biciclette
Davide Mantovani, musicista

Supporto ammiraglia: 
Diego Simonetto, tecnico
Monia Giannobile, tecnica
Raffaele Rizzo, clown
Elisa Magni, attrice e illustratrice

Ciclofficina a pedali: Giorgio Lazzaroni
Fotografo: Ivano De Pinto
Documentarista: Claudia Cipriani
Social Media: Lorenzo Bicci, musicista e tecnico
Logistica: Catia Rossini

Aderiscono: Coordinamento spettacolo Lombardia, Saltimbanchi senza frontiere, L’Ora blu, Attrici e attori uniti, Brescia Unita Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo, Teatri Uniti di Como, Sarte di Scena, ARCI Lombardia, ARCI Liguria, Teatro Fraschini Pavia, Teatro Franco Parenti, Teatro della Cooperativa, ATIR – Teatro Ringhiera, MTM Teatro, Teatro Elfo Puccini, SLC-CGIL Lombardia, SLC-CGIL Milano, SLC-CGIL Pavia, Fisac-Cgil Lombardia, Cgil Imperia, Bikeitalia, Teatro Delivery Milano, Cultural mass, FIAB, Circolo Arci La Saletta festival “Protesta Sonora”, Emergenza Spettacolo Liguria, Brigata sanitaria, La Repubblica delle Biciclette, Qui Laigueglia30 e associazione Vecchia Laigueglia, Audrey ANPI, Circolo Arci Scighera, Circolo Arci Lato-B, Teatro della Tosse, Goodmornig Genova, Giardini Luzzati, Cmc Nido di Ragno, Kronoteatro, FEM Spettacoli, Teatro del Piccione, Inquadro Clown, Aps Filmare,  ARCI Prov Savona, consorzio Officine Solimano SV, Raindogs House musica live, Cattivi Maestri teatro, Nuovo Film Studio cinema, Cicliste per caso, Monica Nanetti, Upcycle Milano Bike cafè, La stazione delle biciclette, Mariateresa Montaruli, Federazione Operaia Sanremese e moltissime altre realtà del mondo dello spettacolo e della bicicletta.

Sostengono: Sistema Garibaldi – Teatro Bisceglie, Marco Pastonesi, Leonardo Manera, Alberto Patrucco, Alessandra Faiella, Renato Sarti, Arianna Scommegna, Diana Ferri, Paola Landini, Lella Costa, Marco Baliani, Germano Lanzoni, Paolo Scotti, Marco Rampoldi, Valerio Buongiorno, Claudio Cremonesi, Enrico Vezzelli,  Matilde Facheris, Francesca Biffi, Marco Cacciola, Carlotta Viscovo, Anna Marcato, Domenico Ferrari, Lello Cassinotti e molti altri professionisti e personaggi del mondo dello spettacolo.

L’Ultima Ruota è realizzata anche grazie al sostegno di due realtà con un forte impegno sociale e civile: l’Associazione Culturale L’Ora Blu, nota per la ciclostaffetta “L’Agenda Ritrovata”, e Radio Popolare, media partner dell’evento, che in tutto questo difficile anno ha dato voce alle istanze dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo dello spettacolo e della cultura.

L’Ultima Ruota
Facebook: https://www.facebook.com/lultimaruota
Instagram: https://instagram.com/lultimaruota?igshid=3xha8t8lh0kz

Verona capitale della cultura 2022

Ad aprire l’appuntamento dedicato al terzo capitolo ‘Open Culture – Visitare patrimoni’ é stato l’assessore alla Cultura con i saluti del presidente della Regione Veneto. “La candidatura di Verona a Capitale Italiana della Cultura 2022 è davvero un’opportunità di valorizzazione e di promozione di una città, ricca di storia e tradizione, un’eccellenza per il suo patrimonio artistico, archeologico e culturale”. Queste le parole del Governatore.

“Inizia oggi il racconto di un lungo percorso, un lavoro significativo fatto a più mani per la città e la valorizzazione di tutto il suo patrimonio culturale, sia quello conosciuto che quello meno noto – ha aggiunto l’assessore alla Cultura -. Incontri organizzati direttamente nei luoghi coinvolti dal cambiamento cittadino, che i veronesi potranno vedere dal vivo. Qui oggi sono rappresentate tutte le Istituzioni e realtà che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione di questo dossier, facendo rete per mettere assieme competenze e progetti. Un’occasione per la nostra città di aprirsi al mondo nella direzione dell’accessibilità, del fare sistema e della sostenibilità economica”.

Tre le tematiche approfondite: la riscoperta della storia cittadina, l’accessibilità degli antichi patrimoni culturali attraverso nuovi linguaggi e tecnologie, il far rete mettendo in connessione i diversi spazi culturali. Si è parlato anche dei progetti sui depositi unificati, sul percorso museale interno all’Arena, sul primo Museo statale della città e sul laboratorio medievale Dantesco. Durante il pomeriggio sono intervenuti anche il Soprintendente Vincenzo Tinè, i direttori dei Musei Civici Francesca Rossi, del Museo archeologico nazionale di Verona Federica Gonzato e del dipartimento Cultura e civiltà dell’Università di Verona Arnaldo Soldani. Così come Angelo Bertolazzi dell’Università di Padova e Paola Boscaini della Biblioteca Capitolare. Presente anche l’assessore alla Pianificazione urbanistica, oltre a diversi consiglieri comunali.

“L’architettrice” di Melania G. Mazzucco vince Alassio Centolibri “Un Autore per l’Europa”

È Melania G. Mazzucco la vincitrice della 26° edizione del Premio letterario nazionale di Alassio “Un Autore per l’Europa”. Figlia di Roberto Mazzucco, scrittore e drammaturgo, la scrittrice ha al suo attivo più di 10 romanzi oltre a numerosi saggi e altre opere.
“L’Architettrice”, romanzo con cui si aggiudica il Premio Un Autore per l’Europa, è la storia di Plautilla Bricci (Roma 1616-1705) ragazza educata alla pittura e all’arte. Una donna artista che in vita si dovrà scontrare con ambienti dominati da personaggi come il Bernini e Pietro da Cortona. L’incontro con Elpidio Benedetti, prescelto dal cardinal Barberini come segretario di Mazzarino, le cambierà però la vita. Con la complicità di questo insolito compagno di viaggio, pagando anche un prezzo personale alto e importante per lei donna, diventerà molto più di ciò che il padre aveva osato immaginare per il suo futuro. Plautilla diventerà un architetto, di più: la prima architettrice della storia moderna.

Un lavoro, quello della Mazzucco, che attraverso il genere del romanzo porta alla luce la vita e le opere di un personaggio artistico femminile che è riuscita a ritagliarsi uno spazio nobile nella storia dell’arte. Il romanzo ha prevalso grazie ai voti favorevoli della Giuria degli italianisti europei, presieduta dal Prof. Gian Luigi Beccaria e composta da membri rappresentanti delle più prestigiose cattedre di letteratura italiana delle università di Austria, Francia, Gran Bretagna, Russia e Spagna.
“Uno sforzo importante che il nostro Comune compie nella prospettiva di sviluppare il legame tra Alassio e la cultura – il commento del Vice Sindaco Angelo Galtieri – Vogliamo dare al pubblico un segnale di presenza e al tempo stesso di qualità”. Mazzucco ha avuto la meglio su Camilla Baresani con “Gelosia”, Fabiano Massimi con “L’angelo di Monaco”, Andrea Molesini con “Dove un’ombra sconsolata mi cerca” e Michele Serra con “Le cose che bruciano”.

“Una donna che vince con un romanzo su una donna: è affascinante – dichiara Paola Cassarino Consigliere alla Cultura – soprattutto in un anno travagliato come questo rappresenta un esempio nobile che ci arriva dal nostro passato. Non è stato facile condurre in porto questa edizione – prosegue Cassarino – Preziosa, in quest’ottica è stata la nuova collaborazione con la Fondazione del Circolo dei Lettori di Torino, grazie alla quale i tradizionali incontri con gli scrittori finalisti si sono tenuti in streaming. Il settore di comunicazione del Premio, attraverso il Festival della Cultura, ha poi facilitato e promosso la diffusione di questi e degli eventi collaterali che hanno caratterizzato questa annata. Una novità introdotta per rispondere alle esigenze delle normative sanitarie si è rivelata così un’occasione importante per una migliore diffusione del nostro Premio. Alassio Centolibri, il nostro brand culturale fondato nel 1994, ha trovato nuovi spunti di diffusione della cultura. Facilmente , anche dopo questa singolare stagione, si potrebbe decidere di perseguire e sviluppare ulteriormente i nuovi strumenti e percorsi”.

Commenta Gian Luigi Beccaria, noto linguista e critico letterario, presidente della Giuria, che ha dovuto accompagnare tutte le operazioni a distanza: “Abbiamo lavorato nel pieno del Coronavirus scambiandoci pareri via etere sulle tante pagine di prosa che ci sono pervenute, un numero molto consistente dato il singolare prestigio del premio Alassio. Per via del confinamento non ci siamo potuti riunire attorno a un tavolo, ma ci siamo confrontati e abbiamo discusso benissimo a distanza. Dalla scelta finale, come capita, tanti sono rimasti fuori, tanti libri che avrebbero meritato, ma è la sorte dei premi, non a tutti toccano i trionfi. Abbiamo avuto a che fare con scrittori di vaglia per mettere insieme una cinquina d’eccezione. Vincitrice del premio una scrittrice d’eccezionale bravura: Melania Mazzucco”.

Il suo nome si aggiunge così all’Albo d’Oro del Premio e diventa l’undicesima donna in 26 edizioni, succedendo a Nadia Terranova. Ora si aspetta la serata finale del Premio che si chiuderà con la Cerimonia di premiazione in Piazza Partigiani, sabato 5 settembre con la consueta presentazione di Gerry Scotti, che da anni lega il suo nome alla finalissima del premio.

“Una serata che inevitabilmente terrà conto di tutte le misure di prevenzione – sottolinea Paola Cassarino – Stiamo ultimando le procedure che consentiranno la gestione in sicurezza dell’evento. La partecipazione del pubblico per noi è un elemento essenziale, ma non possiamo dare spazio ad alcun assembramento.”​

Arte in Toscana, il rilancio post Covid ora é concreto

Far conoscere e valorizzare sculture e installazioni, sedi museali e opere architettoniche, luoghi, mete e i principali eventi dell’arte contemporanea disseminata in una settantina di comuni della Toscana.

E’ questo l’intento delle due guide realizzate da Toscana Promozione Turistica e Regione Toscana dal titolo ‘Toscana Contemporaneà e ‘My Art Guide Tuscany 2020’ presentate ieri al Centro Pecci di Prato dalla vicepresidente della Regione Monica Barni e dall’assessore al turismo Stefano Ciuoffo e dal direttore di Tpt Francesco Palumbo, dal sindaco Matteo Biffoni oltre che dalla direttrice del Pecci Cristiana Perrella e dal curatore della guida Stefano Pezzato.

Alle importanti eredità storiche di questa regione, per le quali è rinomata in tutto il mondo, si devono aggiungere oggi varie esperienze artistiche di rilievo e realizzazioni architettoniche significative degli ultimi decenni, in grado di tracciare linee di “continuità” o di rinnovamento rispetto alle evidenze del ricchissimo passato, includendo una molteplicità di proposte che vanno dalle arti visive ai musei, dalle architetture alle cantine, dagli spettacoli ai festival e appuntamenti culturali. l’arco temporale preso in considerazione, ha spiegato il curatore, è quello degli ultimi 70 anni.

In questa guida si indicano le migliori “mete e attrazioni” per scoprire la Toscana più attuale, suddivise in 7 sezioni tematiche: l’arte pubblica diffusa in spazi urbani e nel territorio regionale; i parchi e giardini d’arte o l’arte inserita direttamente nell’ambiente naturale toscano; i principali musei e collezioni d’arte contemporanea; diversi musei tematici e d’impresa che caratterizzano la storia recente di questa terra; varie architetture contemporanee prevalentemente di uso pubblico, istituzionale e culturale; numerose e meravigliose cantine d’autore; decine di eventi fra i più qualificati e interessanti degli ultimi tempi.

Ogni sezione è corredata da una mappa indicativa e segue un percorso circolare, dal capoluogo regionale alla costa e verso l’interno, in modo tale da suggerire possibili percorsi di visita.