Tutti conoscono Cristiano Ronaldo, ma in molti non sanno che il grande campione che oggi milita nelle file della Juventus, avrebbe potuto non giocare a calcio, infatti, all’età di 15 anni gli è stata riscontrata una patologia cardiaca, che avrebbe potuto interrompere prematuramente la sua carriera calcistica.
Nel 1995 passò al Nacional dove venne acquistato in cambio di due mute di divise dal Andorinha.
Nel 1998 militava nello Sporting Lisbona, durante un controllo clinico gli è stata riscontrata una tachicardia congenita: problema che risultava essere collegato a disfunzioni del battito cardiaco e che non solo avrebbe potuto compromettere la straordinaria carriera, ma sarebbe anche potuta essere fatale per la sua vita.
E’ stata la mamma dell’asso portoghese, Dolores Aveiro, a rivelarlo: “Il cuore di mio figlio – ha dichiarato la signora Dolores – aveva una frequenza troppo alta a riposo. Io all’epoca vivevo a Madeira, sono stata avvisata dallo Sporting Lisbona, squadra dove giocava Cristiano, e ho dato l’autorizzazione all’intervento con il laser. Anche se sapevamo di cosa si trattasse, eravamo tutti molto preoccupati perché c’era il rischio che Cristiano dovesse smettere di giocare. Lui, invece, era molto tranquillo. Non aveva paura per l’intervento, ma era terrorizzato dall’idea di dover dare l’addio al calcio. Per fortuna è andato tutto bene. Cristiano è stato operato la mattina e la sera è stato dimesso. Dopo pochi giorni era già in campo. E sembra che quel trattamento gli abbia permesso di correre ancora più veloce“.
Grazie alla tempestività dell’operazione chirurgica, Cristiano Ronaldo oggi è considerato tra i calciatori più forti della storia del calcio.
Alex Sicorello