La stagione delle olive, annata di “carica” in Liguria

Annata di “carica” sulla quale si è abbattuta la furia del maltempo proprio alla vigilia della raccolta, causando, localmente, perdite, che arrivano anche al 30% di prodotto in Val Nervia (IM). Tuttavia grazie alle condizioni climatiche primaverili ed estive favorevoli, con la fioritura che è stata positiva in tutto il territorio, l’oliveto ligure è arrivato in ottima forma alle porte dell’autunno, confermando così la qualità eccellente della produzione locale.

È quanto afferma Coldiretti Liguria, nel sottolineare che l’olivicoltura condotta a livello regionale su migliaia di ettari, rappresenta uno dei settori simbolo della regione, con la produzione di extravergini eccellenti, conosciuti in tutto il mondo che rientrano sotto il marchio della DOP Riviera Ligure, declinata poi territorialmente nelle sottozone Riviera dei Fiori, Riviera del Ponente Savonese, Riviera di Levante.

“Il maltempo ha riservato un tiro mancino alla produzione di quest’anno – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – che poteva essere di gran lunga superiore a quella 2019, anno di scarica condizionato, inoltre, negativamente dal clima. Ma, se la quantità sarà, in alcune zone, inferiore alle aspettative, la qualità dell’olio ligure non è assolutamente messa in discussione, grazie al grande lavoro dei nostri imprenditori, che continuano a portare avanti tale coltura millenaria, nonostante le difficoltà generate dal cambiamento climatico in atto, e da un anno molto complicato per i commerci a causa della pandemia. Per sostenere il lavoro dei nostri olivicoltori, oltre a garantire per il consumatore tracciabilità e sicurezza alimentare, sono fondamentali, e devono continuare ad essere incentivati, progetti di filiera virtuosi, che assicurino la sostenibilità della produzione con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti. Ad oggi quindi risultano fondamentali accordi come il Patto di filiera dell’Olio DOP Riviera Ligure, che salvaguarda i produttori dalle oscillazioni di prezzo legate alle annate di carica e scarica, permettendo di dare stabilità all’intero comparto, favorirne lo sviluppo e garantire la possibilità per le imprese di sostenere i fortissimi costi di produzione della nostra regione. I patti di filiera sono sempre di più un valore aggiunto non solo della denominazione di origine ma dell’intero comparto olivicolo: far conoscere il nostro prodotto, difenderlo dalla concorrenza straniera e permettere alle imprese di continuare a lavorare ed investire sul nostro territorio, sono i modi migliori per far crescere la nostra produzione, l’occupazione e con essa l’economia della nostra regione.

Infine – concludono Boeri e Rivarossa – per tutelare ulteriormente chi produce e chi consuma, come Coldiretti stiamo portando avanti, la battaglia a difesa dalla concorrenza estera di una delle nostre olive simbolo, l’oliva taggiasca per la quale è fondamentale vederle riconosciuto il marchio della DOP, in modo da poterla legare indissolubilmente al suo territorio d’origine, evitare quel furto d’identità che troppo spesso accade e avere una garanzia maggiore in materia di trasparenza e tracciabilità anche appunto dell’oliva.”

Il pesce a miglio zero, così si tutela la tradizione locale

Informare, tutelare e valorizzare, attraverso le voci e le ricette di chi porta avanti la tradizione dell’antico mestiere del pescatore: ecco i grandi scopi dell’evento “Cosa si mangia questo mese … in Liguria?” che ha presentato la video/ricetta di piatto tipico a miglio/km 0 realizzata da Agrichef e la pagina internet “Un Mare di Salute”, che permetterà di avere a portata di click tutte le indicazioni per conoscere e acquistare un prodotto sano e sicuro dal banco al ristorante.

È quanto afferma Coldiretti Liguria, nell’annunciare l’evento organizzato da Coldiretti Impresa Pesca Liguria in collaborazione con Agrichef Campagna Amica Liguria, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica circa il consumo dei prodotti ittici locali e nazionali derivanti da attività lavorative sostenibili e certificate, attente all’ambiente e virtuose.

L’azione di promozione s’inserisce nel Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura 2017-2019,  con la quale, attraverso la realizzazione di video divulgativi, è stato creato a livello nazionale un calendario mensile dei piatti a base di pesce locale e prodotti agricoli del territorio freschi di stagione. E per permettere al consumatore di conoscere tutte le novità sul mondo della pesca, vedere quali sono i pesci acquistabili nelle diverse parti dell’anno, e cimentarsi nelle ricette a base di pesce delle diverse regioni, è stata creata all’interno del sito Campagna Amica la pagina internet, disponibile anche da mobile Un Mare di Salute, che ogni venerdì darà informazioni e curiosità ai consumatori.

“Le iniziative che stiamo portando avanti a livello territoriale – afferma la Responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Liguria, Daniela Borriello –  sono atte a sensibilizzare il consumatore al consumo di pesce fresco che provenga specialmente dalla nostra costa. Il pesce è uno dei pochi prodotti che non dovrebbe mai mancare per avere una dieta equilibrata, perché ricco di omega 3, vitamine, proteine e, quello di mare, di iodio. Ma bisogna sempre stare attenti alla freschezza del prodotto acquistato, preferendo sempre quello che non ha dovuto percorrere centinaia di km per raggiugere le nostre tavole, quest’ultimo scelto magari più per moda che effettivamente per la sua genuinità e qualità. I nostri pescatori, con il loro lavoro, ci forniscono tutto quello che il Mar Ligure concede, favorendo l’indotto dell’economia regionale,  tutelando, inoltre, l’ambiente marino, essendo anche veri e propri ecologisti del mare”.

“Rispettare la stagionalità del pesce e conoscere quello a miglio zero – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è il modo migliore per essere sicuri di acquistare un prodotto fresco e genuino. Però questi fattori devono essere garantiti anche con la maggiore trasparenza possibile in etichetta, dove attualmente dai banchi ai menù dei ristoranti, alcuni dati importanti per fare chiarezza si perdono lungo la filiera. Dobbiamo quindi difendere e valorizzare il nostro pescato e le nostre imprese che ogni giorno portano a terra pesce fresco, ma che subiscono la concorrenza del pesce estero che non può reggere il paragone con quello appena pescato e venduto direttamente dai nostri pescatori. Solo con la trasparenza in etichetta e la conoscenza del pescato locale, le nostre imprese potranno vedere riconosciuto il valore del loro lavoro: solo così il loro prodotto  sarà distinto e riconosciuto, e il consumatore potrà risalire direttamente al produttore primario”.

La foto é di Fabio Rossano

Turismo: Coldiretti, Food Shopping per 2 stranieri su 3

Genova. Più di sei stranieri su dieci (62%) durante la permanenza in Italia fanno shopping di cibo che batte nettamente negli acquisti i tradizionali souvenir (50%), l’abbigliamento (48%) e l’artigianato (25%). E’ quanto emerge da uno studio Coldiretti 

La passione per il cibo – precisa la Coldiretti – raggiunge l’apice per i russi con una percentuale dell’87%, spinta anche dall’embargo che ha fatto sparire i prodotti italiani dalle loro tavole, ma è trasversale per tutti i Paesi, dal 76% dei giapponesi al 62% degli americani e dei i cinesi, dal 64% dei tedeschi al 60% dei francesi come il 48% degli inglesi non rinunciano infatti ad acquistare cibo italiano, secondo le elaborazioni Coldiretti sullo studio “In viaggio attraverso l’Italia”. “Dato importante per una regione come la Liguria- commenta il presidente Coldiretti Liguria Gerolami Calleri- che ha visto un aumento del 5,2% rispetto al 2015 di presenze Turistiche straniere nell’ultimo anno”.
L’analisi dell’aumento di presenze turistiche rivela un + 16% nella provincia di Savona, con Germania ( +13%) e Francia(+14%) ai primi due posti per arrivi in Liguria e, un flusso interessante anche dalla Russia che rientra tra i primi 10 Paesi. Anche di questo si è parlato qualche giorno fa in un incontro tra il comune di Genova e Coldiretti. Diversi gli argomenti trattati, che hanno visto al centro della discussione il ruolo dell’agricoltura nel territorio di Genova.

“E’ importantissimo- continua Calleri- sia per il consumatore che per il turista, che i luoghi turistici della nostra regione , abbiamo un’offerta di prodotto locale strutturata. I mercati di campagna amica, per le loro caratteriste peculiari, sono la risposta ideale a queste richieste, con risvolti economici interessanti per il territorio e lo sviluppo dell’economia locale. L’impegno di Coldiretti- conclude Calleri- è di rendere questi luoghi , sempre più vetrina dell’eccellenze agro alimenti locali e poli di attrazione turista”
“Genova deve puntare su un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza della città che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il cibo, e mi sembra che su questo ci sia piena affinità con il comune.” afferma il presidente dell’associazione agrimercato Coldiretti Roberto Sartori a conclusione dell’incontro.

 

Pestello e mortaio, a Imperia torna la gara del pesto con le miss della Liguria

Torna venerdì 2 settembre, promossa dal Civ Borgo Marina e dalla Coldiretti di Imperia, la seconda edizione della gara di pesto balneare nella piazza alla radice della Banchina Medaglie d’Oro che solo due settimane fa ha ospitato la finalissima di “Miss Italia Liguria 2016”.

Nove splendide miss “armate” di mortaio e pestello si sfideranno in una gara all’ultima foglia di basilico per aggiudicarsi il prestigioso barattolo che anche quest’anno sarà spedito a Jesolo a Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia in occasione della finale nazionale che si terrà poi il 10 settembre.

Le materie prime utilizzate saranno tutte del territorio Imperiese certificate “Campagna Amica” come il profumatissimo basilico dop dell’azienda agricola Ramella e l’ aglio di Vessalico bio dell’agriturismo La fattoria. A sponsorizzare l’iniziativa anche il consorzio del basilico dop e il consorzio dell’olio Riviera Ligure.

Ad aiutare le miss a preparare la tipica “salsa ligure” oltre prodotti tipici offerti dalla Coldiretti e da aziende del territorio (Olio Fratelli Fresia, Latte Alberti, Azienda Vitivinicola Cascina Feipu dei Massaretti di Imperia) saranno gli chef di Imperia Davide Cane (Gambero rosso), Osvaldo Martini (Bracciaforte) e Enrico Calvi (Cacciatori).

Giudici della gara culinaria Giovanni Barbagallo, consigliere in Regione, Maria Teresa Parodi, assessore comunale al Commercio, Antonio Fasolo, presidente provinciale di Coldiretti.

In gara per il pesto a Borgo Marina ci saranno Siria Vendemmiale (Miss Mascotte Liguria 2016), Alessia Lupi (Miss Cinema Liguria 2015), Chiara Icardi (Miss Eleganza Liguria 2015), Marta Molino (Miss Lotto Sport Liguria 2015), Beatrice Bertolino (Miss Eleganza Liguria 2014), Elena Cassettai (Miss Eleganza), Sarah Mariotto (Miss Rocchetta Bellezza), Sofia Tumminaro (Miss Interflora), Marta Tuttorosa (Miss Miluna Liguria 2015).

Durante l’evento saranno messi in vetrina i prodotti del “Consorzio riviera ligure dop”. La direzione artistica è curata da Fortunato Scordo.

Le piante e i fiori della Riviera protagoniste al Festival della Canzone Italiana

Sanremo. Saranno le piante e i fiori della Riviera ad accogliere gli ospiti e il pubblico del sessantaseiesimo Festival della Canzone Italiana che si svolge al Teatro Ariston di Sanremo da martedì 9 a sabato 13 febbraio. Fioriture in vaschette verranno disposte all’ingresso e sul red carpet dell’Ariston: elleboro coltivato dall’Istituto regionale per la floricoltura di Sanremo, piante di gazania da Vallecrosia, margherite, ranuncoli e aromatiche che provengono dalla piana di Albenga in un gioco di colori e di profumi a rappresentare una delle attività economiche della Liguria e la Liguria stessa. Leggi tutto “Le piante e i fiori della Riviera protagoniste al Festival della Canzone Italiana”