Settembre caldo a livello mondiale

A settembre si è registrata una temperatura anomala in tutto il mondo: 0,63 gradi in più rispetto alla media 1981-2020 di settembre. Record anche in Europa: le temperature medie nello scorso mese hanno raggiunto un livello circa 0,2 gradi in più rispetto al precedente settembre più caldo del 2018 e 1,8 gradi sopra la media 1981-2010. A diffondere i dati è Copernicus Climate Change Service impegnata nell’osservazione dei cambiamenti climatici del programma Copernicus dell’Unione europea.

Come viene rilanciato dall’Ansa a livello globale, il 2020 ha visto il settembre più caldo mai registrato: il mese è stato di 0,05 gradi più caldo del 2019 e di 0,08 gradi più caldo del 2016.Temperature insolitamente elevate sono state registrate al largo delle coste della Siberia settentrionale, nel Medio Oriente e in alcune parti del Sud America e dell’Australia. Un campanello d’allarme suona anche per il ghiaccio marino artico. Lo scorso mese di settembre l’estensione è stata la seconda più bassa mai registrata, sia per quella giornaliera che per l’estensione media mensile.

Praticamente secondo i ricercatori ogni mese del 2020, si è classificato tra i primi quattro più caldi del mese in questione, con gennaio a 0,03 gradi più caldo di qualsiasi gennaio precedente e maggio a 0,05 gradi più caldo di qualsiasi maggio precedente. Secondo Copernicus Climate Change Service, l’anomalia della temperatura globale da inizio anno rileva che il 2020 è alla pari con il 2016, l’anno più caldo mai registrato. Inoltre, per lo stesso periodo, che quest’anno è più caldo del 2019, ovvero il secondo anno più caldo attualmente registrato.

Negli ultimi tre mesi del 2020, eventi climatici come La Niña e probabilmente bassi livelli di copertura di ghiaccio artico autunnale influenzeranno l’anno nel suo insieme, destinato a diventare il più caldo mai registrato. Inoltre da evidenziare che una regione che sta vivendo temperature particolarmente estreme quest’anno è la Siberia.

 

“Caldo”, una hit per l’estate con Mambolosco e Boro Boro

È disponibile la versione fisica di “Caldo”, sia in formato standard che firmato in esclusiva per Amazon, il primo progetto discografico di Mambolosco e Boro Boro per Virgin Records – Universal Music Italia.

A partire dal 31 luglio “Caldo” uscirà anche in vinile colorato giallo sullo store digitale di Amazon, disponibile già in preorder da alcuni giorni

“Caldo”, composto da 11 tracce ideate e registrate a Barcellona, è il tripudio di mondi e stili musicali differenti, che si incontrano e attribuiscono al disco una natura riconoscibile e originale al tempo stesso. Ad aprire la tracklist “Fallo”, brano dalla scrittura diretta ed esplicita che per beat e sonorità abbraccia la trap music e l’hip hop tradizionale, e “Forte”, singolo ritmato, ballabile e scanzonato.

Sulla terza traccia arriva la prima collaborazione del disco con la Dark Polo Gang, che con rime crude e taglienti, ormai loro cifra stilistica, donano al brano un’impronta più street. Le collaborazioni proseguono con “Lindo” feat. Rosa Chemical, recente scoperta del panorama rap, e con “Pesca” feat. Beba, giovane rapper di origine torinese, la cui voce, sensuale e decisa allo stesso tempo, si sposa perfettamente con le sonorità di Mambolosco e Boro Boro.

“Caldo” contiene anche gli esplosivi remix di “Twerk” feat. Anna, rivelazione di questo 2020 con la sua hit “Bando”, e “Lento”, in collaborazione con l’artista spagnola Lola Indigo. I due featuring danno nuova linfa ai singoli con cui è nato il sodalizio tra Mambolosco e Boro Boro e conferiscono a entrambe le tracce una veste rinnovata, dal sapore internazionale. Il rap e il reggaeton entrano in un gioco di alternanza con latin music e il dialetto napoletano in “Nena”, brano edito di Boro Boro in collaborazione con Geolier e prodotto da Andry The Hitmaker. L’album si chiude con “Il Passo”, ultimo singolo di Mambolosco affiancato dal talentuoso Samurai Jay.

A questi brani si aggiungono altri due inediti “Mes Amis”, inno all’amicizia contraddistinto da cori in sottofondo che rendono il brano gioioso e frizzante, e “Me Gusta”, irriverente e sfacciato quanto basta, in perfetto stile Mambolosco e Boro Boro.

Lo spirito di squadra da cui “Caldo” è permeato riguarda anche la produzione dei brani, che si avvalgono di alcuni nomi di punta come Andry The Hitmaker, Don Joe, Francesco Katoo Catitti, JVLI, Nardi e Sick Luke. A questi si aggiunge il giovane producer Gamer, che ha collaborato sui brani “Fallo” e “Lento” insieme a Nardi.

L’album, nato dalla volontà di Mambolosco e Boro Boro di celebrare la profonda amicizia che li lega da più di un anno, è permeato da un forte spirito di squadra e risente della stima, sia professionale che personale, che i due rapper nutrono reciprocamente e che provano per tutti gli altri artisti che hanno scelto per collaborare al disco.

Dopo un 2019 ricco di traguardi e soddisfazioni e dopo i successi raccolti insieme con i singoli “Twerk” e “Lento”, che hanno progressivamente scalato le classifiche ottenendo in totale 96 milioni di stream su Spotify e diverse certificazioni, Mambolosco e Boro Boro tornano sulla scena con un album che risente dei colori, della vivacità e dell’entusiasmo di Barcellona, dove è stato ideato e registrato, ed è perfetto per dare il benvenuto a questi primi giorni d’estate.

L’energia e la voglia di ballare che Mambolosco e Boro Boro esprimono in “Caldo” hanno conquistato anche gli utenti di Tik Tok: i due artisti, infatti, hanno lanciato una divertente #limbochallenge che sta spopolando sul social network.

Un decalogo per proteggere i nostri cani dal gran caldo

In questi giorni di primo vero caldo per i cani, che non sudano, rimanere chiusi, anche per pochi minuti, in ambiente non ventilato né al riparo dal sole, può costituire un grave pericolo. La Protezione Animali savonese ripropone, come per gli anni passati, un decalogo per assicurare un’estate piacevole e serena anche ai nostri amici animali e raccomanda ai proprietari di cani di non lasciare mai da solo, anche per pochi minuti, il cane, il gatto, o altro animale, in auto.

Gli zoofili da parte loro continueranno a vigilare le strade della riviera e quelle assolate dell’entroterra. «Da 24 anni le guardie zoofile dell’Enpa – si legge in una nota – svolgono controlli anche sull’autostrada da Savona ad Andora ma l’accesso, un tempo gratuito, è ora a pagamento perché la società di gestione non concede all’Enpa le tessere gratuite di accesso; e per la Protezione Animali, che è un’associazione onlus privata che, malgrado il nome di “ente nazionale” non ha mai avuto contributi statali, i proibitivi costi del biglietto autostradale della tratta sono insostenibili; e dovrà quindi ridurre i viaggi in autostrada, un vero peccato perché l’iniziativa, prima in Italia dagli anni ‘90, ha sempre dato ottimi risultati di prevenzione»

Ecco il decalogo

COME RICONOSCERE UN COLPO DI CALORE

La pelle scotta, l’animale barcolla e respira con affanno e in modo veloce, sembra come bloccato. Il colpo di calore si presenta con depressione, ipertermia (febbre alta), congestione delle mucose (che possono assumere una colorazione rosso intensa) fino a giungere alle crisi convulsive e al coma dell’animale.

COME COMPORTARSI

La prima cosa da fare è spostarlo dal sole e abbassare la sua temperatura corporea bagnandolo con l’acqua con un panno o con le mani, senza immergerlo, su tutto il corpo e specialmente sul collo, sotto la testa e sull’addome. Mai immergere il cane in acqua perché si potrebbero avere effetti secondari letali. L’intervento più saggio dopo queste azioni è in ogni caso portare l’animale il prima possibile in un centro veterinario attrezzato dove sarà possibile effettuare tutti i controlli e le terapie che possono essere svolte solo in una clinica e che possono salvare la vita all’animale.

LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO

Ecco alcuni consigli che possono tornare utili per vivere l’estate in sicurezza con i nostri animali:

1) Evitare le passeggiate nelle ore calde. Assicurarsi che i nostri animali abbiano sempre acqua fresca, un luogo ombreggiato e ventilato e ridurre le attività sportive.

2) Ricorda che l’asfalto è bollente e potrebbe scottarsi le zampette. Come regolarsi? Se è troppo rovente per i nostri piedi lo sarà anche per i sensibili polpastrelli dei nostri amici a quattro zampe. Attenzione quindi alle passeggiate in città.

3) Assicurarsi che il nostro quattro zampe abbia sempre acqua fresca a disposizione nella sua ciotola e, se usciamo con lui, portiamoci dietro una bottiglietta d’acqua per farlo bere.

4) Non lasciamo mai il nostro animale in macchina, rischia di morire! La temperatura all’interno dell’abitacolo, infatti, sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può raggiungere fino a 70°. Dimenticarsi o lasciare il proprio amico a quattro zampe in macchina vuol dire condannarlo a morte. Se si dovesse notare un animale chiuso all’interno di un’automobile: prestare attenzione ai sintomi di un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In questi casi un intervento immediato può salvargli la vita: se non si riuscisse a rintracciare il proprietario dell’autovettura, chiamare subito le forze dell’ordine. Fino al loro arrivo, è necessario cercare di creare ombra sistemando ad esempio alcuni giornali sul parabrezza e, nel caso in cui i finestrini non dovessero essere completamente chiusi, versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o farlo bere. In casi estremi è accaduto che cittadini abbiano rotto il finestrino dell’automobile per soccorrere il quattrozampe ed evitargli una morte certa. In queste circostanze l’Enpa, considerando prevalente la salvezza dell’animale, offre il proprio sostegno legale.

5) Anche i pet sono soggetti alle scottature solari. E’ possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire. Particolare attenzione agli animali bianchi, sono i più soggetti agli eritemi solari.

6) Attenzione all’alimentazione e ai residui nelle ciotole. Scegliere cibi leggeri e facili da digerire e non lasciare mai residui di cibo nella ciotola.

7) Per i pesciolini: l’Enpa ricorda che obbligare questi animali a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia, chi dovesse possedere un acquario non dovrebbe esporlo al sole diretto. E’ inoltre importante cambiare l’acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo regolarmente per compensare l’acqua che evapora e sostituire così l’ossigeno perso. Lo stesso vale per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto; le gabbie vanno posizionate in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato.

8) Attenzione ai parassiti. Meglio applicare preventivamente un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia: alcuni prodotti per cani possono essere letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare) che possono trasmettere la leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili.

9) Allarme parassiti anche per i conigli e le cavie. In questo caso è necessario

ispezionare attentamente ogni giorno l’animale per verificare l’eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (infestano anche i cani), tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due giorni alla settimana la lettiera o il fondo.

10) Per i selvatici lasciare a disposizione una ciotolina d acqua, non profonda,

ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno; in questo periodo la fauna selvatica ha disposizione molto cibo mentre l’acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d’ombra con le piante.

Il caldo allontana il Covid? Parola agli esperti Ciccozzi e Abrignani

Se ne parla da settimane, ma soprattutto ora che si è entrati nella Fase 2. La domanda è: il caldo potrebbe frenare il virus anche se non ci sono prove di una minore aggressività?

Secondo Massimo Ciccozzi epidemiologo molecolare del Campus Biomedico, i virus vanno incontro a mutazioni e il coronavirus non dovrebbe essere diverso: “Gli conviene invece adattarsi all’ospite e cercare di convivere più o meno pacificamente con lui. Forse qualche compromesso potrebbe già averlo trovato” ha detto l’esperto sottolineando però che il lockdown ha comunque rallentato la circolazione del covid.

Secondo Sergio Abrignani, immunologo dell’università di Milano, i virus non diventano meno potenti di punto in bianco, in questo caso i comportamenti dei cittadini negli ultimi due mesi e l’impegno dei medici a cercare di frenare un virus sconosciuto hanno fatto molto.

Il 2020 sarà l’anno più caldo di sempre

Quest’anno sarà sicuramente il più caldo da quando sono iniziate le misurazioni, secondo esperti meteorologi citati dal Guardian; secondo tali esperti una probabilità dal 50% al 75% che il 2020 superi il record stabilito quattro anni fa. Sebbene il blocco del coronavirus abbia temporaneamente ripulito i cieli, non ha fatto nulla per raffreddare il clima, che ha bisogno di misure più profonde, a più lungo termine, dicono gli scienziati. Lo scrive l’agenzia Askanews

I record di calore sono stati superati dall’Antartico alla Groenlandia da gennaio, il che ha sorpreso molti scienziati perché questo non è un anno di El Niño, fenomeno solitamente associato alle alte temperature. L’Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica degli Stati Uniti calcola una probabilità del 75% che il 2020 sarà l’anno più caldo dall’inizio delle misurazioni.

L’agenzia americana ha affermato che le tendenze stanno seguendo da vicino l’attuale record del 2016, quando le temperature sono aumentate all’inizio dell’anno a causa di un El Niño insolitamente intenso e poi sono scese. Un calcolo separato di Gavin Schmidt, direttore del Nasa Goddard Institute for Space Studies di New York, ha riscontrato una probabilità del 60% quest’anno di stabilire un record.

 

Cappotto nell’armadio, dal 30 marzo più caldo in Italia

Roma. Voglia di primavera, voglia di sole e caldo, ma arriveranno? Forse si. Secondo gli esperti del sito il meteo.it, dopo il passaggio di una debole perturbazione tra Pasqua e Pasquetta, la pressione tenderà a salire gradualmente e lo farà portando aria via via più mite su tutti i nostri settori.

L’arrivo dell’alta pressione e l’aria più mite dai quadranti meridionali non potranno far altro che far aumentare le temperature su gran parte delle nostre regioni. Avremo ancora qualche occasione per delle piogge al Nord, specie in Piemonte e sulle Alpi, e tra l’1 e il 3 aprile al Sud, a causa di una debole depressione atlantica, ma le temperature inizieranno ad aumentare inesorabilmente: gli esperti prevedono il raggiungimento dei 20/21° o poco meno sulle regioni settentrionali, valori massimi fino a 24° sulle regioni centrali, e addirittura 25/27° al Sud. In buona sostanza, la primavera dovrebbe spiccare il volo a partire dal 30 marzo. “Non mancheranno delle piogge – sottolineano gli esperti – ma il sole sarà per gran parte d’Italia prevalente e le temperature in graduale aumento”.

Fa troppo caldo e gli orsi non vanno in letargo

Roma. Il letargo è una strategia fondamentale per la sopravvivenza, che consente ad animali come gli orsi, i ghiri, le marmotte di superare la stagione peggiore dell’anno, l’inverno. Ma che succederà se l’effetto serra continuerà a scombinare la realtà climatologica mondiale? La risposta giunge in questi giorni dai Pirenei, dove si è verificato un fenomeno mai visto: gli orsi non sono andati in letargo perché fa troppo caldo. Leggi tutto “Fa troppo caldo e gli orsi non vanno in letargo”