“Punto Amico”, una grande opportunità per entrare nella grande famiglia del Fiat 500 Club Italia

Tutto per l’auto, ma anche assicurazioni e pratiche auto, ricettività e ristorazione e ancora viaggi e tempo libero, quindi negozi. il “Punto Amico” è un’ottima opportunità per entrare a far parte della grande famiglia del Fiat 500 Club Italia.

“Tutti gli esercizi commerciali che si impegnano – con cortesia, serietà e professionalità – ad offrire ai soci del Fiat 500 Club Italia sconti o altri trattamenti di favore possono entrare a far parte della nostra community”, fanno sapere dalla sede del Fiat 500 Club Italia di Garlenda. Nella rete di “Punto Amico” si può trovare davvero di tutto per l’auto: meccanici, carrozzieri, ricambisti, gommisti, ma anche assicurazioni e pratiche auto. Non mancano opportunità per il tempo libero e i viaggi. E’ anche possibile fare shopping in uno dei tanti negozi sparsi lungo la Penisola convenzionati.

L’elenco degli aderenti all’iniziativa “Punto Amico è costantemente aggiornato e messo a disposizione dei soci. “Le aziende interessate devono comunque essere già note ai membri del Club, in quanto ne è richiesta la presentazione da parte di soci e fiduciari, da indicare nel modulo di adesione. L’iscrizione si perfeziona con il versamento della quota annuale (60 euro IVA inclusa); l’azienda aderente riceverà un kit contenente una targa ed alcuni adesivi con il logo e sarà abbonata alla rivista “4piccoleruote””, aggiungono dalla direzione del Fiat 500 Club Italia.

Informazioni
Fiat 500 Club Italia – Via Roma n.90, 17033 Garlenda (SV), Italy
Tel: +(39) 0182 58 22 82
Fax: +(39) 0182 58 00 15 

E-mail: marketing@500clubitalia.it

Rc auto Online: molto diffusa nelle grandi città. Il Lazio è il campione dell’online

L’Osservatorio Assicurativo Auto e Moto di Ottobre 2021 elaborato da Segugio.itleader nella comparazione assicurativa in Italia, rileva i seguenti trend per quanto concerne l’andamento a livello nazionale dei prezzi RC (Pag. 3 e 4):

  • Per il comparto Auto: il premio RC lordo registrato a Settembre 2021 è stato di 345,3€, in calo dell’1,9% rispetto ad Agosto 2021 e segna un record di ribasso, raggiungendo un nuovo minimo storico. La riduzione è ancora più marcata nel confronto con l’anno precedente, dove si registra un -13,5%, sottolineando il continuo trend di calo dei prezzi.
  • Per il comparto Moto: andamento opposto per le due ruote che, dopo mesi di crollo, registrano a Settembre 2021 un premio di 221,5€, in crescita del 6,5% rispetto al minimo storico di Agosto 2021. Nel confronto con l’anno precedente la situazione è diversa e persiste una riduzione dei prezzi del 14,1%.

L’Osservatorio di Segugio.it monitora anche la penetrazione dell’online, ossia l’andamento regionale del rapporto tra i preventivi e il parco veicoli delle autovetture (Pag. 29). Da questa rilevazione si può scoprire quali siano i “Campioni dell’online”, ossia quelle Regioni in cui gli automobilisti fanno un maggior utilizzo di Internet per confrontare i prezzi e trovare l’offerta migliore. I dati mostrati nella Tabella 1 si basano sugli ultimi 12 mesi e descrivono questa situazione:

  • Il Lazio è la Regione più attiva con un 15,3% dei preventivi sul parco circolante auto, seguita da Sardegna (10%), Lombardia (9,7%) ed Emilia-Romagna (9,5%);
  • C’è un blocco di Regioni piuttosto attive nella ricerca di polizze online (Campania, Liguria, Toscana, Veneto, Piemonte, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e Marche) che registrano un valore tra il 9% e il 7,2%;
  • Verso il fondo della classifica troviamo alcune Regioni, principalmente del Sud, (Abruzzo, Calabria, Umbria, Puglia e Basilicata) relativamente poco attive con una penetrazione dei preventivi sul parco auto che va dal 6,4% al 4,1%;
  • Infine, la Valle d’Aosta è la Regione che utilizza di meno il comparatore con un 1,6%, insieme a Trentino-Alto Adige (2,5%) e Molise (3,6%).

Per cercare di comprendere al meglio come mai vi sia così tanta differenza tra le Regioni e quali siano le motivazioni sottostanti a questi dati, Segugio.it li ha messi a confronto con il numero di abitanti per capoluogo di Regione (Tabella 2). Come si può notare, vi è una forte correlazione fra penetrazione dell’online e numero di abitanti del capoluogo di Regione, segno del fatto che è soprattutto nei grandi centri urbani ad essere diffusa l’assicurazione diretta. I due casi evidenti sono il Lazio e la Lombardia, con Roma e Milano che sono i due capoluoghi più abitati, dove la penetrazione dell’online è alta. Dall’altra ci sono anche alcune eccezioni, in particolare risaltano la Sardegna, che con un capoluogo con “pochi” abitanti ha una percentuale di preventivi molto alta e la Puglia che, nonostante un capoluogo molto popolato, ha una penetrazione bassa del 4,7%. Questo è un segnale della complessità del fenomeno di diffusione delle assicurazioni online, che trova spiegazione anche in altre caratteristiche economiche e demografiche delle singole Regioni, quali il PIL pro-capite, la diffusione e l’uso di internet e il premio medio RC.

 

Rc auto, In Italia il 6 % dei veicoli non è assicurato

Segugio.itleader nella comparazione assicurativa in Italia, ha svolto un’analisi per approfondire il tema dei veicoli non assicurati sul territorio italiano.

I veicoli non assicurati in Italia sono passati dai 3,9 milioni del 2014 ai 2,6 milioni del 2019, un calo del 50% avvenuto principalmente grazie ai sistemi di controllo elettronico che consentono di verificare l’adempimento dell’obbligo assicurativo. Parallelamente è diminuita l’incidenza dei veicoli non assicurati sul parco circolante totale, passata dall’8,7% del 2014 al 5,9% del 2019.

Il fenomeno ha però una rilevanza molto diversa sul territorio. Osservando l’incidenza dei veicoli non assicurati sul parco circolante delle diverse regioni, si osserva infatti che:

  • La Campania è la regione con la più alta incidenza di veicoli non assicurati (12,4%);
  • Percentuali molto elevate si riscontrano anche in Calabria (10,3%)Sicilia (9,7%) e Lazio (8,5%);
  • Le regioni più virtuose sono il Trentino Alto Adige (2,3%), il Friuli Venezia Giulia (2,8%) e il Veneto (2,9%)

Ma quanto pesa l’evasione assicurativa RC Auto/Moto sulla collettività e quindi, indirettamente, sulle tasche dei contribuenti?

I veicoli non assicurati per il premio medio RC lordo rilevato dall’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it. A livello nazionale, l’evasione dell’obbligo di assicurazione RC vale 1,271 Miliardi di € all’anno.

Agenzie assicurative: la digitalizzazione è la strada giusta per superare l’emergenza

Le nuove misure restrittive volute dal Governo per contenere l’incremento dei contagi della seconda ondata della pandemia hanno riacceso l’attenzione sull’importanza della digitalizzazione per il settore assicurativo e, in particolare, per agenzie e intermediari assicurativi, già duramente colpiti dal primo lockdown.

Scegliendo di seguire la strada della digitalizzazione, agenzie e intermediari hanno la possibilità di massimizzare i guadagni, aggirando tutte le limitazioni dovute alle misure restrittive in corso, e di incrementare il portfolio clienti. Nello stesso tempo, affidarsi ai canali digitali può garantire una netta riduzione dei costi fissi della propria attività.

SOStariffe.it ha analizzato l’impatto della digitalizzazione sul settore assicurativo e, in particolare, sulle reti agenziali. L’indagine di SOStariffe.it è partita dallo studio realizzato dal Centro di ricerca dell’Università Cattolica di Milano (CeTIF) in collaborazione con ANAPA sui modelli operativi e redditività delle agenzie.

Agenzie assicurative italiane: redditività e costi principali

Lo Studio realizzato da CeTIF e ANAPA va ad analizzare vari aspetti della redditività delle agenzie e dell’efficacia del loro modello operativo. In particolare, si evidenzia come la quasi totalità dei ricavi delle agenzie assicurative derivi dal comparto provigionale. Solo una minima parte (5-7%) è legato a Rappel e altri incentivi.

Per quanto riguarda i costi, invece, l’indagine evidenzia come quasi la metà delle spese delle agenzie sia legata a due fattori principali. Il 24% dei costi complessivi è collegato agli stipendi del personale mentre il 19% alla gestione dei locali. Questi due costi fissi vanno ad incidere in modo particolare durante un periodo d’emergenza come quello attuale.

Il calo dei ricavi collegato all’emergenza ed alle restrizioni in corso comporta una gestione più difficile delle spese fisse che diventano sempre più rilevanti ai fini del bilancio ed incidono pesantemente sulla liquidità disponibile.

Ancora indietro sulla digitalizzazione

Il settore assicurativo è ancora indietro sulla digitalizzazione. Solo il 46% delle agenzie ha un sito web e più dell’80% non punta sul canale mobile, punto di riferimento assoluto dei servizi web. La digitalizzazione è ancora marginale in tutti gli aspetti amministrativi che riguardano l’attività delle agenzie.

Secondo lo Studio, circa il 44% delle ore lavorative in agenzia riguarda attività amministrative, contabili e post-vendita. Tali attività sono rallentate da una digitalizzazione ancora parziale. Solo il 14% delle agenzie ha realizzato una digitalizzazione completa dell’archivio mentre il 33% continua ad affidarsi all’archiviazione cartacea. Anche sui pagamenti si registrano alcune criticità. Contanti ed assegni, infatti, coprono ancora il 50% dei pagamenti complessivi.

Il settore assicurativo dopo il primo lockdown: un primo passo verso la digitalizzazione

Il settore assicurativo è ancora indietro per quanto riguarda la digitalizzazione. La clientela, invece, sembra essere sempre più interessata ai vantaggi offerti dai canali digitali. Secondo il recente Osservatorio “The World after Lockdown” di Nomisma e Crif, infatti, il 60% degli italiani sceglie di utilizzare il web per informarsi in merito alle migliori polizze da attivare. Ben il 48% del totale, inoltre, è disposto ad acquistare la polizza online, bypassando i canali tradizionali.

Business Partner di SOStariffe.it: una piattaforma online per aumentare la redditività e ridurre i costi

Per venire incontro alle nuove esigenze del settore assicurativo e garantire una transizione più efficace verso la digitalizzazione, SOStariffe.it mette a disposizione degli intermediari assicurativi la piattaforma digitale Business Partner. Si tratta di uno strumento in grado di supportare agenzie e intermediari nel processo di digitalizzazione.

SOStariffe.it Business Partner consente agli intermediari di effettuare la vendita di prodotti assicurativi, RC Auto, Moto e Autocarri, delle principali compagnie dirette con provvigioni e rappel al di sopra della media di mercato. La piattaforma permette di migliorare la gestione amministrativa e contabile, agevolando anche i pagamenti elettronici, effettuabili su POS virtuali. La piattaforma, inoltre, garantisce la possibilità di espandere i propri guadagni.

Oltre alle varie soluzioni assicurative, infatti, con SOStariffe.it Business Partner, l’intermediario sarà abilitato alla distribuzione di altri prodotti domestici come i contratti luce e gas del mercato libero e gli abbonamenti Internet casa, settori in cui SOStariffe.it è leader in Italia. L’intermediario potrà, quindi, proporre servizi aggiuntivi ai propri clienti, diversificando la sua offerta ed andando ad incrementare i ricavi della sua attività.

Roberto Pierri, Manager responsabile della Business Unit Assicurazioni di SOStariffe.it, dichiara: SOStariffe è pienamente consapevole degli oneri di gestione di un’agenzia e ha pensato un modello che supporti i nostri Intermediari sia da un punto di vista reddituale, con offerta differenziate e provvigioni sopra la media, che gestionale. La tecnologia che mettiamo a disposizione è molto agevole da usare e i nostri Account Manager supportano operativamente gli intermediari nel loro lavoro giornaliero”

Costo Auto 2020: -7,4% in un anno, cali in quasi tutte le regioni

SOStariffe.it pubblica l’analisi del costo annuo medio che gli automobilisti italiani sostengono per mantenere l’auto: l’osservatorio mostra un calo medio del 7,4% rispetto all’anno scorso e diminuzioni in quasi tutte le Regioni.

L’analisi è stata condotta grazie al comparatore RC Auto di SOStariffe.it: https://www.sostariffe.it/assicurazioni/auto

In caso di ripresa dello studio, chiediamo di citare il portale con questa dicitura: SOStariffe.it. 

Di seguito e in allegato, comunicato stampa e grafiche riepilogativi dei dati elaborati da SOStariffe.it.

Costo manutenzione auto, servono quasi 1.500 euro annui: calo del -7.4% rispetto al 2019

Servono quasi 1.500 euro all’anno, in media, ad un automobilista italiano per coprire le spese di gestione della propria auto. Tra assicurazione, bollo e revisione e, naturalmente, il carburante, mantenere la propria vettura comporta una spesa significativa anche se in calo rispetto al 2019. L’Osservatorio di SOStariffe.it ha analizzato l’andamento dei costi di mantenimento di un’auto in Italia andando ad evidenziare un calo del -7.4% rispetto allo scorso anno. L’indagine, inoltre, conferma alcune sostanziali differenze tra le regioni italiane.

La spesa per mantenere la propria auto nel 2020 in Italia è in calo del -7.4% rispetto ai dati del 2019. La conferma arriva dal nuovo Osservatorio di SOStariffe.it: un’auto comporta spese complessive pari, in media, a 1.492,64 euro in un anno. Il dato, che considera i costi per RC Auto, carburante, bollo e revisione, è leggermente inferiore rispetto a quanto rilevato lo scorso anno.

A pesare in misura maggiore sui costi di mantenimento dell’auto è il costo del carburante. Un automobilista italiano, infatti, spende, in media, 775,88 euro all’anno per il rifornimento. Anche l’assicurazione auto, in particolare la polizza RC Auto, rappresenta una voce di spesa considerevole che copre circa un terzo dei costi di mantenimento del veicolo, pari a 532,68 euro. In entrambi i casi si registra un calo rispetto alle rilevazioni dello scorso anno.

L’indagine di SOStariffe.it, che sfrutta i dati raccolti tramite il comparatore di preventivi per assicurazioni auto, ha analizzato anche le differenze di costi su base regionale. Anche quest’anno è la Campania la regione in cui mantenere un’auto costa di più. Gli automobilisti campani devono ancora fare i conti con un costo medio della polizza RC Auto nettamente superiore alla media nazionale.

La Valle d’Aosta e la Liguria, invece, sono le regioni dove il costo medio per la gestione dell’auto è il più basso. La Puglia è la regione dove si stima il calo più marcato del costo medio di mantenimento nel confronto con il 2019. La riduzione percentuale del costo di mantenimento dell’auto in Puglia è nettamente superiore rispetto alla media nazionale.

Costo di mantenimento dell’auto in calo del -7.4% nel 2020. Campania la regione più cara, Valle d’Aosta e Liguria le più economiche

Mantenere un’auto comporta una spesa annuale di 1.492,64 euro. Nel 2019 mantenere l’auto costava, in media, più di 1.600 euro all’anno. Complessivamente, quindi, lo studio ha rilevato un calo del -7.4% dei costi che gli automobilisti italiani devono affrontare per mantenere la propria auto.

La regione italiana dove mantenere l’auto costa di più è, ancora una volta, la Campania. Gli automobilisti campani, infatti, devono affrontar e una spesa annuale di 2.031,50 euro per i propri veicoli. Rispetto al 2019, il calo è pari al -3.8%, inferiore rispetto alla media nazionale. La distanza tra la Campania e le altre regioni italiane è considerevole. La seconda regione più cara, per mantenere l’auto, è, infatti, il Lazio con una spesa media di 1.606,25 euro (+0.39% rispetto al 2019).

La Valle d’Aosta e la Liguria, invece, sono le regioni meno care per quanto riguarda il mantenimento dell’auto. In Valle d’Aosta, in particolare, i costi complessivi, in media, sono pari a 1.240,19 euro (-19.27% rispetto al 2019). Costi contenuti anche in Liguria che nel 2019 risultava la regione più economica in base alle rilevazioni di SOStariffe.it. Gli automobilisti liguri registrano una spesa media di 1.341,45 euro per il mantenimento dell’auto (-10,5%).

Forte calo dei costi in Puglia, aumenti (leggeri) solo in quattro regioni

Il costo di mantenimento dell’auto è in calo in quasi tutte le regioni. Solo Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Lazio, infatti, registrano un aumento delle spese di mantenimento. La regione che fa segnare la crescita percentuale più alta è il Friuli. Gli automobilisti friulani registrano una spesa media di 1.563,36 euro con una crescita del +3.54%.

Le altre 16 regioni, invece, fanno segnare un calo dei costi di mantenimento dell’auto. Da segnalare, in particolare, il caso della PugliaPer la regione del Sud Italia si segnala un drastico calo dei costi di mantenimento dell’auto passando dai 1.863,83 euro del 2019 a 1.442,70 euro. Per gli automobilisti pugliesi, quindi, si registra un calo percentuale del -22.6% nel confronto tra il 2020 e l’anno precedente.

Carburante: in Trentino e Friuli si spende di più

Il carburante comporta una spesa di 775,88 euro all’anno per gli automobilisti italiani. Il dato in questione è in netto calo rispetto a quanto registrato lo scorso anno quando questa voce di spesa pesava per circa 891 euro all’anno sulle tasche degli automobilisti italiani.

Dando uno sguardo ai costi del carburante su base regionale, invece, troviamo Trentino-Alto Adige Friuli-Venezia Giulia ad occupare le prime posizioni della graduatoria delle regioni con il costo annuo per il carburante più alto. Gli automobilisti del Trentino-Alto Adige spendono, in media, 985,20 euro per i rifornimenti. In Friuli-Venezia Giulia, invece, la spesa annuale è di 985,06 euro.

Tra le regioni più economiche per quanto riguarda il costo annuale del carburante troviamo, invece, Molise, Lazio, Valle d’Aosta e Liguria. Queste quattro regioni registrano un costo medio annuale inferiore ai 700 euro. In prima posizione troviamo il Molise dove utilizzare l’auto comporta una spesa annuale di 678,92 euro per i rifornimenti di carburante.

Per quanto riguarda il costo di bollo e revisione, in media i costi sono molto simili tra le varie regioni (la media nazionale è 241,56 euro) con la sola eccezione, in negativo, del Lazio, dove la spesa media è di 442,60 euro. La regione più economica in questo caso è la Liguria con una spesa media di 189,40 euro.

Il peso della RC Auto: maglia nera alla Campania

Le rilevazioni di SOStariffe.it confermano che, in media, la polizza RC Auto comporta una spesa annuale di 532,68 euro per gli automobilisti italiani, in calo rispetto alle rilevazioni dello scorso anno (573 euro). Circa il 35% della spesa complessiva per il mantenimento dell’auto è, quindi, legata alla sola copertura RC Auto, obbligatoria per poter circolare. Il carburante, invece, ha un “peso” di circa il 52% (775,88 euro) sul totale mentre bollo e revisione, in media, comportano circa il 13% delle spese complessive (241,56 euro).

La maglia nera, per quanto riguarda i costi assicurativi, va anche in questo caso alla Campania. La polizza RC Auto in Campania comporta una spesa media di 1015,15 euro, una cifra pari a circa il 50% delle spese complessive per il mantenimento dell’auto. Anche in questo caso, la distanza con le altre regioni è notevole. La regione dove la RC Auto costa di più, dopo la Campania, è la Calabria con un costo medio di 591,63 euro.

Le regioni più economiche, per quanto riguarda l’assicurazione auto, sono la Valle d’Aosta, il Friuli-Venezia Giulia, il Trentino-Alto Adige, l’Abruzzo e la Basilicata. In queste regioni, infatti, il costo medio della polizza RC Auto è inferiore a 400 euro con la Valle d’Aosta che risulta la più economica in assoluto con una spesa media di 340,64 euro.

Per individuare le soluzioni più convenienti per la polizza RC Auto è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it, uno strumento intuitivo e semplice da usare, grazie al quale sono stati rilevati i dati del presente osservatorio. Il comparatore permette di individuare le soluzioni più convenienti per la polizza RC Auto e per le garanzie accessorie: https://www.sostariffe.it/assicurazioni/auto.

La comparazione dei preventivi per la polizza RC Auto può avvenire anche da dispositivo mobile grazie all’applicazione di SOStariffe.it, scaricabile gratis per dispositivi Android, dal Google Play Store, e iOS, dall’Apple AppStore. L’applicazione include anche un sistema di promemoria, denominato “Memo”, utile per ricordare all’utente le principali scadenze legate al proprio veicolo, dall’assicurazione al bollo passando per la revisione.

Assicurazione auto per furto: la classifica regionale e l’evoluzione nell’ultimo anno

L’assicurazione per il furto dell’auto è una delle garanzie accessorie tra le più richieste nel caso della sottoscrizione di una polizza Rc auto. SOStariffe.it ha analizzato i preventivi rilasciati negli ultimi 12 mesi sul suo portale e realizzato la classifica delle auto più assicurate e delle Regioni dove la richiesta di polizze è più diffusa. In generale, l’analisi dei preventivi su base mensile ha rilevato un effetto limitato del periodo di lockdown sulle richieste della garanzia furto.

Il furto della propria auto è uno dei timori più diffusi tra gli automobilisti: la macchina rappresenta un investimento importante e vederla sparire, all’improvviso, è un’ipotesi con cui ognuno di noi vorrebbe evitare di dover fare i conti.

Non è un caso che l’assicurazione auto per furto sia una delle più richieste a livello nazionale, con percentuali che variano in modo disomogeneo tra una Regione e un’altra. Visionando i preventivi rilasciati sul suo portale negli ultimi 12 mesi, SOStariffe.it ha potuto analizzare qual è stata l’evoluzione nazionale in merito alle attivazioni di polizze per il furto dell’auto.

In più, ha elaborato la classifica delle auto più assicurate per il furto e le Regioni nelle quali si è verificato il maggiore numero di richieste nel corso dell’ultimo anno: sul podio troviamo la Lombardia, seguita dal Lazio e dal Piemonte.

I modelli di auto più assicurati per furto

Al primo posto tra le auto per le quali è stato quantificato il maggior numero di preventivi relativi a un’assicurazione per furto troviamo la FIAT Panda 3ª serie, modello che ha registrato il 7,32% del totale di preventivi.

Al secondo posto troviamo la VOLKSWAGEN Golf 7ª serie, che raggiunge il 5,88% dei preventivi calcolati per un’assicurazione furto. Fanno parte della top 5 anche la TOYOTA Yaris 3ª serie, la RENAULT Clio 4ª serie e la LANCIA Ypsilon 3ª serie, macchine a cui corrispondono, rispettivamente, il 4,93%, il 4,86% e il 4,83% del totale di preventivi.

Le Regioni con la maggiore diffusione delle assicurazioni auto per furti

Secondo i dati raccolti dal  Dossier sui furti d’auto elaborato da LoJack Italia relativi al 2019, la regione più colpita dai furti d’auto è stata la Campania, con oltre 23 mila furti. Seguono Lazio (17.021), Puglia (16.389), Sicilia (13.178) e Lombardia (10.013).

I dati raccolti da SOStariffe.it fotografano una diffusione delle polizze furto che non rispecchia l’andamento dei furti di auto in Italia. In particolare, Campania, Sicilia e Puglia sono agli ultimi posti per diffusione di questa particolare garanzia accessoria.

La Lombardia è prima tra le regioni italiane per diffusione dell’assicurazione furto con il 25,57% dei preventivi calcolati tramite SOStariffe.it. Seguono il Lazio con il 20.83% e il Piemonte con il 10,84%. Più indietro troviamo Emilia-Romagna, Veneto e Toscana con percentuali tra il 5 e il 10%.

Nonostante il tasso elevato di furti, le regioni del Sud Italia fanno registrare un ridotto numero di preventivi con assicurazione furto inclusa. La Campania, ad esempio, copre solo il 2,03% dei preventivi con assicurazione furto. Percentuali molto basse anche per la Sicilia (2,21%) e la Puglia (1.52%).

L’evoluzione delle richieste su base mensile

L’assicurazione auto per furto è tra le garanzie accessorie più importanti ed è stata molto richiesta nell’ultimo anno. Ogni mese, infatti, più del 10% dei preventivi di assicurazione auto calcolati tramite SOStariffe.it includono anche la copertura Furto. Nel settembre del 2019 ben il 16,35% dei preventivi includeva tale copertura.

Tale percentuale si è aggirata tra il 12-13% dall’ottobre del 2019 al febbraio del 2020. Successivamente, tra aprile e agosto 2020 (anche per via del lockdown e dei suoi effetti sul settore assicurativo) l’assicurazione auto per furto ha registrato un lieve calo. Ad agosto 2020 è stato raggiunto il valore minimo con solo l’11% dei preventivi calcolati che includeva questa copertura.

Complessivamente, l’analisi delle richieste su base mensile conferma un interesse stabile, anche se in leggerissimo calo, per l’assicurazione auto per furto da parte degli automobilisti italiani.

Il compratore di assicurazioni online

Un dato altrettanto importante è quello relativo all’utilizzo del comparatore di assicurazioni di SOStariffe.it nel corso dell’ultimo anno: lo strumento è stato particolarmente apprezzato durante i mesi di lockwdown da tutti quegli utenti che sono soliti rimandare certe questioni e non hanno mai tempo per valutare diversi preventivi.

Considerato che il comparatore di assicurazioni online di SOStariffe.it è disponibile anche in versione mobile, tramite l’applicazione scaricabile gratis su dispositivi iOS e Android dai relativi store, si consiglia di utilizzarlo durante tutto l’anno per non lasciarsi sfuggire le migliori occasioni. Del resto, per usarlo serve pochissimo tempo: giusto qualche clic e il preventivo per l’assicurazione auto è pronto.

Countdown verso il “Giro dei Monti Savonesi Storico”

Si avvicina la seconda edizione del “Giro dei Monti Savonesi Storico”, in programma ad Albenga (Sv) sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre 2020. A poco più di un mese dall’evento, cresce l’attesa e parallelamente l’entusiasmo dei tanti appassionati di rally e delle auto storiche. Una formula che, parallelamente all’interesse per la gara stessa, richiama infatti antiche sfide con vetture entrate nella leggenda di questo sport.

La manifestazione porterà l’attenzione anche nell’entroterra ingauno, valorizzandone il territorio con le sue tipicità culturali e ambientali. Centro nevralgico sarà la città di Albenga, sede di partenza e di arrivo. Le vetture potranno essere ammirate da vicino lungo il Viale Martiri della Libertà dove sarà allestito il parco chiuso. In questa maniera l’organizzazione, curata dalla Sport Infinity, vuole unire sempre di più l’evento al territorio portandone benefici turistici ed economici per tutte le realtà presenti.

“Ringraziamo gli organizzatori e il CLT per aver creduto in questo evento e averlo mantenuto nonostante tutte le limitazioni, i problemi e le difficoltà che le regole per il contenimento del Coronavirus comporteranno – ha dichiarato il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis – La finalità è quella di offrire ai cittadini albenganesi uno spettacolo d’altri tempi e, al tempo stesso, favorire un turismo destagionalizzato attraverso eventi che non devono essere necessariamente legati alla stagione estiva, ma che anzi durante l’autunno sono ancor più suggestivi”.

Mentre le iscrizioni non sono ancora state aperte, si sta registrando un grande interesse da parte dei piloti per i numerosi Trofei collegati alla manifestazione. Il “Giro dei Monti Savonesi Storico”, inserito nel calendario sportivo nazionale di AciSport, sarà infatti valido per il Trofeo Rally di Zona, la Michelin Historic Rally Cup, il Memory Fornaca, la Coppa 127, e farà parte del Campionato Rally Liguria – Primocanale Motori 2020. Recentemente è stata inoltre formalizzata l’adesione alla Coppa Regolarità Sport, serie che ha lo scopo di promuovere il settore Regolarità delle Auto Storiche, di cui il “Giro” sarà una delle quattro prove.

Come nel 2019 il “Giro dei Monti Savonesi Storico” vedrà un’importante presenza di Primocanale, emittente guidata dall’editore e pilota Maurizio Rossi, che seguirà la manifestazione consentendo di viverla anche da casa tramite le trasmissioni in streaming. Le telecamere dell’emittente genovese copriranno l’intero evento dalla sua presentazione alle verifiche tecniche, dalla gara alla cerimonia di premiazione.

Confermato inoltre l’evento collaterale del venerdì sera, con il Gran Premio di Kart, in programma alla Pista Indoor di Albenga, dove lo scorso anno vinse Manuel Demicheli davanti a Gabriele Noberasco e Dario Bigazzi (VEDI FOTO).

Per informazioni e contatti è possibile scrivere una mail all’indirizzo info@sportinfinity.it

La scatola nera (o black-box) è sempre più diffusa in Italia

La scatola nera (o black-box) – ovvero il dispositivo di sicurezza che permette il monitoraggio e la registrazione dei parametri tecnici del mezzo e del comportamento del conducente – è sempre più diffusa in Italia, con una penetrazione media nazionale sui contratti RC Auto nell’ultimo trimestre del 2019 del 23,4% (cfr. Tabella 1). La black-box è particolarmente diffusa nel Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), con punte di circa il 60% nelle province di Caserta e Napoli, ma anche in alcune province del Centro (Frosinone e Latina in Lazio, Prato in Toscana).  L’obiettivo perseguito con la scatola nera dalle compagnie di assicurazione è quello di ridurre i costi legati a frodi e sinistri/incidenti. Tale risparmio per le compagnie dovrebbe riflettersi in un beneficio di prezzo per il consumatore.

Segugio.itleader nella comparazione assicurativa in Italia, ha svolto un’indagine per capire se e quanto la diffusione della scatola nera abbia contribuito nel corso degli anni a ridurre i prezzi dell’RC Auto nelle province più care/rischiose e a diminuire il divario di prezzi con quelle più economiche/virtuose.

Analizzando i dati relativi alle province di Aosta e Napoli – che si posizionano agli estremi dello spettro nazionale dei prezzi, con un premio medio RCA nell’ultimo trimestre 2019 rispettivamente di 303€ e 607€ (cfr. Tabella 2) – si nota che il differenziale di prezzi fra le due province è sceso da 370€ dell’ultimo trimestre del 2015 a 303€ dell’ultimo trimestre 2019 parallelamente all’aumento del divario fra le due province in termini di penetrazione della scatola nera, che si attesta a fine 2019 sui 46 punti percentuali. La crescente penetrazione della scatola nera a Napoli è stata determinante nella riduzione dei premi assicurativi e nell’avvicinamento dei costi, seppur ancora molto distanti. 

Differenziale di premio RCA fra Aosta e Napoli vs differenziale penetrazione scatola nera 

 

 

Un’elaborazione grafica relativa a tutte le province italiane conferma la stretta correlazione tra l’aumento della penetrazione della scatola nera, tra il quarto trimestre 2015 e il quarto trimestre 2019, e la diminuzione del premio medio RC nello stesso periodo.

Correlazione fra penetrazione della scatola nera e premio medio

 

 

Solo per un limitato numero di province la correlazione risulta più debole. In particolare, a Brindisi e Taranto i premi assicurativi sono scesi proporzionalmente più di quanto non sia cresciuta la penetrazione della scatola nera. Lo stesso fenomeno è osservabile, anche se in modo meno marcato, a Reggio Calabria e Vibo Valentia. 

L’ampissima diffusione della scatola nera in Italia rappresenta una storia di successo – commenta Emanuele Anzaghi, Vicepresidente di Segugio.it. Attraverso questa tecnologia, le compagnie di assicurazione italiane hanno trovato una soluzione efficace e di mercato per favorire conducenti virtuosi in aree del paese difficili sotto il profilo del rischio. Certo, i prezzi sono ancora troppo eterogenei sul territorio nazionale, ma il ricorso sempre più capillare e tecnologicamente avanzato a questo tipo di strumenti potrà favorire un’ulteriore riduzione della forbice di prezzi”.

Hertz rilancia per la stagione estiva con nuove formule ‘a consumo’

La filiale italiana di Hertz sgombera il campo da ogni dubbio sul suo stato di salute.
E rilancia per la stagione estiva con nuove formule ‘a consumo’.
Il colosso mondiale del rent a car, infatti, è coinvolto in un processo di ristrutturazione fallimentare negli Stati Uniti e in Canada, ma le rispettive società in Italia e in Europa non sono incluse nel procedimento e la loro attività procede normalmente.
“Anzi, mai come quest’anno siamo ansiosi di accompagnare i turisti alla scoperta delle bellezze del nostro Paese” dice l’amministratore delegato di Hertz Italia, Massimiliano Archiapatti.
Hertz ha lanciato una formula innovativa, la soluzione ‘Pay per Drive’, studiata appositamente per chi percorre distanze brevi.

Pay per Drive risulta ideale per i periodi di vacanza, perché riservata ai noleggi di durata compresa fra 7 e 30 giorni, eventualmente rinnovabili.
Si tratta di una formula commerciale che sta a metà tra l’abbonamento e la comodità del car sharing, dove si paga solo in base all’utilizzo effettivo della vettura. Il cliente può sceglierla tra un numero limitato di proposte, inserite all’interno delle consuete categorie: piccole, medie e grandi. La novità consiste nel fatto che si paga una cifra fissa giornaliera molto bassa, compresa tra 8 e 15 euro, cui si aggiungono 12 centesimi soltanto per i chilometri effettivamente percorsi in auto.
Il noleggio include il guidatore aggiuntivo gratuito e la possibilità di riconsegna in un’agenzia diversa da quella di partenza.

E per favorire ancora di più il segmento famiglie Hertz ha stretto un accordo con la società Bluon, che fornirà alla compagnia seggiolini per bambini dotati di dispositivo anti abbandono, prenotabile in anticipo dai normali canali.

La Formula Uno riparte dall’Austria, dopo il pit stop del Covid

La Formula Uno riparte dopo l’assaggio di Melbourne del 15 marzo quando la positività al Coronavirus di un dipendente del team McLaren costrinse tutti a fare le valigie e a tornare dall’Australia prima che si potesse disputare la gara d’esordio della stagione.

Protocollo rigidissimo in una bolla quale quella del circuto dello Spielberg. Temperatura e sanificazione delle mani già all’ingresso del parcheggio dell’autodromo. Poi controlli dell’identità, uso obbligatorio della mascherina e mantenimento della distanza sociale di almeno due metri fra le persone. Una cinquantina gli accreditati dei media.

Per tutti è stato obbligatorio il test anti-Covid con tampone prima della partenza. Zero contatti diretti con i piloti e il personale delle squadre e nessuna libertà di spostarsi. Conferenze tutte da remoto. Niente Motorhome che fungono da ospitality, ma compound singoli che sono di appoggio ai vari piloti.Pullman e altri mezzi messi a disposizione dall’organizzazione portano i piloti dagli alberghi al circuito.

Per ciascun team è stato imposto un massimo di 80 componenti: 60 per il lavoro sulle vetture, con l’obbligo della mascherina e delle distanze all’interno dei box, e altri 20 per le attività di marketing e pubbliche relazione. In tutto circa 800 persone, per le quali c’è l’obbligo di non avere contatti con il mondo esterno durante le prossime tre settimane quando sono previsti un secondo Gp allo Spielberg e poi la trasferta in Ungheria (19 luglio) per dove si partirà direttamente per l’Austria.

Nuovi gioielli per Bmw, aggiornate la Serie 5 e Serie 6 Gran Turismo

Bmw ha presentato le edizioni aggiornate di Serie 5 e Serie 6 Gran Turismo, oltre alla X2 xDrive 25e con sistema ibrido plug-in, che saranno disponibili nelle concessionarie a partire da luglio.

Luci a effetto tridimensionale

Il restyling della Serie 5, nelle varianti di carrozzeria berlina e Touring, riguarda sia la linea che la parte tecnica della vettura. La settima generazione della tedesca, arrivata nel 2017 e venduta fino ad oggi in oltre 600mila unità, è stata rivista nella parte frontale con una mascherina più alta e larga, incorniciata da inediti gruppi ottici a Led, disponibili con tecnologia Matrix e Laserlight. Mentre il posteriore è caratterizzato da luci ad effetto tridimensionale e da terminali di scarico trapezoidali integrati nel fascione. C’è la possibilità di montare dei cerchi di lega da 20 pollici Individual Air Performance, studiati per garantire una maggiore efficienza aerodinamica e ridurre le emissioni di CO2.

Il sistema infotainment introduce nuove funzioni tra cui la Digital Key per lo smartphone.

C’è anche la M550i da 530 cavalli

Riguardo alle motorizzazioni, la nuova Serie 5 sarà proposta nelle varianti ibride plug-in 530e e 545e da 292 e 394 cavalli. Cui si affiancheranno nella gamma 6 versioni mild hybrid a 48 Volt, diesel e benzina, per una potenza fino 340 cavalli, oltre alla sportiva M550i con un V8 di 4.4 litri biturbo da 530 cavalli e 750 newtonmetri di coppia.

La nuova Serie 5 avrà un listino che partirà da 53.800 euro per la berlina e 56.150 euro per la Touring. I primi clienti potranno acquistarla nella versione M Sport Edition, prodotta in tiratura limitata a mille esemplari e caratterizzata da particolari equipaggiamenti: tra cui la verniciatura speciale Donington Grey o Tanzanite Blue, gli interni in pelle nera Dakota, l’assetto ribassato e un impianto freni potenziato.

La nuova Serie 6 Gran Turismo

Anche la Serie 6 Gran Turismo è stata aggiornata a tre anni dal lancio. Prodotta nello stabilimento tedesco di Dingolfing a partire dal mese di luglio, la coupé bavarese propone un frontale più incisivo con la grande mascherina. Mentre nell’abitacolo la novità più importante è l’introduzione del Live Cockpit Professional da 12,3 pollici su tutte le versioni e del sistema operativo 7.0 per l’infotainment.

La gamma dei propulsori al momento non prevede delle unità ibride plug-in, ma solo 5 motorizzazioni mild hybrid a 48 Volt, diesel e benzina, per una potenza da 190 a 340 cavalli. Tutte hanno un cambio automatico a otto marce di serie e sulla versione 640d xDrive è di serie la trazione integrale. Il listino avrà un prezzo d’attacco di 64.200 euro.

La X2 xDrive 25e

La X2 xDrive 25e va a rafforzare l’offensiva del costruttore nel segmento dei suv compatti elettrificati andandosi ad affiancare alla analoga versione dell’X1. Proposta nella versione entry level a 49.450 euro, porta in dote un sistema ibrido plug-in che associa un tre cilindri 1.5 turbo benzina, collegato all’asse anteriore, a un motore elettrico sulle ruote posteriori, per una potenza complessiva di 220 cavalli e 385 newtometri di coppia.

57 chilometri in modalità completamente elettrica

Dotata di una batteria al litio della capacità di 10 chilowattora, che si ricarica in 3,2 ore da una wallbox, la tedesca può percorrere fino a 57 chilometri in modalità completamente elettrica a una velocità di 135 orari. Utilizzando nella marcia il motore termico coadiuvato da quello elettrico, secondo i dati provvisori della Bmw richiede nel ciclo medio Wltp 1,7 litri di carburante per fare 100 chilometri, lasciandosi dietro 38 grammi di CO2 per chilometro.

Mercato delle auto in crisi in Italia, ad aprile sono state targate in tutta la Penisola appena 4.279 vetture

Il ministero delle Infrastrutture dei Trasporti ha ufficializzato (il primo giorno lavorativo a maggio è stato il 4) che ad aprile sono state targate in tutta la Penisola appena 4.279 vetture, oltre 170 mila in meno rispetto alle 174.924 dello stesso periodo dello scorso anno: un “azzeramento” che si avvicina al 98%.

Vista la drammaticità della situazione, ed i numeri così insignificanti, non vale nemmeno la pena chiaramente di andare ad analizzare i canali di vendita (privati, aziende, noleggio) perché il lockdown innescato dal virus non ha fatto sconti, ha picchiato alla cieca.

Facile immaginare che nelle concessionarie tutte riaperte con la Fase 2 non ci siano stati assembramenti per acquistare l’auto. Ecco che la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare poiché, senza clienti (perché dovrebbero essercene in un momento così drammatico per il Paese), per le reti di vendita la riapertura potrebbe essere peggiore di quanto avvenuto negli ultimi due mesi.