Fiaip Savona: «La pandemia non frena il mercato immobiliare, entroterra col segno più, ma regge bene anche la Riviera di Ponente»

Cresce la voglia di acquistare nell’entroterra decisione probabilmente dettata dalla crescente volontà di lavorare in luoghi meno affollati, più tranquilli e con una qualità superiore anche dal punto di vista ambientale. E’ quanto emerge da un’elaborazione dei dati da parte della segreteria provinciale della Fiaip di Savona. Nel corso del 1 semestre 2021 si è registrato un aumento del 17,1 % delle contrattazioni su tutta la fascia dell’entroterra della provincia di Savona, ma come sempre è la Riviera di Ponente a fare la parte del leone con un aumento del 32,1 %. La zona di Savona ha fatto registrare un aumento del 14,9, lento il margine di ripresa post pandemia per l’area albenganese con il 7,7 % delle contrattazioni. Il mercato immobiliare, sempre riferito al primo semestre 2021, indica uno scenario di prezzi in discesa se confrontato al 2020. Per un alloggio nell’entroterra si arriva a spendere in media 989 euro a metro quadro, ma si arriva a spendere in media 3.490 euro a metro quadro a Levante e  3.496 a Ponente. A Savona il prezzo medio invece è di 2.057 a metro quadro.

Secondo il presidente provinciale della Fiaip Fabio Becchi «in questo momento il post pandemia,  l’inflazione, ma anche la crisi nell’Europa dell’Est non hanno influenzato il mercato che invece è piuttosto dinamico. Scenario – dice – che rispecchia il dato nazionale con buone prospettive nelle transazioni, ma attenzione a leggere i dati che sono messi a confronto con il 2020 anno di lockdown e con un mercato praticamente quasi fermo. La casa – come sottolinea l’Osservatorio Immobiliare Nazionale della nostra associazione di categoria – si conferma «bene rifugio» per eccellenza per le famiglie».

Nel 2021 il mercato a livello nazionale, oltre alla prima casa, è stato trainato da una crescita positiva del numero delle compravendite di seconde case. Anche le compravendite diverse dal residenziale fanno registrare tutte un segno positivo rispetto al 2020 con il commerciale (negozi) a +4,5%, direzionale (uffici) +2,3% e produttivo (capannoni) +1,9%, stessa cosa non possiamo affermare per quanto concerne l’andamento medio dei prezzi, infatti, si riscontra per il commerciale una riduzione media del -3,2%, direzionale -4,5% e produttivo -5,6%. Un dato positivamente significativo che emerge dal Report è senza dubbio quello sull’efficientamento energetico, infatti, nel 2021, gli acquisti di immobili efficientati nella migliore classe energetica A1, sale al 30% del totale delle compravendite relative al “nuovo”. Si registra un netto aumento di immobili compravenduti ristrutturati in classe A e B, saliti al 32% e da ristrutturare + 12% nel 2021, grazie soprattutto agli incentivi fiscali statali, in particolare il Superbonus 110%. Quanto al mercato delle locazioni, rispetto al 2020, si conclude con il segno positivo in tutti gli ambiti con il residenziale a +12,3%, commerciale +6%, direzionale +5% e produttivo +2% mentre l’andamento medio dei canoni di locazione è positivo per il residenziale +4,9% mentre negativo per il commerciale -2,2%, direzionale -2,6% e produttivo -2,8%.

Racing Force premiata all’Università Bocconi

Racing Force Group, leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di equipaggiamento di sicurezza per competizioni automobilistiche, ha ricevuto il “Premio per la migliore strategia di utilizzo del mercato dei capitali” per la categoria Raccolta di fondi sul mercato azionario Euronext Growth Milan («EGM»).

Il riconoscimento, consegnato da Equita Group, investment bank indipendente italiana, con il patrocinio di Università Bocconi e Borsa Italiana, intende sottolineare in particolare il successo della quotazione di Racing Force Group sul Mercato Euronext Growth Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana. Con questo premio si riconosce infatti «l’originalità e l’efficacia dell’operazione realizzata sul mercato dei capitali come leva per il rilancio e sviluppo dell’impresa».

A selezionare l’operazione del Gruppo di Ronco Scrivia all’interno di un panorama di 57 operazioni, è stata una giuria di 15 membri, presieduta e coordinata da Francesco Perilli, consigliere esecutivo di Equita Group e composta da autorevoli e riconosciute professionalità del mondo dell’imprenditoria, della finanza e delle istituzioni che ha espresso una valutazione indipendente e multidisciplinare sui diversi profili delle operazioni esaminate.

Siamo davvero orgogliosi di questo premio perché sottolinea la bontà del progetto di crescita che abbiamo proposto al mercato – ha commentato l’Amministratore Delegato e Presidente di Racing Force Group, Paolo Delprato e che giorno dopo giorno stiamo trasformando in realtà anche grazie alla preziosa collaborazione di Equita. La quotazione ci ha permesso di esprimere tutto il know-how tecnologico di OMP, Bell e Zeronoise concentrandoci su prodotti come il Driver’s Eye, che sta avendo un impatto molto importante nel mondo del motorsport, e rimettendo il mercato USA al centro della nostra rete di accordi commerciali. Stiamo continuando a lavorare in questa direzione, trovando delle opportunità di crescita significative anche fuori dal mondo del motorsport e siamo in costante valutazione di alcune possibili acquisizioni di player che possano accrescere il valore del Gruppo”.

 

Albenga ha di nuovo il Teatro Ambra

“Albenga ha di nuovo il Teatro Ambra!” con queste parole il sindaco Riccardo Tomatis annuncia l’accordo raggiunto tra la proprietà e l’associazione Teatro Ingaunia che ha portato, nella giornata di ieri, alla stipula del nuovo contratto di locazione tra le parti.
Il primo cittadino di Albenga si è speso in prima persona per il raggiungimento di questo importante obiettivo e, con grande soddisfazione, sottolinea: “L’Ambra è, ed è sempre stato, un punto di riferimento per la nostra Città e per il territorio.
La nostra Amministrazione ha sempre riconosciuto nella cultura un valore irrinunciabile, per questo abbiamo cercato di dare il nostro contributo affinché si potesse giungere alla soluzione di questa complessa vicenda”.

Affermano gli avvocati Alessandro Aschero e Margherita Gallo che hanno seguito l’associazione Teatro Ingaunia: “Dopo una lunga e complessa trattativa nella quale fondamentale è stata la collaborazione del Comune in particolare nella persona del sindaco Riccardo Tomatis, ieri c’è stata la firma del contratto di locazione tra le parti. Possiamo dire con soddisfazione che l’Associazione Teatro Ingaunia potrà tornare a svolgere la sua attività”.

Mario Mesiano direttore artistico dell’Associazione Teatro Inaunia afferma: “Nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato ho voluto fare un altro gesto di amore per Albenga, per il teatro e per la cultura.
In Collaborazione con il sindaco Riccardo Tomatis, gli avvocati Margherita Gallo e Alessandro Aschero che hanno seguito la nostra vicenda e grazie alla preziosissima collaborazione di Nicola Circosta commercialista e vicedirettore dell’Associazione Teatro Ingaunia che, da sempre, ha un ruolo fondamentale nelle sorti dell’Ambra, siamo riusciti a trovare un accordo che porterà alla riapertura del Teatro Ambra.
Adesso è indispensabile lavorare tutti insieme – Comune, associazioni del territorio e cittadini – per fare in modo che il Teatro rimanga aperto.”

La Liguria col segno più, dalla nautica al turismo

“Il lavoro è una parte della nostra esistenza, dove si sviluppa la nostra personalità, il luogo della creatività, dell’impegno, dove si produce ricchezza per il nostro paese. Ma il mondo del lavoro è anche quello che in questi mesi ha sofferto di più e continua a soffrire di una situazione economica prima legata al Covid ora legata alla guerra. I dati della nostra regione ci parlano però di una ripresa. In Liguria tanti settori sono ripartiti, a cominciare dalla nautica, dal turismo, dai servizi, mentre l’artigianato che è cresciuto più che altrove. Ora possiamo tornare a guardare al futuro, con una prospettiva diversa rispetto a quella che avevamo due anni fa, con il Covid che ha costretto molte persone ad interrompere la propria attività. E il primo ringraziamento va a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato nella sanità per salvarci dal Covid e anche se era un loro compito non è banale che sia stato fatto con grande abnegazione”. E’ quanto afferma Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria in occasione della festività del primo maggio.

“Ora però dobbiamo impegnarci per migliorare la sicurezza sul lavoro – ha aggiunto il presidente della Regione -, purtroppo gli incidenti e i morti sono ancora troppi, per incuria, per mancato rispetto delle regole perché dobbiamo investire ancora molto nella formazione, nella capacità di comportarsi con tutte le prudenze necessarie così come dobbiamo impegnarci perchè tutte le aziende dalle più piccole alle più grande rispettino le regole con grande scrupolo. Ma dobbiamo impegnarci anche per proporre una seria programmazione, con una maggiore formazione professionale e con più interazione tra scuola e università”.

“Il primo maggio– ha spiegato l’assessore al Lavoro – è una data che ci impone di riflettere su molti temi. Tra questi anche quello del mercato del lavoro che deve avere sempre al centro il lavoratore. Abbiamo da fare passi in avanti importanti verso la parità di salario ed opportunità tra uomo e donna, così come dobbiamo impegnarci per agevolare l’ingresso dei più giovani nel mondo del lavoro dando maggiori garanzie e contratti dignitosi. La globalizzazione ha portato le nostre aziende a dover competere con realtà che, oltre ad avere un costo del lavoro molto più basso, non rispettano neppure i più basilari diritti dei lavoratori. Non è inseguendo quei modelli che possiamo restare sul mercato ma, anzi, è puntando maggiormente sulla qualità e su un rapporto di fidelizzazione tra impresa e lavoratore che potremo vincere la sfida, non dimenticando mai che la disoccupazione si combatte creando nuovi posti di lavoro”.

Centenario Galup: una piccola- grande tappa intermedia festeggiata con un francobollo e il debutto del Panettone piemontese nel Metaverso

Cent’anni di cammino e di evoluzione per un’azienda che persegue la tradizione, la passione per il buono e l’amore per la qualità. Pochi semplici principi che le hanno consentito di attraversare un secolo denso di cambiamenti, dove è però rimasta immutata la voglia e il piacere di condividere con i propri cari qualcosa di buono e genuino, che renda indimenticabili i momenti di festa.

Il Centenario di Galup è stato celebrato questa mattina, martedì 26 aprile, nelle sale auliche della Scuola d’Applicazione d’Arma di via dell’Arsenale, alla presenza delle autorità civili e militari.

Il Generale di Divisione e Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito Mauro D’Ubaldi ha dato il benvenuto agli ospiti presenti – tra cui il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio,  il Sindaco di Pinerolo Luca Salvai e la vice Sindaca di Torino Michela Favaro – evidenziando come Galup, con le sue storiche pubblicità e con il suo inconfondibile sapore faccia oramai parte del ricordo collettivo dell’intero Paese.

Il presidente di Galup, Giuseppe Bernocco, ha espresso parole di gratitudine nei confronti dei dipendenti tutti di Galup e del suo socio Sebastiano Astegiano con cui condivide il suo impegno imprenditoriale dal 1990: “La nostra avventura è iniziata nel ‘90 in un piccolo garage di Cherasco, in provincia di Cuneo, con la TCN, azienda specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione – E riguardo lo specifico di Galup ha detto – Amiamo le sfide, Sebastiano ed io, ed è così che nel 2014, con determinazione, accogliamo l’opportunità di rilevare la Galup.

Questa volta però è stata una decisione di cuore.

I ricordi e le sensazioni che rievoca in me il marchio Galup hanno a che fare con un senso di protezione, amore e calore legato all’infanzia, alla condivisione dei momenti di festa, alla gioia, alla spensieratezza e alla serenità.

Galup, come ci piace affermare sui nostri manifesti, non è soltanto una marca, ma è una bella storia italiana, una storia che si mescola con la vita e con l’infanzia di molti di noi.

In Galup, ho incontrato persone di eccezionale talento, di grande impegno e attenzione, che hanno dedicato le proprie energie e il proprio tempo al raggiungimento di un obiettivo comune.

Insieme, abbiamo conquistato un importante traguardo, una piccola-grande tappa intermedia, che oggi ci regala questo momento di festa: un’occasione preziosa per ricordare e rivivere la bella storia italiana che rappresenta Galup, e per ripartire con la consueta dedizione verso la prossima meta da raggiungere, senza fermarci.”

L’intervento dell’Amministratore Delegato di Galup, Stefano Borromeo, ha ripercorso le grandi tappe della storia aziendale, raccontando come Pinerolo sia cresciuta attorno al Forno di Pietro Ferrua, inventore del Panettone Piemontese basso e ricoperto con la glassa di nocciole,ma anche di come Galup faccia “sentire” la sua presenza: “Nei periodi di Natale e Pasqua, quando la produzione è al massimo, il profumo e gli aromi che si sprigionano dai forni, avvolgono la città in un metaforico abbraccio – e ha inoltre sottolineato – La nuova proprietà avrebbe avuto vita semplice e un minor investimento economico, se avesse deciso di spostare la produzione in un nuovo capannone,  la scelta di rinnovare la vecchia sede,  è la dimostrazione della chiara volontà di preservare l’importante storia di un marchio che è un tutt’uno con la storia di un territorio”. Borromeo ha inoltre annunciato l’emissione di un francobollo dedicato al Centenario Galup.

Alberto Mossotto, direttore Marketing di Galup, ha raccontato di quanto l’azienda rappresenti “La storia di una famiglia che ha creduto in un progetto fino a farlo diventare una vera e propria icona” Ha inoltre messo in evidenza quanto la pandemia abbia dato impulso a nuovi canali di vendita, come l’e-commerce e di come Galup abbia saputo adeguarsi.“Galup è sempre stata un’azienda all’avanguardia e che guarda al futuro, anche quando pare ancora lontano e irrealizzabile, come in unmanifesto pubblicitario del 1956 dove si ipotizzava il Panettone Galup sulla luna, obiettivo poi raggiunto dall’uomo nel 1969. Proprio ispirandoci a quel manifesto così lungimirante, abbiamo deciso di fare un passo verso il futuro, annunciamo quindi che il Panettone Galup sarà il primo ad approdare nel Metaverso”

All’incontro ha preso parte Mattia D’Alessandra – Amministratore Delegato DVERSO – per raccontare che cosa voglia dire “entrare nel metaverso” – “Il nostro compito è quello di accompagnare le aziende verso una nuova economia, supportandole non solo sotto il profilo tecnologico ma anche guidandole nella creazione e definizione del valore del loro prodotto. Il metaverso è la nuova iterazione di Internet: non significa solo realtà virtuale, ma anche blockchain ed NFTs, usando tutte le potenzialità del web3.0. Entrare nel metaverso significa accedere a un mercato globale e in crescita, esplorare nuovi business model, nuovi modi di interagire con i clienti, lanciare prodotti digitali ed esperienze. Così come oggi tutte le aziende devono avere una strategia di posizionamento su internet, un domani dovranno avere una strategia nel metaverso. Oggi la creazione del logo Galup NFT è il primo passo che questa storica azienda compie per creare nuove interazioni e nuovi percorsi”.

I NUMERI GALUP

10.140 mq. superficie occupata dallo stabilimento

11.000.000 euro: fatturato 2021

Oltre 10.000 panettoni: produzione giornaliera da agosto a dicembre

Percentuale export 25%

Numero dipendenti 25

Canali di distribuzione: Normal Trade – GDO – Galup Store (Punti Vendita di Proprietà) – e-commerce

 

 

Sviluppo Genova approva il bilancio 2021, tutti i numeri

Il 27 aprile l’Assemblea dei Soci di Sviluppo Genova ha approvato il bilancio dell’esercizio 2021. Il bilancio 2021, in linea con le previsioni di budget, è risultato uno dei migliori degli ultimi 5 esercizi sia per quanto concerne i risultati reddituali che per quelli patrimoniali.

Di seguito alcuni dei principali indicatori che evidenziano un graduale miglioramento della redditività netta e operativa oltre ad una continua diminuzione degli oneri finanziari:

  • Ricavi delle vendite e prestazioni euro 12.639.263 (+20,4% sul 2020)
  • EBITDA euro 314.600 (+7,5% sul 2020)
  • Oneri Finanziari Netti euro 122.415 (- 6,4% sul 2020)
  • EBT euro 136.401 (+ 6,9% sul 2020)
  • Utile Netto euro 63.380 (+54,6 % sul 2020)
  • PFN euro/mgl – 4.689 (+44,8% sul 2020)
  • Debiti commerciali euro/mgl 5.806 (-23,7% sul 2020)
  • TFR euro/mgl 462 (-9,6% % sul 2020)
  • Totale crediti euro/mgl 2.222 (+9.1% sul 2020)
  • Di seguito gli indicatori prospettici suggeriti dal documento relativo alla «Crisi d’impresa – Gli indici di allerta»:

Dall’analisi degli indicatori sopra riportati è emersa la solidità patrimoniale e finanziaria della Società nonché la capacità di quest’ultima di sostenere con la propria redditività l’indebitamento finanziario.

Di seguito vengono rappresentati i grafici dell’andamento degli oneri finanziari dal 2017 ad oggi con previsione 2022 e del valore della produzione per analogo periodo:

La musica torna al passato: riemergono il rock ed il mondo vintage dei vinili. L’indagine di idealo

Sembra che la musica in Italia stia ritrovando una centralità che aveva perso da tempo. Lo testimonia anche l’Eurovision Song Contest – lo show musicale più visto nel mondo con un’audience globale di 200 milioni di persone – che quest’anno sarà ospitato a Torino grazie alla vittoria italiana dello scorso anno dei Måneskin che, dopo 31 anni, sono riusciti nell’impresa di riportare la manifestazione nel Bel Paese, facendo tornare alla ribalta il rock.

Secondo idealo – portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi – il ritorno al rock si evidenzia anche analizzando i dati del portale italiano: nel corso dell’ultimo anno, l’interesse per le chitarre elettriche ha doppiato quello per le chitarre acustiche[1], mentre le batterie elettroniche e i sintetizzatori hanno fatto registrare una crescita di interesse rispetto all’anno precedente[2], a differenza degli strumenti acustici – come pianoforti e bassi acustici – che invece hanno coinvolto molto meno la platea.

Un pubblico, c’è da dirlo, sempre più giovane. Basti pensare che le ricerche musicali nel corso dell’ultimo anno hanno interessato per oltre il 15% le persone tra i 18 e i 24 anni, con un aumento di quasi 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente[3].

Ma il ritorno al passato non si evince solo dal ritorno in scena del rock. Secondo idealo, infatti, sempre più importanza assume il mondo dei vinili, non più relegati a cimeli per collezionisti ma veri e propri strumenti di fruizione dell’odierno mercato musicale.

Basti pensare che i giradischi sono al quarto posto tra i prodotti più cercati nell’intera categoria musica nel corso dell’ultimo anno, con oltre il 5% delle intenzioni di acquisto dell’intero comparto musicale[4].

Ma, ancora più interessante è vedere quali sono stati i vinili più cercati su idealo.it nel corso dell’ultimo anno e riscontrare che si tratta di 7 grandi classici del rock[5]. In dettaglio:

  • Pink Floyd – Dark Side Of The Moon
  • Nirvana – Nevermind
  • Pink Floyd – The Wall (2011 Remaster)
  • Amy Winehouse – Back To Black
  • King Crimson – In the Court of the Crimson King
  • Bruce Springsteen – Born In The U.S.A.
  • Pink Floyd – Wish You Were Here (2016 Edition)

E si tratta di un fenomeno tutto italiano, a fronte di una predilezione per il pop nel resto d’Europa. Non per altro, secondo idealo, il vinile più cercato in UK è stato “Harry Stiles” di Harry Stiles, in Germania ed Austria l’atteso ritorno degli Abba con “Voyage”, mentre in Francia e Spagna “Sour” di Olivia Rodrigo[6].

Ciò che si evince, infine, dall’analisi dei dati di idealo è come siano cambiate in Italia le modalità di fruizione della musica. Si è persa in parte la volontà di condividere la musica, con il risultato di farla diventare qualcosa di molto più personale: lo mette bene in evidenza il boom delle cuffie, le più cercate nell’intera categoria musica. Ciononostante, si difendono bene le casse (al secondo posto) e le soundbar (al terzo). Lontani i tempi dei lettori MP3 e dei lettori CD, relegati al trentunesimo e trentaduesimo posto rispettivamente. Eppure, chissà, magari ci sarà un ritorno anche per loro.

“Siamo felici di riscontrare come la musica sia tornata ad avere un ruolo preponderante soprattutto tra i giovani ma speriamo che possa tornare a crescere, parallelamente, anche la loro voglia di imparare a suonare uno strumento musicale  ha commentato Antonio Pilello, responsabile della comunicazione di idealo per l’Italia – quest’anno la richiesta di strumenti musicali online non è stata particolarmente elevata, eppure l’e-commerce offre notevoli vantaggi economici in questo senso: basti pensare che chi ha acquistato una batteria elettronica online quest’anno ha ottenuto risparmi superiori al 37%, chi ha comprato una keyboard invece l’ha potuta pagare anche il 23% meno[7]. Si conferma, quindi, come l’intero comparto musicale possa trovare un degno alleato nella comparazione prezzi[8].”

A proposito di idealo

idealo è un comparatore prezzi con oltre 130 milioni di offerte di oltre 30.000 negozi online.

L’azienda viene fondata a Berlino nel 2000 e da allora è cresciuta costantemente. Dal 2006 entra a far parte del gruppo editoriale Axel Springer SE (editore anche di Bild Zeitung). Attualmente è presente in Germania, Austria, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, con sei portali nazionali. Nel corso dei suoi primi 22 anni di attività ha ricevuto eccellenti recensioni e ha vinto numerosi test condotti da enti autorevoli e indipendenti impegnati nella tutela dei consumatori. Nel 2014 ha ottenuto dall’ente di certificazione tedesco TÜV Saarland il marchio di “comparatore certificato” per la qualità delle informazioni reperibili sul portale e le misure a protezione dei dati degli utenti. idealo mette a disposizione dei propri utenti centinaia di test sui prodotti e opinioni di altri utenti, non limitandosi ad offrire un servizio di comparazione per individuare i prezzi più convenienti, ma ponendosi anche come una guida autorevole e imparziale allo shopping online con schede tecniche, filtri di ricerca avanzati e recensioni di esperti. Oltre 1100 persone provenienti da quasi 40 nazioni lavorano nella sede di Berlino. idealo è una partecipazione di maggioranza di Axel Springer SE.

Radio Carolina, il mito delle radio pirate torna in onda a Pasqua

Radio Carolina, un’emittente che ha fatto la storia della radiofonia mondiale, è tornata per due giorni ad entusiasmare gli ascoltatori di tutto il mondo. I nostalgici potranno apprezzare una maratona musicale durante il fine settimana di Pasqua dalla leggendaria nave radiofonica Ross Revenge. L’emittente trasmetterà sui 648 khz in tutta l’Inghilterra, nei Paesi Bassi, in Belgio e sui 1.368 khz nel nord/nord-ovest per gentile concessione degli amici di «Manx Radio», in tutto il mondo online tramite il Caroline North Player e sull’app Radio Caroline.

La storia di Radio Caroline è decisamente affascinante per chi ama la radio. Tutto aveva avuto inizio a mezzogiorno del 28 marzo 1964 quando Chris Moore e Simon Dee si trovavano su una nave al largo delle coste dell’Essex, a sudest dell’Inghilterra e annunciarono l’inizio delle trasmissioni dalla MV Caroline – una vecchia nave passeggeri danese. Mandarono in onda un messaggio pre-registrato: «Questa è Radio Caroline sul 199, la vostra stazione musicale 24 ore su 24».

La prima canzone ad essere stata trasmessa fu «Not Fade Away» dei Rolling Stones, dedicata a Ronan O’Rahilly (il proprietario e deus ex machina del progetto). Erano cominciate le trasmissioni di quella che sarebbe diventata una delle prime “radio pirata” del mondo e certamente la più famosa, la cui storia ha ispirato il celebre film ’I Love Radio Rock’ del 2009 (film un po’ romanzato ma che vale la pena vedere perchè riporta i fatti dell’epoca, pur senza mai citare il nome di Caroline). Da non dimenticare che nel 2017 l’emittente ha ottenuto per la prima volta un’autorizzazione ufficiale per poter trasmettere in AM su 648 kHz (come radio comunitaria) da parte del governo britannico.

In occasione di questo evento, tra l’altro, è stata promossa una trasmissione celebrativa di 3 giorni (11, 12, 13 agosto 2017) anche in questo caso in diretta dalla Ross Revenge, ristrutturata per l’occasione e attraccata nel fiume Blackwater (Essex). L’emittente ha potenziato il proprio segnale in antenna: il trasmettitore Harris di 25 kW è tarato in uscita con potenza pari a 4 kW. Nell’ultima occasione invece sarà possibile ascoltare tutta la migliore musica dagli anni ’60 ai primi anni ’90, oltre alla possibilità di vincere alcuni deliziosi prodotti «Hotel Chocolat» a tema pasquale del concorso, gentilmente sponsorizzato questa volta dall’ascoltatore David Dooley di West Molesey, Surrey. Per chi ascolterà la trasmissione è pregato di inviare i rapporti d’ascolto all’indirizzo memories@radiocaroline.co.uk

Giò Barbera

Caprioli, uomini e lupi in Valle Pesio

Università di Torino, Aree Protette Alpi Marittime e Comprensorio Alpino CACN5 insieme per comprendere le dinamiche tra prede, predatori e attività umane. La ricerca scientifica si svolge nell’ambito delle azioni del progetto LIFE Wolfalps EU.

Lo studio delle interazioni tra attività umane (caccia, turismo e presenza di animali domestici), preda (capriolo) e predatore (lupo) è entrato nel vivo in Valle Pesio con il posizionamento di otto gabbie di cattura, e l’applicazione di radiocollari ai primi due esemplari di capriolo catturati: l’attività è iniziata ad ottobre con la formazione di di un team composto da una dottoranda e cinque tesisti del Dipartimento DBIOS dell’Università di Torino, alcuni tecnici e guardiaparco delle Aree Protette Alpi Marittime e il personale del Comprensorio Alpino CACN5.

Il gruppo lavora per indagare le dinamiche spaziali tra caprioli, lupi e attività umane, in un contesto complesso come quello alpino, in cui il rapporto tra prede e predatori è condizionato dalla presenza dell’uomo.

In questi mesi c’è stato un intenso lavoro di monitoraggio di alcune aree attraverso il posizionamento di 60 fototrappole che hanno consentito di individuare i luoghi maggiormente frequentati dal capriolo per individuare i luoghi adatti al posizionamento delle gabbie di cattura. A queste se ne aggiungeranno altre venti utili per il monitoraggio estivo.

A febbraio sono state posizionate le gabbie per le catture (le cosiddette boxtrap), casse in legno con tre pareti fisse e una porta a scatto. Al momento le boxtrap posizionate sono otto, di cui tre all’interno dell’area protetta e cinque nel territorio del Comprensorio alpino CACN5. Una semplice cartellonistica ne indica la presenza per comunicarne le finalità.

Quando la boxtrap è attiva, nel momento in cui entra il capriolo la porta si chiude, lanciando un segnale via telefono che permette di intervenire immediatamente. È un metodo di cattura sicuro, che non richiede l’anestesia dell’animale che viene rilasciato immediatamente dopo l’applicazione del radiocollare. Le boxtrap sono state costruite dal personale dell’Ente Parco, seguendo le indicazioni dei maggiori esperti sul territorio nazionale.

A fine febbraio il gruppo ha svolto un indispensabile momento formativo con Sandro Nicoloso, uno dei maggiori esperti in questo tipo di catture, con due giorni di lavoro sul campo, nel corso dei quali sono state affrontate le varie fasi di cattura: dalla selezione dei siti più idonei alla verifica dei sistemi di scatto e di alert delle boxtrap per passare alle delicate operazioni di manipolazione e terminare con le fasi di rilascio, considerando sia l’aspetto logistico sia quello veterinario.

Tali operazioni si svolgono nel rispetto di un preciso protocollo operativo definito in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino. Le catture sono state autorizzate dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’Ambiente (ISPRA) e dall’ufficio competente della Provincia di Cuneo.

Durante l’ultima settimana di marzo sono state catturate due giovani femmine di capriolo, a cui sono stati applicati i radiocollari, e rilevati i dati biometrici. I GPS hanno già cominciato a trasmettere i dati relativi alle localizzazioni degli animali, informazioni fondamentali per lo studio. La campagna di cattura è iniziata con successo e in tempi insperatamente rapidi, considerando le condizioni non ottimali dovute all’assenza di innevamento che non spingevano gli animali a ricercare cibo all’interno delle boxtrap.

https://www.areeprotettealpimarittime.it/

Fabio Becchi (Fiaip): « No agli affitti irregolari, per Pasqua prenotate alloggi presso le agenzie »

«L’affitto in nero è una realtà difficile da sradicare, ma i turisti che decideranno di trascorrere la Pasqua in Riviera hanno un’arma : affidarsi alle agenzie immobiliari per non trovare brutte sorprese una volta raggiunte le località dove si è deciso di soggiornare per un weekend o per un periodo più lungo». Ad affermarlo Fabio Becchi, presidente provinciale della Fiaip di Savona.

La Fiaip di Savona rinnova l’impegno contro il mercato degli affitti in nero con linee guida utile ad evitare truffe che sono sempre dietro l’angolo. «In questo periodo ci si organizza per trascorrere i ponti primaverili in una casa-vacanze, ma attenzione alle irregolarità: casi di affitti in nero, cioè con un contratto non registrato e canoni versati e percepiti ma non dichiarati, sono già emersi in passato. Che si tratti di una villetta al mare o in montagna o un pied-à-terre, il discorso non cambia. Per non parlare delle truffe vere e proprie. Spesso leggiamo annunci di alloggi affittati online senza nessuna indicazione del codice CITRA  ma che in realtà non esistono, o case fantasma con proprietari che incassano la caparra e poi scompaiono nel nulla. «Anche in questo caso è bene diffidare e tenere gli occhi aperti», aggiunge Becchi.

Dalla Fiaip arrivano quindi le indicazioni per prevenire le frodi ed evitare di guastarsi le vacanze.

La scelta di affittare un alloggio per i soggiorni primaverili è diventata una consuetudine anche per risparmiare denaro e concedersi una vacanza al mare. «Il contratto, anche se della durata di pochi giorni, è bene che sia per iscritto – è la raccomandazione di Fiaip –   Occorre poi informarsi sullo stato dell’immobile prima di sceglierlo: la cosa migliore sarebbe visitarlo di persona andando sul posto per essere sicuri dell’affidabilità del proprietario. Se si vuole cercare una casa è bene rivolgersi alle agenzie immobiliari della rete Fiaip. Diffidare invece dei prezzi stracciati, troppo bassi rispetto alla zona, di annunci con errori grammaticali o fotografie della casa troppo perfette per essere vere».

Aggiunge Fabio Becchi: «Anche rivolgendosi alle agenzie è bene assicurarsi che il proprio interlocutore sia regolarmente abilitato all’esercizio della professione e sia quindi iscritto alla Camera di Commercio come agente immobiliare e sia in possesso del relativo codice REA. Un’ulteriore garanzia per chi decide di affittare un alloggio è che l’agente sia iscritto ad un’associazione professionale riconosciuta. Noi come Fiaip abbiamo novemila iscritti in Italia, siamo la federazione più rappresentativa sul territorio nazionale. Essere nostri associati significa fare riferimento ad un preciso codice etico, essere in possesso di una assicurazione professionale e seguire uno standard operativo nello svolgere la professione, un modus operandi trasparente e sicuro. Anche per questo seguiamo continuamente corsi di aggiornamento e di approfondimento. «L’iscrizione all’associazione è già una prima garanzia di serietà».

 

 

Aumenta di oltre il 20% la richiesta del servizio di consegna extra veloce da parte degli e-commerce italiani

PonyU (https://www.ponyu.it/) azienda italiana che si occupa dal 2015 di logistica urbana dell’ultimo miglio per piccoli e grandi e-commerce italiani, sta riscontrando un cambio di marcia importante per quanto riguarda le richieste da parte del suo parco clienti, in un discreto numero di settori differenti. Solo nell’ultimo trimestre infatti sono aumentate del 23% le richieste di consegna super rapida rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I dati riportati da PonyU confermano il trend di mercato che ha visto gli e-commerce crescere del 32,4% nel 2020, mentre l’acquisto nei negozi fisici (brick & mortar) è precipitato del 3,2%[1]. Complice il periodo pandemico l’abitudine di acquistare online è andata ad accentuarsi, già nel 2019 infatti il 62% dei partecipanti ad un’indagine sulle consuetudini d’acquisto raccontavano di acquistare online almeno una volta al mese[2]. Quello dell’e-commerce era già quindi un settore in espansione ma con il 2020 anche i più scettici degli acquisti online si sono dovuti ricredere.

Con l’aumentare della frequenza con cui i consumatori si approcciano agli acquisti online aumenta però anche la loro dimestichezza e il loro e le loro aspettative nei confronti del servizio. Un consumatore su due infatti dichiara di ricercare consegne veloci e facili[3] e che pur di poter usufruire di consegne più rapide sarebbe disposto a pagare una maggiorazione[4]. Il cliente digitale medio desidera quindi avere a casa propria il prodotto ordinato in tempi più rapidi rispetto a un recente passato.

Questa necessità si manifesta sia per la natura sempre più concitata della quotidianità urbana ma anche perché educato dal mondo del delivery alimentare che ha stabilito standard che sempre più il cliente vuole veder aderire anche ad altri settori merceologici.

“Un tempo se il cliente di una fioreria o di un vivaio desiderava far recapitare una pianta o un mazzo di fiori sapeva di dover ordinare i prodotti almeno uno o due giorni prima. Ora le esigenze del cliente sono cambiate. Spesso ordina al mattino e preferirebbe veder recapitare la merce in un paio d’ore – commenta Luigi Strino, CEO di PonyU – noi lo riscontriamo sempre più nei commercianti che, nel rivolgersi a noi, richiedono sempre più le opzioni di consegne super rapide, consapevoli dei vantaggi notevoli che questa opzione può portare al loro servizio”.

La chiave: offrire al cliente finale più opzioni di consegna

Come riscontrato da PonyU, gli e-commerce, comprendendo i bisogni della clientela, stanno sempre più cercando di innovare, garantendo ai loro clienti un servizio aderente alle loro aspettative, a seconda della tipologia di prodotto ma anche di occasione d’acquisto.

Recenti indagini indicano infatti che, nel caso di una consegna andata male, il 45% dei consumatori decide di ridurre o interrompere gli acquisti da quello shop[5]. La capacità di offrire quindi un servizio di delivery efficiente diventa sempre più importante per la soddisfazione generale del cliente.

Quasi la metà dei consumatori europei abbandona il carrello quando il tempo di consegna stimato è sconosciuto o troppo lento.

Ma cos’è esattamente “troppo” lento?

Se viene selezionata la consegna standard di base, auspicano che il loro ordine venga consegnato in circa 3 giorni[6], le loro aspettative quindi anche nei confronti delle consegne express si sono alzate. Secondo PonyU la chiave è quindi la diversificazione, garantire al cliente più opzioni, in modo da incontrare più facilmente le sue esigenze. Non sempre si ha bisogno della merce immediatamente ma è importante, laddove rappresenti in quel momento una discriminante, avere l’opportunità di trovare soddisfazione al proprio bisogno.

“L’opzione di consegna rapida può fare la differenza, può essere l’ago della bilancia di una scelta e gli e-commerce lo sanno. In un mondo in cui, con un paio di click, puoi confrontare due prodotti molto simili su due shop diversi, i tempi di consegna possono essere l’elemento che ti fa propendere di più per uno shop piuttosto che per un altro. Se l’utente ha più opzioni e può avere nelle proprie mani la merce, di cui ha impellente necessità, in un giorno o addirittura in paio d’ore sceglierà lo shop che decide di offrirgli questa opzione, che viene vista come cura e attenzione verso il cliente” aggiunge Luigi Strino.

Proximity Hub per consegnare la merce proprio quando il cliente ne ha bisogno

In un panorama così complesso per gli e-commerce, mettere a punto una strategia di logistica che permetta di adeguare ai nuovi standard le consegne sul territorio è di fondamentale importanza. L‘intuizione di PonyU, per andare incontro agli e-commerce, è quella di predisporre degli hub cittadini detti anche dark store, in cui stoccare la merce per una consegna rapida nel perimetro del territorio cittadino, per ora su Milano e Roma. Si tratta di magazzini urbani in cui il personale di PonyU si prende carico della gestione della merce stoccata, della preparazione personalizzata dell’ordine e infine della consegna. Con i Proximity Hub si riducono in maniera significativa i tempi, per PonyU infatti la consegna in 24 ore è quella più lenta tra i servizi a catalogo. Questa tipologia di operatività permette non solo di dare un servizio migliore ai clienti attuali ma di intercettare un pubblico che fino a quel momento non aveva mai acquistato, arrivando così a nuove fette di mercato aumentando in questo modo il fatturato.

Le spedizioni offerte da questo servizio sono di tre tipi: instant (consegna entro 1 ora dall’ordine), same day (tutti gli ordini della mattinata verranno consegnati nel pomeriggio del giorno stesso) e next day (gli ordini di un giorno vengono consegnati in quello successivo). È possibile disegnare con precisione il servizio con fasce di consegna in momenti specifici della giornata (ad esempio la mattina, il pomeriggio, la sera). I pony express di PonyU sono attivi dalle 9.00 alle 23.00, 7 giorni su 7 anche sabato e domenica.

Ogni e-commerce può scegliere di affittare un proprio spazio (da un intero ripiano all’intero scaffale, con opzioni anche refrigerate) in modo da garantirsi un presidio cittadino da cui irradiare spedizioni rapide. Il tutto grazie ad una flotta di veicoli, composta da bici, scooter e furgoncini, favorendo opzioni elettriche silenziose ed ecologiche, che consentono di recapitare i pacchi in tempi molto celeri mantenendo sia la catena del freddo che quella del caldo. PonyU infatti affianca agli spazi classici, la possibilità di stoccare merce a temperatura controllata, che sia a 4°C o surgelata.

Il servizio di Proximity Hub rappresenta per l’Italia una grande occasione, In ottica di scalabilità in altri territori, potrebbe infatti andare a sopperire alle mancanze di una filiera territoriale ancora scarna di servizi. Già 110 aziende da tutta Italia hanno scelto di implementare le loro opzioni di consegna affidandosi a PonyU.

 

Trustpilot introduce la verifica dell’identità

L’accelerazione della digital transformation avvenuta nel corso degli ultimi due anni ha portato degli indubbi vantaggi: il mondo dell’e-commerce ha fatto un balzo importante anche in Italia, intercettando un target di pubblico che mai aveva coinvolto prima, e ciò ha portato online anche un incremento delle informazioni tra cui districarsi.

Per portare avanti un acquisto informato è sempre più importante consultare le recensioni online, ciononostante è lecito chiedersi “posso fidarmi di chi sta scrivendo?”. Da oggi ancora di più, grazie alla nuova funzione di Consumer Verification presentata da Trustpilot, la principale piattaforma di recensioni a livello globale.

Secondo Trustpilot, un modo per garantire più sicurezza ai consumatori nel corso delle proprie ricerche è sapere se i recensori sono passati attraverso un ulteriore livello di convalida. Per tale ragione, l’azienda ha deciso di introdurre una nuova funzione di verifica dell’identità che permette ai recensori di provare la propria identità quando pubblicano una recensione su Trustpilot, utilizzando un documento d’identità con foto e un selfie. La nuova funzione aiuta a garantire che siano persone reali a scrivere le recensioni, crea fiducia online e supporta ad acquistare con maggiore serenità.

Infatti, un recente studio commissionato da Trustpilot a livello globale ha rivelato come due terzi dei consumatori ritengano che la disinformazione (quindi fake news, recensioni false o informazioni fuorvianti) renda difficile acquistare con fiducia. In dettaglio, il 78% dei consumatori nel Regno Unito e il 73% dei consumatori negli Stati Uniti hanno detto che sarebbero più propensi ad acquistare da un’azienda se sapessero per certo che le recensioni che leggono provengono da persone reali.

Per verificare la propria identità sarà sufficiente fornire un documento identificativo con foto, come una patente di guida, una carta d’identità o un passaporto. A quel punto, di fianco al proprio nome apparirà un badge verde con un segno di spunta bianco al suo interno che significherà che il recensore è stato verificato. Ovviamente, è possibile identificare la propria identità mantenendo il profilo pubblico anonimo: in questo caso il badge di verifica apparirà di fianco allo pseudonimo prescelto.

Una volta inviati, i dati legati all’identità del recensore saranno accessibili a Trustpilot per soli sette giorni, poi verranno cancellati definitivamente.

“Crediamo che chiunque voglia raccontare la propria esperienza debba avere la possibilità di farlo. La Consumer Verification rappresenta, quindi, un ulteriore passo per dimostrare la genuinità dei nostri recensori e, al contempo, garantire ai nostri utenti una piattaforma aperta sempre più trasparente. – ha commentato Claudio Ciccarelli, Country Manager di Trustpilot in Italia – Per noi è essenziale che ogni utente che legge una recensione si senta sicuro del fatto che il feedback proviene da una persona reale. Ed anche le aziende trarranno vantaggio da questa nuova feature, in quanto anche loro potranno avere riprova dell’identità di chi scrive e agire in base alle preziose informazioni che le recensioni offrono loro.”