Categoria: Periscopio
Allenza tra Unione Industriali Savona e Unige per lo sviluppo del Savonese
Unione degli Industriali della provincia di Savona e Università di Genova siglano un patto per “la valorizzazione e lo sviluppo del sistema produttivo savonese”. Il Presidente Uisv Angelo Berlangieri e il Rettore di UniGe Federico Delfino si sono ritrovati oggi per firmare la convenzione quadro tra le due realtà, un accordo che prevede, tra le altre cose: la promozione congiunta dell’orientamento alla formazione scientifica e tecnica; la partecipazione congiunta a progetti/bandi comunitari, nazionali o regionali; l’organizzazione congiunta di corsi di formazione e master; l’attivazione di dottorati, borse di studio, stage e/o tirocini; lo sviluppo congiunto di progetti di ricerca, innovazione e sviluppo tecnico – scientifico; la progettazione e attuazione di progetti di analisi e/o di ricerca di mercato, socio-economici, d’interesse per il sistema produttivo savonese.
Un comitato di coordinamento di sei persone avrà il compito di valutare, promuovere, organizzare e monitorare le iniziative di comune interesse. Per l’Università i componenti sono il prof. Stefano Bracco del Dipartimento di ingegneria navale, elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni – DITEN, la prof.ssa Silvia Siri del Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi – DIBRIS e il prof. Marco Testa, Delegato del Rettore per il funzionamento del Campus di Savona. Per l’Unione industriali i componenti sono: Angelo Berlangieri, presidente UISV, Alessandro Berta, direttore UISV e Matteo Giudici, CEO Mesa Consulting.
“Un accordo dal valore importantissimo. La sinergia tra Unione Industriali e Università di Genova è essenziale per lo sviluppo del nostro territorio. Più volte in passato le nostre realtà hanno lavorato insieme e collaborato per numerosissimi progetti: oggi, questa collaborazione ottiene il carattere dell’ufficialità, siglata nero su bianco, a conferma di un rapporto di stretta interconnessione tra mondo dell’impresa e mondo della didattica e della formazione scientifica. Un’attenzione particolare, ovviamente, sarà riservata al Campus di Savona, una vera eccellenza da tutelare e valorizzare, che può e deve svolgere un ruolo da protagonista per la crescita della provincia di Savona”, afferma il leader Uisv Angelo Berlangieri.
“L’accordo rafforza la triangolazione Università – impresa – territorio che è fondamentale per la crescita del Savonese, valorizzandone le risorse e le potenzialità attraverso azioni mirate e congiunte in settori strategici di sviluppo. Questo, del resto, rientra pienamente nella vocazione del nostro Ateneo che è anche l’unico della Liguria: centro di formazione e, allo stesso tempo, propulsore di ricerca e di innovazione, sempre teso a creare prospettive di lavoro qualificato per i nostri giovani, in linea con le esigenze del mondo del lavoro”, dichiara il Rettore Federico Delfino.
Da Genova a Ventimiglia su un treno storico, domenica da non perdere in Riviera
Un treno storico degli anni 30 collegherà Genova a Ventimiglia, domenica 18 settembre, in occasione del 150° anniversario della linea ferroviaria Genova Voltri – Ventimiglia.
Trenitalia (Gruppo Fs Italiane) e Regione Liguria hanno organizzato un collegamento straordinario composto da vetture degli anni 30 della tipologia “Centoporte”, messe a disposizione da Fondazione FS, che partirà da Genova Brignole alle ore 9.45 con destinazione Ventimiglia. Fermate intermedie nelle stazioni di Genova Piazza Principe, Genova Sampierdarena, Genova Sestri Ponente Aeroporto, Genova Voltri, Savona, Spotorno – Noli, Finale Ligure Marina, Pietra Ligure, Loano, Albenga, Alassio, Diano, Imperia, Taggia Arma, Sanremo, Bordighera.
Il treno effettuerà una sosta di 50 minuti alla stazione di Taggia Arma per consentire ai viaggiatori la visita al Museo Nazionale dei Trasporti, mentre all’arrivo nella stazione di Ventimiglia, ore 13.50, si potrà visitare la mostra dedicata alla storia della linea ferroviaria, una linea costiera di enorme fascino che ha contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo turistico ed economico della Liguria di Ponente.
Il treno di ritorno partirà da Ventimiglia alle ore 15.40 con arrivo a Genova Piazza Principe alle ore 18.41, Genova Brignole ore 18.47 e fermata nelle stesse località dell’andata.
I biglietti per poter viaggiare a bordo del treno storico, nell’intero percorso o anche in parte e fino all’esaurimento dei posti a sedere disponibili, sono in vendita su tutti i canali di vendita Trenitalia, biglietterie e self service di stazione, agenzie di viaggio abilitate e su sito e app Trenitalia. I bambini fino ai 4 anni non compiuti, accompagnati da un adulto con biglietto, viaggiano gratuitamente.
Il marsupio di “Neve”, la neonata vissuta 10 mila anni fa nella grotta di Erli
Scavando all’Arma Veirana, una grotta ligure nel comune di Erli (Savona), un gruppo internazionale di ricercatori ha scoperto la più antica sepoltura fino ad oggi mai documentata in Europa relativa a una neonata mesolitica, denominata “Neve”, risalente a circa 10.000 anni fa. La sepoltura ha restituito, insieme ai resti del piccolo corpo, un corredo formato da oltre 70“perline” in conchiglie forate (Columbella rustica), da quattro pendenti, sempre forati, ricavati da frammenti di bivalvi (Glycimerissp.), nonchéda un artiglio di gufo reale, ma deposto separatamente, in una fossetta a lato.
La scoperta permette di indagare un eccezionale rito funerario della prima fase del Mesolitico, di cui sono note poche sepolture, che testimonia un trattamento apparentemente egualitario di un loro giovanissimo membro. La comprensione di come i nostri antenati trattassero i loro morti ha un enorme significato culturale e consente di indagare sia i loro aspetti comportamentali sia quelli ideologici. Il ritrovamento, avvenuto alla fine del 2017, è stato oggetto di una pubblicazione, nel 2021, sulla rivista Scientific Reports, del gruppo Nature (https://www.nature.com/articles/s41598-021-02804-z). Ora un nuovo articolo, pubblicato sul Journal of Archaeological Method and Theorydallo stesso team diricercatori, presenta lo studio del ricco corredo di conchiglie, gettando nuova luce su pratiche e costumi degli ultimi cacciatori-raccoglitori liguri del primo Olocene (https://link.springer.com/content/pdf/10.1007/s10816-022-09573-7.pdf).
Sebbene i ricercatori non sappiano ancora quando i primi uomini anatomicamente moderni (Homo sapiens) abbiano iniziato a usare i marsupi per i loro neonati, è quasi ovvio pensare che tali “borse”fossero un indumento comune durante la preistoria, almeno quella più recente, per la necessità da parte dei genitori di poter svolgere le più diverse attività mentre si occupavano della prole. Poiché i materiali utilizzati per la loro fabbricazione non si conservano e le sepolture di neonati preistorici si contano sulla punta delle dita, le prove dell’uso preistorico dai marsupi sono quindi estremamente rare.
Il nuovo studio appena pubblicato avanza nuove ipotesi sull’uso preistorico di questi particolari “sacchi per neonati”. L’analisi delle diverse conchiglie ritrovate nella sepoltura si è avvalsa di modelli fotogrammetrici 3D ad alta definizione, nonché di osservazioni al microscopio e con microCT, al fine di documentare in dettaglio come queste siano state manipolatedalla comunità a cui apparteneva la piccola neonata e il perché siano state poi depostenella sua tomba.
I risultati di questa ricerca mostrano che le conchiglie marineerano state cucite su un supporto in pelle (o stoffa?) che ancora avvolgeva Neve al momento della sua sepoltura. La maggior parte di queste presenta marcati segni d’usura, che non possono certamente essere stati prodotti durante la breve vita della neonata. Ciò dimostra che queste conchiglieerano state indossate per un periodo di tempo considerevole da qualcuno della stessa comunità dell’infanta prima di essere poi cedutea lei, quali“gioielli di famiglia”otalismani.Considerando lo sforzo necessario a mettere insieme un tale gruzzolo di “perline”, accumulate e riutilizzare nel tempo, è notevoleosservare come il gruppo di cacciatori-raccoglitori mesoliticiabbia poi deciso di separarsi da questipreziosi oggettiin occasione della sepoltura di un individuo così giovane, lasciandoli cucitia quello che, verosimilmente, era il marsupio della piccola Neve.
Basandosi su alcune osservazioni etnografiche ovvero su come, in alcune società contemporanee di cacciatori-raccoglitori, i marsupi per neonati vengano ornati e adoperati, si è anche supposto che la comunità di Neve potesse aver decorato l’indumento con conchiglie destinate a proteggere la giovanissima lattante dalle“forze del male”. In occasione della sua morte prematura, però, si preferì forse abbandonare nella tomba questi amuleti che avevano fallito nella loro funzione protettiva, allontanandoli per sempre dalla comunità.
Questo nuovo studio, a cui seguirà un lavoro più generale sul sito, nel quale verranno illustrate anche le evidenze più antiche, riferibili alla fine del Paleolitico superiore (Epigravettiano) e al Paleolitico medio (uomo di Neandertal, Musteriano), contribuisce ad ampliare le nostre conoscenze su come queste antiche comunità umane si prendessero cura della loro prole e su quali riti, in vita e in morte, venissero praticati.
Fabio Negrino, Docente di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia
Una nuova banchina per il porto di Genova
Una nuova banchina alla Marina Fiera Genova, la darsena nautica di Porto Antico di Genova Spa.
L’opera, realizzata da Cmci Scarl, impresa aderente al consorzio Integra, ha permesso di realizzare la struttura in tempo per ospitare alcune delle grandi imbarcazioni dell’imminente 62^ Salone Nautico.
“Questo primo intervento tra quelli compresi nel piano dei lavori di riqualificazione del sito, oltre tre milioni di euro in tre anni – ha detto il presidente di Porto Antico di Genova Spa Mauro Ferrando – è il segno dell’impegno di Porto Antico per il futuro di quest’area. Siamo orgogliosi del risultato raggiunto a tempo di record, siamo consapevoli che il Waterfront di Levante sarà un luogo speciale e lavoriamo perché la nostra Marina sia all’altezza di questo grande traguardo della città”. La nuova banchina, che è stata sopraelevata a 1,70 metri sul livello del mare, ha una capacità massima di ormeggio di 10 barche di 28 metri di lunghezza.
Liguria protagonista al Seatrade Cruise Med di Malaga
Liguria protagonista al Seatrade Cruise Med di Malaga, il principale evento del settore crocieristico del Mediterraneo, che attende più di 2 mila visitatori e 150 espositori da oltre 70 paesi.
Regione Liguria sarà presente, assieme alle due Autorità di Sistema Portuale e a Liguria International, all’interno dello spazio messo a disposizione da Assoporti. “Per far conoscere sempre di più la nostra terra al mondo, crediamo sia necessario attuare politiche che consentano di aprire strade, locali e musei al flusso positivo portato dalla domanda aggiuntiva di turisti – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico, ai Porti e alla Logistica – Come amministrazione regionale, perseguiamo da tempo questa globale strategia, ed essere a Malaga al Seatrade Cruise Med ci permette di pianificare una più ampia rappresentanza ligure nelle edizioni a venire, continuando a imbastire dirette relazioni con stakeholders internazionali in prospettiva di possibili sviluppi di collaborazione e valorizzazione reciproca”.
In programma domani, alle ore 12, un evento sul sistema regionale di settore (“Liguria Coast: the Mediterranean ultimate cruise destination”), che vuole offrire uno spaccato sulle principali opportunità offerte all’industria crocieristica internazionale, alla presenza, oltreché delle due Autorità di Sistema Portuale e dell’Agenzia in Liguria, anche dei vari stakeholder del settore dell’industria delle crociere “con la priorità di promuovere l’innovazione, rafforzare le relazioni e, soprattutto, generare opportunità di business” afferma Ivan Pitto, presidente di Liguria International.
Un appuntamento che sarà occasione di condivisione, tra esperti del settore, di conoscenze sul rilancio del turismo in Liguria, sull’industria crocieristica ligure come modello di best practice e sull’esplorazione dei vivaci servizi offerti ai passeggerei e agli equipaggi, con un approfondimento anche al tema dell’accessibilità (link per seguirla: https://bit.ly/3QClZKz ).
Gestione del patrimonio naturalistico, la Regione stringe sinergie con la Stazione Zoologica Anton Dohrn
La Liguria, con le convenzioni recentemente sottoscritte rispettivamente con l’Università di Genova e con la Stazione Zoologica Anton Dohrn, intende potenziare la cooperazione con i soggetti a cui afferiscono le attività di ricerca sui temi dello sviluppo sostenibile e della gestione del patrimonio naturalistico terrestre e marino, con particolare riferimento alla conservazione di habitat e specie floristiche e faunistiche protette e di rilievo dal punto di vista ecologico.
“La finalità delle convenzioni quadro attivate dalla Regione Liguria su mia proposta – afferma il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana – consiste nel favorire l’aumento delle conoscenze tecniche e delineare una strategia comune nel perseguire obiettivi, coerenti col programma di azione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, come arrestare la perdita di biodiversità e promuovere una conservazione attiva delle aree protette regionali e dei siti della rete Natura 2000, minimizzare gli impatti ambientali della produzione attraverso lo sviluppo di iniziative coerenti con l’economia circolare, promuovere comportamenti di consumo sostenibile, favorire lo sviluppo di green jobs, rendere più efficace ed efficiente l’organizzazione degli enti attraverso lo scambio di informazioni e la partecipazione a reti di regioni o di istituti di ricerca di livello nazionale ed europeo, nonché aumentare la consapevolezza dei cittadini, contribuendo alla formazione di una coscienza collettiva del rispetto della natura e la strutturazione di comunità custodi della biodiversità”.
Le conoscenze acquisite, che potranno essere rese fruibili a tutti i soggetti potenzialmente interessati anche attraverso l’inserimento nell’Osservatorio Ligure per la Biodiversità ed altri osservatori regionali, contribuiranno alla realizzazione dei progetti individuati come strategici dalla Regione Liguria.
Un francobollo ricorda i 100 anni dell’azienda piemontese Galup
Un francobollo è stato realizzato in occasione dei 100 anni dell’azienda pinerolese Galup a cui Poste Italiane ha voluto dedicare uno speciale annullo filatelico.
Un passaggio importante per Galup, che con questa emissione – autorizzata dal MISE – Ministero dello sviluppo economico – vede ancora una volta riconosciuto il proprio valore storico e culturale così come sottolineato da Giovanni Accusani Responsabile Macro Area Nord Ovest Mercato Privati di Poste Italiane.
“Da piemontese non nascondo l’emozione per questo momento e voglio quindi ringraziare il management Galup. Quando ricorre un anniversario importante Poste Italiane diventa tramite per la realizzazione delle iniziative del MISE.
Attraverso la nostra rete distributiva, presente in modo capillare su tutto il territorio, portiamo in tutta Italia un francobollo – un piccolo rettangolo di carta ricco di concretezza – che diventa messaggero di un’eccellenza nazionale”. Il francobollo per il centenario Galup è quindi stato emesso in data odierna dal MISE – Ministero dello sviluppo economico come francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico”.
“Voglio ringraziare il MISE e Poste Italiane per l’attenzione che hanno dedicato al progetto e alla storia della nostra Galup” – ha dichiarato Giuseppe Bernocco Presidente Galup – “Questo francobollo, che celebra i nostri 100 anni, ha un valore immenso, poiché rappresenta un riconoscimento al ruolo che Galup ha avuto nella vita non solo della nostra Regione, ma di un’intera nazione. Galup ci ha accompagnati lungo un secolo di storia e cambiamenti, nei momenti felici e in quelli più complessi, diventando un simbolo di gioia, spensieratezza e serenità”.
Un 2022 quindi ricco di momenti emozionanti e passaggi storici, che rimarranno nella memoria non solo di chi lavora quotidianamente all’interno di Galup ma che contribuiranno a rendere ancora più bella e interessante una storia tutta italiana
iniziata nel 1922 con l’invenzione del panettone che non c’era: il panettone basso, largo, con glassa a base di Nocciola “Tonda e gentile” delle Langhe decorata con granella di zucchero.
L’idrogeno, energia del futuro, spiegato all’IISS “Augusto Righi” di Taranto
L’idrogeno può essere il futuro dell’energia? A dare una risposta è il nuovo libro del prof. Nicola Conenna “Idrogeno: Il nuovo oro”, che sarà presentato venerdì 27 maggio, alle ore 10:30, presso l’Aula Magna dell’IISS “Augusto Righi di Taranto.
Il libro, edito da Gesp srl, ha il compito di spiegare cos’è il modello energetico delle rinnovabili e dell’idrogeno verde. L’idrogeno è un combustibile presente in ogni molecola di acqua, una fonte d’energia quasi inesauribile e producibile ad emissioni zero. Una risorsa eccezionale che, se ben sfruttata, può dare un grande impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili. Nicola Conenna, presidente dell’Associazione “Green Hydrogen Project-Energy Communities Network”, promuove da tempo l’idrogeno rinnovabile e questo suo lavoro editoriale rappresenta un ulteriore passo verso la sensibilizzazione sull’argomento, sempre più essenziale e attuale.
L’incontro sarà moderato dal prof. Massimo Zoriaco (Docente “A. Righi”), con interventi del prof. Nicola Conenna (Autore), della dott.ssa Iole De Marco (Dirigente Scolastica “A. Righi”), dell’ing. Marilina Tamburrano (Renergetica S.p.a.), dell’ing. Paolo Oresta (Docente Politecnico di Bari), del prof. Massimiliano Mele (Docente “A. Righi”) e del dott. Giovanni De Meo (Segretario Associazione “Green Hydrogen Project-Energy Communities Network”).
La presentazione del libro è aperta al pubblico, previa prenotazione alla e-mail tais038003@istruzione.it
Trustpilot individua e rimuove 2,7 milioni di recensioni false nel corso dell’ultimo anno
All’interno del suo annuale report sulla trasparenza, la piattaforma globale di recensioni Trustpilot ha pubblicato nuovi dati di interesse, tra cui spiccano un aumento significativo del numero di recensioni lasciate sulla piattaforma (46,7 milioni in un anno, +21% rispetto all’anno precedente) e, al contempo, la rimozione di 2,7 milioni di recensioni false (pari al 5,8% del totale delle recensioni inviate nel 2021).
Riguardo alle recensioni false rimosse, 1,8 milioni di queste sono state identificate dal software di rilevamento delle frodi e delle anomalie messo a punto da Trustpilot, con un aumento del 19% rispetto al 2020. Grazie all’implementazione di questa tecnologia, l’anno scorso Trustpilot ha emesso 121.048 avvisi automatici nei confronti di chi violava le linee guida, con un aumento di quasi tre volte rispetto all’anno precedente.
Non solo, la piattaforma ha intrapreso ulteriori azioni mirate a proteggere la piattaforma dagli abusi: nel 2021 il numero degli avvisi pubblici (2.637) posizionati in cima alle pagine dei profili aziendali – per informare i consumatori di abusi identificati sulla pagina – è quadruplicato, mentre sono state emesse 1.425 diffide con intimazione formale a desistere alle aziende accusate di violare le linee guida di Trustpilot, con un aumento del 38% rispetto all’anno precedente.
Tra le aziende coinvolte da tali azioni si segnalano quante hanno incentivato selettivamente i soli clienti soddisfatti a condividere i propri feedback o quante hanno abusato dello strumento di segnalazione, riportando come “false” delle recensioni semplicemente negative – tutti elementi che minano la fiducia nelle recensioni e violano le linee guida di Trustpilot per le aziende.
All’inizio di quest’anno, infine, Trustpilot ha anche annunciato l’intenzione di intraprendere una serie di azioni legali contro determinate aziende, come parte del suo sforzo per contrastare le recensioni false, destinando ogni introito – derivante da danni pagati – alle organizzazioni che proteggono i diritti dei consumatori online. Le ultime ad essere oggetto di azioni legali, dopo Global Migrate nel febbraio 2022, sono SO Cameras e la società immobiliare europea Euro Resales.
Questi risultati fanno parte del secondo report sulla trasparenza dell’azienda, che illustra l’approccio adottato da Trustpilot per salvaguardare la propria piattaforma, in un momento di costante crescita a livello globale.
Peter Mühlmann, fondatore e CEO di Trustpilot, ha commentato: “I consumatori apprezzano le piattaforme aperte come Trustpilot per condividere le proprie esperienze e lo dimostrano i 46,7 milioni di recensioni che hanno scritto solo nell’ultimo anno. La fiducia nelle recensioni rimane assolutamente cruciale per garantire che i consumatori possano prendere decisioni più informate e che le aziende possano dimostrare il proprio impegno nell’offrire la migliore esperienza ai clienti.”
“Questo è il nostro secondo report sulla trasparenza – ha continuato Mühlmann – e nel corso dell’ultimo anno abbiamo continuato a fare investimenti significativi sulle nostre tecnologie di rilevamento – intraprendendo azioni sempre più mirate nei confronti di chi cerca di utilizzare le recensioni per ingannare i consumatori. Come dimostra il report, il nostro obiettivo principale è proteggere l’integrità della nostra piattaforma”.
Carolyn Jameson, Chief Trust Officer di Trustpilot, ha dichiarato: “Il nostro report ha rilevato come i consumatori siano preoccupati per la disinformazione online, motivo per cui Trustpilot continua a impegnarsi per affrontare questo problema. Dato che la crescita dell’e-commerce non mostra segni di rallentamento, sappiamo che sia i clienti che le aziende si affidano alle recensioni più che mai, ma il modo in cui queste recensioni vengono raccolte, visualizzate e gestite varia notevolmente su Internet. Ecco perché è così importante per noi stabilire uno standard di fiducia online: dopotutto, la fiducia e la trasparenza sono il fulcro di tutto ciò che facciamo“.
È possibile consultare integralmente il report sulla trasparenza di Trustpilot in lingua italiana al seguente link: https://it.trustpilot.com/
Genova è la prima grande città in Italia ad avviare l’iter per l’adozione della Disability Card
La «Patente d’Impresa», ad Albenga un incontro con il professor Simone Brancozzi
La «Patente d’Impresa». E’ il tema dell’evento in programma venerdì 20 maggio dalle 17,30 alle 19,30 all’Auditorium San Carlo in via Roma ad Albenga. E’ previsto l’intervento del professor Simone Brancozzi, docente dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza, membro del network “Professional Partners de Il Sole24Ore”, fondatore del network “Consulenti aziendali d’Italia” e autore di diversi testi sulla Balanced Scorecard.
«Ci sono dati – spiegano gli organizzatori del convegno – che non hanno manifestazione diretta in bilancio, ma saperli leggere e monitorare in tempo reale è determinante per il futuro e la salute dell’azienda. L’art. 3 D.Lgs 14/2019 sancisce misure ed assetti che imprenditore individuale e collettivo devono adottare per rilevare o meglio evitare – lo stato di crisi, definito dalla normativa. Gli imprenditori (amministratori) che non curano gli «adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili» ad oggi rispondono illimitatamente con il loro patrimonio personale». Durante l’incontro di Albenga verranno illustrate le migliori strategie d’azione, come misurare le performance che il bilancio non presidia, come proteggere il patrimonio personale degli amministratori e mantenere l’azienda sana e conforme alla normativa. Si tratta di temi molto più importanti per gli imprenditori, in modo particolare per coloro che essendo soci e/o amministratori di Srl pensano ancora di essere al sicuro di ogni sorpresa come 10-15 anni fa. In realtà non è più così se non dimostrano di aver messo in atto determinate procedure rischiano con il loro patrimonio a prescindere dallo scuso societario. In sostanza verrà illustrato un nuovo metodo di Controllo di Gestione basato sulla «Balanced Scorecard» che in caso di crisi aziendale, come dimostrano svariate sentenze, è in grado di evitare di mettere a rischio i patrimoni personali.