L’estate in cammino, rigenerarsi nella natura della montagna

Sostenibilità, lentezza e senso di comunità. Sono questi gli elementi che accomunano i sette itinerari protagonisti del focus del numero di agosto della rivista del Cai Montagne360, intitolato “L’estate in cammino”.
«Camminare per scoprire, camminare per conoscere e per conoscersi, camminare per riflettere e rigenerarci. Se tutto questo avviene con lentezza e rispetto dell’ambiente circostante, ecco che il contesto naturale si trasforma immediatamente nel paesaggio ideale in cui muoversi. Quello in cui s’incontrano storia, memoria e futuro», scrive il direttore della rivista Luca Calzolari nell’introduzione al focus. «Forti di questa consapevolezza desideriamo quindi condividere con voi queste proposte di escursioni, da nord a sud, dal Trentino-Alto Adige alla Calabria, isole comprese».

I sette itinerari del focus

Gli articoli accompagnano il lettore sul Cammino di San Rocco, cinque tappe per riscoprire il basso Trentino e l’escursionismo consapevole, per proseguire con le proposte di escursioni nel Parco Naturale Puez Odle (dall’altipiano del Puez alle strapiombanti pareti della Vallunga), ammirando le forme uniche delle rocce dolomitiche, e con la descrizione del Cammino di San Francesco di Paola, un centinaio di chilometri divisi in due tracciati tra la costa tirrenica calabrese e Cosenza.
Il focus contiene anche il racconto dell’esperienza di quattro amiche in Valle Maira, in cammino per quattro giorni, e quello della Grande traversata elbana percorsa da due non vedenti.

Primi bilanci, crisi climatica e leggi razziali

Questo numero si apre con il bilancio delle prime settimane di lavoro del Presidente generale del Cai Antonio Montani, intervistato a Cortina durante i lavori del Consiglio centrale. Per sua scelta, l’organo di indirizzo e controllo del Cai è tornato sul territorio dopo diversi anni. «Vogliamo diventare leader per l’ambiente, perché noi siamo ambientalisti per frequentazione».

Dal canto suo, nel suo Peak&Tip il direttore Luca Calzolari spiega i motivi per i quali “insiste tanto” nel parlare di crisi climatica, in un momento dove, con il crollo sulla Marmolada, gli effetti dell’aumento delle temperatura in montagna sono saliti all’attenzione nazionale. «Per incidere davvero nelle coscienze e per maturare la consapevolezza che può davvero generare il cambiamento, occorre lavorare soprattutto in tempo di pace. Prima che sia davvero troppo tardi».

Da leggere gli approfondimenti sul Club alpino al tempo delle leggi razziali, che spiegano come la mutazione culturale in atto nel periodo a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta coinvolse tutti gli aspetti della società italiana, compresa, appunto, la vita associativa del Cai.

Gli altri contributi di questo numero

Gli appassionati di alpinismo troveranno il contributo sulla Via Ferrata del Marmol, vista come giusta conclusione dell’Alta Via n. 1 delle Dolomiti, l’omaggio a un pioniere dell’alpinismo e della speleologia come Fritz Mader, esploratore delle Alpi Liguri e Marittime e uomo di scienza, e un ricordo di Enzo Cozzolino, alpinista che ha lasciato il segno con la sua utopia del Settimo grado.

Non mancano articoli sulla biodiversità forestale, sulla Settimana nazionale dell’escursionismo di Feltre e sulla biodiversità microbica dei ruscelli glaciali, studiata dal progetto Vanishing Glaciers.

Il portfolio fotografico è dedicato al cinema di alpinismo e arrampicata, con le immagini della nuova mostra del Museomontagna “Ciak, si scala!”, che ripercorre un arco di tempo di 120 anni.

Scienza, curiosità, attualità, cronache di nuove ascensioni e notizie dal mondo Cai completano come sempre il numero di agosto, acquistabile in edicola a 3,90 euro e in arrivo nelle case dei Soci del Cai. 

 

 

In bici a Capo Nord, la sfida no limits di Emanuele Mei

Esistono due categorie principali di persone, ci sono i sognatori, che trascorrono la propria vita a desiderare di levare l’ancora e avventurarsi altrove, ma che quasi mai ci riescono, salvo pentirsi prima o poi di non avere osato. E poi ci sono le persone incapaci di rimanere troppo tempo nello stesso luogo, che non perdono un’occasione per andare alla scoperta del mondo, di vivere nuove occasioni, nuove esperienze. Emanuele Mei è iscritto alla seconda categoria, sicuramente non vive di rimpianti. Autore, fotografo, artista, ormai anche uno sportivo. La sua vita è un continuo alternarsi di ritmi, viaggi impegnativi, fronti di guerra, su e giù per lo stivale per riuscire a curare ogni progetto a cui si dedica, un fiume in piena. Raramente si sa dove cominciamo le storie e quasi mai perché, ma di certo quella di questo viaggio è cominciata parecchio tempo fa. Cosa c’è di originale nell’andare a Capo nord in bicicletta? Nulla. Tutto. Così nasce la sua ultima avventura: viaggio in solitaria a Capo Nord, in bici. Road to Nordkapp non è solamente un impegno fisico notevole (quasi 5000 km e migliaia di metri di dislivello non sono una passeggiata), non è soltanto una semplice scoperta di luoghi nuovi, differenti paesi attraversati, culture e lingue diverse, ma è anche un viaggio interiore, un viaggio di riflessione, che si intreccia con grande equilibrio narrativo con il racconto e le descrizioni di ogni singola tappa. “Capo nord è lontano, è un luogo che richiede un sforzo importante, fisico e mentale. Una destinazione spoglia di tutto, fredda, inospitale, difficile da raggiungere, archetipo del non conosciuto e della scoperta, sinonimo d’esplorazione e dell’ignoto.  E’ un viaggio che ha un orizzonte verticale, fatto di curve, linee spezzate, vibrazioni in grado di azzerare il tempo. Una luce liquida che si può ascoltare, che riempie la notte e ci guida ad un orizzonte stanco di tutti gli sguardi incapaci di raggiungerlo.  E’ una linea che non è un limite, ma il posto in cui vivono i sogni, che si trova solamente negli occhi e mai nella realtà. D’altronde c’è chi vede limiti e chi guarda orizzonti. Cosi questo luogo d’incontro tra il cielo e il mare diventa il posto da cui non vorresti mai tornare indietro. Il primo appuntamento col grande nord è sul mappamondo e così il viaggio comincia prima del viaggio stesso. Il potere di declinare in immagine ogni possibilità che potrebbe presentarsi è affascinante. I pensieri sono immagini e possiamo interiorizzarne la forma. L’immaginazione mi da la possibilità di entrare in una zona in cui tutto assume i contorni del mito. Al cospetto del grande nord.” Afferma l’autore Emanuele Mei. “La vita è fatta di incognite e avventure, e nell’arco di questa ho cercato di risolvere le prime assecondando le seconde. Il nord è una sensazione, lo cerco da sempre ovunque e credo che si debba poter vedere di persona i luoghi in cui l’anima si è sentita a casa attraverso gli occhi di altri. Il Nord lo porto dentro, non disgela mai, io che sono figlio di alloro e olivi. Il nord è una bellezza essenziale e va guardata con attenzione e guardare non è come vedere, è molto di più, comporta l’intenzione e la volontà. Guardare è un verbo dell’amore, è un passo contro l’indifferenza, contro la tentazione di guardare da un’altra parte.” “Il Nord è una scoperta, un’esplorazione di nuovi confini della propria anima, è un viaggio su strade secondarie della coscienza. Il nord è scoprire una realtà diversa da come ci appare. Cosa resterà di un viaggio del genere? Forse un luogo senza fine, vuoto, che risplende di una bellezza arida. Uno spazio senza gravità, dove le leggi fisiche non hanno valore, dove il passato diventa finalmente futuro, un posto in cui la mente si fonde con l’anima e genera un luogo che esiste perché esisti tu. Spesso non si hanno occhi per vedere ciò che si sta cercando, nella testa rimbombano i consigli di chi non ha il coraggio di guardare nemmeno un atlante ma a Nord questi si allontanano in una eco lasciando il posto alla mia vita. Cosi ho deciso di partire per un sentiero appena tracciato che sono sicuro diventerà una strada, la mia, e attendere che un vento di lasco mi riporti a casa.” Emanuele è partito questa mattina, venerdì 29 luglio dalla Spiaggia di Pippo, con arrivo previsto entro il tardo pomeriggio a Genova. Tutto il viaggio verrà documentato a tappe sul sito del progetto https://roadtonordkapp.it, sui canali social di Emanuele e tramite un documentario e un libro che verranno realizzati dopo il suo rientro previsto per gli inizi di settembre. Le tappe del viaggio:Albenga – 28 luglio setup finale Albenga – 29 luglio partenza Genova – 29 luglio 1° tappa Pavia Cremona Mantova Verona Trento Bolzano Vipiteno Brennero Innsbruck Monaco di Baviera Norimberga lipsia hannover Amburgo lubecca Trelleborg Ystad Stoccolma Rovanieni Nordkapp Albenga Sponsor tecnico: Fonzie Bike Alassio Sponsor: Boutique del mare, Carpia, Casa di cura Città di Bra, Domnus Re, Studio Almora, Fa fumme Albenga, GymL, La Genovese Caffè, La Madeleine Alassio, Manuele Ventura, Al bar della stazione Alassio, Ditta Matera, Riviera gang, Sunnyfood, labox, La spiaggia di pippo, La taberna del foro, Non uno meno, Studio Rossi. Contributors: Sciuscia e Sciurbì, Vadino Asd, Armato, IMT Ulteriori info sul progetto: https://roadtonordkapp.it Ulteriori info sull’artista: https://emanuele-mei.format.com

Quando l’arte nasce tra i rifiuti, l’idea innovativa di Baseco a Villanova d’Albenga

Tutto è partito da un quadro ritrovato in mezzo ai rifiuti che Silvestro Catelli, amministratore della Baseco S.r.l. di Villanova d’Albenga ha deciso di esporre nei corridoi degli uffici amministrativi della azienda. Da quel momento, la piattaforma ambientale specializzata nella gestione di rifiuti pericolosi, nel recupero dei rifiuti non pericolosi speciali e urbani e di servizi dedicati al mondo dell’ambiente e dell’ecologia, ha iniziato piano piano ad ospitare una galleria d’arte moderna con artisti e fotografi da tutta Italia che hanno esposto le loro opere nei grandi capannoni della Baseco. Silvestro Catelli che si è appassionato di arte grazie all’amico gallerista Daniele De Cia, dopo le prime esposizioni, si è lanciato infatti in un’avventura unica: prima ha pensato prima di ravvivare il suo ufficio poi i 2 mila metri quadrati della sua azienda che occupa una superficie complessiva di 10 mila metri quadrati.

In bella mostra la #basecogallery ospita le opere di Luna Berlusconi, Sergio Olivotti, Mr Fijdor, Ale Puro, Luca Borchio, Christian Costa, Mariangela Antese, Cindy Press Art, Bruno Volpez, Obey Giant, Pongo, Matteo Buratto artista che vanta partecipazioni alla Biennale di Venezia, tanto per citarne alcuni. Giorno dopo giorno l’industria e l’arte hanno iniziato ad andare braccetto.  Un progetto singolare che Silvestro “Silver” Catelli porta avanti con sistematicità, rigore e passione. «Qui c’è tanto spazio e possiamo ospitare gigantografie, fotografie, installazioni e opere artistiche di ogni forma e dimensione. Quelle permanenti sono state realizzate da personalità di spicco del mondo dell’arte contemporanea che hanno capito e apprezzato lo spirito della nostra iniziativa», racconta con grande entusiasmo il proprietario dell’azienda che preferisce l’etichetta di «direttore d’orchestra» della sua impresa che movimenta 45 mila tonnellate di rifiuti l’anno.  Nel portafoglio la Baseco vanta 1300 clienti sparsi tra Piemonte, Liguria, Lombardia e Toscana. Ma è lo spirito artistico di “Silver” che ti lascia conquistare e ti coinvolge. A dare il benvenuto ai visitatori della «#basecogallery» è la grande parete esterna della struttura aziendale. Si è arricchita di un’opera dall’inequivocabile capacità comunicativa. E’ stata realizzata dall’artista marchigiano Giulio Vesprini. Invitato dalla Baseco s.r.l a realizzare un murale sulla parete esterna della costruzione di Villanova, Vesprini ha realizzato con pazienza e rigore un’opera di grande impatto emotivo, denominata «S W E E T». Attraverso campiture geometriche che vedono al loro interno l’inserimento di elementi fitomorfi, l’opera si mostra come un’opportunità di dialogo e di relazione con l’ambiente, invitando a riflettere sul ruolo dell’ecologia. Silvestro Catelli punta talmente tanto sull’unione tra arte e ambiente che ha portato in Liguria un progetto, forse unico sul territorio nazionale. Lavorando con le critiche d’arte Francesca Bogliolo e Claudia Andreotta, l’Associazione ZeroVolume di Enrica Fracchia Morelli e Alessandro Scarpati  della Galleria Artender di Alassio è partito con il ripristino di parte degli spazi interni, ora adibiti a pareti espositive. E’ lo stesso “Silver” a raccontare il successo dell’iniziativa: «Abbiamo ospitato diverse mostre e anche i bambini delle scuole sono rimasti entusiasti – dice -All’arte del riciclo abbiamo abbinato anche straordinarie opere d’arte moderna con dieci eventi che hanno raggiunto obiettivi importanti da parte della critica».  Colorare l’azienda è anche un modo per rendere più accogliente il posto di lavoro per il personale. «L’idea – dice Catelli – è piaciuta anche ai 38 dipendenti e ai 3 collaboratori esterni». Arte a braccetto con l’industria che ha permesso anche di incassare numeri importanti: il bilancio 2021 si è chiuso con un fatturato di 9,8 milioni di euro grazie ai 15 mezzi e ai 200 cassoni che trasportano carta, plastica, olio, medicinali, scarti di produzione vegetale, ma anche sostanze chimiche e rifiuti pericolosi. Un’impresa che è ben riuscita a coniugare il lavoro con la bellezza dell’arte. Appena oltre lo sbocco dell’Aurelia Bis,  nelle vicinanze dell’Ippodromo dei fiori e del Rivierairport, è quasi impossibile capire il genere di attività della Baseco. «E’ proprio quello il bello, la nostra caratteristica principale – sorride Silvestro Catelli – Aver saputo trasformare una parte dei 10 mila metri quadrati in una galleria artistica. Ci sono artisti che hanno desiderato esporre le loro opere dopo aver capito il nostro spirito di apertura verso l’ambiente e il rispetto del pianeta». A proposito. Una delle prossime idee del vulcanico Catelli sono le mostre con «opere viaggianti». «I nostri camion ospiteranno le opere realizzate da artisti nazionali e non – annuncia – Non ci saranno loghi aziendali. La nostra volontà infatti è solo quella di esaltare la bellezza dell’arte in tutte le sue forme e soprattutto farla viaggiare ovunque».

Quattro fiocchi in vasca pinguini, nascono un pulcino Papua e tre pulcini della specie di Magellano

Nella vasca subantartica dedicata ai pinguini la vita si rinnova: sono nati un pinguino Papua (Pygoscelis papua) dalla coppia formata da papà Kowalski – primo pulcino della sua specie a nascere all’Acquario nel luglio 2017- e mamma Rosi e tre pulcini di Magellano.

Il piccolo Papua è nato il 3 luglio da un uovo deposto il 25 maggio nel nido di ciottoli fatto da papà e mamma. L’uovo è stato covato alternativamente dai genitori che provvedono ora a nutrire il piccolo rigurgitando direttamente nel suo becco alimenti pre-digeriti.

Kowalski, alla sua seconda esperienza da genitore, e la mamma non abbandonano mai il nido contemporaneamente e sono molto attenti a proteggere il pulcino.

Il piccolo è visibile dal pubblico nel suo nido, all’interno della vasca dei pinguini, tra le zampe dei genitori che si alternano ad accudirlo. Per poterlo nutrire, mamma e papà mangiano una quantità di cibo 2-3 volte maggiore rispetto alla dieta normale.

Crescendo, il piccolo sarà sempre più visibile, pur rimanendo nel nido sotto l’attenta sorveglianza dei genitori.

Il piccolo raggiungerà lo svezzamento intorno agli 80-90 giorni di vita, mentre intorno ai due mesi e mezzo farà la prima muta, passando dal piumaggio grigio alle piume impermeabili che gli consentiranno l’ingresso in acqua.

Per conoscere il sesso, è necessario aspettare quel momento e prelevare una piuma per effettuare il test del DNA.

I pinguini Papua vivono nell’emisfero Sud, come tutti i pinguini, più nello specifico nelle aree antartiche e sub-antartiche; nel suo genere questa è la specie che si spinge più a Nord.

Hanno testa e dorso di colore nero, petto e ventre bianchi, con una netta linea di demarcazione tra i due colori. Il loro becco è rosso-arancio, con l’estrema parte superiore nera. Le zampe sono arancio. Sono provvisti di una coda relativamente lunga. Sono alti circa 75-80 cm e pesano intorno ai 5 kg.

Nidificano in colonie che non distano mai più di 2 km dalla riva del mare e che rimangono ad un’altitudine non superiore a 200 m. I nidi sono ben distanziati, larghi e costruiti con sassi, erbe e muschi.

All’Acquario di Genova, i nidi vengono costruiti utilizzando i ciottoli che lo staff lascia a loro disposizione nella vasca. Vengono deposte due uova, con la possibilità di deporne un terzo se i primi due dovessero rompersi.

In queste settimane si sono schiuse anche tre uova di pinguino di Magellano (Spheniscus magellanicus) e i pulcini si trovano al momento nei rispettivi nidi, costantemente seguiti da mamma e papà. Hanno cominciato ad uscire dal nido e ad essere visibili al pubblico.

I piccoli pinguini – uno nato dalla coppia Sandra e Raimondo e due nati da una cova “gemellare” di Diana e Tyson – sono nati a metà giugno da uova deposte nei nidi tra fine aprile ed inizio maggio. Anche per i pinguini di Magellano i genitori covano le uova alternativamente per tutto il tempo dalla deposizione alla schiusa. Sia mamma che papà provvedono ora a nutrire i pulcini rigurgitando alimenti predigeriti direttamente nel becco e non abbandonano mail il nido contemporaneamente.

I pulcini raggiungeranno l’indipendenza in un periodo variabile tra le 9 e le 17 settimane, a seconda della quantità e qualità del cibo ricevuto; anche la peluria grigia verrà ben presto sostituita dal caratteristico piumaggio bianco e nero degli adulti. Solo dopo aver fatto la prima muta, passando dal piumaggio grigio alle piume impermeabili, faranno la loro prima nuotata.

I pinguini di Magellano vivono lungo le coste orientali e occidentali del Sud America a partire da Cile e Argentina fino a Capo Horn e alle isole Falkland.

La vasca dei pinguini dell’Acquario di Genova ospita 13 pinguini Gentoo e 17 pinguini di Magellano, oltre ai pulcini appena nati. Il lato terrestre riproduce i due habitat delle specie ospitate ricreando le condizioni ideali per la riproduzione e l’allevamento dei pulcini. 

All’interno della vasca sono riprodotte le condizioni stagionali dell’ambiente naturale in cui vivono le due specie ospiti; la temperatura dell’acqua varia da 6 a 10° C, quella dell’aria può variare da 8 a 12° C, secondo le stagioni.

Per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di questi simpatici uccelli è possibile partecipare alla speciale esperienza “A tu per tu con i pinguini”. Guidato da un esperto, un gruppo ristretto di max 4 persone, va alla scoperta delle attività relative alla gestione e alla cura delle due specie di pinguino ospiti dell’Acquario.

Vengono illustrati i luoghi di conservazione e preparazione del cibo, gli animali presenti e, in occasione del pasto pomeridiano, si entra con lo staff all’interno della vasca per assistere alla distribuzione del cibo.

L’inizio dell’attività è fissato alle ore 13:30 per una durata di 1 ora e mezza circa ed è disponibile tutti i giorni, ad eccezione di martedì e mercoledì. Il costo è di 60 euro per adulto e 40 euro per ragazzo (5-12 anni), da aggiungere al biglietto di ingresso all’Acquario.

Per prenotare è necessario scrivere all’indirizzo mail acquariodeep@costaedutainment.it.

Pet Passport, anche in Liguria arriva il passaporto necessario per gli spostamenti all’interno dei Paesi della UE

A partire dal 28 luglio 2022, in Liguria, anche i medici veterinari liberi professionisti accreditati alla banca dati degli animali d’affezione potranno rilasciare, senza oneri aggiuntivi a carico della sanità pubblica, il cosiddetto Pet passport, il passaporto necessario per gli spostamenti all’interno dei Paesi della UE di cani, gatti e furetti.

Lo stabilisce una delibera della Giunta regionale (numero 222/2022) che, su proposta di Alisa, autorizza anche i veterinari liberi professionisti accreditati al rilascio del passaporto europeo per gli animali d’affezione che fino ad oggi poteva essere richiesto solo presso i Servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali, su richiesta del proprietario.

«Si tratta di una semplificazione delle procedure di rilascio del documento che va incontro alle esigenze di tutti i proprietari di animali di affezione, consentendo loro di muoversi in piena sicurezza con il proprio animale nell’ambito del territorio dell’Unione europea – sottolinea Giovanni Toti, presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria –. Grazie a questa nuova procedura, sarà possibile recarsi dal proprio veterinario di fiducia, autorizzato al rilascio del passaporto, e avere il documento valido per gli spostamenti entro i confini dell’Unione europea. È anche un modo per contrastare gli abbandoni: l’appello che rivolgiamo ai proprietari di un animale domestico è di portarli con sé in vacanza, approfittando anche di questa opportunità».

Sono tante le richieste di evadere il Pet passport, in particolare durante il periodo estivo: «Per agevolare il lavoro dei Servizi veterinari delle Asl e venire incontro alle numerose richieste, sarà consentito, a partire dal 28 luglio, il rilascio del Pet passport anche ai medici veterinari liberi professionisti – sottolinea Valeria Cosma, dirigente medico veterinario di Alisa – che devono essere accreditati alla banca dati degli animali di affezione per poter coadiuvare i Servizi veterinari della Asl nelle procedure di rilascio del documento che consente ai proprietari di cani, gatti e furetti di viaggiare nell’ambito dell’Unione europea. Sono già una ottantina i medici abilitati nel territorio di Asl 3 e sono in corso le attività di formazione in tutte le Asl della Liguria per tutti i medici veterinari liberi professionisti che intendono abilitarsi».

DOMANI, GIOVEDÌ 21 LUGLIO ORE 11, SULLA PAGINA FACEBOOK DI REGIONE LIGURIA, LINEA DIRETTA CON I CONSIGLI DELLA VETERINARIA

Chi viaggia con i propri animali d’affezione deve prestare la giusta attenzione prima e durante il viaggio per renderlo il più confortevole e sicuro possibile.

Per approfondire questo tema Regione Liguria organizza, in collaborazione con Alisa, una linea diretta sulla sua pagina Facebook: domani alle 11, una veterinaria di Alisa risponderà alle domande degli utenti raccolte sui social di Regione Liguria nei giorni precedenti, lasciando anche la possibilità di commentare in diretta e ricevere consigli e informazioni in tempo reale.

Case al mare, le truffe sono dietro l’angolo. Fiaip mette in guardia i turisti «per evitare sorprese e fregature»

Prenotare una casa al mare che non esiste e rimetterci centinaia di euro, difficile immaginare uno scenario peggiore quando si arriva in Riviera per trascorrere le vacanze estive. Il rischio però c’è: di pari passo col boom delle prenotazioni online, anche i truffatori stanno proliferando. Il collegio Fiaip di Savona mette in guardia i turisti «per evitare sorprese e fregature».

«Talvolta – spiega il Presidente Provinciale Fiaip Fabio Becchi – si può cadere nella trappola di siti «civetta» artatamente contraffatti o di singoli individui senza scrupoli, che pubblicizzano pacchetti vacanze a prezzi scontatissimi nascondendo vere e proprie truffe». Il codice «Citra» è una sorta di «salva-vacanza» per evitare fregature. «Citra è l’acronimo che sta per «Codice Identificativo Turistico Regionale per gli Alloggi Ammobiliati ad Uso Turistico», si tratta di un codice alfanumerico predisposto dalla Regione Liguria con l’intento di contrastare il dilagante abusivismo nel settore delle locazioni brevi sotto i trenta giorni.

«Il Codice è stato introdotto dall’art. 53-bis della legge regionale n. 32/2014 in base alla quale la Regione debba rilasciarlo ai locatori degli appartamenti ammobiliati ad uso turistico – ricorda Fabio Becchi – Un codice che deve essere obbligatoriamente inserito in tutte le forme di pubblicità (portali di prenotazioni online, siti, riviste, giornali), effettuate direttamente o indirettamente con qualsiasi mezzo (scritti, stampati, supporti digitali) finalizzate alla promozione e commercializzazione dell’offerta di Alloggi Ammobiliati ad Uso Turistico (AAUT). A chi desidera affittare una casa al mare consigliamo quindi di prestare la massima attenzione agli annunci e a verificare l’esistenza del codice Citra. Al tempo stesso rinnoviamo un appello ai Comuni della Riviera a vigilare su ogni tipo di strumento di comunicazione, anche via social, per tutelare il turista e ovviamente la nostra rete di agenzie immobiliari che lavora rispettando con scrupolo le leggi e normative vigenti»

 

“Storie di Musica” torna a settembre con le nuove puntate e tante novità

Storie di Musica” torna a settembre con le nuove puntate e tante novità. Sono online le ultime due puntate di questa terza stagione, sul canale YouTube di Alberto Salerno che incontra in una Marco Rinalduzzi, e nell’altra Maurizio Fabrizio.

Marco Rinalduzzi chitarrista, arrangiatore e produttore. Innamorato della musica rock, comincia la sua carriera come chitarrista. Inizia l’attività di session-man con grandi artisti quali Riccardo Cocciante, Mina, Patty Pravo, Lucio Dalla, Ron, Gianni Morandi, Claudio Baglioni, Antonello Venditti, Zucchero e anche artisti internazionali. Nel 1991 entra a far parte della band Io vorrei la pelle nera, fondata da Giulio Todrani, padre di Giorgia. Arrangia e produce, insieme a Massimo Calabrese, il primo disco di Giorgia, che contiene “E poi”, presentata al Festival di Sanremo – tra le Nuove Proposte – del 1994. Nel 1997 produce, sempre con Calabrese, l’album di debutto di Alex Baroni, in cui è presente “Cambiare”.

Maurizio Fabrizio, grande autore, compositore e arrangiatore italiano, che come autore ha partecipato al Festival di Sanremo con 34 canzoni. Tra queste, Storie di tutti i Giorni – interpretata da Riccardo Fogli nel 1982 – e Sarà quel che Sarà interpretata da Tiziana Rivale nel 1983, hanno vinto il Festival della Canzone Italiana. Tra i suoi brani figurano anche pezzi intramontabili della musica come: Almeno tu nell’universo, I migliori anni della nostra vita, Che fantastica storia è la vita.

STORIE DI MUSICA è online e vi aspetta a settembre con grandi novità e la nuova stagione.  A questo link: http://bit.ly/AlbertoSalerno_yt, potrete rivedere tutte e tre le stagioni.

“Dalle Navi Gialle riparte la sedicesima stagione di monitoraggi nel Santuario Pelagos”

A fine maggio sono ripartiti, lungo tutte le tratte, i monitoraggi sistematici a bordo dei traghetti della Corsica Sardinia Ferries, da parte dei ricercatori di vari enti di ricerca, che dal 2007 utilizzano le navi della Compagnia come veri e propri laboratori. Ospitati direttamente sui Ponti di Comando, i ricercatori monitorano la presenza di diverse specie di cetacei, tartarughe, uccelli marini e rifiuti, li osservano e li registrano, seguendo precise procedure di campionamento. Il Progetto, denominato a livello internazionale “Fixed Line Transect Mediterranean monitoring network (FLT Med Net)”, è iniziato nel 2007 e vede la collaborazione di Corsica Sardinia Ferries sin dagli inizi.

Dopo due anni di riduzione dei monitoraggi a causa della pandemia, nel 2022 l’attività è stata integrata ed ampliata grazie al Progetto Life CONCEPTU MARIS che per i prossimi 4 anni aggiungerà ai monitoraggi visivi nuove e sofisticate tecniche, adattate per essere utilizzate da traghetto: le analisi del DNA ambientale e degli isotopi stabili e la raccolta di dati ambientali tramite sensori. Biennio 2020-2021 Nel 2020 e 2021, i monitoraggi sono stati comunque realizzati, anche se a regime ridotto, lungo alcune delle tratte studiate: Livorno-Bastia e Savona-Bastia, che sono parte del progetto dal 2008.

Tra la Toscana e la Corsica “Nel biennio 2020-2021, è stato possibile continuare il monitoraggio ambientale tra la Toscana e la Corsica, coprendo circa 2.210 km e avvistando ripetutamente 3 diverse specie di cetacei – Stenelle coeruleoalba, Balaenoptera physalus e Tursiops truncatus e una specie di rettili marini, grazie alla disponibilità e all’impegno della Compagnia, che si è sempre dimostrata attenta alle tematiche ambientali ed interessata al progetto” commenta Antonella Arcangeli – Ricercatrice di ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale e Coordinatrice del Progetto FLT Med Net Tra la Liguria e la Corsica Nonostante l’esiguo numero di uscite del 2020-2021, nella parte centrale del Santuario Pelagos, monitorata dai traghetti operanti tra Savona-Bastia e Nizza sono stati avvistati 132 branchi di stenelle, 90 balenottere comuni, 13 capodogli, 39 zifi e non sono mancati nemmeno avvistamenti di specie più rare, come i grampi e i globicefali.

Sono inoltre state censite 12 tartarughe della specie Caretta Caretta. I primi viaggi del 2022 I primi viaggi del 2022, ripresi a pieno ritmo a partire da fine maggio, sono già stati ricchi di avvistamenti: sono oltre 50 le balenottere censite. In particolare, durante il fine settimana del 3-4 giugno, la nave ha attraversato un’area particolarmente densa, dove sono state avvistate in pochissime miglia 10 balenottere. “I Comandanti hanno gestito la situazione, garantendo una navigazione sicura, coadiuvati dagli osservatori e mettendo in pratica la formazione ricevuta in questi anni” afferma Paola Tepsich – Ricercatrice di Fondazione CIMA “Gli equipaggi di Corsica Sardinia Ferries da molti anni assistono ai monitoraggi, collaborano con i cetologi e hanno imparato a riconoscere e salvaguardare le specie che abitano il Mediterraneo”, commenta Cristina Pizzutti, responsabile comunicazione e marketing di Corsica Sardinia Ferries “Le nostre navi sono veri e propri ‘laboratori’ che offrono un punto di vista strategico e privilegiato per l’avvistamento, l’analisi, lo studio e la raccolta di dati” Capodoglio avvistato a giugno, al largo di Bastia (Corsica).

Dal 1968 Corsica Sardinia Ferries è la prima Compagnia di navigazione privata per il numero di passeggeri trasportati sulla Corsica, che serve tutto l’anno Corsica e Sardegna. La Corsica è collegata da Tolone, Nizza, Savona e Livorno e, in estate, da Piombino; la Sardegna è collegata da Livorno, Nizza e Tolone e, in estate, da Savona e Piombino. L’isola d’Elba è collegata da Piombino e da Bastia (Corsica) nella stagione estiva. Corsica e Sardegna sono unite da collegamenti annuali. La linea Tolone/Baleari è attiva dalla primavera all’autunno. Corsica Sardinia Ferries gestisce una flotta di 13 navi e si occupa direttamente di tutti i servizi all’utenza: dalla prenotazione, all’imbarco, all’accoglienza, al servizio di catering a bordo. Tutte le attività di Corsica Sardinia Ferries sono certificate ISO 9001:2015. A Savona Vado, in un’area di 50.000 mq in concessione alla Compagnia, sono concentrate le attività organizzative, amministrative e logistiche della società che nel 2021 ha trasportato oltre 3.000.000 di passeggeri.

Volano le locazioni turistiche a +20% e gli acquisti di seconde case a + 30%, in uno scenario che registra un incremento dei valori immobiliari del +3%

«Il settore immobiliare decolla e farà la sua parte nella progressiva crescita del turismo della Riviera di Ponente». Ne è convinto Fabio Becchi, presidente provinciale del collegio Fiaip di Savona snocciolando i dati delle locazioni.

«Stiamo vivendo un periodo dinamico : rispetto agli anni precedenti il mercato immobiliare turistico è in continua crescita registrando un + 20%. Molto significativo anche l’aumento delle richieste nelle cittadine della riviera; gli acquisti delle seconde case hanno registrato un incremento del +30%. Tutti fattori positivi che spingono anche i prezzi verso l’alto: +3%  dice Fabio Becchi  Siamo in linea con il Report Immobiliare Nazionale Fiaip sulle locazioni brevi ad uso turistico dove si sono accesi i riflettori su località di mare».

Fra le mete più ambite figurano Varazze, Finale Ligure, Loano, Alassio, Andora e Laigueglia ma anche altre località quali Borghetto insieme a Spotorno, Bergeggi e Pietra Ligure sono molto richieste in questo periodo dell’anno.

«D’altronde la Riviera Ligure è da sempre la protagonista dell’’estate  aggiunge Becchi che sottolinea la forte ripresa del turismo in questa parte di Liguria – La bellezza e l’accoglienza ne fanno un meta molto gradita anche dai turisti stranieri».

Di particolare rilievo, secondo Fiaip, il fatto che il significativo incremento delle locazioni brevi ad uso turistico non avviene a discapito delle strutture ricettive tradizionali (alberghi, agriturismo) confermandosi una forma di ricettività non concorrenziale ma alternativa alle stesse, in ampliamento dell’offerta turistica anche a livello nazionale.

«Oggi i rendimenti medi lordi delle case vacanze, tra il 5 % e l’8%, offrono ai proprietari maggiori opportunità di guadagno motivando il costante aumento di coloro che intendono investire in immobili turistici», afferma Fabio Becchi.

E per il futuro? «La previsione per quest’anno  precisa il Presidente Provinciale della Fiaip  è di un accrescimento sia dei valori di compravendita che dei canoni di locazione breve ad uso turistico: la stima è di un 3% prudenziale augurandomi che il rincaro vita e conflitti non incidano sul trend positivo».

 

Imperia, Il 2 luglio 2022 torna la conferenza “Sulla Rotta dei Delfini”

L’appuntamento è per sabato 2 luglio alle ore 18:00 nella straordinaria cornice dell’Auditorium del nuovo Museo Navale di Imperia (ingresso Calata Anselmi).

Ingresso libero e gratuito.

In questi anni di pandemia e di relative difficoltà, l’associazione Delfini del Ponente APS non ha mai smesso di monitorare attentamente il nostro preziosissimo mare. Ogni giorno di monitoraggio, i biologi e i ricercatori, hanno raccolto dati, effettuato attività di foto-identificazione e controllato lo stato di salute del Mar Ligure di Ponente, inserito nel Santuario Pelagos, e dei suoi abitanti più preziosi: i delfini tursiopi. Tante sono state inoltre le collaborazioni con altri centri di ricerca e istituzioni con l’obiettivo di accrescere le conoscenze di questi splendidi cetacei sempre più minacciati dalle attività umane.

Gli argomenti della conferenza “Sulla rotta dei delfini”

È quindi con grande emozione che sabato 2 luglio 2022, alle ore 18, nella meravigliosa cornice dell’Auditorium del Museo Navale di Imperia, con il patrocinio del Comune di Imperia, torna l’appuntamento con la Conferenza “Sulla Rotta dei Delfini” in concomitanza con l’evento “La Veleggiata sulla rotta dei delfini 3.0” organizzata dallo Yacht Club Imperia.

Si torna finalmente ad incontrarsi, a discutere insieme dell’importanza del nostro mare e si torna anche a scoprire la bellezza dei musei nostrani. La conferenza “Sulla Rotta dei Delfini” prevede due interventi:

  • Ore 18:00 – Saluto delle autorità
  • Ore 18:15 – Intervento del Dottor Davide Ascheri, biologo e Presidente dell’Associazione Delfini del Ponente APS. Si discuterà in merito ad alcune scoperte recenti e si aggiorneranno i presenti sulle attività di ricerca effettuate sui delfini tursiopi che popolano le acque costiere antistanti Imperia.
  • Ore 18:45 – Intervento della Capitaneria di Porto di Imperia in merito al ruolo svolto dal Corpo nel proteggere e salvaguardare l’ambiente e gli ecosistemi marini. Verranno inoltre effettuati alcuni esempi di interventi e di soccorsi realizzati proprio in quest’ottica dal comando di Imperia.

L’importanza di questo appuntamento di sensibilizzazione ambientale è quindi evidente. Sarà l’occasione per conoscere meglio il nostro mare ed i simpatici abitanti che lo popolano come delfini o tartarughe. Solo aumentando le nostre conoscenze possiamo infatti rispettare e proteggere questo fondamentale ambiente. L’associazione Delfini del Ponente APS, è pronta ad accogliere tutti i partecipanti e a rispondere a tutte le curiosità dei più piccoli.

Al termine della conferenza sarà poi possibile, previo acquisto del biglietto, visitare il nuovo Museo Navale di Imperia fino alle 22:30.

 

Paola Saulino lancia il concetto di femminismo moderno: “Nessuno mi paga le vacanze”

 

Paola Saulino sempre in prima linea per la rivoluzione femminile ha sempre sostenuto che è molto meglio avere indipendenza emotiva e finanziaria nei “rapporti contrattuali” con gli uomini e risponde sempre a tono agli utenti che insinuano ogni volta le stesse cose riguardo questi ipotetici maschi che pagherebbero i suoi soggiorni in giro. Agli haters che commentano con ironia su Facebook insinuando che qualcuno le paga le vacanze Paola risponde: “Mi pago i miei conti, lavoro come creator content, guadagno con onlyfans e posso permettermelo, se necessario pago pure per i miei amici anche se maschi”.

Paolina è in vacanza a Ibiza ormai da un po’ e come lei sostiene “è meglio godersela la vita”. È con lei la pornostar Martina Smeraldi, come dimostrano alcuni scatti.  Si divertono, come è giusto che due giovani donne facciano.

“Siamo molto lontani dalla paritàafferma Paola Saulino – viviamo in un mondo dove le giovani donne belle sono pigre pronte a voler incastrare il primo belloccio di turno con un portafogli pieno, per un figlio, un fidanzamento sui giornali o soltanto una bella vacanza, alle giovani donne pigre dico andate a lavorare, qualsiasi lavoro onesto, ma la dignità di poter fare ciò che si vuole e decidere in ogni momento con la propria testa e con il proprio conto in banca, non ha prezzo, questa è libertà, questa è indipendenza, questo è femminismo contemporaneo!”

Ultimamente Paolina è stata delusa dagli uomini che li considera traditori e immaturi.  I soldi? L’unica cosa che la nostra Paola Saulino non vuole dagli uomini sono proprio i soldi, quello che vuole è rispetto ed eventualmente Amore.

“Sono single, ho i miei soldi, fino a prova contraria posso fare ciò che voglio, e invece il mondo è ignorante retrogrado e maschilista, riesce ad immaginare un uomo ricco o famoso e pieno di donne, ma non ce la fa proprio a riconoscere una donna che ha più soldi di un uomo, e quindi sicuramente più attributi, facendo riferimento sempre agli uomini

Ufficio Stampa: Ennio Salomone – Tel. 3466142314

In Italia aumentano le aziende pet-friendly che permettono ai propri dipendenti di portare in ufficio il proprio animale domestico

Lavoro più agile e flessibile, attento al rispetto dell’equilibrio vita-lavoro ma anche… più amico degli animali. Il post-pandemia ha portato, tra le sue eredità positive, l’arrivo di nuovi “colleghi” a quattro zampe in molti uffici: anche in Italia, infatti, sono sempre di più le aziende pet-friendly che permettono ai propri dipendenti di portare in ufficio il proprio animale domestico. Per la felicità non solo dei cani – che in questo modo non restano da soli a casa – ma anche  delle imprese e  dei padroni, che – come dimostrato dagli studi della Frontiers of Veterinary Science* e del Banfield Pet Hospital** – riportano una minore propensione a lasciare l’azienda, tassi più alti di engagement (91%), riduzione dello stress (93%) e miglioramento delle relazioni sul posto di lavoro (79%).

 

A confermare il trend arriva anche Dog Heroes (dogheroes.it), la startup che produce e consegna pappe fresche per cani in abbonamento, personalizzate sulla base del fabbisogno del singolo animale grazie all’aiuto di un team di veterinari, che, oltre ad essere cresciuta del 446% nel 2021 rispetto ai 12 mesi precedenti, trainata dalle consegne a domicilio in tutta Italia (anche grazie al boom dell’e-commerce), sta osservando, nel periodo post-pandemico, anche un andamento in crescita delle richieste riconducibili alla presenza dei cani in ufficio: “Tre anni fa, quando siamo partiti con il nostro servizio di consegna di pappe fresche e sane a domicilio, non avevamo alcuna evidenza della presenza dei cani in ufficio; nell’ultimo anno, invece, le esigenze legate alla presenza dei cani sul posto di lavoro sono in netto aumento – spiega Marco Laganà, co-fondatore di Dog Heroes insieme a Pierluigi Consolandi – è una grande novità, che sta facendo emergere nuovi bisogni tanto da parte delle aziende quanto da parte dei padroni: le aziende ci contattano per convenzioni – ad esempio per “regalare” la nostra dieta personalizzata come benefit ai propri dipendenti – mentre sempre più spesso i padroni ci chiedono di consegnare le pappe in ufficio. E, in assenza di una normativa chiara sulla gestione della “convivenza” tra cani e dipendenti sul posto di lavoro, sono sempre di più le aziende che ci contattano per avere accesso alla nostra rete di professionisti ed essere “guidati” nella costruzione di un ufficio pet-friendly”.

 

Proprio per questo, in occasione della “Giornata Mondiale del Cane in Ufficio” (24 giugno), Dog Heroes ha deciso di unire le forze con OneDay Group, il business e community builder con sede al  C30, un ufficio di oltre 4.000 mq in Viale Cassala a Milano che riunisce oltre 300 team member, 9 company tra cui WeRoad e ScuolaZoo e diversi coworker, per promuovere, con un evento in azienda, la presenza dei cani in ufficio.

 

Coerentemente con la sua missione di “testare, implementare e diffondere un nuovo coinvolgente modo di vivere il lavoro e fare impresa” – che si articola in una serie di iniziative di welfare aziendale che spaziano dall’assenza del cartellino, allo smart working illimitato, alle ferie libere, fino a bonus per i neo genitori e due viaggi gratuiti all’anno – OneDay è stata tra le prime aziende a introdurre la possibilità per i suoi team member (e per tutti i coworker) di portare il proprio amico a quattro zampe in ufficio: “Da diversi anni alcuni dei nostri team member portano il cane in ufficio su base occasionale, ma è con il rientro in ufficio dopo la pandemia che abbiamo notato un incremento di “colleghi a quattro zampe”. Il periodo emergenziale ha permesso ai nostri team member di lavorare a stretto contatto con i propri animali domestici: questo ha giovato sul loro benessere e sulla loro produttività e siamo contenti possano vivere la stessa esperienza anche in ufficio – spiega Betty Pagnin, People & Culture Director ed Equity Partner  di OneDay Group – Per noi di OneDay è stato un percorso naturale e quasi scontato, ma è un fattore che si è dimostrato rilevante in alcuni processi di assunzione e che sappiamo contribuire in modo significativo anche alla retention dei talenti”.

 

La Pet-Friendly Policy Dog Heroes e i consigli della addestratrice Chiara Bonfà

 

Durante l’evento Dog Heroes, OneDay e la dott.ssa Chiara Bonfà, addestratrice E.N.C.I. sez.1, presenteranno la Pet-Friendly Policy studiata insieme per migliorare la convivenza con i quattro zampe sul posto di lavoro, che contiene alcune semplici – ma importanti – regole da rispettare per affrontare nel miglior modo possibile la convivenza con gli amici a 4 zampe in ufficio.

 

  1. arrivare preparati e dedicare ai cani uno spazio tutto loro: far sentire il proprio cane al sicuro e ‘a casa’ è importante, per questo il consiglio è quello di dedicargli uno spazio vicino alla scrivania con ciotola, cuccia e giochi. Allo stesso modo, bisogna porre attenzione a eliminare eventuali piante velenose, fili o cavi elettrici pericolosi e tenere il cane lontano da vie di fuga o elementi di pericolo
  2. rispettare gli altri: è sempre meglio tenere il cane al guinzaglio (lunghezza massima a 1,5 mt) affinché non disturbi i soggetti allergici o paurosi e assicurarsi che sia coperto dai vaccini e antiparassitari necessari
  3. controllare i segnali: se il cane ansima, sbava, si lecca il naso, è arrivato il momento di portarlo a fare una passeggiata. In generale, si consiglia di programmare delle pause, ogni 3 o 4 ore, in cui portare fuori il cane a fare una passeggiata.

 

La pet policy Dog Heroes prevede che i cani, oltre ad aver fatto tutti i vaccini e antiparassitari necessari, siano registrati all’anagrafe canina mediante l’applicazione del microchip, siano coperti da una polizza assicurativa, siano tranquilli e non abbiano precedenti di episodi di morsi o eccessivo abbaiare.

 

*Fonte
**Fonte