A Milano “Assi Gulliver, un viaggio inaspettato”, il Congresso Nazionale Annuale dell’Associazione Sindrome di Sotos Italia

Il 22 ottobre si terrà a Milano “Assi Gulliver, un viaggio inaspettato”, il Congresso Nazionale Annuale dell’Associazione Sindrome di Sotos Italia. L’appuntamento sarà in Sala Alessi – Palazzo Marino (Piazza della Scala, 2), a partire dalle ore 14.

Medici, esperti e istituzioni interverranno nel corso del pomeriggio per approfondire aspetti scientifici e clinici delle sindromi di Sotos e di Malan. Saranno presenti anche più di 100 persone provenienti da tutta Italia.

L’incontro rappresenta un’occasione importante per incrementare consapevolezza e comprensione di queste due rare malattie genetiche, da sempre obiettivo di questa associazione di promozione sociale.

Nata nel 2012 a Milano, Assi Gulliver è diventata negli anni un punto di riferimento importante per i pazienti con Sindrome di Sotos e Sindrome di Malan e le loro famiglie.

La Sindrome di Sotos è una malattia genetica rara caratterizzata da iperaccrescimento e disabilità intellettiva. La prevalenza non è chiara ed è ancora oggetto di studio, ma si stima

che sia tra 1:10.000 e 1:50.000 nati vivi. La grande variabilità nella espressione della sindrome comporta notevoli problemi nella sicura definizione della sua frequenza nella popolazione.

Dal 2021 Assi Gulliver rappresenta anche le famiglie di persone con Sindrome di Malan, una sindrome genetica ultra-rara fino a pochi anni fa nota come sindrome di Sotos 2, per le somiglianze cliniche con la Sotos. La sindrome di Malan è una sindrome da iperaccrescimento e la sua prevalenza è stimata <1/1.000.000.

Assi Gulliver è riuscita a creare negli anni una vasta community, composta da famiglie e sostenitori, grazie alla quale sono stati avviati diversi progetti clinici, un progetto di ricerca scientifica e sono stati organizzati negli anni tanti convegni e momenti di formazione.

Nel 2022 l’associazione Assi Gulliver ha deciso di dar vita a un tour in diverse città italiane (“ASSI in Tour”), con il primo glossario per raccontare con semplici parole le sindromi di Sotos e di Malan.

«Il congresso del 22 ottobre è stato pensato come un momento per condividere con tutte le nostre famiglie, i nostri sostenitori e le istituzioni, il percorso che la nostra associazione ha compiuto in questi primi 10 anni: racconteremo i progetti ai quali stiamo lavorando, per la cui realizzazione abbiamo investito le nostre risorse e chiuderemo il nostro #AssiInTour consegnando il Glossario delle Sindromi di Sotos e di Malan al Sindaco Sala e la sua amministrazione. Torniamo a Milano, dove 10 anni fa è iniziato il nostro viaggio inaspettato, quello nel mondo delle malattie rare e della disabilità, il viaggio che nessuno di noi avrebbe mai voluto intraprendere, ma che in questi anni ci ha donato la capacità di guardare alla vita con occhi nuovi e di unire le forze di tante famiglie in tutta Italia per provare a costruire un futuro migliore per i nostri figli e per tutti quelli che verranno» – ha dichiarato Silvia Cerbarano, Presidente Assi Gulliver.

«Il glossario e il tour sono stati per l’Associazione due strumenti fondamentali per sensibilizzare istituzioni e cittadini sul concetto di malattia rara. Perché se rara è la malattia, allora ancor più chiara ed empatica deve essere la sua comunicazione e divulgazione. Una comunicazione trasparente, con parole semplici, è fondamentale per aiutare a comprendere il linguaggio della medicina e della scienza» – Francesca Pucci, Consulente per la Comunicazione Assi Gulliver e ideatrice del Glossario.

Diciassettenne trova portafoglio a Diano Marina con 500 euro e lo restituisce al proprietario

Diciassettenne marocchino dal cuore d’oro. Mentre era diretto a Sanremo ha trovato per strada all’altezza di Diano Marina un portafoglio con all’interno un’ingente somma di denaro: 500 euro.

Insieme ai soldi il ragazzo ha anche trovato i documenti e pertanto è riuscito a rintracciarlo per restituirgli il “prezioso” contenuto.

Il proprietario come ricompensa avrebbe voluto offrire da bere al giovane che frequenta l’oratorio Don Bosco di Alassio. Lui, soddisfatto per il particolare ritrovamento, l’ha ringraziato. Un gesto decisamente particolare che il ragazzo straniero ha raccontato agli amici per far capire che l’educazione, la generosità e il cuore hanno valori importanti che non hanno prezzo.

Kelinse Eyewear: l’azienda arriva in UK e Canada, e punta a chiudere il 2022 a 1,5 milioni di euro

Il motto “Smash the Rules!” che guida il brand Kelinse (www.kelinse.com) sin dal suo arrivo sul mercato a gennaio 2022 è stato un grido di incoraggiamento che l’azienda ha voluto lanciare prima di tutto a sé stessa. Proprio come narrano le gesta del balilla Perasso da cui il nome del brand prende ispirazione – fu lui a scagliare quel sasso che avrebbe portato alla liberazione di Genova dopo giorni di combattimenti, urlando appunto “Che l’inse”, che abbia inizio – il coraggio non gli è mancato. Sia per realizzare modelli di occhiali che letteralmente scompaginassero il mondo dell’eyewear, sia per sfidarsi come team giovane nato attorno ad un progetto ambizioso e pronto a intraprendere nuove sfide imprenditoriali.

Più di 400 rivenditori tra Italia ed Europa

 I numeri hanno presto dato ragione al team del gruppo Bestmad, con risultati oltre ogni aspettativa sia in termini di crescita che di previsioni sul futuro. A maggio, infatti, la Bestmad srl, azienda madre di cui Kelinse fa parte, ha ampiamente superato il fatturato dello scorso anno (e già duplicato il fatturato per l’eyewear), lasciando presagire una chiusura a fine 2022 di 1,5 milioni. Del resto il marchio è capillarmente presente sul territorio grazie a 14 agenti attivi in tutte le regioni d’Italia, ma anche all’estero con agenti rispettivamente in Spagna e Francia e Grecia, a cui si sono recentemente aggiunte le distribuzioni in Finlandia, Gran Bretagna e Canada, grazie alla recente partecipazione alle fiere Silmo e DaTE, e dopo il successo di Mido. Grazie a questi traguardi, oggi Kelinse punta ad espandere ancora di più la propria presenza nei negozi di ottica, che ad oggi sono più di 400.

 “Siamo molto orgogliosi del percorso che abbiamo intrapreso con questo progetto, che è stato subito accolto con grande entusiasmo”, afferma Alberto Lacagnina, Project Manager  di Kelinse. “I risultati che abbiamo ottenuto ci motivano ancora di più per lavorare sugli obiettivi che ci siamo prefissati: rafforzare la nostra presenza sia in Italia che all’estero, su cui puntiamo molto; prendere sempre più attivamente parte alle principali fiere di settore, ma anche lavorare sulla nostra organizzazione interna, per dare un servizio pre e post vendita sempre migliore. Tutto questo supportato da importanti novità di prodotto: abbiamo lanciato la nuova collezione Fall/Winter 2022 con l’introduzione di 14 nuove referenze in acetato e in metallo e sempre più colori disponibili, alcuni veramente particolari e che di certo verranno apprezzati in quanto differenzianti.”

Kelinse Eyewear (www.kelinse.com) è un marchio che da sempre pone al suo centro tre elementi: qualità, esclusività e accessibilità. L’obiettivo è quello di proporre una montatura di ottima fattura, dal design innovativo e dall’allure esclusiva. L’anima di Kelinse, infatti, risiede nei disegni originali dalle forme ricercate e fuori dal tempo, nell’ironia dei suoi colori e nella volontà di rendere il design non un lusso ma un piacere visivo alla portata di tutti. Nella progettualità delle linee di Kelinse c’è tutta l’energia della scuola del grande design Italiano, immediatamente riconoscibile nell’audacia dei tratti distintivi del gruppo Memphis, di Ettore Sottsass. Gioco, eleganza, kitsch, forme irrazionali e la forza di colori inusuali ma di tendenza si mescolano in modelli adatti ad ogni età, al grido di “Smash the rules”, il mantra del brand.

Quelle di Kelinse sono montature in cui la cura del dettaglio diventa un tratto distintivo, da portare con coerenza con il proprio look o per donare un tocco di colore che diventa una firma iconica. Le linee sono fluide e vivaci, così come la palette di colori che include anche tonalità accese capaci di accentuare il carattere di un volto ed esprimere l’energia di ogni personalità, anche la più originale. Indossare una montatura Kelinse è un modo per emergere con unicità dalla standardizzazione del gusto, portando un accessorio che rimanda al mondo del design contemporaneo.

 

 

“Palermo Sport Tourism Arena” accoglierà al suo interno anche i SeeSicily Gazzetta Sports Days

Mancano poco più di 20 giorni e fervono i preparativi in vista della “Palermo Sport Tourism Arena” che accoglierà al suo interno anche i SeeSicily Gazzetta Sports Days, organizzati da La Gazzetta dello Sport. La tre giorni di sport e spettacolo – organizzati da RCS Sports & Events per conto della Regione Siciliana e con il Patrocinio del Comune di Palermo – si svolgerà dal 21 al 23 ottobre al Foro Italico di Palermo. Tutti gli eventi saranno dedicati al mondo dello sport outdoor e al turismo con un ricco palinsesto di show, conferenze, un’area espositiva e numerose attività sportive.


Sono diciannove le discipline confermate, organizzate in collaborazione con Sport e Salute attraverso le Federazioni ed Associazioni Sportive del territorio. All’interno della “Palermo Sport Tourism Arena” si terranno attività di skateboard, rollerblade, rugby, football americano, salto in alto, salto in lungo, atletica sprint, basket 3vs3, beach handball, scherma, calcetto 3vs3, yoga, pickleball, arrampicata, vela laser, canoa, canottaggio, duathlon e beach volley.

Le attività si svolgeranno dalle 8,30 alle 19. Venerdì 21 ottobre saranno dedicate agli alunni delle scuole elementari (classi quarte e quinte), e delle scuole medie mentre il 22 e il 23 saranno aperte a tutti.

Ad integrazione degli eventi sportivi ci saranno alcuni incontri quotidiani (talk e workshop) con la presenza di atleti di livello internazionale e con esperti di settore per discutere temi legati allo sport e al turismo.

“Locali storici d’Italia”, sabato una visita guidata al Caffè Pasticceria Balzola di Alassio

Sabato 1 ottobre si celebra la giornata dei «Locali Storici d’Italia». Ad Alassio è in programma la visita guidata nell’unico locale della rete in provincia di Savona al caffè pasticceria Balzola – Alassio.

Il “caffè concerto” in Italia è nato qui, intorno al 1920, esibendo artisti del calibro di Tito Schipa e Beniamino Gigli. Maksim Gor’kij sedeva a tavolino nella sala Settecento veneziano incontrando le “menti” della colonia inglese di Alassio. Le raffinatezze create da Rinaldo Balzola, che aveva imparato l’arte da Gustavo Pfatisch a Torino ed era divenuto nel 1929 capo-pasticcere della Real Casa Savoia, attirarono persino D’Annunzio e la Duse.

La storia del caffè pasticceria Balzola ha origini in un paesino annegato tra le colline del Monferrato, Villamiroglio. Da lì partì Pasquale Balzola, capostipite della famiglia. Egli rilevò ad Alassio, nell’allora Piazza del Commercio, un’osteria con stallaggio. Fece così la sua prima comparsa, nel lontano 1902, un’insegna con il nome Balzola. In poco tempo il locale creò nuove abitudini e nuovi riti. Nacquero in quegli anni l’”Aperitivo di Alassio” e l’”Amaro dei Saraceni”, creazioni esclusive dei Balzola, che divennero ben presto un appuntamento irrinunciabile per i primi avventori.

Ma già incalzava una nuova generazione.
Il figlio di Pasquale, Rinaldo, si specializzò nella raffinata scuola di Gustavo Pfatich, tra i più noti pasticceri di tutti i tempi e, nel 1919, si laureò nella sofisticata arte dolciaria creando e brevettando i celebri “Baci di Alassio”. Per l’azienda e per la famiglia si trattò di un vero salto di qualità che presto si trasformò in un vero e proprio decollo verso vette insperate quando, nel 1929, il talento emergente di Rinaldo Balzola venne compreso dalla Casa Reale dei Savoia che lo vollero a corte come capo pasticcere.
caffè concerto anni 30Furono anni di grandi successi che permisero il consolidamento dell’azienda a livello internazionale, anche grazie alla capacità di adattarsi a una nuova tendenza allora di moda e direttamente importata da Parigi. Infatti il Balzola fu tra i primi locali in Italia, e il primo in assoluto in Liguria, ad aprirsi alla moda dei caffè concerto. Ai suoi tavolini i clienti potevano gustare le prelibatezze della pasticceria e, allo stesso tempo, ascoltare le esecuzioni delle migliori orchestre italiane. Si era in piena Belle Epoque e Alassio divenne, sulla scia dei Balzola, un vetrina ambita per i personaggi più noti del tempo. Tra le visite più chiacchierate quella di Gabriele D’Annunzio che fece nel locale la sua scenografica comparsa accompagnato dalla Duse e scortato da due magnifici levrieri e che lasciò l’intera cittadina a bocca aperta. Molto meno appariscente, invece, era la presenza di Maksim Gorkij, che nel locale si incontrava abitualmente con eminenti pensatori e intellettuali del tempo.
Benché presto l’avvento della radio portasse gli artisti a cercare nel nuovo mezzo di comunicazione una cassa di risonanza più ampia per le loro musica, il caffè rimase sempre un luogo d’incontro di fascino e prestigio immutabili. Dopo la Guerra, infatti, continuarono ad esibirsi lì tutte le stelle del firmamento musicale di allora, compresi cantanti dell’EIAR (la RAI di quei tempi), come ad esempio Beniamino Gigli e Tito Schipa.

Negli anni Settanta nuovi nomi di richiamo proiettarono il Balzola sulle seguitissime pagine delle cronache mondane. Tra quei nomi, per citare solo alcune delle grandi famiglie di industriali, quelli degli Agnelli, Pirelli, Lancia, Marzotto.
Anche due rappresentanti del settore dolciario del calibro di Motta e Alemagna sembravano apprezzare particolarmente le creazioni dei Balzola e frequentavano il caffè quando si trovavano ad Alassio.

La fama e il prestigio del caffè resistettero anche all’“avvento” delle discoteche che cominciavano a rubare ai caffè concerto la supremazia assoluta come ritrovi serali alassini.
Si spensero i riflettori sul caffè concerto e, ancora una volta, la pasticceria Balzola cercò e trovò nuovi modi per stare al passo con i tempi in continua evoluzione.
vela storica balzolaPurtroppo, ad un passo dai festeggiamenti del 90° anno di fondazione, il Commendator Rinaldo Balzola chiuse gli occhi. Ma il figlio Pasquale – con lo stesso nome del fondatore – festeggiò in maniera importante e adeguata allo stile della famiglia, i cento anni di attività nel 2002!

A perenne ricordo di questo evento, il Ministro degli Interni italiano, on. Claudio Scajola, consegnò manu propria una medaglia commemorativa a Pasquale Balzola.
I primi anni 2000 furono ricchi di importanti novità. Il mercato globale imponeva nuovi modi di commercializzazione dei prodotti. I Balzola, così, continuarono a proporre il loro nome in maniera classica, certo, ma stando al passo coi tempi. Crearono una gelateria artigianale di qualità, separata dal caffè pasticceria ma uniforme allo spirito e alla cultura dell’ospitalità del locale originale. Aprirono anche un negozio di oggettistica di pregio che richiamava lo stile degli interni del locale.

Nel 2012 i festeggiamenti del 110° anno di attività dalla fondazione. Una prova tangibile della saggezza del Cavalier Pasquale Balzola, gestore attento e lungimirante che aveva ben compreso quanto importante fosse adeguarsi ai tempi nel pieno e consapevole rispetto della tradizione e del patrimonio storico e culturale italiano.

Oggi, dopo oltre 110 anni di attività, a guidare il locale è la quarta generazione Balzola. Segno della continuità di un’arte e di uno stile giustamente premiati con l’attribuzione della qualifica di “locale storico d’Italia”. Prova tangibile di come l’azienda sia ancora animata da quello stesso spirito con cui Pasquale Balzola, più di cento anni fa, iniziò la sua grande avventura!

 

Da lunedì 3 ottobre a domenica 9 ottobre la puntata n.606 di Tgevents

Da lunedì 3 ottobre a domenica 9 ottobre la puntata n.606 si apre con Travel Guide Cinque Terre Liguria con il reportage di Marco Dottore da Vernazza a Monterosso, l’istrionica Erica Zambelli in arte “Guenda” analizza a suo modo un avvenimento mensile femminile, ad Albenga (Sv) il Premio Nazionale “La fionda di legno” al giornalista d’inchiesta Sigfrido Ranucci, Marco e Marion i Marketing Coach parlano di “producer”, un’esclusiva performance di Nik The Night Fly & Friends ad Alassio con Mario Biondi e Sara Jane Morris, Stefania Del Principe ed il suo originale “fai da te”, Gli Estremi Rimedi filosofeggiano con Platone, un ricordo di Bruno Arena del duo comico I Fichi d’India…Ciao Bruno…Buona visione. 
 
Programma offerto dall’eccellenze Italiane Galup e Olio Raineri.
IN TV (circuito nazionale) https://www.tgevents.it/palinsesto-tv/

“Due Ministeri, Unico coordinamento”, a lanciare la proposta è Franco Floris, presidente nazionale di Accademia Kronos

«Beni culturali e ambientali sono materie inscindibili, le due facce di una stessa medaglia. Proponiamo un solo Ministro e coordinamento per la gestione del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero della Cultura». A lanciare la proposta è Franco Floris, presidente nazionale di Accademia Kronos, un ente di protezione della natura (onlus) riconosciuto dal Ministero della Transizione Ecologica.

«Il nuovo Governo ha la possibilità di fare scelte che potranno rendere più snelle le procedure di autorizzazione di opere e progetti – afferma Franco Floris – Basti pensare, come esempio, che il Ministero della Transizione Ecologica autorizza l’installazione di un impianto eolico, ma tale decisione poi spesso viene ‘frenata’ dal Ministero della Cultura. I casi sono numerosi in tutta Italia e solo il Presidente del Consiglio, come soggetto arbitro tra i due Ministeri, si può adoperare con decreti attuativi per sbloccare la partita. Diversamente in altri Paesi le procedure sono decisamente più snelle.
In Italia i due Ministeri, che devono decidere su opere e progetti, sono da sempre in contrasto, con conseguente ed inevitabile rallentamento dello sviluppo. In questo momento storico la transizione ecologica è di importanza basilare, consentendoci di abbandonare gradualmente le fonti energetiche fossili (vedi carbone, gas e petrolio) per passare alle rinnovabili, anche nell’ottica di diventare indipendenti energeticamente. Tale transizione va fatta in armonia e non in contrasto con la tutela dei beni culturali.
Ecco perché come Accademia Kronos proponiamo un unico coordinamento, con un unico Ministro di riferimento, che possa organizzare i due Ministeri nelle scelte e nelle programmazioni. Il nuovo Governo che sta per nascere ne ha la facoltà e può decidere un processo secondo noi fondamentale per lo sviluppo del Paese!».

Ino Buscaglia: L’elettorato ha premiato chi è rimasto all’opposizione del governo draghi (fdi) e penalizzato chi l’ha sostenuto, snaturandosi (la lega ma anche il PD)

L’elettorato ha premiato chi è rimasto all’opposizione del governo draghi (fdi) e penalizzato chi l’ha sostenuto, snaturandosi (la lega ma anche il PD). Questo risultato elettorale è giusto. Il PD è il partito meno votato dalla fascia più povera della popolazione ed è il più votato da chi ha più di 5000 euro di stipendio. Non è più un partito di sinistra, tanto è vero che i voti del suo elettorato sono andati al M5s in parte, a chi si è astenuto (tanti, mai così tanti) e soprattutto alla meloni. Sampierdarena, sesto san Giovanni, i quartieri operai delle grandi città, un tempo roccaforte della sinistra, hanno votato a destra. Il PD ha fatto campagna elettorale solamente demonizzando la Meloni e facendosi paladino di diritti che hanno raggiunto la farsa (la schwa, il disegno di legge Zan e il reato di opinione, l’esasperazione del politically correct..) e facendo gli interessi del grande capitale e di un neoliberismo crudele, atlantista e guerrafondaio. Non sa più cosa sia la lotta alle diseguaglianze, sua anima che ne giustifica l’esistenza. Ha smantellato con i tagli il servizio sanitario nazionale (chiusura di reparti ed interi ospedali, svilimento della sanità territoriale…) con risultati catastrofici anche ariguardo della pandemia.
L’elettorato è stato più coerente e sensato della classe politica.

Chiara Ferragni ha scelto Costa Toscana per il suo viaggio da Ibiza

Chiara Ferragni, influencer, blogger e designer famosa in tutto il mondo, seguita su Instagram da più di 27 milioni di follower, ha scelto Costa Toscana, la nuova nave di Costa Crociere, per un team building con nove membri dello staff della sua azienda, The Blonde Salad.

Il gruppo, imbarcato ieri a Ibiza, rimarrà a bordo alcuni giorni, durante i quali avrà l’opportunità di vivere insieme alcune delle esperienze uniche offerte dalla nave più innovativa e sostenibile della flotta Costa, tra momenti di relax, food experience ed escursioni.

Le Alpi Apuane un meraviglioso scrigno di bellezza e biodiversità da tutelare

I vertici del Club alpino italiano tornano sul territorio, con un Comitato direttivo centrale che vuole testimoniare l’attenzione per l’impatto ambientale, della presenza dell’uomo, sulle Terre alte. Dopo Cortina d’Ampezzo è il turno delle Alpi Apuane: meraviglioso scrigno di bellezza e biodiversità, interessato però dall’estrazione del marmo e del carbonato di calcio. Le cave simbolizzano il dilemma tra preservazione e sfruttamento del territorio. Da sempre il Sodalizio è a fianco del Cai Carrara e delle associazioni, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

Il luogo prescelto è il Rifugio Carrara, di proprietà dell’omonima Sezione del Cai. Sabato 17 settembre, alle 8.30 è previsto l’incontro del Comitato direttivo centrale. Alle 13.30, è il momento della Conferenza dei Presidenti regionali e provinciali. Alle 18.30, invece, è il turno del Comitato centrale di indirizzo e controllo. Infine, è previsto un momento di approfondimento, con il film “Cave Canem” del regista locale Alberto Grossi.
“Le Alpi Apuane sono il luogo in cui il contrasto tra natura e antropizzazione emerge in maniera netta e indiscutibile, ma può diventare anche il territorio in cui trovare nuove strade e percorsi di coesistenza tra attività dell’uomo e preservazione della biodiversità. Con il Comitato direttivo centrale al Rifugio Carrara, il Club alpino italiano vuole ‘toccare con mano’ i problemi delle Alpi Apuane per trovare soluzioni e proporre modelli che sappiano delineare uno sviluppo del territorio equilibrato e sostenibile dal punto di vista ambientale”, spiega il Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani.
“É con grande riconoscenza che accogliamo il Presidente generale e i vertici apicali del nostro Sodalizio in questo territorio dove le cave, da fonte di lavoro per la popolazione locale, sono diventate uno dei disastri ambientali maggiori di tutto il pianeta. I media parlano spesso del marmo per l’arte ma questa è una piccola destinazione della produzione, quasi insignificante. Il prodotto principale è il carbonato di calcio, circa l’85% del materiale estratto. Distruggiamo intere montagne per fare polvere. Il Cai vorrebbe il ritorno a limiti più tollerabili, potrebbero essere il 40%, ad esempio. Tante cose sarebbero da cambiare per salvare dalla distruzione queste montagne, un’eccezionale biodiversità e la grande quantità di acqua che producono. Questo incontro sarà un’occasione per portare la conoscenza a livello nazionale, auspicando un concreto interesse dai ministeri competenti”, afferma Il Presidente del Cai Toscana Giancarlo Tellini.
Le cave sono il filo rosso che guiderà il Presidente generale Montani, la Vicepresidente generale Laura Colombo, i delegati e tutti i partecipanti all’evento, nell’escursione di domenica 18. L’itinerario parte dal rifugio Carrara, si snoda lungo i prati di Campocecina e arriva fino a Capanna Martignoni, da cui si possono osservare gli impianti di estrazione dall’alto. Infine, dal generale lo sguardo passa al particolare, con la visita alle cave del Sagro, luogo significativo in grado di testimoniare e raccontare la storia passata e presente di questi territori. I camminatori saranno accompagnati dal Presidente del Cai Carrara Brunella Bologna e dai soci della Sezione, che racconteranno il territorio e le sue problematiche.

Imperia aderisce al World Cleanup Day con la pulizia delle Ratteghe 

Sabato 17 settembre, in occasione della giornata mondiale ‘World Cleanup Day’, il Comune di Imperia aderisce al movimento che unisce milioni di volontari in ogni angolo del Pianeta al fine di contrastare l’inquinamento ambientale con l’iniziativa World Clean-Up nel Blu.

L’Assessorato all’Ambiente della Città di Imperia e il CEA – Centro di Educazione Ambientale – supportati dall’Associazione Delfini del Ponente APS, hanno in programma un momento di sensibilizzazione che coinvolgerà bambini e ragazzi con le proprie famiglie nella pulizia di un luogo simbolo della Città: l’area di tutela marina locale ‘Le Ratteghe’. Se da una parte questa sarà l’occasione per prendersi cura del nostro territorio, dall’altra contribuirà a far conoscere sempre di più quest’area caratterizzata da una ricchissima biodiversità. World Clean-Up nel Blu sarà, inoltre, un’opportunità per affrontare temi di sostenibilità ambientale e contrasto all’inquinamento tramite l’esperienza attiva di una Comunità che si mette in gioco per un cambiamento sempre più urgente e necessario.

World Clean-Up nel Blu alle Ratteghe si terrà sabato 17 settembre dalle 14.00 alle 16.00 circa con ritrovo presso l’ex Tiro a Volo dove avverrà la registrazione dei partecipanti.
L’evento si concluderà con una merenda preparata dalla SLA Foce Beach, oltre a un piccolo gadget destinato ai bambini.

La giornata sarà coordinata da Delfini del Ponente APS in sinergia con il CEA e con l’Assessorato all’Ambiente della Città di Imperia.
Per la realizzazione dell’evento importante sarà la partecipazione delle Associazioni: Imperia Surf e Diano Surf ASDYacht Club ImperiaMonesi Young ASD e m’Importa fare la differenza, oltre al supporto di SLA Foce Beach e De Vizia.


L’evento è accreditato sul sito ufficiale dell’iniziativa World Cleanup Day 2022 e rientra tra le Ocean Initiatives di Surfrider Foundation Europe.

Ancora una volta ci occupiamo di ambiente e delle Ratteghe, area di tutela marina fortemente voluta dal Sindaco Claudio Scajola così come tutto il ripristino dell’ex Tiro a Volo. Con piacere noto che questo intervento, volto alla salvaguardia di una parte di costa, è diventato esempio virtuoso anche emulato in altre zone d’Italia.
Quello per il mare è un impegno costante che, grazie alla collaborazione con l’Associazione Delfini del Ponente, cerchiamo di perseguire con il coinvolgimento di tanti bambini, che diffondono sempre ottimismo per il futuro” così l’Assessore all’Ambiente Laura Gandolfo.

Per maggiori informazioni:  Delfini del Ponente APS
348 5675479
delfinidelponente@gmail.com.

Il riscaldamento del Mar Ligure provocato dal riscaldamento globale e il preoccupante aumento delle meduse

Il CNR (Consiglio Nazionale della Ricerca) ha documentato come negli ultimi dieci anni, nel Mar Mediterraneo, il numero delle meduse autoctone sia aumentato di dieci volte.
Fatto molto preoccupante, provocato dal progressivo riscaldamento del mare (5 – 6 gradi) che ha creato le condizioni ideali per uno sviluppo di questi animali marini planctonici, insieme al proliferare sempre più grande di nuove specie ittiche aliene (pesce palla maculato, pesce scorpione, ecc.), entrate soprattutto dal canale di Suez e dallo stretto di Gibilterra (rivista scientifica “Global change biology”).

Nel nostro Mar Ligure, dallo scorso mese di luglio, vengono segnalati consistenti banchi di meduse urticanti.

La loro presenza massiccia è un sintomo visibile del progressivo aumento di temperatura delle masse d’acqua. I biologi hanno dimostrato come la riproduzione abnorme di questi celenterati sia anche facilitata dal ridursi progressivo del numero di specie marine antagoniste.

Le meduse sono esseri viventi importanti per l’ecosistema marino perché filtrano e puliscono le acque, rappresentando fonte di cibo per numerosi animali (tartarughe, pesci palla, cetacei ecc.).
ed è prudente prestare attenzione alla loro presenza, tenendo conto che è sbagliato, oltre che contro la legge, catturarle o ucciderle.

La maggior parte di questi Cnidari (dal termine greco “knide” che vuol dire “ortica”) non rappresenta un pericolo per la specie umana ma, siccome alcuni di questi possono essere effettivamente pericolosi, è consigliabile, in caso di dubbio (specialmente per i non esperti) evitarne il contatto. Quando possibile è utile fotografarli, segnalandone la presenza al più vicino centro di ricerca (in Liguria l’ARPAL o l’Acquario di Genova).

Le meduse presenti nel Mar Ligure generalmente non sono pericolose e l’ irritazione cutanea può essere mitigata con l’applicazione di apposite pomate.
In caso di contatto con specie più aggressive è bene rimuovere dalla pelle gli eventuali filamenti dei tentacoli e lavare bene con acqua di mare (non con acqua dolce).

Tra queste specie, che è bene non incontrare, possiamo segnalare la “Pelagia noctiluca” (medusa luminosa), urticante e con tentacoli lunghi alcuni metri.
Molto più pericolosa è la “Physalia physalis” (Caravella Portoghese), fortunatamente rarissima. Questa medusa non è mortale, ma può causare vomito, svenimento e lasciare cicatrici : difficile da vedere, si rende pericolosa con i suoi tentacoli urticanti, sottili, quasi invisibili e lunghi fino a trenta metri.

Nei giorni scorsi nel mare di Finale Ligure (tra il porto turistico e Varigotti) sono stati avvistati molti esemplari di medusa “Cassiopea Mediterranea” (Cotylorhiza tubercolata), celenterato bellissimo (di circa 40 cm.), non pericoloso per la specie umana, con colori sgargianti (foto) e generalmente accompagnata da piccoli pesci pelagici. Si muove appena sotto il pelo dell’ acqua ( seguono il movimento delle correnti marine per le limitate capacità motorie), il suo veleno è solo leggermente urticante, innocuo per gli esseri umani.

In conclusione è provato come anche l’ abbondanza delle meduse nei mari sia una conseguenza diretta dell’aumento globale delle temperature sul nostro pianeta. L’ennesimo segnale che
dimostra ancora una volta l’urgenza di contrastare l’effetto serra ed evitare la “tropicalizzazione” dell’ ecosistema marino.

Gabriello Castellazzi – Europa Verde – Verdi del Finalese