Il 28 dicembre serata evento all’Ambra di Albenga con “A scuola di vita”

Il 28 dicembre serata evento all’Ambra di Albenga con “A scuola di vita”. Marco e Bruno sono un duo comico composto da medico, cantante e autore Marco Ghini e dall’avvocato, comico e imitatore Bruno Robello De Filippis formatosi a scopo benefico nell’anno 2017, a sostegno della Onlus Bastapoco.
Vengono chiamati a far televisione per gioco ma che con il tempo, oltre alla televisione, li abbiamo visti cimentarsi anche con il teatro, diventano anche degli scanzonati e irriverenti critici letterari.

Il loro ultimo progetto è il varietà: “A scuola di vita”, presentato e condotto da Marco e Bruno che irrompe sul palco come paziente portando caricature di personaggi famosi e raccontandosi accompagnato dalla sua fedele compagna: la sfiga.
Il cabaret è alternato da canzoni ironiche e da ospitate a sorpresa.

Spettacolo a sostegno della Onlus Bastapoco.

Per “Imperia, stand-up!” in arrivo Davide Calgaro

Mercoledì 30 novembre ritorna al Cinema Centrale la rassegna  “Imperia, stand-up!”, diretta da Eugenio Ripepi e Matteo Monforte ed organizzata da Espansione Eventi di Paola Savella,in collaborazione con l’associazione culturale We Are For Beat e il Consorzio Porto Maurizio con il sostegno di Sir Service e di Fondazione Carige, e gli sponsor Duferco Energia e ristorante Pressafuoco.                                                                                                            

Dopo il successo della prima “puntata” con Saverio Raimondo torna in città questo genere di comicità “politicamente scorretto” di derivazione statunitense, la stand-up, che sta tenendo incollate impressionanti masse di pubblico alle poltrone dei teatri e ai divani degli spettatori dell’intrattenimento web e televisivo.

A novembre tocca a Davide Calgaro milanese, classe 2000 (18 agosto).

Studia al Liceo Classico Tito Livio. A tredici anni si avvicina al teatro con la scuola milanese “Quelli di Grock” che frequenta per 5 anni.

A 15 anni comincia a scrivere e provare monologhi comici nei laboratori di Zelig e nelle serate di stand up comedy milanesi. Vince diversi premi nei festival di cabaret, tra cui il primo posto al Festival di Martina Franca.

Nel 2017 esordisce in televisione con “Stand Up” su Comedy Central, il canale 124 di Sky. Negli anni successivi lavora in televisione per ZELIG e COLORADO e porta in scena il suo primo spettacolo dal titolo “Questa casa non è un albergo”.

Nel 2020 escono “Odio l’estate”, ultimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo nel quale interpreta il figlio di Aldo. “Sotto il sole di Riccione” su Netflix nel quale interpreta Furio e e “Doc – nelle tue mani in cui interpreta Jacopo.

Nel 2021 e 2022 è nel cast fisso di Zelig su Canale 5 condotto da Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. E’  in tour nei teatri  con il nuovo spettacolo “Venti Freschi”, che porta anche qui ad Imperia.

Il 2022 è  un anno di conferma per la sua carriera cinematografica, come interprete di “Il Grande Giorno”, “Le voci sole”,  “Sotto il sole di Amalfi” e “Una boccata d’aria”.

Lo spettacolo va in scena alle ore 21,00 al Cinema Centrale di Imperia in via Cascione 52, al costo di € 15,00 . Biglietti acquistabili sul web su Mailticket:

https://www.mailticket.it/manifestazione/AI34/davide-calgaro-in-venti-freschi

Quattro donne contro la violenza sulle donne: un giudice, un questore e due musiciste venerdì a Savona

Venerdì 25 novembre si celebra la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. Tra gli appuntamenti più significativi, a Savona, si segnalano la presenza del giudice Fiorenza Giorgi presso l’istituto Ferraris-Pancaldo.

Alle 10, nell’aula “Paolo Borsellino” Fiorenza Giorgi, coordinatore della sezione penale del tribunale di Savona incontrerà le studentesse e gli studenti e parlerà di: “Cyberbullismo e revenge sex. Insidie e conseguenze delle nuove violenze telematiche”.

Altre iniziative sono previste, in istituto, nella mattinata, tra cui il posizionamento di una sedia rossa legata alla campagna “Posto occupato” che recita: «Posto occupato è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga».

Il questore di Savona Alessandra Simone

Una sedia simile sarà “occupata” anche nella Sala Stella Maris di piazza Rabagliati in porto dove, alle 17 e 30, il questore Alessandra Simone parlerà di “Protocollo Zeus. La prevenzione dei reati di stalking e violenza domestica”. Il pomeriggio sarà arricchito dalle pianiste Elena Buttiero e Anita Frumento che eseguiranno musiche composte da donne tra l’Ottocento e i primi del Novecento in un programma intitolato:  “L’emancipazione delle donne attraverso la loro musica”.

Le iniziative sono organizzate dall’Istituto Ferraris-Pancaldo e dall’Associazione Allegro con Moto con il sostegno del Comune di Savona e della Fondazione De Mari.

Le protagoniste della giornata

Fiorenza Giorgi è nata a Savona. Laureata in Giurisprudenza nel 1978, nel maggio 1981 è entrata in magistratura, prestando servizio presso il Tribunale di Novara, la Pretura di Genova e, dal 1987, presso il Tribunale di Savona, dove attualmente è Coordinatore della sezione penale, dopo aver, dal 2001 al 2010, svolto funzioni di Giudice della sezione civile, occupandosi in particolare di diritto di famiglia nonché di Giudice tutelare e, dal 2011 al gennaio del 2021, con funzioni di Giudice per le indagini preliminari.

Per oltre dieci anni ha partecipato quale docente ai corsi di formazione delle volontarie di “Telefono Donna”; dal 2003 è stata chiamata a partecipare, quale relatore, ai corsi organizzati dall’Aiaf (Associazione italiana degli avvocati della famiglia).

Ha ricevuto dalla Fidapa di Albenga il premio “Donna dell’anno” e nel marzo 2019 il premio “Senza rossetto” dello Sportello antiviolenza “Alda Merini” del Comune di Albissola Marina.

Appassionata di musica lirica e cultrice del dialetto savonese, ha scritto quattro libretti dedicati ai modi di dire savonesi e, con Irene Schiavetta, è autrice di cinque libri gialli.

Alessandra Simone, originaria di Reggio Calabria, laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Messina, abilitata alla professione forense, ha conseguito il Master universitario di secondo livello in violenza all’infanzia e psicologia del trauma presso l’Università Cattolica di Milano, la specializzazione in “security management” presso l’Università Bocconi di Milano ed il Master universitario di secondo livello in criminologia forense presso l’Università C. Cattaneo LIUC di Castellanza. Ha alle spalle una lunga carriera in Polizia. Ha diretto complesse indagini sia sul fronte della lotta alla criminalità organizzata che in materia di contrasto ai reati contro la persona.

Inizia la sua carriera in Polizia da commissario nel 1993, in Calabria, con vari incarichi, dirigendo anche la Sezione omicidi e la Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria.

Nel 2002 è stata trasferita a Milano dove è stata Capo ufficio stampa – Portavoce del Questore, in seguito dirige la sezione reati contro la persona della Squadra mobile per poi ricoprire il ruolo di Vice dirigente dello stesso ufficio.

Nel 2012, promossa primo dirigente, ha diretto diversi Commissariati della Questura di Milano per arrivare a dirigere, nel 2017, la Divisione anticrimine.

L’8 maggio 2021 è stata promossa Dirigente superiore con l’incarico di Ispettore generale presso l’Ufficio centrale ispettivo di Roma.

Particolarmente impegnata sul fronte del contrasto della violenza alle donne e degli abusi ai minori, ideatrice del protocollo “Eva”, il modello operativo utilizzato dagli operatori di polizia nel primo intervento in caso di maltrattamenti in famiglia, e del “Protocollo Zeus” che prevede l’introduzione della cosiddetta “ingiunzione trattamentale” nei decreti di Ammonimento del Questore per stalking, maltrattamenti in famiglia e cyberbullismo con lo scopo di incidere sul rischio di recidiva. Entrambi i protocolli sono stati adottati dalla Polizia di Stato a livello nazionale.

Ha partecipato, su questo delicato tema, a numerosi convegni nazionali. Il 7 dicembre 2021 riceve “L’Ambrogino d’oro” prestigioso riconoscimento conferito dal Comune di Milano, per aver reso un apporto straordinario alla Comunità nel contrasto alle violenze domestiche con l’ideazione del “Protocollo Zeus”.

Elena Buttiero diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Torino, ha tenuto concerti in molte città italiane, in Svizzera, Germania, Irlanda, Francia, Serbia, Romania, Stati Uniti, Canada, Tanzania, Argentina e Uruguay. Ha registrato gli album  “Continental Reel” e “A Cheap Present” in qualità di arpista con la formazione Birkin Tree. Con il mandolinista Carlo Aonzo ha effettuato tre tournée negli Stati Uniti e pubblicato due album: “Il mandolino italiano nel Settecento” dedicato al repertorio barocco per mandolino e spinetta e “Fantasia poetica” con repertorio romantico per mandolino e pianoforte. Nel 2009 il Duo ha ottenuto il Premio Regionale Ligure per la sezione Cultura, indetto dalla Regione Liguria. Ha pubblicato il cd “Arethusa Consortium” con repertorio per due arpe celtiche e plettri ed il cd “Saluti dall’Italia” oltre al disco dal vivo “Lontano nel mondo”. Nel 2021 pubblica “Non sembiava immagine che tace. Cesare San Fiorenzo e la Divina Commedia” (con Anita Frumento) e, nel 2022, “La ghironda alla corte di Francia” (con Francesco Giusta).

Nel campo della didattica ha pubblicato per l’editore Carisch/Hall Leonard metodi di solfeggio e pianoforte.

Anita Frumento si diploma presso il Conservatorio “Ghedini” di Cuneo ed ottiene il Diploma accademico di secondo livello in pianoforte ed in musica da camera con il massimo dei voti e la lode studiando con Sergio Lattes e Massimiliano Damerini presso il Conservatorio “Paganini” di Genova e con Massimo Cottica presso il Conservatorio “Nicolini” di Piacenza. Seguita da Sandro D’Onofrio ed Andrea Conenna presso il Conservatorio della Svizzera italiana ha concluso il “Master of Arts in Music Pedagogy” con una tesi sulle lezioni collettive di pianoforte e frequentato i seminari di Elementary Music Education tenuti da Silvia Klemm. Ha approfondito il repertorio cameristico e contemporaneo con L. Bartelloni, M. Caroli, L. Castellani, il Trio Debussy presso l’Accademia di Musica di Pinerolo, R. Gubler e F. Thouand; il repertorio antico con D.Fratelli, S. Molardi, B. Petrucci, M. Valli, B. Zanichelli ed O. Zoboli. Vincitrice di numerosi Concorsi internazionali, ha partecipato ad importanti rassegne in Italia ed all’estero, collaborando con l’Ensemble Nuove Musiche di Savona, l’Orchestra sinfonica di Savona e l’Ensemble ‘900presente e la Divisione ricerca e sviluppo del Conservatorio della Svizzera italiana, eseguendo in prima assoluta alcune opere di emergenti compositori contemporanei. Si esibisce regolarmente in Italia ed all’estero nel Duo Liberty con il sassofonista Enea Polliotto e nel Duo Gymel con il pianista Rodolfo Saraco. È docente presso il Centro artistico Mat di Lugano (Svizzera) e Direttrice didattica della Sezione musica classica. È anche docente di pianoforte di ruolo presso il Liceo musicale “P. Bausch” di Busto Arsizio. Insieme a Elena Buttiero ha registrato, nel 2021, l’album “Non sembiava immagine che tace. Cesare San Fiorenzo e la Divina Commedia”.

“In nome della madre” di Erri De Luca, doppio appuntamento al Teatro Duse di Genova

Continuano gli appuntamenti del Festival dell’Eccellenza al Femminile al Teatro Eleonora Duse di Genova con “In nome della madre” di Erri De Luca, in scena il 25 novembre alle 20.30 e il 26 novembre alle 19.30. Un appuntamento che, a un mese dal Natale, fa riflettere sulla maternità dal profilo spirituale. Facendo ricorso al linguaggio semplice e terso della poesia, Erri De Luca racconta infatti la gravidanza di Miriàm/Maria. Il Talmud, oltre un decennio di studi biblici e gli storici romani, gli forniscono dati preziosi per dare alla sua storia uno sfondo credibile. Ma non è un’urgenza storiografica, quello che muove De Luca, piuttosto, è il desiderio di raccontare “qualcosa che non c’è”, una versione laica e poetica della nascita di Gesù. In nome della madre è un testo pieno di Grazia, che commuove e fa riflettere credenti e laici. La messa in scena intende creare un intimo momento di incontro col pubblico. Miriàm/Maria, donna oramai adulta che ha accettato con consapevolezza il destino di suo figlio, desidera condividere con noi la sua esperienza personale, senza fronzoli, invitandoci a ritrasmettere il suo messaggio di amore, coraggio e speranza. In nome della madre è la storia, narrata in prima persona, di Miriàm, una ragazza della Galilea che ha una strana visione nella quale un angelo le annuncia che avrà un figlio e le profetizza per lui un destino di grandezza. Subito dopo, la giovane scopre di essere incinta. Dopo qualche titubanza, decide di avvertire Iosef, il suo promesso sposo. Miriàm sa perfettamente che rischia di essere lapidata, ma rifiuta ogni menzogna, rivendicando il mistero della sua gravidanza e la sua assoluta buona fede. Iosef, anche in seguito ad un sogno premonitore, decide che le nozze avranno luogo come previsto, sfidando i benpensanti di Nazaret e le leggi del tempo. Intanto, gli odiati occupanti romani organizzano un censimento e per i giovani sposi si prepara un viaggio, lungo e difficile, a pochi giorni dal parto. Info sul FEFwww.eccellenzalfemminile.it e su www.teatronazionalegenova.it

«Io odio» di Valentina Diana sabato al Teatro Sacco di Savona

«Io odio» di Valentina Diana con Luca Serra per la regia  di Maurizio Bàbuin (produzione di Santibriganti Teatro di Torino) è lo spettacolo che verrà messo in scena sabato 26 novembre alle 21 al Teatro Sacco di Savona.

«Io odio – Apologia di un bulloskin» è il primo capitolo della trilogia «Indagare il male», la prima manifestazione del «maschio feroce», padrone, in modo ancestrale votato alla lotta, non più per conquistare il sostentamento, ma crogiolandosi in posizioni di potere che irrorano di piacere o perdendosi alla ricerca di uno status frutto di retaggi non più tollerabili. Fare luce nel torbido, abituarsi a vedere, esaminando il processo dall’interno, dal punto di vista di chi il male lo fa, senza etichettare, escludendo il giudizio, esponendo i casi nella loro nudità perché la crudezza da sola può illuminare e conoscere e capire aiuta a superare.

Il testo, nato da alcune riflessioni sulle devianze protocriminali e loro sviluppi, sorgenti spesso in età adolescenziale, è stato scritto da Valentina Diana e vedrà in scena Luca Serra, diretto dalla regia di Maurizio Bàbuin, che spiega: «L’intento è appunto indagare la nascita e lo sviluppo del male, che è soprattutto maschio, perché è spropositato il divario: per una donna che si macchia, ci sono cento uomini che delinquono, feriscono, stuprano, uccidono, disprezzano; considerando i fatti, più o meno gravi di cui si viene a conoscenza e quelli assai più numerosi che restano sconosciuti».

L’obiettivo artistico è quello di sviluppare una riflessione particolarmente forte che si incentri su categorie e loro derive tristemente protagoniste della nostra contemporaneità. Dal palco, l’odiatore svelerà, provocherà e non avrà remore a dire fino in fondo quello che pensa, raccontando ciò che ha fatto e urlando il suo odio, ormai sdoganato. Allo stesso tempo cercherà di portare in luce l’ipocrisia, facendo uscire alla luce l’odiatore che è presente in ogni persona.

Il Teatro Sacco ha una disponibilità di posti a sedere limitata pertanto la prenotazione è consigliata .

INFO E PRENOTAZIONI

TEL: 331.77.39.633 

EMAIL: info@teatrosacco.com

Per  Autunno Eventi Edoardo Bennato,  sabato 19 novembre al Roof Garden del Casinò di Sanremo

Autunno Eventi al Casinò di Sanremo vuol dire Edoardo Bennato il 19 novembre alle 20.30. Un appuntamento con la  grande musica d’autore su invito, da tempo Sold Out.

Protagonista il Roof Garden  nell’ importante  proposta d’intrattenimento Vip del Casinò. Dopo otto prestigiosi eventi  da marzo a settembre,  sabato 19 novembre dalle 20.30 entusiasmerà il pubblico Edoardo Bennato,  il cantastorie che da quarant’anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno, fatto di buoni e cattivi, sbeffeggiando i potenti e inneggiando alla forza umana della gente, passando per il più classico tra i sentimenti ispiratori dei poeti della canzone, l’amore. Edoardo Bennato presenterà un concerto proponendo i suoi brani più celebri e una selezione di successi di chiara ascendenza rossiniana, in un programma già sperimentato che vedrà la presenza di un quartetto d’archi, il Quartetto Flegreo.

La ricorrenza  di Sant’Ambrogio, l’8 dicembre, starter delle festività natalizie, verrà festeggiata in allegria con Leonardo Manera, che si presenta al pubblico del Roof Garden con  “Homo Modernus”  spettacolo che unisce il sorriso alla concreta considerazione del nostro modo di vivere, con la divertita e talvolta profonda analisi di tutti i cambiamenti che quotidianamente ci troviamo ad affrontare.

 La canzone d’autore nei brani indimenticabili di Eugenio Bennato, la comicità dissacrante ma elegante di Leonardo  Manera, ovvero uno degli attori storici di Zelig, componenti importanti di due eventi  che supportano la proposta turistica della città. Il Casinò propone intrattenimento che trasmette allegria, buon umore,  spettacoli d’autore ed enogastronomia di grande qualità.

SABATO 19 NOVEMBRE 2022

Edoardo BENNATO

Musicista e cantautore italiano di Bagnoli, periferia di Napoli. Dopo una esperienza musicale trascorsa a Londra inizia a esibirsi come one-man-band suonando simultaneamente la chitarra, il kazoo e il tamburo a pedale producendo una propria e originale tendenza musicale direttamente influenzata dai grandi nomi del blues e del rock – come Neil Sedaka, Paul Anka, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Ray Charles ed Elvis Presley – e contaminata da accenti propri della musica mediterranea.
Il suo album di debutto è Non farti cadere le braccia, pubblicato nel 1973; nel 1977 con l’album Burattino senza fili diventa il primo artista italiano a realizzare video-clip e in seguito, grazie a un trionfale tour in giro per l’Italia, diviene il primo cantante nazionale a segnare gli 80 mila spettatori nel celebre stadio di San Siro a Milano; un evento che lo porterà a varcare i confini italiani con il primo tour europeo.
Tra gli innumerevoli successi ricordiamo in questa breve biografia la canzone ufficiale dei Campionati Mondiali di Calcio del 1990 Un’estate italiana, cantata insieme a Gianna Nannini; brano che rimase nelle hit parade per 4 mesi.
Nel 2007 firma la colonna sonora del musical teatrale Peter Pan nella versione italiana; un incredibile successo di pubblico e critica che ha portato il cantautore a produrre una versione inglese delle celebri canzoni tratte dall’album Sono solo canzonette, progettando così una nuova versione teatrale in lingua inglese.
Nel 2010 escono due lavori discografici: un Lp completamente inedito dal titolo Le vie del rock sono infinite, nel quale è possibile ritrovare l’imprevedibilità e l’acuto sguardo osservatore dell’artista, e MTV Storytellers, una raccolta dei successi più noti ma anche di nuovi brani ri-arrangiati e cantati insieme ad artisti quali Morgan, Roy Paci, Giuliano Palma & The Bluebeaters, i Finley.
A fine ottobre 2015 esce Pronti a salpare, 14 brani inediti che riescono a fotografare con sarcasmo e ironia la società in cui viviamo. Il brano che da titolo all’album vince nel 2016 il premio Amnesty International.
Oggi, con all’attivo 28 album, Edoardo Bennato è ancora in piena fase creativa. Nel 2020, in pieno lockdown, realizza con il fratello Eugenio il brano La realtà non può essere questa, il cui ricavato è andato completamente all’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli;  a novembre è uscito il suo ultimo album Non c’è : otto i brani inediti e  quattordici canzoni di repertorio, che hanno reso Edoardo Bennato uno dei più grandi artisti della nostra musica.

Nel 2021, a 45 anni dalla sua pubblicazione, Sony Music/Legacy Recordings rilancia uno dei più grandi capolavori della discografia rock italiana: LA TORRE DI BABELE, album iconico della carriera di EDOARDO BENNATO e punto di riferimento dell’anticonformismo musicale e ideologico del 1976, in una speciale edizione celebrativa con la rimasterizzazione dei nastri originali e con 16 brani live del ’76 e ’77.

IL CONCERTO

Torna il cantastorie che da quarant’anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno, fatto di buoni e cattivi, sbeffeggiando i potenti e inneggiando alla forza umana della gente, passando per il più classico tra i sentimenti ispiratori dei poeti della canzone, l’amore.

Edoardo Bennato presenterà un concerto proponendo i suoi brani più celebri e una selezione di successi di chiara ascendenza rossiniana, in un programma già sperimentato che vedrà la presenza di un quartetto d’archi, il Quartetto Flegreo.

Il connubio è reso possibile dalla curiosità che Edoardo Bennato rivela fin dai suoi esordi per il repertorio classico e operistico, permettendoci così di scoprire citazioni colte all’interno delle sue canzoni; talvolta attinte dalle opere di Gioachino Rossini o dalle operette, ora da altre sofisticate fonti librettistiche, pur sempre familiari e care all’immaginario collettivo.

Durante il concerto verranno proposti anche canzoni tratte dal suo ultimo album ‘Pronti a salpare’, in cui l’artista fotografa con la sua caratteristica ironia uno spaccato del nostro mondo contemporaneo, senza mai dimenticare le proprie radici.

Festival di Sanremo, cresce la curiosità sui nomi dei big

Nonostante sia ancora novembre e la kermesse musicale inizierà il 7 febbraio 2023 per concludersi l’11 febbraio, sono settimane ricche di novità, incontri e indiscrezioni. Riepiloghiamo quanto sappiamo fin qui della kermesse i cui Big saranno svelati tra il 1 e il 3 dicembre al Tg1.

Un cast capace di mettere d’accordo tutte le generazioni: è questa la linea che Amadeus sta seguendo. Da Ariete ad Al Bano, dal vincitore di Amici Luigi Strangis a Marcella Bella, passando per Paola e Chiara, Raf, Matteo Bocelli (lo manda papà Andrea), Ghali, Bresh, Rosa Chemical: tante caselle sono ancora vuote. Nel circuito indipendente la rinuncia di Manuel Agnelli potrebbe far salire le quote dei Fast Animals and Slow Kids, di Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e di Appino degli Zen Circus, entrambi in veste solista.

In anticipo rispetto alle precedenti edizioni, è stato pubblicato il regolamento del 73° Festival di Sanremo in onda dal 7 all’11 febbraio 2023. La scelta di pubblicarlo a giugno conferma che Amadeus, per il quarto anno consecutivo direttore artistico e conduttore della kermesse, è già a lavoro in costante colloquio con il mondo musicale.

Tante novità dunque ma anche altrettante conferme per questo Sanremo 2023, a partire dal conduttore: Amadeus sarà direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo anche nel 2023 e nel 2024. Non vi sono più dubbi, quindi, sul taglio dei prossimi Festival che proseguirà il lavoro fatto nelle prime tre edizioni dirette da Amadeus, capace di riportare a Sanremo assoluti Big della musica.

A Sanremo l’International Guitar Festival

Tutto pronto per il Sanremo International Guitar Festival che si terrà a Sanremo (Teatro dell’Opera del Casinò) da giovedì a domenica.

Giovedì 17 Diego Campagna aprirà il Festival eseguendo il celebre ed accattivante Quintetto di Boccherini G448 in re maggiore (Fandango) con i solisti dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo e successivamente con l’Orchestra. Programma del Concerto: Johannes Brahms, Doppio concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra, op. 102 J e la Serenata n 1 in re magg. per orchestra op. 11. Violino: Sarm Kim. Violoncello: Kirill Rodin. Direttore: Amaury Du Closel.

Venerdì 18 due giovani grandi solisti, Nicolò Spera ed Elia Portarena eseguiranno un repertorio affascinante che coinvolgerà il pubblico in modo autentico spaziando tra le più belle e celebri pagine del repertorio della “sei corde”.

Sabato 19 sono in programma due grandi edizioni, quella di Francesco Iannitti Piromallo (“Concerto n. 1 in La Maggiore” per chitarra e orchestra, Solista: Fabio Montomoli, Direttore: Natanael Espinoza) e quella di Guillermo Diego (“Concierto Mexicano” para guitarra y orquesta, Solista: Martín Madrigal, Direttore: Natanael Espinoza).
Domenica 20 aprirà il concerto il quartetto di chitarre del Conservatorio “Franco Vittadini” di Pavia composto da quattro dei migliori e talentuosi studenti del Maestro Diego Campagna: Alessandro Cesare, Alessandro Di Caccamo, Francesca Laforenza, Lushu Zheng. A seguire, l’esibizione di Ciro Carbone, con un “Omaggio alla Canzone Napoletana” tra le più celebri e nobili melodie partenopee; gran finale con Roberto Fabbri in “Un’avventura, Fabbri suona Battisti”. In questo concerto il maestro romano presenta il suo nuovo libro con cd dal titolo “Lucio Battisti, 14 grandi successi arrangiati per chitarra” edito da Hal Leonard Europe, distribuito sui canali digitali da Sony e presente su Vevo con il videoclip di “Amarsi un po’” in versione chitarra e archi realizzato dalla bravissima regista Sara Ceracchi che aprirà il concerto. In questo lavoro Fabbri ha arrangiato per chitarra sola le meravigliose canzoni del cantautore reatino che, eseguite dalla sei corde sono capaci di evocare nella mente di chi ascolta, attraverso la delicatezza del tocco dello strumento classico suonato con la sapienza del grande concertista, le parole sottaciute. Con questa straordinaria reinterpretazione del repertorio di Battisti, Fabbri esalta tutti i mezzi espressivi della chitarra, strumento particolarmente congeniale alla musica del grande cantautore.

“The Black Blues Brothers”, lo spettacolo da domani a sabato alla Tosse di Genova

Da domani a sabato, al Teatro della Tosse di Genova arriva «The Black Blues Brothers», lo show che, tra gag esilaranti, buffi striptease e spassose sfide di ballo, ha conquistato teatri e festival di tutto il mondo in un tour di oltre 800 date (venerdì 2 dicembre sarà anche al Teatro Ariston di Sanremo).

Tra circo contemporaneo e commedia musicale, «The Black Blues Brothers», nato dalla fantasia di Alexander Sunny (già produttore di spettacoli di successo e curatore di speciali televisivi sul Cirque
du Soleil) è uno spettacolo dinamico, adatto a un pubblico di ogni età e di ogni nazione, che esalta il virtuosismo fisico tipico dei magnifici cinque performer kenioti, accostandolo, in maniera inedita, ad un accattivante repertorio musicale statunitense e a un immaginario cinematografico immortale.

Alexander Sunny e l’eclettico corpo di performers faranno rivivere uno dei più grandi miti pop dei nostri tempi, a colpi di piramidi umane, limbo col fuoco, salti acrobatici con la corda e nei cerchi, sulle note
travolgenti della colonna sonora del leggendario film di John Landis.

Uno show che ha già riscosso enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo, superando le 700 date e registrando oltre 12.000 spettatori al Festival Fringe di Edimburgo 2019.

Presentato il Sanremo International Guitar Festival, tre giorni di evento dal 17 al 20 novembre

Presentato questa mattina il Sanremo International Guitar Festival che si terrà a Sanremo (Teatro dell’Opera del Casinò) da giovedì 17 a domenica 20 novembre.

“È un Festival ormai famoso in tutto il mondo – ha dichiarato Diego Campagna, Direttore artistico della manifestazione – per l’importanza degli artisti che negli anni hanno partecipato, per la città e per il teatro del Casinò. Anche quest’anno sarà un’edizione ridotta, poiché a causa della pandemia ci sono ancora alcuni problemi per gli spostamenti dall’Asia e dall’Estremo Oriente, e perché i tagli ai finanziamenti non ci consentono ancora di poter tornare alla classica durata di 8 giorni, che comprendono anche il Concorso e le Master Class. Speriamo di poter tornare alla piena normalità dal 2023. Ciò nonostante avremo un programma straordinario, con moltissimi artisti di straordinaria qualità, con giovani estremamente promettenti e con la partecipazione a tutto tondo dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, che ringrazio per la disponibilità. Non credo esista al mondo un altro Festival di chitarra classica che preveda la partecipazione dell’Orchestra. L’edizione 2022 del Sanremo International Guitar Festival è dedicata a Vittorio Centanaro, famoso chitarrista genovese, i cui famigliari saranno presenti ai concerti”.

“Sanremo è onorata di ospitare l’ottava edizione del Festival – ha commentato Giuseppe Faraldi, Assessore al Turismo del Comune di Sanremo – un evento che ha 8 anni, tanti quanti ne ha questa Amministrazione comunale. Ringrazio Diego Campagna per la passione e voglio sottolineare l’importanza della partecipazione dell’Orchestra Sinfonica”.

“Abbiamo bisogno di bellezza e di cose belle – ha spiegato Silvana Ormea, Assessore alla cultura del Comune di Sanremo – l’arte dei grandi interpreti di chitarra classica che verranno a Sanremo grazie a Diego Campagna è ciò che ci serve in momenti come questo”.

“L’Orchestra Sinfonica – ha dichiarato Federico Carion, consigliere dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo – è molto felice di poter contribuire a questo evento e di aver iniziato già dalla scorsa estate una fattiva collaborazione con il Maestro Campagna, in occasione degli eventi all’Auditorium Franco Alfano”.

“Come Orchestra – ha spiegato Giancarlo De Lorenzo, direttore artistico e direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo – abbiamo la fortuna di dovere e di poter offrire una proposta artistica di alto livello e anche il dovere di svolgere il ruolo di collante sociale, unendoci a situazioni “locali” e ad eventi internazionali che si svolgono a Sanremo come questo. Con Campagna abbiamo iniziato un percorso che ha un carattere sociale perché ha anche l’obiettivo di coinvolgere i giovani”.

Giovedì 17 Diego Campagna aprirà il Festival eseguendo il celebre ed accattivante Quintetto di Boccherini G448 in re maggiore (Fandango) con i solisti dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo e successivamente l’Orchestra Programma del Concerto: Johannes Brahms, Doppio concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra, op. 102 J e la Serenata n 1 in re magg per orchestra op. 11. Violino: Sarm Kim. Violoncello: Kirill Rodin. Direttore: Amaury Du Closel.

Venerdì 18 due giovani grandi solisti, Nicolò Spera ed Elia Portarena eseguiranno un repertorio affascinante che coinvolgerà il pubblico in modo autentico spaziando tra le più belle e celebri pagine del repertorio della “sei corde”.

Sabato 19 sono in programma due grandi edizioni, quella di Francesco Iannitti Piromallo (“Concerto n. 1 in La Maggiore” per chitarra e orchestra, Solista: Fabio Montomoli, Direttore: Natanael Espinoza) e quella di Guillermo Diego (“Concierto Mexicano” para guitarra y orquesta, Solista: Martín Madrigal, Direttore: Natanael Espinoza).
Domenica 20 aprirà il concerto il quartetto di chitarre del Conservatorio “Franco Vittadini” di Pavia composto da quattro dei migliori e talentuosi studenti del Maestro Diego Campagna: Alessandro Cesare, Alessandro Di Caccamo, Francesca Laforenza, Lushu Zheng. A seguire, l’esibizione di Ciro Carbone, con un “Omaggio alla Canzone Napoletana” tra le più celebri e nobili melodie partenopee; gran finale con Roberto Fabbri in “Un’avventura, Fabbri suona Battisti”. In questo concerto il maestro romano presenta il suo nuovo libro con cd dal titolo “Lucio Battisti, 14 grandi successi arrangiati per chitarra” edito da Hal Leonard Europe, distribuito sui canali digitali da Sony e presente su Vevo con il videoclip di “Amarsi un po’” in versione chitarra e archi realizzato dalla bravissima regista Sara Ceracchi che aprirà il concerto. In questo lavoro Fabbri ha arrangiato per chitarra sola le meravigliose canzoni del cantautore reatino che, eseguite dalla sei corde sono capaci di evocare nella mente di chi ascolta, attraverso la delicatezza del tocco dello strumento classico suonato con la sapienza del grande concertista, le parole sottaciute. Con questa straordinaria reinterpretazione del repertorio di Battisti, Fabbri esalta tutti i mezzi espressivi della chitarra, strumento particolarmente congeniale alla musica del

“Premio Astrea”, appuntamento a dicembre al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme

“Anche quest’anno sarà Lamezia Terme ad ospitare sabato 10 dicembre alle 20 al teatro Grandinetti l’importante riconoscimento Astrea che ha visto protagonisti, nelle tre passate edizioni, pionieri della giustizia italiana, giornalisti, artisti, scrittori, atleti e premi alla memoria che hanno portato alla netta riflessione che il malaffare va combattuto con tutti i mezzi possibili”. Il Premio Nazionale Astrea è riconosciuto dal Ministero di Grazia e Giustizia ed ha visto, in ogni edizione, la presenza addirittura di una rappresentanza del Governo Italiano. L’iniziativa è un vero e proprio progetto culturale che persegue principi e finalità ben precise quali la giustizia e la legalità. Ciò senza dimenticare realtà e personaggi che costituiscono delle vere eccellenze in ambiti vitali della società italiana come la cultura, lo sport, il giornalismo, l’imprenditoria, l’impegno sociale. Intendiamo testimoniare ammirazione, gratitudine ed affetto a quelle personalità italiane che hanno offerto una testimonianza d’impegno, di coerenza e di coraggio particolarmente significativa nella propria azione sociale e politica contro la violenza e l’ingiustizia – afferma la presidente del Premio Astrea Piera Dastoli – il nostro plauso andrà in modo particolare a quanti hanno profuso il loro impegno in difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità”. Strette collaborazioni sono state siglate per l’edizione 2022. Con Promozione Italia (ente del terzo settore) ed Epli nazionale (ente proloco italiane), sono stati stipulati dei protocolli di intesa, che consentirà alla macchina preparatoria del Premio Astrea, di poter contare sul loro supporto organizzativo. Così anche come quella  sorta con la compagnia teatrale “I Vacantusi” di Lamezia Terme, la cui storia di  successo e’ conosciuta da tanti. Il Premio Astrea rientrerà nella nuova stagione teatrale “Vacantiandu”2022/2023. Ad affiancare l’evento ci saranno diverse aziende del territorio calabrese e non solo, imprenditori che condividono quei valori diffusi e per i quali e’ nato il premio, quali la legalità e la giustizia. La direzione commerciale della kermesse e’ stata affidata all’esperto marketing Luigi Talarico. “La cerimonia di consegna dei premi Astrea si svolgerà sabato 10 dicembre ore 20:00 presso il Teatro Grandinetti comunale di Lamezia Terme, con ingresso libero”. “I vari personaggi di rilievo che si sono succeduti nel corso degli anni, sono riusciti a portare questa manifestazione ad essere diffusa da prestigiosi media nazionali, oltre, che dalle tante testate regionali e locali, ai quali va il nostro pieno ringraziamento anche per il l’importante compito che svolgono nella nostra società – sottolinea il Direttore Artistico Massimo Mercuri – l’evento, oltre che dal vivo, potrà essere seguito in diretta attraverso alcuni canali tv della piattaforma Sky e del digitale terrestre”. I nomi dei premiati e premianti, ed i dettagli della serata, saranno svelati attraverso apposita conferenza stampa organizzata dai promotori dell’evento.

“Sanremo Giovani”, svelati da Amadeus i primi otto finalisti della kermesse canora

Amadeus ha svelato via social i nomi dei primi finalisti che parteciperanno alla kermesse canora dedicata alle nuove proposte, in programma venerdì 16 dicembre in diretta tv in prima serata su Rai Uno.

Ecco i loro nomi:

gIANMARIA – La città che odi; Giuse The Lizia – Sincera, Maciste Dischi, Palermo; Maninni – Mille porte; Mida – Malditè; Olly – L’anima balla; Sethu – Sottoterra; Shari – Sotto voce; Will – Le cose più importanti.

Al gruppo di finalisti appena annunciato si aggiungeranno altri 4 cantanti in arrivo da “Area Sanremo” che saranno selezionati a fine novembre sempre dalla Commissione Musicale Rai, presieduta da Amadeus e composta dalla vicedirettrice prime time Federica Lentini, l’autore Massimo Martelli e il maestro Leonardo De Amicis. In totale, dunque, i finalisti di Sanremo Giovani 2022 saranno 12 e si sfideranno nella serata del 16 dicembre sul palco del “Teatro del Casinò” di Sanremo: solo i primi tre classificati diventeranno concorrenti ufficiali del Festival di Sanremo 2023.