Montagna, ambiente letteratura e cultura. E’ un mix tra passioni e incanto ciò che propone l’edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana

Montagna, ambiente letteratura e cultura. E’ un mix tra passioni e incanto ciò che propone l’edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana.

Organizzata dall’Associazione Culturale Valle Maudagna presieduta da Gianni Dulbecco, la rassegna proporrà tra sabato 23 e domenica 24 luglio, presso il salone convegni dell’Albergo Italia, presentazioni librarie e convegni cui prenderanno parte scrittori, giornalisti, studiosi ed esperti.

Obiettivo dei promotori dell’iniziativa è ancora una volta quello di portare sotto i riflettori il territorio, procurando impulsi per la valorizzazione delle sue risorse e fornire –contestualmente– proposte concrete per mitigare le criticità che lo opprimono.

Fil-rouge della rassegna è, come tradizione, la montagna in particolare quella piemontese che si raccorda con la Liguria e la Francia, territori uniti da un legame alpino che si concretizza, in questo caso, in forma letteraria.

Le grandi passioni, quelle che nascono e si sviluppano attraverso l’amore per l’ambiente e la natura, proveranno ad intrecciarsi, per due giorni, con una serie di proposte culturali e letterarie.

 

Il variegato programma dell’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana propone, al termine dell’inaugurazione, in programma alle ore 10,30 di sabato 23 luglio, un interessante Convegno dal titolo “Il Santuario di Vico, una storia da riscrivere” al quale prenderanno parte la ricercatrice storica Stefania Trombetta, il giornalista Paolo Roggero ed il direttore del settimanale l’Unione Monregalese, Corrado Avagnina.

La giornata proseguirà, alle ore 16 con la prima delle presentazioni librarie in programma: il giallo scritto da Claudia Vignolo dal titolo: “Il cadavere nel Tanaro”. Si proseguirà alle ore 17, con “Elva il mio sguardo” ultima opera di Ezio Marinoni. Alle 18 sarà poi la volta di Nicola Duberti col suo “L’innocenza del lupo”.

Altro intrigante appuntamento dell’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana è quello in programma alle ore 21 con la presentazione del libro “Sport Climbing a Frabosa Soprana e Sottana”, un percorso illustrato dall’autore Giovanni Massari, uno dei precursori, in Italia dell’arrampicata. La presentazione sarà arricchita da proiezioni di video ed immagini.

La giornata di domenica 24 si aprirà, alle ore 11, col Convegno dal tema: “Conosciamo Liber”, il nuovo museo civico della stampa di Mondovì, struttura gestita dall’Associazione Noau Officina Culturale.

 

Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15, le altre presentazioni a partire da “Dove osano le rondini” di Silvio Marengo. Si proseguirà alle 16 con “I nautici ed altri racconti fantastici” di Emanuele Rizzi cui seguirà, alle ore 17, Ernesto Billò col suo “Un’idea per Mondovì” sguardi e ricordi prima che tutto cambi…forse in meglio. Chiuderà la serie di presentazioni librarie, l’attesissimo “Una donna con la pistola” ultima fatica dell’affermato scrittore, giornalista e sceneggiatore Bruno Vallepiano.

 

Presso l’atrio dell’Albergo Italia che ospita il Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana saranno presenti stand espositivi a cura delle Librerie.coop di Mondovicino.

 

L’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana gode, assieme

all’importante e significativo patrocinio del Ministero della Cultura, anche dei patrocini della

Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Frabosa Sottana. Si avvale

Dell’importante contributo della Banca di Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de Baldi e di alcune aziende di Piemonte e Liguria.

 

Il programma completo degli eventi è su www.frabosasottana.com e su

www.salonelibromontagna.blogspot.it.

Sarà possibile seguire l’evolversi dell’8a edizione del Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana anche attraverso il profilo Facebook “Salone-Libro-Montagna-Frabosa”.

 

L’evento è a ingresso libero. E’ raccomandato l’uso della mascherina

BRONZI DI RIACE 1972 – 2022: Cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace

Era il 16 agosto del 1972 quando al largo delle coste di Riace, in Calabria, dopo una segnalazione del sub Stefano Mariottini, i carabinieri riportavano alla luce due statue uniche al mondo, i Bronzi di Riace: due icone, facenti probabilmente parte di un complesso gruppo di sculture bronzee, le cui immagini di lì a poco avrebbero fatto il giro del mondo, entrando nell’immaginario collettivo e aprendo nuovi e inediti scenari nello studio della Magna Grecia e non solo.

Leggende, eroi, guerrieri, adoni: i Bronzi di Riace sono tuttora avvolti dal mistero e con la loro perfezione scultorea si sono trasformati nel simbolo della Magna Grecia, della Calabria, del Mediterraneo. 

Recentemente candidati come bene UNESCO, a distanza di cinquant’anni dal loro ritrovamento, i Bronzi di Riace saranno protagonisti, nel 2022, di una nuova narrazione della Calabria contemporanea, sostenibile e innovativa che verrà raccontata in Italia e nel mondo attraverso un percorso di eventi alla riscoperta del territorio e della sua cultura.

Una staffetta di azioni, promosse dalla Regione Calabria, che vedranno il territorio protagonista non solo nella valorizzazione delle eccellenze locali e territoriali, ma anche in dialogo con i più importanti spazi di cultura in Italia e nel mondo con partner d’eccezione: Ministero della Cultura, Calabria Film Commission e molti altri.

Se da luglio a settembre verrà rilanciata e valorizzata in toto l’eccellenza della Calabria, forte di una rete museale accessibile e articolata e di una serie di eventi in grado di rispondere alle necessità di vecchi e nuovi pubblici ibridando mapping, visual, digitale ma anche archeologia pubblica, teatro e approfondimenti scientifici, da ottobre a dicembre e ancora per il 2023 la Calabria “viaggerà” in Italia e nel mondo, raccontandosi attraverso interventi artistici dal linguaggio contemporaneo che ne presenteranno la bellezza e la ricchezza nelle grandi città europee.

Si racconterà la Calabria contemporanea con una ricca progettualità, a partire da Cubo Stage – installazione artistica di un cubo di 4 metri per lato con proiezioni video, animazioni e suggestioni visive accompagnate da musica originale, ricostruzione creativa del concetto di Magna Grecia nell’oggi – che “debutterà” in autunno in un tour nazionale nelle maggiori città e che rappresenterà poi la Calabria e i bronzi in un viaggio all’interno di contenitori e festival tra i più rinomati al mondo.

Verrà inoltre proposta per la prima volta un’esposizione virtuale sulla Magna Grecia, uno spazio immersivo digitale che consentirà all’arte di viaggiare nel mondo con le tecnologie dell’audiovisivo e della realtà aumentata e virtuale.

L’audiovisivo si fa poi centrale nel docufilm “I Bronzi di Riace” – prodotto da PALOMAR S.p.A, società del gruppo europeo Mediawan, realizzato con la regia di Fabio Mollo e la sceneggiatura di Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo – per esplorare e raccontare con il linguaggio universale del cinema il mito dei Bronzi di Riace.

I Bronzi di Riace saranno protagonisti a ottobre su Rai Cultura con una puntata speciale dell’ottava serie di “Viaggio nella Bellezza”, e su Rai Play a dicembre e in prima serata su Rai3, con una puntata speciale di “Ossi di Seppia”.

Spazio poi alla riqualificazione urbanistica che attinge al mondo dell’arte contemporanea e della street art, che vedrà la realizzazione di Qui e Ora, Murales a tema Magna Grecia, e agli approfondimenti scientifici con “I Bronzi di Riace: 50 anni di studi e di ricerche”, convegno che riunirà, per un evento unico, i numerosi ricercatori nazionali e internazionali che negli ultimi 50 anni hanno cercato di far luce sul mistero dei Bronzi di Riace. Spazio anche al teatro classico nei suggestivi scenari del Castello Aragonese di Reggio Calabria, del Parco Archeologico di Locri e della Villa Romana di Casignana (RC) con un percorso di letture che vedrà protagonisti i grandi interpreti italiani.

Le iniziative di Bronzi50 sono rivolte anche ai giovani con le proposte di pacchetti turistici culturali indirizzate agli studenti e con il coinvolgimento delle scuole medie superiori in un percorso sulla nona arte: il fumetto “La Scuola per i Bronzi”.

Per il 16 agosto, data del ritrovamento, il Comune di Reggio Calabria renderà omaggio ai bronzi con una suggestiva installazione di video mapping sulla facciata del museo di Reggio Calabria, mentre, per l’intero periodo estivo, Corso Garibaldi diventerà scenografia d’eccellenza della mostra a cielo aperto di Archeologia pubblica dedicata proprio al ritrovamento dei Bronzi.

Anche la città di Riace si trasformerà in palcoscenico il 16 agosto, in occasione della giornata del cinquantenario. Le celebrazioni nel luogo del ritrovamento si apriranno con “L’alba dei Bronzi: «Immersi» nel luogo del ritrovamento” e si concluderanno con “La Notte dei Bronzi di Riace”, offrendo al pubblico anche una mostra fotografica celebrativa, un convegno di studi storico – culturali e ancora concerti ed eventi musicali.

Il 17 novembre, infine, andrà in scena “Adriana Lecrouvere”, al teatro “F. Cilea” di Reggio Calabria e, tra agosto e settembre, la Camera di Commercio di Reggio Calabria promuoverà la personalizzazione e brandizzazione delle attività ristorative e commerciali, prevalentemente nelle città di Reggio Calabria e Riace, con allestimenti dedicati alle celebrazioni.

Insieme ai festeggiamenti per il cinquantenario, dal 7 luglio 2022, la Regione Calabria lancerà in Italia e nel mondo anche il suo nuovo video emotional e un nuovo sito di riferimento per scoprire non solo i Bronzi di Riace ma l’intera Magna Grecia: www.bronzi50.it

È possibile rimanere aggiornati su eventi e iniziative sui social ufficiali, Facebook e Instagram, @bronzidiriace50 e seguendo l’hashtag ufficiale #bronzi50. Inoltre sul sito www.bronzi50.it saranno periodicamente pubblicate tutte le novità, con approfondimenti e interviste disponibili anche sul canale YouTube dedicato, Bronzi di Riace Official.

L’Evento celebrativo Bronzi50 1972-2022 è promosso dalla Regione Calabria in collaborazione con il Segretariato Regionale per la Calabria del Ministero della Cultura, il Comune di Reggio Calabria ed il Comune di Riace, della Direzione Regionale Musei Calabria, del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, dell’Università della Calabria e di Unioncamere Calabria e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria.

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it

Da lunedì 11 luglio riaprono con alcune novità le sale espositive al primo piano del Museo Civico Archeologico di Bologna

 Dopo un anno di parziale chiusura dovuta a un importante intervento di adeguamento normativo antincendio, da lunedì 11 luglio 2022 il Museo Civico Archeologico di Bologna riapre al pubblico le sale espositive situate al primo piano, dove si trovano esposte le sezioni relative alla storia della città (Preistorica, Etrusca, Gallica e Romana), le collezioni Etrusco Italica, Greca, Romana e la Gipsoteca.
Il percorso di visita, che si completa con il Lapidario, distribuito tra l’atrio di ingresso e il cortile al piano terra, e la collezione Egiziana, al piano sotterraneo, torna così ad essere integralmente fruibile restituendo ai cittadini e ai turisti l’opportunità di ammirare il patrimonio del più antico istituto museale civico di Bologna fondato nel 1881.

Durante i lavori di adempimento per il raggiungimento della conformità prevista dalla normativa di prevenzioni incendi, lo staff del museo ha lavorato per riaccogliere i visitatori con alcune rilevanti novità dal punto di vista dell’allestimento e dell’ordinamento espositivo, a favore di una migliore lettura dei materiali esposti. La dotazione di un nuovo impianto di illuminazione, soprattutto nelle sale dedicate a Bologna Etrusca, permetterà di apprezzare in maniera del tutto nuova i reperti allestiti e le grandi stele etrusche in arenaria, visibili ora fin nei dettagli più minuti.
Inoltre, grazie a una politica di collaborazione e sinergia da tempo in atto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia, sono giunti in esposizione permanente al museo alcuni preziosi reperti provenienti da recenti scavi cittadini, tra i quali spicca per eccezionalità di pregio il ricchissimo corredo della tomba 142 della necropoli di via Belle Arti, testimonianza della Bologna etrusca di fine VIII – inizi VII secolo a.C. Presentato per la prima al pubblico nell’ambito della grande mostra Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna organizzata dal Museo Civico Archeologico felsineo nel 2020, con i suoi arredi in legno perfettamente conservati e le sue preziose novità scientifiche il sepolcro è destinato a diventare uno dei nuovi “capolavori” che svelano gli usi e i costumi, i gusti e i rituali di questa raffinata civiltà antica.

Oltre al primo piano, i lavori iniziati nel giugno 2021 hanno riguardato, in misura minore, i locali e gli spazi espositivi al piano interrato e al piano terra, permettendo la messa in sicurezza dell’intero complesso di Palazzo Galvani, a garanzia dei visitatori e della tutela delle opere conservate.
Il progetto è stato commissionato dal Settore edilizia pubblica del Comune di Bologna, sotto la direzione di Manuela Faustini Fustini e Flavio Cappelli.
Gli interventi hanno riguardato nello specifico la messa in sicurezza degli spazi, la dotazione degli impianti di illuminazione, di emergenza, di allarme, antincendio, quello elettrico generale e il meccanico a naspi, oltre a lavori di natura edile per la compartimentazione REI, sostituzione e istallazione di infissi REI e maniglioni antipanico, adeguamento delle vie di esodo, cartellonistica e la sostituzione degli aerotermi.

Informazioni
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2 | 40124 Bologna
Tel. 051 2757211
mca@comune.bologna.it
www.museibologna.it/archeologico
Facebook: Museo Civico Archeologico di Bologna

YouTube: Museo Civico Archeologico di Bologna

Settore Musei Civici Bologna

www.bolognamusei.it
Instagram: @bolognamusei

Alla Scoperta di Andrea Porta e del suo Podcast “Storie di Videogame”

Negli ultimi tempi, una tipologia di intrattenimento, che si sta facendo sempre più strada sono i podcast, cioè delle trasmissioni radio trasmesse su internet, dai classici dove qualcuno parla dell’argomento/i che più gli interessa, fino ad arrivare a dei veri proprio racconti narrati in stile podcast esempio Batman un’autopsia di cui potete trovare il mio articolo qua https://www.areamediapress.it/2022/05/17/batman-unautopsia-una-nuova-storia-spotify-tutta-dascoltare/

Il mese scorso, ho avuto il piacere di poter intervistare e chiacchierare, con Andrea Porta un Podcaster, che conduce un programma chiamato “Storie di Videogame”, che ho scoperto grazie a Spotify.

Chi è Andrea Porta?

Andrea Porta, è un ragazzo che nella sua vita, a sempre avuto a che fare con i videogame, che fin da ragazzo ha cercato di scrivere per testate cartacee, quali Giochi per il mio Computer o Game Machine, senza purtroppo riuscirci, visto la giovane età, ma successivamente è riuscito ad iniziare a lavorare e quindi fare la gavetta, come giornalista o freelance, in siti di spicco nel settore videogame, quali Spaziogames, Everyeye, Multiplayer.it e Playstation Magazine.

Il nostro Andrea ci raccontava che il suo primo articolo scritto su Everyeye fu al tempo Clive Barker’s Jericho (un FPS Horror scritto da Clive Barker lo scrittore statunintense), e che negli ultimi anni fino più o meno al 2014-2016 fu in pianta stabile su Everyeye e uno dei suoi ultimi articoli fu proprio Control di Remedy, che fu contentissimo di recensire soprattuto anche per il collegamento ad Alan Wake (sempre di Remedy). Dopo il mondo del giornalismo, iniziò a lavorare nella sezione Marketing in Milestone, l’azienda italiana più grande a livello di assunzioni nell’ambito di videogiochi, che sviluppa videogiochi di racing e così riuscì a vedere con i suoi occhi come i videogiochi vengono fatti, come i vari dipartimenti devono coesistere e da qua ha iniziò a vedere il videogioco in maniera ancora più diversa, tanto da trasmetterla nei suoi podcast.

Negli ultimi anni a questa parte, ha deciso di non scrivere più e non farlo più come lavoro, (anche perchè ora lavora nell’elettronica), ma semplicemente per piacere personale, nel suo tempo libero, creando appunto il podcast “Storie di Videogame”.

Nei suoi podcast Andrea, racconta di tutte le sfaccettature, che ci sono state dietro ad un videogioco, lo sviluppo, di come sono arrivati a scrivere la storia e di tutto ciò che ha portato o ad un successo o ad un declino, per quella determinata azienda e per quel determinato, gioco o serie. La cosa interessante e che oltre a raccontarlo, fa dei piccoli stacchetti, dove racconta a modo suo come secondo lui sono avvenute le cose, non più raccontando ma interpretando magari un dirigente o uno del team di sviluppo, strappandoti anche un sorriso, sempre rimanendo naturalmente fedele a ciò che si può apprendere, da libri o dai racconti di quel determinato gioco o casa di sviluppo.

Al momento che vi sto scrivendo, si possono trovare ventiquattro puntate, del podcast, di solito ne esce uno a settimana o uno ogni dieci giorni, in base alle esigenze lavorative di quest’ultimo e alle ricerche da fare, nei suoi podcast ha parlato di giochi come Alan Wake, Silent Hill, The Last of Us, Tomb Raider, Assassin Creed, Disco Elysium, Alien Isolation, Mass Effect, Kingdom Come Deliverance, Dark Souls, Jedi: Fallen Order, Cyberpunk 2077, The Witcher, World of Warcraft, Bioshock, No Man’s Sky e Deadly Premotion, attenzione però come detto sopra, oltre che parlarti dei videogiochi in se ti parla anche di come la casa produttrice è nata e di come sono arrivati a fare quel videogioco.

Personalmente, le puntate che mi sono rimaste più impresse, sono la storia di Silent Hill e del Team Silent, che già un po’ conoscevo, grazie al mio amico, Derekfearhornist (Dario Lucchi, grandissimo conoscitore della saga di Silent Hill) e grazie ad Andrea ne ho saputo ancora di più e le storie che ci sono dietro Alan Wake e Bioshock che sono pazzesche; diciamo che prima di sentire “Storie di Videogame”, non immaginavo che dietro ad un gioco, potesse esserci così tanta storia e non parlo di storia o di trama del gioco, ma proprio di tutto ciò che c’è dietro e devo ringraziare Andrea, per avermi fatto conoscere le nuove sfaccettature di questo mondo.

Un consiglio che vi do e di andarvi a vedere il video, che trovate sul mio canale Youtube, dove abbiamo parlato di tantissime cose e dove scoprirete qualcosa di più, della persona dietro alla voce che sentite nei podcast di “Storie di Videogame“, Andrea Porta.

Vi lascio i suoi link:

https://linktr.ee/storiedivideogame

Ora la palla passa a voi, fatemi sapere sui miei social se anche voi ascoltate podcast e se avete altri, podcaster da consigliarmi come al solito i miei link:

https://www.youtube.com/c/VanhellsingTV

https://www.facebook.com/VanHellsingtv-453780681648146

https://www.instagram.com/vanhellsing/

https://www.twitch.tv/vanhellsingtv

Al Torino Comics esplode la magia dei Fumettisti e Cosplayer

Il Torino Comics, non è stato solo una fiera di avvenimenti, ma anche un posto dove tantissimi fumettisti, scuole di fumetto e Cosplay, si sono riuniti per trasmettere la loro passione, a tutti coloro che volevano guardarli, ascoltarli e apprendere da loro.

A livello di scuole, ci è capitato di parlare con dei ragazzi della Scuola del Fumetto di Milano, che ci hanno raccontato come funziona un po’ la loro scuola, ci hanno mostrato sia lavori degli insegnanti, che dei ragazzi, a parer mio fantastici di cui vi lascio sotto delle foto. Fin da piccolo un mio sogno nel cassetto, sarebbe stato diventare un fumettista, in quanto ho sempre avuto uno spiccato occhio per il disegno, anche se adesso faccio altro per vivere, trovo molto interessante e istruttiva questa scuola in quanto, ti può formare e mostrarti come poter far diventare un lavoro questa passione, ma attenzione non si parla solo di disegno, ma anche di come creare un giocattolo, un gioco da tavolo, animazioni, sceneggiature, sculture, fotografie, videogame, Filmmaking e tanto altro ancora, per questo vi consiglio di andare sul loro sito per poter vedere, se interessati, l’obbiettivo di formazione che si avvicina di più alla vostra passione.

Per informazioni su questa scuola vi lascio i loro link, vi ricordo che le sedi sono a Milano, Verona e Palermo:

https://www.scuoladelfumetto.com

email: info@scuoladelfumetto.com

Un’altra scuola molto interessante è La Scuola di Manga che ha sedi dal Piemonte all’Abruzzo, anche qua si possono fare lezioni sia in sede che online, cosa interessante sono i corsi anche per i bambini dai 9 ai 12 anni, un consiglio che vi do è di andare a vedere entrambi i siti così da farvi un’idea e se abitate in queste città almeno sapete chi contattare se amate i manga e volete scoprire tutto su di essi.

https://www.scuoladimanga.it

https://www.scuoladifumetto.info/index.html

email: scuoladimanga@gmail.com

L’ultima scuola che abbiamo visto è stata la Scuola Internazionale di Comics, fondata da Dino Caterini, eclettico disegnatore, che nel corso degli anni, ha fatto si che i corsi potessero spaziare a 360°, dalle arti figurative, grafiche, digitali e letterarie. La scuola ha varie sedi in tutta Italia sia al Nord che al Sud, naturalmente al Torino Comics, abbiamo potuto vedere in azione quella con sede in Torino, anche qua se siete interessati a tutto ciò che concerne, il mondo dei media, il fumetto e tutte le sue forme dal digital al cartaceo, la scrittura, web design, videogame, ecc., (degno di nota, anche tantissimi corsi per bambini), potete fare un salto sul loro sito e scoprirne di più sulla loro scuola.

https://scuolacomics.com/home/

Oltre a queste scuole abbiamo visto all’opera tantissimi disegnatori di cui vi lascio le foto qua sotto:

 

 

Ci ha molto incuriosito anche un fumetto, (ideato da Fulvio Nebbia e Alberto Puliafito, sceneggiatura di Fulvio Nebbia, disegni e colori di Cleo Bissong, immagine di copertina di Daniel Cuello, Editore Slow News) di nome Entangled, una grafic novel Fantascientifica, che affronta temi come le pandemie, la crisi climatica e che tratta il tema dello spaziotempo, che vede come protagonisti cinque adolescenti (più un robot sentimentale), che cercano di cambiare il futuro e si scontrano con il mondo degli adulti, incapace di comprenderli.

Abbiamo avuto il piacere di conoscere la disegnatrice, Cleo Bissong, una ragazza molto simpatica, che ci ha parlato del fumetto con molta passione, sicuramente sono molto curioso di recuperarlo, vi lascio inoltre qualche link utile e le foto fatte:

https://www.slow-news.com/entangled-fumetto-landing-page/

In uno degli stand, abbiamo incontrato il grandissimo “Bigio” Luigi Cecchi, autore di Drizzit, The Author, Fantasy Enders e tante altre, che stava disegnando e firmando alcuni dei suoi lavori. Dovete sapere che lo conobbi qualche anno fa a Lucca e per quanto mi riguarda è un mito (infatti ho tutti i giochi di carte da tavolo usciti di Drizzit che gioco abitualmente con gli amici e parenti) e subito mi sono detto vediamo se qualche stand vende per caso uno dei libri Gdr su Drizzit, purtroppo nessuno li vendeva, però vendevano un nuovo libro di Bigio, il suo primo libro games di nome Makhtum- Il Risveglio, subito incuriosito lo compro e gli è lo porto da far firmare e lui gentilissimo si è fatto quattro chiacchere con noi e mi ha firmato e disegnato il suo libro, Bigio è sempre un’autore/disegnato/master grandissimo, vi consiglio, in primis i suoi fumetti che sono divertentissimi poi i suoi manuali di gioco di ruolo, i suoi libri e anche il suo gioco di carte su Drizzit, un Must, che non potrà mai mancare da giocare con gli amici.

Oltre a ciò di cui vi ho parlato, ci sono state tantissimi persone, sia Cosplayer che non, non solo ragazzi, ma gente di tutte le età che hanno sfilato, hanno fatto compere e si sono divertite, sia sul palco del Torino Comics, cantando, sia semplicemente essendo nella folla, a fare fotografie con chi le riconoscevano.

Ed ecco a voi la carrellata di foto di alcuni Cosplayer:

Naturalmente, girando abbiamo parlato con un bel po’ di persone e chiedo venia se non le menzioniamo tutte, ma sarebbe complicato, però questo Torino Comics sotto tutti i punti di vista è stato veramente spumeggiante, sicuramente un mondo che una/due volte all’anno per chi è appassionato come me e molti altri, è da visitare e da seguire.

Vi ricordo sempre, che la maggior parte delle foto che avete visto, sono di Anthony Andronaco il mio collega di Areamediapress.

Come al solito ora la palla passa a voi fatemi sapere che ne pensante sui miei social e se attendente con trepidazione il Xmas Comics & Games di Torino come me e ora un po’ di link utili:

https://www.youtube.com/c/VanhellsingTV

https://www.facebook.com/VanHellsingtv-453780681648146

https://www.instagram.com/vanhellsing/

https://www.twitch.tv/vanhellsingtv

 

“Le Ultime Ore” il nuovo romanzo della scrittrice Vanessa Marini

È disponibile in libreria e negli store digitali “Le Ultime Ore”, il nuovo romanzo della scrittrice toscana Vanessa Marinipubblicato da CTL Editore.

A proposito del libro l’autrice commenta: «“Le ultime ore” è un romanzo che intreccia la storia personale della protagonista, una bambina russa adottata da una famiglia romana, con la Storia quella con la S maiuscola, dal disastro nucleare di Chernobyl alla recente Pandemia. È una storia a tratti lieve e romantica e in altri passaggi drammatica e violenta. Penso però che non ci siano passaggi a vuoto, ogni parola ha un senso, uno scopo nella riflessione e un ruolo nella storia. In realtà io scrivo storie di donne con la speranza che a leggerle non siano solo le donne perché il mio scopo, oltre che ludico, è divulgativo quindi di sensibilizzare tutti ai vari aspetti della violenza di genere per contribuire a riconoscerla, combatterla e debellarla.  Il mio interesse quasi maniacale per la cronaca consente ai miei romanzi di raccontare storie di fantasia che abbiano una forte caratteristica di attualità e verosimiglianza tanto da favorire l’immedesimazione del lettore. Ed è infatti proprio questo il riscontro più comune che ho da parte dei miei lettori, soprattutto donne in verità, il ritrovarsi in parti della trama, delle emozioni, dei pensieri raccontati nel libro. Penso che il romanzo piuttosto che il saggio, sia una chiave fantastica per giungere ad un pubblico più ampio e meno qualificato, trattando argomenti complessi come la violenza contro le donne che hanno risvolti legali, pedagogici e sociologici che vanno oltre l’ambito delle più intime emozioni personali».

Sinossi

La narrazione inizia da un evento drammatico e violento. Si tratta dello stupro di gruppo di Anita dopo il quale si apre l’indagine del Commissario Carta per scovare il colpevole. Durante l’indagine facciamo la conoscenza dei vari protagonisti della storia, che si raccontano attraverso dei flashback. Veniamo così catapultati nel passato dove tutto è iniziato. Siamo nell’aprile del 1986 a Pripyat, in Ucraina. Anita ha 4 anni e abita, con la sorella gemella e i genitori, a due km dalla Centrale nucleare di Chernobyl. È la sera dell’incidente nucleare più grave della storia.

Biografia

Vanessa Marini nasce a Livorno il 18 agosto 1969. Ha frequentato l’I.T.C. Calamandrei di Livorno.

Lavora in Banca Monte dei Paschi di Siena dal 1992 e attualmente vive a Rosignano Solvay con la sua famiglia. L’autrice esordisce nel 2016 con il primo dei libri che compongono la sua collana intitolata “LE DONNE SONO FARFALLE, NON FORMICHE”, dedicata al mondo delle donne e alla violenza di genere. La collana ha ricevuto il “Premio per la legalità”, a Giuliano Edizione 2017.

Sono stati pubblicati LA LAMA INVISIBILE, LA RAGAZZA CHE DIPINGEVA SUI MURI, IO MI SALVO DA SOLA, MURI DI CRISTALLO, SWICH-OFF, VITTIMA COLLATERALE, SPIAGGE BIANCHE.

“Ivana davanti al mare” (Morellini Editore) il nuovo romanzo di Veronika Simoniti, disponibile in libreria e negli store digitali

 

 

È disponibile in libreria e negli store digitali “Ivana davanti al mare” il romanzo dell’autrice slovena Veronika Simoniti (traduttrice di Andrea Camilleri in Slovenia), edito da Morellini Editore. Il libro campione d’incassi in Slovenia e già tradotto in diverse lingue, racconta un periodo drammatico della storia europea, in quel crocevia di popoli rappresentato da Istria ed ex Jugoslavia. Una vicenda tra Trieste e la Slovenia che conduce il lettore in una delle vicende più dolorose della nostra recente storia.

 

 

«L’uscita del mio romanzo “Ivana davanti al mare” in traduzione italiana per me è una doppia festa: non solo perché l’opera sta per cominciare una sua nuova vita in un’altra lingua, ma perché parla anche del passato dei luoghi dove storicamente s’intrecciano due culture, quella slovena e quella italiana, che mi sono – anche per ragioni intime – più vicine e mi stanno più a cuore. Sono contentissima che adesso anche i lettori italiani potranno leggere la storia di Ivana e sul destino del bambino nel suo pancione, il mistero che cerca di risolvere la nipote molti anni dopo la morte della nonna. – commenta la scrittrice – Sono felice che dopo molti altri Paesi il romanzo sia uscito anche in Italia, terra che amo profondamente. Il procedere della donna che sta al centro di questa storia rappresenta sia il cammino di tutte le donne europee, sia la viva rievocazione della traumatica Storia del Novecento, ma anche la ricerca della propria identità da parte di ognuno di noi».

 

Sinossi

La nipote di una anziana donna slovena, morta da poco, torna da Parigi per svuotare la casa di sua nonna Ivana, quando trova una foto di lei, visibilmente incinta, che stringe fra le braccia una bambina: “Ma come” si chiede, “non era figlia unica mamma?”. La donna si mette alla ricerca del significato di quell’immagine, stridente come un bianco e nero privo di grigio. Una fotografia che il Secondo conflitto mondiale sembra aver lasciato proprio perché fosse lei a scoprirlo. “Ivana davanti al mare” racconta un periodo drammatico della storia europea, in quel crocevia di popoli rappresentato da Istria ed ex Jugoslavia. Una vicenda tra Trieste e la Slovenia che conduce il lettore in una delle vicende più dolorose della nostra recente storia.

 

Biografia

Veronika Simoniti – (Lubiana 1967) è laureata in lingue e letterature romanze. Ha lavorato per vari anni come traduttrice freelance e lettrice di lingua italiana. In campo letterario ha esordito dapprima come autrice di fiabe per Radio Slovenia e in seguito con il racconto Metuljev zaliv (La baia della farfalla), con cui ha vinto il primo premio al concorso bandito dalla rivista “Literatura”. Da allora ha continuato a scrivere sia per la radio che per varie riviste letterarie. Ha vinto premi o ricevuto segnalazioni anche per altri singoli racconti. Nel 2005 l’editore Lud Literatura ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti brevi, Zasukane štorije (Storie contorte), segnalata dal Premio Esordio del 2005 e due volte inclusa tra i finalisti del Premio per la migliore raccolta di prose brevi Fabula 2006 e Fabula 2007. Nel 2011 ha pubblicato la sua seconda raccolta di racconti brevi, Hudičev jezik (La lingua del diavolo). I suoi racconti sono stati tradotti in quindici lingue straniere e figurano in antologie in lingue straniere (tra le quali la Best European fiction 2016). Nel 2014 è uscito il suo primo romanzo Kameno seme (Il seme di pietra) presso l’editrice Litera ed è stato segnalato, nel 2015, dal Premio Kresnik per il migliore romanzo dell’anno. Nel 2018 sono uscite due raccolte di racconti scelti tradotti: Teufelssprache (Litterae Slovenicae) in tedesco e Mere Chances (Dalkey Archive Press) in inglese. Nel 2019 ha pubblicato, per i tipi della casa editrice Cankarjeva založba, il suo secondo romanzo Ivana pred morjem (Ivana davanti al mare) che è stato segnalato dal Premio Modra ptica per il miglior manoscritto e ristampato lo stesso anno. È stato segnalato, inoltre, dal premio Kritiško Sito dell’Associazione dei critici letterari sloveni nel 2020, e ha vinto, nello stesso anno, il Premio Kresnik per il miglior romanzo dell’anno. È del 2019 anche Fugato, segnalato nel 2020 dal Premio Novo Mesto per la migliore raccolta di racconti brevi.

 

La Liguria del Ponente. Itinerari tra terra e mare, il libro di Enzo Ferrari

La Liguria del Ponente. Itinerari tra terra e mare

Autore: Enzo Ferrari

Editore: Ali&No – Perugia

Se tutta la Liguria vive a contatto con il mare, quasi appoggiandosi sull’acqua, il Ponente,
dalla periferia di Genova al confine con la Francia, per conformazione, caratteristiche e
tradizioni, rivela ancor più lo speciale connubio tra terra e mare.

La costa, carica della fatica degli uomini e avida d’azzurro, intervalla spiagge, piccoli paesi,
gradini terrazzati e colline, fari e ville circondate dal verde, a città capoluogo e località
celebrate dal turismo. E poi ci sono i molti borghi dell’entroterra pronti a svelarci altra arte e storia.

La guida “La Liguria del Ponente” di Enzo Ferrari è un invito a scoprire questa parte della
Liguria, da Arenzano a Ventimiglia, con deviazioni, quindi, anche verso alcune località
dell’entroterra, nel rispetto dei segni architettonici, naturali e monumentali, e delle
esperienze di chi nei secoli ha costruito il territorio.

Il libro è soprattutto dedicato a un turismo lento, a chi vuole vivere momenti all’aria aperta
in compagnia dei profumi e dei colori della macchia mediterranea, alla ricerca delle bellezze
e della storia.

In cinque itinerari si incontrano chiese e palazzi, piste ciclabili, personaggi e leggende, ma
altresì i vari Presidi Slow Food, specialità gastronomiche, fiere e feste popolari.
La guida, arricchita dai disegni dei luoghi, dei monumenti e delle bellezze naturali
raccontate, ci rappresenta le molte contaminazioni culturali che questa magica terra ha
accolto e talvolta subito nei secoli.

“La Liguria del Ponente. Itinerari tra terra e mare” di Enzo Ferrari: una lettura per
conoscere il Ponente, con passione, lentezza, dolcezza

“Ivana davanti al mare” (Morellini Editore) il nuovo romanzo di Veronika Simoniti, disponibile in libreria e negli store digitali

È disponibile in libreria e negli store digitali “Ivana davanti al mare” il romanzo dell’autrice slovena Veronika Simoniti (traduttrice di Andrea Camilleri in Slovenia), edito da Morellini Editore. Il libro campione d’incassi in Slovenia e già tradotto in diverse lingue, racconta un periodo drammatico della storia europea, in quel crocevia di popoli rappresentato da Istria ed ex Jugoslavia. Una vicenda tra Trieste e la Slovenia che conduce il lettore in una delle vicende più dolorose della nostra recente storia.

«L’uscita del mio romanzo “Ivana davanti al mare” in traduzione italiana per me è una doppia festa: non solo perché l’opera sta per cominciare una sua nuova vita in un’altra lingua, ma perché parla anche del passato dei luoghi dove storicamente s’intrecciano due culture, quella slovena e quella italiana, che mi sono – anche per ragioni intime – più vicine e mi stanno più a cuore. Sono contentissima che adesso anche i lettori italiani potranno leggere la storia di Ivana e sul destino del bambino nel suo pancione, il mistero che cerca di risolvere la nipote molti anni dopo la morte della nonna. – commenta la scrittrice – Sono felice che dopo molti altri Paesi il romanzo sia uscito anche in Italia, terra che amo profondamente. Il procedere della donna che sta al centro di questa storia rappresenta sia il cammino di tutte le donne europee, sia la viva rievocazione della traumatica Storia del Novecento, ma anche la ricerca della propria identità da parte di ognuno di noi».

Sinossi

La nipote di una anziana donna slovena, morta da poco, torna da Parigi per svuotare la casa di sua nonna Ivana, quando trova una foto di lei, visibilmente incinta, che stringe fra le braccia una bambina: “Ma come” si chiede, “non era figlia unica mamma?”. La donna si mette alla ricerca del significato di quell’immagine, stridente come un bianco e nero privo di grigio. Una fotografia che il Secondo conflitto mondiale sembra aver lasciato proprio perché fosse lei a scoprirlo. “Ivana davanti al mare” racconta un periodo drammatico della storia europea, in quel crocevia di popoli rappresentato da Istria ed ex Jugoslavia. Una vicenda tra Trieste e la Slovenia che conduce il lettore in una delle vicende più dolorose della nostra recente storia.

Biografia

Veronika Simoniti – (Lubiana 1967) è laureata in lingue e letterature romanze. Ha lavorato per vari anni come traduttrice freelance e lettrice di lingua italiana. In campo letterario ha esordito dapprima come autrice di fiabe per Radio Slovenia e in seguito con il racconto Metuljev zaliv (La baia della farfalla), con cui ha vinto il primo premio al concorso bandito dalla rivista “Literatura”. Da allora ha continuato a scrivere sia per la radio che per varie riviste letterarie. Ha vinto premi o ricevuto segnalazioni anche per altri singoli racconti. Nel 2005 l’editore Lud Literatura ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti brevi, Zasukane štorije (Storie contorte), segnalata dal Premio Esordio del 2005 e due volte inclusa tra i finalisti del Premio per la migliore raccolta di prose brevi Fabula 2006 e Fabula 2007. Nel 2011 ha pubblicato la sua seconda raccolta di racconti brevi, Hudičev jezik (La lingua del diavolo). I suoi racconti sono stati tradotti in quindici lingue straniere e figurano in antologie in lingue straniere (tra le quali la Best European fiction 2016). Nel 2014 è uscito il suo primo romanzo Kameno seme (Il seme di pietra) presso l’editrice Litera ed è stato segnalato, nel 2015, dal Premio Kresnik per il migliore romanzo dell’anno. Nel 2018 sono uscite due raccolte di racconti scelti tradotti: Teufelssprache (Litterae Slovenicae) in tedesco e Mere Chances (Dalkey Archive Press) in inglese. Nel 2019 ha pubblicato, per i tipi della casa editrice Cankarjeva založba, il suo secondo romanzo Ivana pred morjem (Ivana davanti al mare) che è stato segnalato dal Premio Modra ptica per il miglior manoscritto e ristampato lo stesso anno. È stato segnalato, inoltre, dal premio Kritiško Sito dell’Associazione dei critici letterari sloveni nel 2020, e ha vinto, nello stesso anno, il Premio Kresnik per il miglior romanzo dell’anno. È del 2019 anche Fugato, segnalato nel 2020 dal Premio Novo Mesto per la migliore raccolta di racconti brevi.

Baz “Con le infradito in discesa”, il libro dell’estate

Simpatico, testardo, esuberante: Marco è uno speaker radiofonico di successo, allergico alla monogamia, fedele solo alla sua adorata moto. Mai avrebbe immaginato che proprio lui si sarebbe innamorato. Con Margherita infatti Marco scopre di avere un cuore che però dopo 1 anno di amore folle va in mille pezzi: un inequivocabile, inaspettato tradimento. Marco decide di indagare per scoprire il segreto di Margherita. Un viaggio alla ricerca della verità che lo porterà a scoprire non solo quello che cerca, ma molto di più.

Ci racconta Marco Bazzoni: “Il romanzo parla di una storia d’amore in cui, come più o meno in tutte, subentrano dubbi e gelosie che prendono forma di giallo. Il tutto condito dalla mia visione ironica della vita, che non può mancare. Sotto l’ombrellone si leggerà benissimo: il titolo non mente“.

BAZ, divenuto celebre per i suoi personaggi di “BAZ il lettore multimediale” e il cantante autoriferito “Gianni Cyano“, oggi conduce “Tutti pazzi per RDS” insieme a Rossella Brescia e Ciccio Valenti e ha appena concluso il tour del musical “Sette spose per sette fratelli” di cui è protagonista con Diana Del Bufalo, per la regia di Luciano Cannito e la direzione musicale di Peppe Vessicchio, tour che visto il successo ottenuto ripartirà da ottobre nei migliori teatri italiani.

BAZ sui social:
IG: https://www.instagram.com/baz_marcobazzoni/
FB: https://www.facebook.com/BAZmarcobazzoni
TIKTOK: @bazmarcobazzoni

“Con le infradito in discesa” su AMAZON:
https://www.amazon.it/infradito-discesa-Marco-Bazzoni/dp/8891833525/

Stefano Senardi inaugura il 30 giugno a Diano Marina “Un mare di pagine 2022”

Un tuffo nel divertimento letterario è quanto proporrà a Diano Marina la rassegna “Un mare di pagine” a partire da giovedì 30 giugno. La rassegna culturale ideata da Loredana Este qualche anno fa – e alla quale continua amichevolmente a collaborare – e promossa dall’assessorato alla cultura con la direzione artistica di Marco Vallarino torna in scena dopo il successo del 2021 con una nuova serie di incontri serali con scrittori e scrittrici di successo nel centro cittadino. La manifestazione gratuita offrirà fino a settembre a turisti e residenti occasioni di svago e di approfondimento di temi di interesse e attualità.

«“Un mare di pagine” è diventato ormai un appuntamento di successo fisso del calendario delle serate estive dianesi» dice l’assessore alla cultura Sabrina Messico. «Quest’anno ci proporrà un tuffo nella letteratura locale e nazionale, con autori e generi letterari che spaziano dal giallo allo storico, dalla biografia allo sport passando per il fumetto. Avremo l’occasione di ascoltare la voce di scrittori di fama nazionale e l’orgoglio di ospitare voci locali che sono riuscite con le loro opere a conquistare un vasto pubblico oltre i nostri confini. Una rassegna quindi da assaporare nel nostro centro cittadino, organizzata con cura grazie all’esperienza di Marco Vallarino, che ringrazio a nome dell’Amministrazione.»

Il primo appuntamento previsto per il 30 giugno avrà un protagonista d’eccezione. Stefano Senardi, acclamato dirigente discografico e oggi anche organizzatore di eventi musicali, autore e curatore televisivo, presenterà alle 21 in piazza Martiri della Libertà il libro su Franco Battiato “L’alba dentro l’imbrunire” scritto per Rizzoli Lizard insieme a Francesco Messina.

Nell’occasione Senardi ripercorrerà – con l’ausilio di una proiezione di foto e video – la lunga carriera nel mondo della discografia, iniziata alla fine degli anni ’70 in CGD grazie a un ritaglio di giornale e proseguita in WEA, PolyGram, Nun, Fandango.

Lou Reed, Madonna, Tracy Chapman, Jovanotti, i Pooh, i Litfiba, Pino Daniele, Gianna Nannini sono alcuni dei grandi artisti con cui l’imperiese ha lavorato, oltre a Battiato, che Senardi riportò al successo in PolyGram e al quale è stato sempre legato da un’amicizia profonda.

La serata sarà vivacizzata dalle letture dell’attore Roberto Guidarini, che presta alla manifestazione la sua amichevole partecipazione. Sarà presente per la vendita del libro la libreria Mondadori di via Genala. Ingresso libero, gradita la prenotazione per il posto a sedere al 331 9968852.

“Un mare di pagine” proseguirà giovedì 7 luglio con la serata dedicata, sempre alle 21 in piazza Martiri, a Laura Guglielmi. La scrittrice e giornalista sanremese, da tempo residente a Genova, porterà a Diano Marina il romanzo “Lady Constance Lloyd” (ed. Morellini), biografia della donna che fu la moglie di Oscar Wilde, oltre che un’intellettuale di spicco della fine del XIX secolo, e visse anche in Liguria.

Giovedì 14 luglio la rassegna offrirà, alle 21 in corso Roma, una serata dedicata a Diabolik e Eva Kant. I celebri personaggi a fumetti sono diventati nel 2021 protagonisti di un film successo, dal quale Andrea Carlo Cappi ha tratto per Mondadori il romanzo che presenterà a Diano Marina. Una storia d’azione e intrigo che narra il primo incontro tra i due maghi del crimine e quindi l’inizio della loro storia d’amore.

Venerdì 22 luglio alle 21 in piazza Martiri sarà Lorenzo Beccati a offrire un tuffo nel divertimento letterario con il suo romanzo storico “Uno di meno” (ed. Oligo). L’apprezzato scrittore alassino, autore di “Striscia la Notizia”, racconterà le intrepide gesta di un sicario che opera al servizio del doge nella Genova del XVII secolo. Una città in cui niente è come sembra e la morte è sempre dentro l’angolo, in una una storia avvincente, imprevedibile, capace di offrire “brividi a prova d’estate”.

Giovedì 4 agosto alle 21 in via Genala zona IAT tornerà a “Un mare di pagine” lo scrittore milanese Luca Crovi, già applaudito dal pubblico dianese nel 2021. L’autore meneghino è presente quest’anno in libreria con “Il gigante e la Madonnina” (ed. Rizzoli), giallo storico ambientato nella Milano degli anni ’20 e ’30, nel quale il commissario De Vincenzi indagando su una misteriosa serie di suicidi finirà per incontrare il gigantesco pugile Primo Carnera, “la montagna che cammina”.

Dopo la pausa ferragostana, la rassegna tornerà il 25 agosto alle 21 in piazza Martiri per la presentazione del libro di Fulvio Damele e Luca Amoretti “Coccodrilli, reti e cucchiai – La doppia vita delle parole del calcio”, pubblicato dalla casa editrice Lab DFG e dedicato ai termini resi popolari, per quanto bizzarri, dalle cronache letterarie e radiofoniche dello sport più amato al mondo.

Giovedì primo settembre alle 21 in via Genala zona IAT saranno invece Laura Amoretti, Donatella Alfonso, Raffaella Ranise a presentare “La ragazza dal fiocco rosso” (ed. Fusta/Isrecim), diario di Maria Musso, poetessa dianese che nel 1944, a vent’anni, fu deportata nel campo di concentramento di Ravensbruck.

Infine, giovedì 8 settembre, l’evento conclusivo dell’edizione 2022 di “Un mare di pagine”, alle 21 in via Genala zona IAT, sarà dedicato al nuovo libro di don Gabriele Maria Corini, “Genitori imbarazzanti”, nel quale il sacerdote analizza le figure genitoriali nel Libro dei Giudici. Il libro pubblicato da Chirico si apre con la prefazione del vescovo Guglielmo Borghetti e presenta un itinerario biblico sulla questione della genitorialità.

Calendario della rassegna

  • 30 giugno, piazza Martiri: Stefano Senardi, “L’alba dentro l’imbrunire” (Rizzoli Lizard)
  • 7 luglio, piazza Martiri: Laura Guglielmi, “Lady Constance Lloyd” (Morellini)
  • 14 luglio, corso Roma: Andrea Carlo Cappi, “Diabolik il romanzo” (Mondadori)
  • 22 luglio, piazza Martiri: Lorenzo Beccati, “Uno di noi” (Oligo)
  • 4 agosto, via Genala zona IAT: Luca Crovi, “Il gigante e la Madonnina” (Rizzoli)
  • 25 agosto, piazza Martiri: Fulvio Damele e Luca Amoretti, “Coccodrilli, reti e cucchiai” (Lab DFG)
  • 1 settembre, via Genala zona IAT: Laura Amoretti, “La ragazza dal fiocco rosso” (Fusta)
  • 8 settembre, via Genala zona IAT: Gabriele Maria Corini, “Genitori imbarazzanti” (Chirico)

 

“Le Negazioni” (Emersioni) il nuovo romanzo dello scrittore Marco Gottardi

È disponibile in libreria e negli store digitali “Le Negazioni”, il nuovo romanzo dello scrittore Marco Gottardi, pubblicato da Emersioni.

 

“Questo romanzo costituisce, prima di tutto, l’accettazione e il compimento di una sfida stilistica, da sempre al centro della mia ricerca narrativa, e al contempo la realizzazione di un’idea di teoria letteraria (legata al concetto di negazione) declinata nella più piena, intima e profonda concretizzazione del progetto di storia, di fictio narrativa, di trama gravida di valori”, commenta lo scrittore.

 

Sinossi

Valter, docente di letterature comparate all’università Sorbonne Nouvelle-Paris 3, torna a casa per la morte del padre. Manca da sedici anni, da quando ha lasciato la vecchia casa ai piedi delle colline trevigiane, dopo aver litigato con l’unico genitore rimastogli ed essersene andato sbattendo la porta, senza più mantenere alcun contatto con suo padre. Torna soltanto per il funerale e per vendere la casa, ma questo suo ritorno lo costringe a fare i conti con il passato, con quello sconosciuto degli ultimi sedici anni e con quello che lo ha preceduto, un passato fatto di silenzi e affetti perduti, di reticenze e misteri.

Le negazioni sono un libro sull’abbandono e sulla possibilità di porvi rimedio, è la storia di un quarantenne che lentamente si riappropria di un tempo smarrito, sospeso, i cui fili invisibili, per quanto sottili, possono ancora intrecciare presente e futuro, nonostante il tempo abbia cambiato molte cose, compreso lo stesso Valter. Ma nulla, se non la morte, è irrevocabile. Le negazioni, allora, raccontano anche questo: la redenzione di un uomo che a poco a poco riconosce le proprie colpe e se ne libera, ritrovando vecchi affetti e scoprendo nuovi legami, imparando in fondo a riconoscere se stesso.

La negazione, inoltre, si pone quale risorsa stilistica egemone e cifra distintiva del romanzo tutto, tracciando questo itinerario di redenzione come una sorta di correlativo oggettivo dello stato d’animo del protagonista, fino al ribaltamento di segno finale, in cui la negazione cede il passo alle tre affermazioni che concludono il libro.

Scritto interamente in prima persona al presente, il romanzo abbatte le distanze tra scrittore e lettore, consentendo a quest’ultimo (attraverso una prosa vivida e risoluta nella quale sono evidenti i modelli di Faulkner e Onetti) di identificarsi in Valter, nella sua storia, nel valore di un ritorno a casa che è in ultima istanza la costruzione di un perdono.

 

Guarda qui il book trailer del romanzo “Le Negazioni”

https://youtu.be/kPdeJgekLkg

 

 

Biografia

Marco Gottardi (poeta, scrittore, giornalista e critico letterario, attualmente caporedattore presso Edizioni Chartesia di Treviso) nasce a Montebelluna (TV), il 12 ottobre 1978. Esordisce nel luglio del 2002 con la raccolta di poesie Scritti Novelli. Comincia a partecipare a qualche concorso letterario e nel 2003 è finalista alla nona edizione del premio internazionale “Jacques Prevèrt”, ottavo al concorso letterario internazionale “Angelo Maria Mastromattei” e quarto alla sedicesima e diciassettesima edizione del concorso “Una poesia per Pamparato” (2003 e 2004). Nel luglio del 2003 pubblica con la Montedit di Milano il suo secondo libro di poesie Perdutamente Riversi, che viene recensito in diverse riviste letterarie italiane. È di nuovo finalista alla dodicesima edizione del premio letterario “Il club degli autori” 2005/2006 e, nel marzo del 2005 esce, sempre a cura della Montedit, Incanti e Cadute, sua terza raccolta in versi.

Nel 2008 è finalista alla decima edizione dell’importante “Premio de Palchi/Raiziss” e, nello stesso anno, terzo classificato al “Concorso di poesia Colfosco”, concorso che vince l’anno successivo.

Nel febbraio 2007 si laurea col massimo dei voti e la lode in Lettere all’università Ca’ Foscari di Venezia, conseguendo nel 2009, con medesima votazione, la specializzazione in Filologia e Letteratura Italiana Medievale e Umanistica. Dal 2003 al 2013 è critico letterario, recensore e redattore culturale per il periodico Marcaaperta, e nello stesso periodo collabora anche con altre riviste culturali come Il Cortese Servabo. Nel 2008 è segretario dell’associazione culturale “Il sogno di Polifilo”. Nel 2012 fonda il movimento artistico-letterario dei Folli, scrivendo il manifesto ed esercitando il ruolo di teorico del movimento stesso; sempre nel 2012 esce per le cure di Sismondi Editore il canzoniere Liber Salutis. Nel 2014, con la silloge Te Deum (al momento  inedita) è finalista al “Concorso di poesia religiosa San Francesco”, concorso nel quale l’anno seguente conquista la Menzione d’Onore; nel 2015 si distingue anche al “Concorso internazionale di poesia Camellia Rubra Città di Montebelluna”, dove si aggiudica il Premio speciale Città di Montebelluna, e al prestigioso “Concorso nazionale di poesia e narrativa Guido Gozzano”, in cui risulta finalista con la raccolta I frantumi del niente (ancora inedita).

Nel luglio del 2016 esce per De Bastiani Vini e cicchetti. Guida alle osterie della Marca Trevigiana, una geografia sentimentale del buon bere che racconta i migliori templi di Bacco.

A gennaio 2017 esce il suo primo romanzo, Il curioso caso del signor G (Bibliotheka Edizioni) e a gennaio del 2019 Testamento (CSA Editrice), il suo secondo romanzo. Le negazioni, pubblicato a gennaio del 2022 da Emersioni di Roma (ex collana Castelvecchi, ora casa editrice diretta dallo scrittore Michele Caccamo e parte del Gruppo Lit Edizioni), è il suo terzo romanzo.

Per Edizioni Chartesia di Treviso ha scritto tutti i testi della guida Vini e cantine d’Italia (collana Delibo) dal 2015 al 2019, i testi dei libri su VicenzaParma Padova (collana Grand Tour) e, nel 2021, l’intero commento introduttivo ai cento canti dell’edizione illustrata della Divina Commedia (collana Epica).

Attualmente lavora al suo quarto romanzo.