Storie inedite, “L’Anello di Bindi” il nuovo libro scritto dal giornalista Ferdinando Molteni con la prefazione di Paolo Rumi

S’intitola “L’Anello di Bindi” il libro scritto dal giornalista Ferdinando Molteni con la prefazione di Paolo Rumi.

Ecco la descrizione

Il 1961 di Umberto Bindi e il 2010 di Tiziano Ferro rappresentano, pur nelle loro differenze, due spartiacque. La “confessione” del grande artista spiazza tutti. Ecco, dunque, imporsi da un lato l’indifferenza al fenomeno mondiale gay, dall’altro il gioco, la moda. C’è un prima e un dopo. E tanto in mezzo. Non tutto ciò che è accaduto nella lunga strada dell’emancipazione omosessuale, accompagnata dalle canzoni, è coerente, bello, convincente. Ma tant’è, almeno in Italia, e questo libro ne ripercorre la storia. Umberto Bindi fu crocifisso a Sanremo e, a quella croce, è rimasto appeso per anni, fino alla morte. Oggi Sanremo ospita decine di artisti che con l’estetica gay giocano, talvolta in modo parodistico e, senza neppure rendersene conto, sbeffeggiano e umiliano quanti hanno lottato perché le loro paillettes fossero bene accette sul palcoscenico più reazionario e retrivo d’Italia. Qui troviamo innumerevoli canzoni che a vario titolo – anche attraverso l’ironia –sono legate al tema dell’omosessualità, interpretate da artisti che nei loro diversi approcci hanno raccontato questo mondo. Ivan Cattaneo, Gian Pieretti, Alfredo Cohen, Gianna Nannini, nonché gli imperscrutabili Renato Zero e Lucio Dalla, i dissacranti Skiantos ed Elio e Le Storie Tese:un pugno di nomi tra i molti citati, alcuni dei quali assurti a icone gay come Raffaella Carrà. Questo libro vuol essere un doveroso omaggio a Umberto Bindi.

FERDINANDO MOLTENI giornalista professionista e saggista, ha lavorato per “La Stampa”, “Il Secolo XIX”, “Il Foglio”, “Diario”e molte altre testate. Si occupa, da diversi anni, di canzone d’autore italiana. Ha tenuto e tiene seminari e conferenze in università e istituzioni italiane e internazionali come Università di Genova,New York University, Stony Brook University NY, Saint Joseph’s University in Philadelphia, University of Illinois in Urbana-Champaign, Lycée du Parc Imperial a Nice (Francia), nella Repubblica Ceca (Istituto italianodi cultura di Praga e università di Olomuc, Ceske Budejovice, Opava), e poi Svizzera, Argentina, Uruguay. Ha scritto Controsole. Fabrizio De André e Crêuza de mä (Arcana, Roma 2011), L’ultimo giorno di Luigi Tenco (Giunti, Firenze 2015), Banana Republic 1979 – Dalla, De Gregori e il tour della svolta (Vololibero, 2019).

Il libro verrà presentato in diversi incontri con l’autore e altri ospiti. Ecco quelli al momento confermati 17 giugno Bologna ore 18:00 Gallery16; 7 luglio Santa Margherita Ligure (Ge) in occasione del Premio Bindi.ù

FORMATO: 140×210
PAGINE: 216
PREZZO: € 23,00
ISBN – 978-88-32085-42-6

“Oltre lo scivolo. Beni culturali ecclesiastici: dall’accessibilità all’inclusione”, la Diocesi di Albenga-Imperia a Firenze

Si è concluso il 13 maggio scorso a Firenze il convegno nazionale “Oltre lo scivolo. Beni culturali ecclesiastici: dall’accessibilità all’inclusione” che inaugura l’edizione 2023 delle Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, in pieno svolgimento su tutto il territorio nazionale. 

La diocesi di Albenga Imperia, rappresentata da Alma Oleari, Eleonora Devecchi e Roberta Bani, era presente con il progetto Mab “Nati per conoscere” progetto educativo promosso da Museo, Archivio e Biblioteca diocesana rivolto ai ragazzi di ADSO Albenga, associazione che si occupa della qualità di vita delle persone Down in ambito sociale, abitativo e lavorativo, e ai ragazzi dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Albenga, ragazzi di origine straniera che stanno imparando la nostra lingua e cercano di integrarsi nel contesto lavorativo e culturale di Albenga e zone limitrofe. Il percorso finanziato dalla CEI vede lo svolgersi di 6 incontri per istituto culturale durante i quali i pubblici coinvolti avranno la possibilità di indagare il territorio e di fare esperienza di integrazione.

È stato molto emozionante condividere questo progetto a lungo desiderato e progettato che finalmente si sta concretizzando e che ci permette di leggere il nostro patrimonio con occhi nuovi.

Tutta l’esperienza del Convegno,condivisa con le altre diocesi, ci ha permesso di riflettere su come l’accessibilità dei luoghi di cultura sia un punto cardine della mission degli stessi. Punto al quale tendere sempre più per arrivare dalla fruizione all’inclusione.Un’esperienza di Chiesa che ci ha formati e ha aperto molte porte e idee per il futuro.

Durante le due giornate si sono alternati momenti più teorici, dove si è ampiamente parlato di accessibilità fisica, culturale, educativa, a momenti di laboratorio e di testimonianze vive e concrete a cui ispirarsi e di cui fare tesoro.

Toccare con mano percorsi di inclusione, progetti che hanno al centro la persona e il patrimonio hanno arricchito enormemente il nostro bagaglio culturale, professionale e umano.

Chiudiamo questo racconto con una frase di Paul Gabriel Weston “Siamo tutti speciali, quindi l’inclusione ci riguarda”

L’inclusione è per tutti, ognuno si deve sentire interpellato e chiamato in causa, ognuno deve sentirsi incluso.

Ora non ci resta che continuare a lavorare in questa direzione cercando di accogliere sempre nuove sfide e superando ogni barriera, fisica culturale e cognitiva.

«Il tempo», nuovo spettacolo per la rassegna teatrale «Luciana Costantino» sabato 20 maggio alle 21 al teatro Sacco di Savona

 

«Il tempo» scritto e diretto da Alberta Greco con Mirella Addario, Cinzia Parodi, Vito D’Ambrosio, Alberta Greco, Armando Di Natale, Antea Pontetilla per la scenografia di Mariagrazia Cavalli arriva sabato 20 maggio 2023 alle 21 al Teatro Sacco di Savona. Lo spettacolo è inserito nella programmazione della rassegna teatrale «Luciana Costantino».

SINOSSI

Cos’è il Tempo? Il tempo è “l’astratto” che scorre, a volte irruento e crudele come un fiume in piena, a volte lento e delicato come un soffio di vento. Il tempo è il Tempo inarrestabile. Gli corriamo accanto annaspando, con il fiato corto e il cuore in gola. Se potessimo afferrarlo lo prenderemmo a pugni perchè lui è il nemico, è il “tiranno” che ci obbliga a sostenere ritmi serrati, ci affanniamo a corrergli dietro senza quasi mai essere alla sua altezza, è l’emblema della “insensibilità”: ignora le nostre esigenze, ci schiaccia, ci scavalca senza neanche guardarci in faccia, è il “ladro”, ci porta via tutto: gli affetti, le cose e ci lascia a mani vuote.

Ma il tempo è il nostro compagno di vita, è quel qualcosa che ci segue dalla nascita fino alla morte, ci accompagna, ci osserva, non ci giudica, ci lascia agire senza intervenire, ma poi, in un modo o nell’altro, aggiusta tutto. E’ lui che scriverà il finale di ognuno di noi e soltanto quando staremo per leggere la parola FINE ci accorgeremo che il tempo non era quello che pensavamo. Non era “tiranno”, semplicemente seguiva il ritmo del sole e della luna che si alternano nel cielo, non era “insensibile”, era casuale, non era “ladro”, rispettava la regola secondo cui non c’è nulla di eterno. Il tempo non distrugge, il tempo aggiusta. Una piazza anonima di una qualunque città sarà palcoscenico dell’incontro di cinque personaggi estremamente diversi tra di loro, contrapposti per stile di vita: una ricca, un povero, due delinquenti e una donna impegnata nel sociale.

Lo spettatore, attraverso i racconti e le vicende di costoro si troverà, suo malgrado, immerso in una situazione in cui, inevitabilmente, sceglierà empaticamente uno di loro, proverà simpatia, ne condividerà i pensieri e magari le esperienze mentre sarà mal disposto verso gli altri.

Ma il tempo scorrerà per gli spettatori come per i personaggi e, al termine, tutti si troveranno a mettere in discussione la propria posizione, ad ammorbidirsi nei confronti degli altri e a ringraziare il TEMPO che ha dato loro il modo di riflettere e ha aggiustato tutto.

Il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata pertanto la prenotazione è consigliata.

INFO E PRENOTAZIONI

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EMAIL: info@teatrosacco.com

Rassegna teatrale realizzata con il contributo della Fondazione De Mari

“I manezzi pe maja ‘na figgia”, sabato 13 maggio alle 21 al teatro Sacco di Savona per la rassegna «Luciana Costantino 2023»

Arriva “I manezzi pe maja ‘na figgia”, sabato 13 maggio alle 21 al teatro Sacco di Savona, uno spettacolo in lingua genovese di N.Bacigalupo messo in scena dalla compagnia di prosa “La Torretta” per la rassegna «Luciana Costantino». I protagonisti sul palco sono  Lorenzo Morena, Simonetta Bottinelli, Alessandra Crescini, Rosalba Bruzzone, Maria Perez, Marco Ventura, Niccolò Chiapasco, Luca Pisà, Davide Villani con la regia di Lorenzo Morena, le luci di Domenico Carrara e le scene di Giulio Tassara.

 SINOSSI

Si tratta di una divertente, e forse la più popolare rappresentazione goviana che la Compagnia propone senza cadere in scontate imitazioni del comico genovese, ma cercando di esaltare la potenzialita interpretativa dei protagonisti e di tutti gli attori comprimari. La vicenda contrappone le figure di due genitori: la madre Giggia pronta a fare carte false (i cosiddetti “manessi”) per poter sposare la figlia nel modo migliore, ed ii padre, Steva, dallo spirito più pratico e realista ma succube ed accomodante ii quale si trova a dover suo malgrado subire le decisioni della moglie. Giggia e la classica figura di moglie un po’ capricciosa ed ambiziosa al punto da voler far sposare la figlia al figlio di un senatore senza tener conto che….ma lo vedrete nel corso dello spettacolo di cui senza dubbio conoscete la trama proprio perché si tratta di un testo molto popolare e conosciuto anche fuori dalla Liguria, forse grazie al fatto che attorno a tutti i personaggi gravitano situazioni imprevedibili e comiche nelle quali tutti si possono immedesimare e riconoscere.

LA COMPAGNIA

Siamo sorti nel 1980. Agli 1n1z1 la Compagnia si espresse principalmente con spettacoli in lingua tra cui: Trappola per topi, Da giovedi a giovedi, Arsenico e vecchi merletti, L’affare Kubinski. lntorno agli anni 90, visto ii crescente interesse per la prosa dialettale, la Compagnia si avventuro nel filone in vernacolo. Abbiamo portato in scena le piu note commedie del repertorio goviano e di altri autori liguri, tra cui ricordiamo: I manessi pe maja ‘na figgia; Gildo Peragallo ingegnere, Quella bonanima, Pigna secca e pigna verde, Articolo quinto, lmpresa trasporti, Sutta a chi tucca, Perlenguemmu u poe, I morti nu pagan e taxe, Vegia Savon-na; senza tuttavia trascurare i testi in lingua quali: La strana coppia, La cena dei cretini, Oscar, II penultimo scalino, Chiave per due. L’impegno e la dedizione ci hanno consentito di ottenere premi e riconoscimenti sia al gruppo sia ai singoli interpreti:

1992 Premio Torre – Bergeggi, miglior spettacolo dialettale “Perlenguemmu u poe”, miglior attore Bruno Anselmo;

1993 Premio Torre – Bergeggi, miglior spettacolo dialettale “Pignasecca e pignaverde”, miglior attore Lorenzo Morena;

1994 Rassegna Masitto – Sassello, miglior attore Sergio Traverso;

1995 Rassegna Masitto – Sassello, miglior spettacolo dialettale “I morti nu pagan e taxe”, miglior attrice Anna Despini;

1997 Rassegna Masitto – Sassello, migliore attrice Paola Rebagliati;

1998 Rassegna Masitto – Sassello, migliore attrice Paola Rebagliati, miglior attore Lorenzo Morena;

2000 Rassegna Micol – Savona, miglior attore Lorenzo Morena;

2003 Rassegna N. Sappia – Sanremo, miglior attore Lorenzo Morena;

2008 Rassegna Scenari Moderni – Cogoleto, miglior attrice Paola Rebagliati, miglior attore Lorenzo Morena;

2010 Rassegna in scena – Ceriale, miglior attrice Alessandra Crescini;

2011 Rassegna in scena – Ceriale, miglior attore Guido Chiappelli;

2012 Rassegna in scena – Ceriale, miglior spettacolo “Barbera e champagne”, citazione per Gianna Marrone;

2013 Rassegna Conad – Albissola M., miglior attore Aldo Curti;

2015 Rassegna Conad – Albissola M., miglior attore Guido Chiappelli;

2015 Rassegna Elio Rossi – Chiavari, miglior spettacolo “Gildo Peragallo, ingegnere”, miglior attore Lorenzo Morena.

2016 Primo Festival Teatro Amatoriale- Carcare, migliore attrice Alessandra Crescini

2016 Rassegna Elio Rossi – Chiavari, miglior regista Lorenzo Morena in Quella Bonanima.

2017 Trofeo Elmo Bazzano – Albenga, miglior spettacolo Quella Bonanima.

2018 Rassegna N. Sappia – Sanremo, miglior spettacolo Sotto a chi tocca, migliore attore Lorenzo Morena,migliori attori caratteristi Alessandra Crescini e Marco Ventura.

2018 Rassegna Elio Rossi – Chiavari, miglior attrice Gianna Marrone

2019 Rassegna L. Costantino – Savona, miglior spettacolo Vegia Savonn-a

2019 Rassegna N. Sappia – Sanremo miglior spettacolo per giuria e pubblico II cacciator del bosco, miglior attore Lorenzo Morena

2022 Rassegna L. Costantino – Savona, miglior spettacolo Gildo Peragallo, ingegnere

2022 Rassegna N. Sappia – Sanremo, migliori attori caratteristi Alessandra Crescini e Marco Ventura

 

 

 

Il Teatro ha una disponibilità di posti a sedere limitata pertanto la prenotazione è consigliata.

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Rassegna teatrale realizzata con il contributo della Fondazione De Mari

Al Sacco di Savona appuntamento da non perdere con “Sale d’attesa”

Al Teatro Sacco di Savona arriva “Sale d’attesa” di Daria Pratesi della compagnia #Cosavuoichetilegga. Uno spettacolo da non perdere in programma domenica 7 maggio alle 18 per la rassegna teatrale “Luciana Costantino 2023”. I protagonisti in scena sono Graziella Ghezzi, Paola Paolino, Susy Minutoli. Le coreografie di Irene Ciravegna, lettura di Loredana Polli per la regia di Carlo Deprati.

“Sale d’attesa” è la storia di tre donne che si incontrano casualmente nelle sale d’aspetto di vari professionisti, dal parrucchiere all’estetista, al fisioterapista. Tra loro nascono relazioni dal racconto del quotidiano. I profili delle tre donne vengono tracciati con arguzia e intelligenza suscitando ilarità. Uno spettacolo che fa riflettere con il sorriso sulle labbra. 

Lo spettacolo è vincitore del premio Scotti 2020 alla migliora attrice in ex equo a Graziella Ghezzi, Paola Paolino e Susy Minutoli nell’ambito del Premio FITA 3 Caravelle 2020.

Il Teatro Sacco di Savona ha una disponibilità di posti a sedere limitata pertanto la prenotazione è consigliata.

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Savona, rassegna Teatrale “Luciana Costantino 2023” -Le compagnie selezionate-

Saranno le compagnie “Teatro PiGreco”, #cosavuoichetilegga? con due commedie inedite e originali in lingua italiana e la compagnia, “La Torretta di Savona” con una delle commedie dialettali più conosciute del repertorio Goviano a contendersi il premio “Luciana Costantino 2023”. Il comitato organizzatore della Rassegna Savonese ha affidato ancora una volta a Lazzaro Calcagnoregista e autore professionista diplomato allo stabile di Genova, il compito di selezionare gli spettacoli finalisti al concorso riservato alle compagnie della provincia di Savona regolarmente iscritte alla F.I.T.A. la Federazione Italiana Teatro Amatori

«Tra le molte proposte di qualità – motiva Lazzaro Calcagno – ho voluto selezionare quest’anno due commedie inedite in lingua italiana e una in dialetto ligure. L’obiettivo di questa scelta è stato quello di valorizzare e stimolare la creatività anche nella scrittura, senza perdere di vista le nostre radici attraverso la riscoperta della lingua genovese. Da professionista, considero il teatro una risorsa per la cultura nei territori essendo, il teatro, il più immediato e diretto mediatore culturale. Da sempre il teatro ci insegna a riconoscerci  nel suo sviluppo artistico e sociale, difendendo e accusando, quando necessario, i comportamenti della nostra umanità. Per questo il teatro, anche nella sua forma amatoriale, va sostenuto e incentivato sempre».

«La rassegna “Luciana Costantino 2023” giunta alla quarta edizione, vuole riconoscere e ricordare, il valore di una presenza fondamentale per il teatro, non solo della nostra provincia: Luciana Costantino. Luciana con la sua tenacia ha trasmesso a tanti di noi la sua inesauribile passione.  Un sentito ringraziamento a Lazzaro Calcagno, un grande professionista, da sempre vicino al teatro amatoriale, che con la sua esperienza ha selezionato le compagnie finaliste», afferma Alessio Dalmazzone Presidente del comitato provinciale F.I.T.A. .

Continua la Presidente della Libera Compagnia Teatro Sacco Manuela Salviati: «Per il quarto anno consecutivo ospitiamo nel nostro teatro la rassegna intitolata e dedicata a Luciana Costantino.  Il nostro intento nei prossimi anni sarà quello di promuovere la Rassegna in ambito regionale, per far conoscere anche al di fuori della nostra provincia una importante figura per la cultura Savonese».

Le Compagnie  finaliste si esibiranno nel mese di maggio e più precisamente:  domenica 7 maggio ore 18 “Sale d’attesa” per la regia di Carlo De Prati. Compagnia cosa vuoi che ti legga Albenga; sabato 13 maggio ore 21″ i maneggi per maritare una figlia” compagnia la torretta regia Lorenzo Morena. pettacolo dialettale; sabato 20 maggio ore 21 “Il Tempo” compagnia Pigreco Savona. Testo inedito di e regia Alberta Greco.  

Fuori concorso è prevista una serata di apertura sabato 29 aprile ore 21 spettacolo dialettale del teatro Don Bosco di Varazze “Articolo quinto” di Govi e domenica 28 maggio ore 18 premiazione con la commedia fuori concorso “L importanza di chiamarsi Felice ” di Felice Rossello compagnia San Fruttuoso Genova.

La giuria tecnica premierà la migliore rappresentazione  con “Il Premio Luciana Costantino 2023” e attribuirà il premio al miglior attore della Rassegna e alla migliore attrice il premio dedicato ad Angela Atteo, attrice della Libera Compagnia Teatro Sacco prematuramente scomparsa. Gli spettatori assegneranno il premio “spettacolo di miglior gradimento al pubblico”. Fuori concorso altri due spettacoli: “Articolo quinto” una commedia goviana in lingua genovese messo in scena dalla Compagnia Don Bosco di Varazze durante la serata di apertura del 29 aprile alle ore 21.00 mentre i riconoscimenti saranno consegnati nella serata di premiazione del 28 maggio alle ore 18.00 dopo la rappresentazione della commedia “L’importanza di essere Felice” di Felice Rossello e Roberto Centazzo messo in scena dalla compagnia “San Fruttuoso” di Genova.

«Albenga città d’arte e di storia». E’ la nuova guida della città delle torri che sarà presentata all’Auditorium San Carlo

“Albenga è una città meravigliosa, motivo di orgoglio per tutta la nostra amata Liguria”: così ci scrive stamattina da Genova uno storico ben noto e così si può definire l’argomento del volume che sarà presentato giovedì 27 aprile alle 18,00 presso l’Auditorium San Carlo ad Albenga, da parte dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri. Scritta dal grande archeologo Nino Lamboglia nel 1957, ristampata numerose volte con qualche aggiunta – l’ultima, la nona, nel 2009 – sempre con la classica veste editoriale degli Itinerari Liguri dell’Istituto, la Guida aveva da anni necessità di essere riproposta: lo richiedevano ormai gli aggiornamenti degli studi e lo stesso aspetto. L’opera, voluta e in parte scritta dal rimpianto Presidente dell’Istituto Cosimo Costa, è stata realizzata in équipe con l’apporto di specialisti, tutti dell’Istituto, dei vari settori degli studi, dall’archeologia alla storia romana, medievale e moderna, dall’architettura e urbanistica alla storia dell’arte, con un forte sguardo al territorio e all’ambiente. Albenga infatti nasce come capoluogo di popolazione almeno in età preromana – VII-VI sec. a.C. – proprio per la sua straordinaria posizione in un’ampia piana su cui convergono quattro vallate,
altrettante vie di comunicazione con l’entroterra padano fin dalla più antica preistoria: come dimostrano recenti importantissimi scavi.
La difficile conquista da parte di Roma, testimoniata dalla dettagliata descrizione di Tito Livio,
segna il cambiamento ma anche la continuità da un passato vitalissimo fino ai nostri giorni: lo dimostrano tuttora la pianta dei resti romani della città e la foto aerea attuale, identiche, che nel testo sono proposte affrontate. La città continua fino ai nostri giorni nella sua vita di capoluogo reale ma anche spirituale di un vasto territorio, di cui sono testimonianza sia il Comune sia la Diocesi e gli straordinari documenti tardo romani e medievali che costituiscono ancor oggi la molteplice ricchezza della città: pensiamo al Battistero con i suoi mosaici e sculture, alla prima Cattedrale coeva, ma anche alla lapide di Costanzo, testimonianza civile della storia cittadina che è un vero unicum; e poi risalendo nella storia guardiamo alle strutture urbane, alle torri, alle dimore medievali, rinascimentali e barocche, alla grande ricchezza pittorica e scultorea delle chiese e dei conventi, ricerca quest’ultima quasi tutta dovuta a studi recenti e alla conservazione di un ricchissimo patrimonio archivistico. Le immagini, quasi duecento, sono tutte in colore e tutte nuove anche se talvolta ricalcano le inquadrature classiche. La descrizione è estesa al territorio del Comune medievale che comprende la costa da Alassio a Borghetto, la piana e buona parte delle valli, anche perché la loro storia è molto legata a famiglie cittadine; per esse, rappresentate in città da notevoli palazzi e per la committenza di opere d’arte, è stato aggiunto un approfondimento storico, come è spesso richiesto dal turista che più si sofferma sulla visita: appunto da quel “turismo colto” cui è dedicata la Guida, oltre che a tutti i cittadini di Albenga amanti della loro terra e ai giovani.

Ad Albenga la mostra “Arte in fiore”

Strobe Srl in collaborazione con Fondazione Oddi ha promosso per venerdì 28 alle 15, presso il Civico Museo Ingauno (Iat Albenga) e la Torre Civica, la mostra del giovane artista Luca Toppia, in arte Thirty7;

“Nelle mie opere tento di esprimere vari concetti che passano da alcune piccole cose che molto spesso dimentichiamo di fare, ma sono proprio esse a farci sentire vivi:  amare, sognare, ridere alla bellezza della donna e molte altre cose che  scoprirete durante la visita alla mostra”

“Le tecniche usate sono diverse: dagli stancil, ai poster, alle installazioni 3d che rendono lo spettatore partecipe dell’opera”. Le opere saranno esposte al Civico Museo Ingauno (Iat Albenga, in Piazza San Michele) e presso la Torre Civica .

Dal 28 aprile 2023 Civico Museo Ingauno (Iat Albenga) e c/o Torre Civica

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“Articolo quinto”, lo spettacolo di sabato 29 aprile alle 21 inaugura la rassegna «Luciana Costantino 2023» al Teatro Sacco di Savona

Sarà lo spettacolo «Articolo Quinto», commedia in lingua genovese in tre atti di Ugo Palmieri ad inaugurare sabato 29 aprile alle 21 la rassegna «Luciana Costantino 2023» al Teatro Sacco di Savona. Protagonisti in scena gli attori del Gruppo Teatrale Don Bosco con Gianni Way, Margherita Alipede, Barbara Ponte, Elvira Todeschi, Alfredo Valle, Teresa Bolla, Paolo Guido. La regia è curata da Eugenio Rusca. Luci e suono di Alessandro Giusto.

Sinossi:

Tommaso Badano, il protagonista, è vittima delle angherie della moglie e della cognata, preoccupate solo di trovare marito alla giovane Gemma, viziata e vanitosa. Tutta la vicenda si svolge in un groviglio spassoso di trovate per rimettere in carreggiata la ragazza, farle sposare l’uomo che la desidera e liberare Tommaso dalla oppressione delle due donne.

Rassegna Teatrale “Luciana Costantino”

Con Articolo quinto si apre la IV edizione della rassegna teatrale per compagnie non professioniste dedicata a Lucina Costantino. Una grande serata di apertura con una delle più conosciute e divertenti commedie messe in scena da Gilberto Govi. Al termine dello spettacolo, fuori concorso, magistralmente interpretato dal Gruppo Teatrale Don Bosco di Varazze, saranno rese note le tre compagnie finaliste che si contenderanno i riconoscimenti messi in palio.

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Al Teatro Sacco di Savona appuntamento con lo spettacolo “Il cornuto immaginario” della Libera Compagnia Teatro Sacco

Nuovo appuntamento con la Libera Compagnia Teatro Sacco che sabato 22 aprile alle 21 metterà in scena, al Teatro Sacco di Savona, lo spettacolo “Il Cornuto Immaginario” da Molière adattamento e regia di Enrico Bonavera e traduzione di Francesco Origo. I protagonisti saranno Guglielmo Bonaccorti, Sandro Battaglino, Susj Borello, Antonio Carlucci, Alessio Dalmazzone e Manuela Salviati.

“Sganarello o il Cornuto immaginario”, pur non essendo uno dei grandi testi di Molière, resta un classico, una farsa sottesa ad una piccola tragedia umana: la paura del tradimento sentimentale. Ma dietro lo svolgimento di questa vicenda principale si nascondono almeno altri due temi non meno importanti : il gioco delle convenienze e delle apparenze che vanno salvate nel contratto matrimoniale e il concetto di realtà relativa: non è ciò che è vero che determina le nostre azioni, ma spesso sono ciò che riteniamo vero, secondo le nostre proiezioni e le nostre paure.

Se si ama veramente, se si ha fiducia nel proprio partner, perché temere, perché credere al tradimento ?

In mezzo a questa bufera degli equivoci c’è Sganarello, un piccolo borghese tanto ingenuo quanto pavido, un ‘Fantozzi’ ante litteram, che minaccia sfracelli per poi calare le braghe alla prima reazione contraria. Per lui la preoccupazione più grande sembra non essere tanto il tradimento della moglie quanto le corna che compariranno sul suo capo e di cui tutti avranno notizia.

Per dare maggior gusto – salsa piccante – alla vicenda molieriana, abbiamo pensato di inserirla in un gioco metateatrale, forse non del tutto originale ma sempre saporito. Una compagnia teatrale si trova, per cause di forza maggiore, a sostituire un testo in cartellone, un Pirandello, con, appunto, lo “Sganarello”. Ma la scelta obbligata dell’ultimo momento, costringe gli attori e soprattutto il Capocomico, novello Hinkfuss, ad arrangiarsi e a sopperire ad amnesie, incertezze e goffagini con interventi estemporanei e improvvisati, in cui il gioco delle relazioni reali squarcia la realtà della scena.

SPETTACOLO VINCITORE DEL PREMIO FITA LIGURA “3 CARAVELLE 2021” QUALE MIGLIORE SPETTACOLO CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE: Una commedia frizzante che ripercorre in chiave moderna la Commedia dell’Arte di Moliere. Partendo da una improvvisata sostituzione di altra rappresentazione, una girandola di esitazioni amnesie e improvvisazioni, mirabilmente eseguite da tutti gli interpreti, accompagna con efficacia lo spettatore nel mondo delle apparenze che prevalgono sulla realtà.

MANUELA SALVIATI VINCITRICE DEL PREMIO “PIETRO SCOTTI 2021” QUALE MIGLIORE ATTRICE CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE: Una grande prova artistica ed un’interpretazione efficace e briosa, intensa e spumeggiante, sempre gestita con puntuale attenzione e coerenza con il personaggio.

LO SPETTACOLO HA RAPPRESENTATO LA LIGURIA AL G.P.T.A. 2022: IL GRAN PREMIO DEL TEATRO AMATORIALE  SUSJ BORELLO VINCITRICE DEL PREMIO “MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA” GPTA 2022 CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE: Frizzante, divertente, efficace Susj Borello, in uno spettacolo ben diretto e ben interpretato da tutti, riesce a emergere e a dare spessore e sostanza al personaggio in modo assolutamente funzionale alla pièce e al teatro in generale.

GUGLIELMO BONACCORTI NOMINATION PREMIO MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – GPTA 2022; MANUELA SALVIATI NOMINATION PREMIO MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA – GPTA 2022;

ANTONIO CARLUCCI NOMINATION PREMIO MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – GPTA 2022;

IL CORNUTO IMMAGINARIO NOMINATION PREMIO MIGLIORE SPETTACOLO – GPTA 2022

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I Pirati dei Caruggi sbarcano all’Ariston per lo spettacolo “Con calma e per piacere”

I Pirati dei Caruggi proporranno il loro nuovo spettacolo “Con calma e per piacere” stasera alle 21 nel teatro Ariston di Sanremo. Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino, Enrique Balbontin e Andrea Ceccon alterneranno gag, canzoni e nuovi personaggi. I quattro alfieri della “scortesia ligure” portano in scena uno spettacolo per fare ancora una volta il pieno di risate e umorismo immancabilmente declinati alla nostrana.  Si prefiggono insomma di alleviare la difficile situazione globale con l’infallibile panacea della risata. 

Il prezzo d’ingresso va dai 20 ai 30 euro, biglietteria alla cassa dell’Ariston dalle 17 alle 21 o su www.aristonsanremo.com o www.ticketone.it.

Doppio appuntamento al Teatro Sacco di Savona con “Esercizi di stile”

S’intitola “Esercizi di stile” il doppio spettacolo che la Libera Compagnia Teatro Sacco metterà in scena sia sabato 15 aprile alle 21 che domenica 16 aprile alle 18 al Teatro Sacco di Savona. “Esercizi di stile” di Raimond Queneau vede la regia di Antonio Carlucci. I protagonist sono Sandro Battaglino, Guglielmo Bonaccorti, Franco Bonfanti, Susj Borello, Alessio Dalmazzone, Manuela Salviati, Monica Schiavini, Elena Tura. Musiche dal vivo a cura di Dario B. Caruso chitarra, Roberto Fiello Rebuffello – sax, Alessandro Delfino – pianoforte. Le scenografie sono di Vittoria Carrieri, I costumi di Elisa Lollini, Light Designer Ialo Cardente.

Da una semplice situazione di tutti i giorni, comune quanto insignificante, nasce la magia. Il nucleo narrativo è quanto mai scarno: c’è un uomo, su un autobus, a mezzogiorno, irritato perchè un altro tizio lo spinge continuamente. Così, trovato un posto libero, lo occupa. Dopo qualche ora, l’uomo rivede il molesto tizio insieme ad un amico, che lo sollecita ad attaccare un bottone sul soprabito. Nulla di più banale, fin qui. La magia si compie, pagina dopo pa-gina, nelle novantanove variazioni sul tema elaborate dal maestro Queneau, un incontro di generi letterari, un capriccio di sostituzioni grammaticali e lessicali, un divertente gioco enigmistico, congegnato con una sconvolgente padronanza linguistica. Un testo sulla possibilità, sulla simbiosi tra forma e contenuto, un eccellente esempio di come lo stile può annientare e insieme valorizzare il soggetto. Un testo che si permette le più bizzarre varianti (da quella medica, gastronomica, contadina a quelle sensoriali ) e che non conosce noia. Nel testo del maestro francese, il linguaggio riflette tutto questo come un prisma magico, senza perdere mai l’ironia, la freschezza, l’umorismo, il divertimento e la leggerezza; insomma una stramba avventura, condotta da un abile artificiere della lingua. Il nostro spettacolo teatrale resta fedele al testo letterario e realizza questa divertentissima sperimentazione sull’uso del linguaggio attraverso i vari personaggi che via via racconteranno, canteranno, declameranno dal loro “punto di vista” lo stesso episodio di vita quotidiana, con un effetto comico travolgente, con una fedeltà, la nostra, ancor più allo spirito che alla lettera, che ci ha spinto ad emulare il grande maestro francese, a giocare con le sue regole, usando anche i dialetti della lingua italiana ed incrociando passato e presente per mettere in scena quegli stupori, quei languori, quei linguaggi ( comici, teneri, strampalati, inverosimili ). Lo spettacolo, che mette in scena solo una parte dei 99 esercizi, sarà accompagnato da un trio musicale, diretto dal maestro Dario Caruso, che troverà anch’esso lo spazio ideale per giocare con le note musicali. Lo spettatore, da subito ambientato in una presunta sala d’attesa, che diviene il crocevia dei diversi personaggi che la attraversano, per ogni “esercizio”, dovrà capire da solo la regola che lo governa, ammirando sia il gioco di bravura degli attori, sia le regole grammaticali e le figure retoriche nascoste, un piccolo gioco “enigmistico”, che non mancherà di divertire, attrarre, far pensare, coinvolgere tutti nell’intelligente gioco del teatro.

Lo spettacolo ha vinto il premio F.I.T.A. “Tre Caravelle” nel 2017, quindi il premio F.I.T.A “Pietro Scotti” lo stesso anno – miglior attore assegnato a Franco Bonfanti.

Il Teatro Sacco di Savona ha una disponibilità di posti a sedere limitata pertanto la prenotazione è consigliata.

INFO E PRENOTAZIONI

TEL: 331.77.39.633

EMAIL: info@teatrosacco.com