Di necessità virtù. Contro il caro bollette i commercianti stringono la cinghia e per non chiudere cercano ogni strada per poter risparmiare. Come al “Grei”, il locale di piazza San Domenico nel cuore di Albenga. Qui i titolari Marco Ghini e Bruno Robello De Filippis, due volti noti nel comprensorio ingauno, per far fronte ai rincari dell’energia elettrica hanno deciso di spegnere le luci nel locale e di accendere i lumini. La notizia è riportata dal quotidiano La Stampa edizione di Savona-Imperia.
«D’ora in poi aperitivi e dopo cena solo a lume di candela per non chiudere». La singolare protesta è già andata in scena sabato sera promossa dai proprietari del locale: «Siamo morti economicamente a causa delle bollette assurde – dicono – Allora zero luce e solo lumini da morto piazzati in tutto il locale. Siamo finiti in un cimitero economico senza vedere una via d’uscita. La speranza è quella che il Comune possa promuovere qualche iniziativa che possa aiutare i commercianti».
Il «Grei» è il primo locale ad inscenare una protesta clamorosa contro il caro energia. «Da tanto tempo – ammettono i titolari – facciamo fatica a pagare le bollette. Far fronte alle utenze è diventata un’impresa davvero difficile da sostenere. «Ogni mese si paga il triplo in più, anche se molti hanno deciso da settimane di consumare molto meno privandosi di alcuni comfort a discapito anche dell’accoglienza verso i clienti. Ma è tempo di scelte», allarga le braccia Bruno Robello De Filippis che ha deciso di accendere i lumini per protesta ma anche per sensibilizzare tutti al problema del caro energia.
«I frigoriferi come altri apparecchi sempre accesi costano troppo. A malincuore abbiamo dovuto prendere una decisione ecco perché abbiamo spento le luci. Al momento non possiamo permetterci di fare qualcosa di diverso. Per fortuna quasi tutti capiscono la situazione delicata e si accomodano ai tavoli brindando davanti ai lumini».