Qualche ora fa, insieme ad un amico che di musica ne sa anche più di me, ci siano chiesti come mai l’Italia si sia dimenticata di Gianni Togni. Ci avrà messo del suo, come capita spesso. Ma uno come lui doveva durare.
In realtà è durato, fino ad oggi, ma le sue canzoni – dopo l’esplosione di “Luna” nell’80 – e poi ancora “Semplice” e “Giulia”, famosissime, le sue canzoni sono diventate una specie di oggetto di culto. Noi continuiamo a coltivare questo culto.
Gianni Togni ha fatto dischi bellissimi. Passati quasi tutti sotto silenzio. Tuttavia, per renderci conto di che cosa abbiamo “abbandonato” basta “Luna”, una delle più belle canzoni italiane mai scritte.
«E guardo il mondo da un oblò / mi annoio un po’ / passo le notti a camminare / dentro un metrò / sembro uscito da un romanzo / giallo / ma cambierò, si cambierò».
Ferdinando Molteni
La canzone da sentire: https://www.youtube.com/watch?v=xo75gy9E3nE