In Italia è ancora allarme per la cosiddetta “sextortion”, la truffa a luci rosse “social”

Roma. La polizia postale mette in guardia ancora una volta i cittadini dalle truffe online e stavolta lo fa concentrandosi su Facebook e sui pericoli delle truffe a luci rosse e della cosiddetta ‘sextortion’.

“I virtuosi delle truffe – spiegano gli agenti sulla pagina ì’Una vita da Social’ – si sono specializzati nei ricatti a luci ros­se in rete. Funzionano così: una sconosciuta entra in contatto con la vittima via social, inizia a scambiare messaggi, poi invita il malcapitato di turno a una con­versazione privata via webcam e lo convince a mostrarsi in atteg­giamenti intimi. A quel punto, il passo falso è compiuto: l’avve­nente ragazza ha registrato tut­to e ricatta lo sventurato minac­ciando di diffondere il video osé”.

L’appello della polizia postale è quello di “prestazione attenzione a dare confidenza – soprattutto video – a chi non si conosce. E, nel caso si rimanga vittima di un’estorsione, denunciare sempre: la polizia saprà cosa fare e come proteggervi”.