Roma. Con Spid, acronimo di ‘sistema pubblico di identità digitale’, niente più code agli sportelli. Da una decina di giorni c’è un nuovo sistema informatico che con nome e password ci fa accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione, e dei privati che intendono aderire al progetto. E’ un’unica identità digitale. Basta file e faldoni. Con Spid si riuscirà ad avere attraverso un unico pin il mezzo per dare servizi ai cittadini, per permettere loro di adempiere agli obblighi. Ci saranno anche i servizi dei privati che decidono di entrare in questo meccanismo. È un sistema apripista anche per il privato.
Le identità saranno rilasciate e certificate da Poste italiane, Tim e Infocert. Dallo scorso 15 marzo forniscono servizi ai cittadini tramite Spid l’Inps, l’Inail, la regione Toscana e l’Emilia-Romagna.
Ad aprile si aggiungeranno Agenzia delle entrate, comune di Venezia e Firenze, regione Friuli Venezia Giulia. A giugno Piemonte, Lazio, Liguria e comune di Lecce. Firenze è all’avanguardia, visto che nei prossimi tre mesi, grazie anche alla regione Toscana, sarà la città con l’amministrazione pubblica più digitalizzata d’Italia: “In 3 mesi il cittadino di Firenze sarà un cittadino digitale”, assicura Antonio Samaritani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale.
Sono 300 i servizi già accessibili con Spid, 600 entro giugno. Spid renderà il Paese più semplice, è pensato anche per restituire più tempo alle persone, è un progetto che coniuga l’evoluzione tecnologica alla parola diritti. Tra le cose che a breve, tramite Spid, i cittadini potranno fare da un pc o da uno smartphone senza dover andare in qualche ufficio sono per esempio: verificare tramite l’Inps i contributi versati alla colf; compilare il 730 sul sito dell’Agenzia delle entrate; vedere il Cud; cambiare indirizzo di residenza; fare l’Isee; iscrivere i figli all’asilo nido; accedere allo sportello telematico per Imu, Tari e Tasi.