Sanremo. Può davvero gioire Arnaud Demare, 24 anni, originario della Piccardia. In una volata mozzafiato ha alzato le braccia al cielo davanti ai grandi del ciclismo come Peter Sagan che tutti davano come il favorito della Milano-Sanremo, deviata sull’A10 ad Arenzano per una grossa frana sull’Aurelia.
I più attesi al traguardo di via Roma di questa classicissima di primavera erano appunto e Kristoff, Matthews, Sagan, Cancellara, Bouhanni e Van Avermaet. Nessuno di loro è finito sul podio e anche gli italiani sono rimasti a bocca asciutta nonostante i lampi di Nibali e Pozzato (arrivato ottavo, primo degli italiani ndr).
Arnaud Demare, che pure si era dovuto ritirare nella recente Parigi-Nizza e che oggi è stato protagonista di una sfortuna caduta in una fase molto delicata della corsa è stato costretto ad un lungo inseguimento prima di concludere la gara con una imperiosa volata che rimarrà alla storia anche per la caduta del colombiano Gaviria.
Dietro Demare si sono piazzati il britannico Swift e il belga Roelandts. E così, dopo 21 anni, un francese alza le braccia al cielo conquistando la Sanremo come aveva fatto nel 1995 il grande Laurent Jalabert.
“E’ incredibile: ci sono giornate come queste dove funziona tutto al meglio nonostante la sfortuna”. Arnaud Demare è’ al settimo cielo dopo aver centrato, in volata, il successo alla 107esima edizione della Milano-Sanremo. “Ero caduto alla fine della Cipressa e sono rientrato solo in fondo al Poggio – è il racconto della nuova stella della Fdj – Ho sempre avuto gambe fantastiche. Ero diventato campione del mondo under 23 dopo una caduta. Sono ancora incredulo di aver vinto la Milano-Sanremo. E’ una vittoria enorme, è una corsa centenaria, straordinario, non so descrivere la mia felicità”.