Marsala. Giacomo Di Girolamo è il giornalista che dà la caccia a Matteo Messina Denaro con un programma trasmesso ogni giorno alla radio. Merita conoscere chi c’è dietro le parole che ogni giorno si sentono alla radio. Giacomo con il suo impegno racconta quanto sia essenziale la figura del cronista quando con il suo lavoro svela i mali del potere. Quando descrive i mali di una terra, lasciando però aperta la speranza.
Il suo ultimo libro “Contro l’antimafia” edito da Il Saggiatore, si inserisce nell’attualissimo dibattito intorno al senso dell’antimafia oggi. “Contro l’antimafia” arriva così, come un libro in cui emerge fortemente il tema della responsabiltà personale e sociale. Contro l’antimafia arriva come una presa di coscienza, quella di una amara sconfitta prima personale e poi di una itera generazione.
Di Girolamo è un validissimo giornalista che vive a Marsala. È direttore del portale www.tp24.it e della radio trapanese Rmc 101, e collabora con la Repubblica e Il Sole 24 Ore. Nel 2014 ha vinto il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano. Tra le opere pubblicate ricordiamo: Matteo Messina Denaro. L’invisibile
Ecco che cosa ha detto alla radio il giornalista
“Tutti ti cercano, io so dove sei. Oggi sei in Inghilterra. Un tale mi ha scritto, da Londra: “Lo sanno tutti che ha una figlia qui, è venuto per le sue nozze”.
E ancora. “Domani sarai in Germania, leggerò in radio l’appunto di un fantomatico giornalista che sa con certezza che vivi lì e che investi i soldi delle famiglie mafiose in resort di lusso in Grecia. La scorsa settimana il tuo volto ricostruito, invecchiato, a colpi di pixel campeggiava sulla locandina di un convegno. È la tua immagine nuova, diffusa poco tempo dalle forze dell’ordine, sulla base dell’unica tua foto in loro possesso, datata 1993. “Non gli somiglia per niente” sentivo dire a due dei tuoi in un bar. Ieri, invece, ti ho cercato a Campobello di Mazara, cuore del Belice, il tuo mandamento: avete fatto una rapina al deposito di un corriere, per procacciarvi refurtiva da vendere e finanziare la tua latitanza.Perché non è facile essere un fuggitivo, Matteo.