Savona. Nel 2015 in provincia di Savona sono state costituite 1.789 nuove imprese, a fronte di 1.977 cancellate. Il saldo è stato quindi negativo per 188 imprese, con una decrescita numerica pari allo 0,61%. Il trend risulta peggiorato rispetto al 2014, quando le imprese di nuova iscrizione erano state 1.827 e quelle cessate 1.908, con un saldo, sempre negativo, ma di sole 81 aziende (-0,26%). Il dato savonese è non solo in controtendenza rispetto all’andamento dell’anagrafe delle imprese in Liguria (+0,10%) e a quello nazionale (+0,75%) ma è addirittura la seconda peggiore performance a livello nazionale dopo la flessione registrata in provincia di Biella (-0,81%).
In Liguria, a fronte delle 9.470 nuove iscrizioni ci sono state 9.307 cessazioni, con un saldo positivo di 163 imprese. Il risultato migliore è stato ottenuto da La Spezia con 359 imprese in più (+0,66%) seguita da Genova con la crescita di 185 aziende (+0,42%) mentre ha chiuso in negativo anche Imperia con meno 143 aziende (-0,51%). Questi i dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese risultante dal Registro delle imprese nel 2015 diffusi oggi da Unioncamere e InfoCamere.
Diverso, come si è accennato, il trend imprenditoriale a livello nazionale. Più imprese turistiche e commerciali, meno società di costruzioni e aziende agricole. Negli scorsi dodici mesi le imprese italiane hanno accelerato il ritmo di crescita e raggiunto quota 6 milioni 57mila unità. Questo grazie a 372 mila nuove iscrizioni che hanno più che compensato le 327 mila cancellazioni con un saldo, quindi, di 45 mila imprese in più. Dopo sette anni di crisi (interrotti dalla breve fiammata del 2010-2011), lo scorso anno il tessuto imprenditoriale ha visto un ritorno del ritmo di crescita delle imprese ai livelli pre-crisi del 2007 (+0,75%).
Se il bilancio del 2015 è stato positivo lo si deve in particolar modo alle imprese di giovani, stranieri e donne: il saldo delle aziende create da under 35 (+66.202 unità) supera nettamente l’intero saldo annuale (+45.181). Va inoltre segnalato il contributo determinante delle imprese di stranieri (+32.000 unità) e di quelle create da donne (+14.300). In crescita società di capitali e cooperative mentre diminuiscono imprese individuali e società di persone.
Dal punto di vista dei settori, due terzi della crescita del 2015 si concentra in tre soli comparti: commercio (+11.990 unità), turismo (+11.263) e servizi alle imprese (+9.409). Ancora in campo negativo (seppure in miglioramento rispetto al 2014), le costruzioni (-6.055 imprese), l’agricoltura (-5.460) e le attività manifatturiere (-2.416).