La balenottera di Omura filmata per la prima volta da un team di biologi

Roma. Sembra sorridere in maniera beffarda la balenottera di Omura (Balaenoptera omurai) che si mostra per la prima volta all’umanità, ripresa da un team internazionale di biologi guidati dall’americano Salvatore Cerchio, ricercatore del New England Aquarium.

La specie è stata classificata solo nel 2003, grazie ad una carcassa rinvenuta sulle coste del Mar del Giappone. Gli scienziati ne confrontarono il Dna con quello di altre otto balenottere, rendendosi conto di trovarsi di fronte ad una specie sconosciuta alla scienza.

Da allora però della balenottera di Omura, così battezzata in onore di Hideo Omura, famoso studioso di cetacei giapponese, non si è saputo più nulla, nessun ritrovamento di esemplari spiaggiati, pochi avvistamenti non confermati, il misterioso cetaceo sembrava essere svanito nel nulla, inghiottito dalle profondità oceaniche, o forse, sussurrava qualcuno, estinto per sempre.

Fino a pochi giorni fa, quando Salvatore Cerchio ha pubblicato online un documento eccezionale, le prime immagini mai girate di questo animale vivo e nel suo habitat. Il video è stato girato al largo delle coste settentrionali del Madagascar, in un lasso di tempo non precisato fra il 2013 e il 2015.

La vita di questi cetacei e l’entità della popolazione sono ancora avvolte nel mistero, sia per le piccole dimensioni, tra i dieci e i dodici metri, sia per l’apparente predilezione per aree remote e difficili da raggiungere.

“Per molti anni, questi mammiferi marini sono stati erroneamente identificati come balene di Bryde a causa del loro aspetto simile – si legge in un comunicato della Woods Hole Oceanographic Institution (Whoi) – entrambe sono piccole balene tropicali con pinne dorsali comparabili, anche se le balenottere di Omura sono di dimensioni leggermente più piccole e hanno caratteristiche uniche, come la mascella inferiore, che è bianca sul lato destro e scura a sinistra”.

Al largo dell’isola africana i ricercatori sono riusciti per la prima volta ad osservare degli esemplari di balenottera di Omura viventi, effettuando 44 avvistamenti e prelevando campioni da alcuni esemplari. I risultati della spedizione sono descritti in un articolo pubblicato su Royal Society Open Science, in cui vengono descritti i comportamenti e le vocalizzazioni di questi cetacei.

tratto da LifeGate.it