Thame (Nepal). Il viaggio “full immersion” in Nepal dell’alpinista di Imperia Lorenzo Gariano è cominciato, per capire come veramente quale sia la situazione nei posti più remoti e difficili da raggiungere dopo il disastroso terremoto di aprile. Un viaggio a Thame a 3.850 metri d’altezza in uno dei villaggi più colpiti dal sisma della primavera scorsa.
“Prima tappa è stata la zona limitrofa al paese di “Budhasing” ad 800 m nascosta nelle montagne, nel distretto di “NUWAKOT”a circa 90 km est di Kathmandu – racconta Lorenzo Gariano – Per arrivare lì abbiamo dovuto percorrere in moto sentieri sterrati impervi e difficili. Abbiamo impiegato più di tre ore attraversando anche un ponte stile Tibetano. Mi ci ha portato il mio caro e vecchio amico Ramesh che è nato li e vi sono rimasto 2 giorni”.
Così prosegue il racconto di Gariano: “Non ci sono negozi, acqua corrente, elettricità e quasi l’ 80-90 per cento delle bellissime case storiche costruite in terra e mattoni cruda e legno sono lesionate o distrutte, ma comunque si respira un’aria di totale calma e serenità nonostante le avversità che li ha colpiti. E poi la natura è così lussureggiante ed esotica che ti fa sembrare di essere nel garden dell’Eden – dice dall’altra parte del mondo Lorenzo Gariano – Qui i soccorsi hanno fatto fatica ad arrivare e solo con elicottero. si nota l’assistenza data dagli Stati Uniti ed Oxfam con tende e riso”.
L’alpinista-missionario in Nepal ha anche scattato alcune foto della scuola ospitata in una struttura temporanea in bambù, frequentata da tanti bimbi.