Albenga. Non solo più mercato italiano, francese, tedesco o belga: adesso, il pesto della piana ingauna guarda alla Scandinavia. Merito del lavoro di Roberta Tortello e del marito Andrea e di un prodotto di notevole qualità basato su materie prime dell’orto (in serra) di casa in grado di farsi apprezzare dai palati nordici. Il nome? Pestone. E non è uno scherzo: “Pestone, un po’ per gioco e un po’ per divertimento – spiega Roberta – esattamente come la nostra professione che ci regala quotidianamente grandi soddisfazioni”. Così producendo basilico dentro una serra della piana, inizia la preparazione del Pestone. Roberta e Andrea sono scatenati: almeno 100 chili di pesto a settimana, tutto rigorosamente preparato al lunedì e spedito entro il martedì: 95 mila euro di fatturato annuo e un laboratorio in via Ruffini in continua evoluzione con illuminazione a raggi infrarossi. Il basilico è coltivato seguendo le pratiche dell’agricoltura integrata, con innovative tecniche agricole, riscaldamento a basso impatto ambientale e nel rispetto della tradizione. L’azienda aderisce al disciplinare di produzione e fa parte del consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP.
La scadenza della confezione è di ben 60 giorni dalla data di produzione: basta riporre e conservare i vasetti in frigorifero per garantire la genuinità e la bontà del pesto. Le spedizioni vengono effettuate tramite corriere espresso, con consegna in Italia e in Europa entro 48 ore. E grazie all’impiego di ghiaccio sintetico e dei contenitori isotermici, Pestone viaggia fresco e sicuro. Fino in Norvegia.