Savona. La nuova truffa telefonica si chiama “ping calls” e sono già molti i savonesi che sono finiti nella rete dei “pirati”. In pratica chi chiama effettua un solo squillo (ping, appunto). La “vittima” che lo riceve molto spesso richiama per sapere di cosa si tratta o capire a chi appartenga il numero.
“Una volta richiamato, si viene pilotati ad effettuare delle scelte per sottoscrivere (inconsapevolmente) un abbonamento, oppure il numero che si richiama ha un costo estremamente elevato. Per la precisione, dopo aver richiamato si viene automaticamente reindirizzati ad una linea a pagamento che solitamente presenta un costo di 1,50 euro ogni 10 secondi di chiamata”, spiega Giulio Ferraris, uno dei savonesi finiti nella rete dei truffatori.
Squilli e telefonate civetta vengono effettuati da numeri stranieri (solitamente preceduti dal prefisso +373, appartenente alla Moldavia) a qualsiasi ora del giorno o della notte. Ovviamente dalla telefonata non si riesce a capire chi ci sia dall’altro capo del telefono, ma alcune segnalazioni riferiscono di un film porno in lingua russa e dall’audio confuso.
A spaventare non è solamente il ping call: sono infatti diverse quelle che vengono definite dagli addetti ai lavori come “Cost Traps” (Trappole costose), frodi telefoniche con lo scopo di scalare denaro dal credito del cellulare (un fenomeno in rapida espansione). Un’altra frode recentemente scoperta dagli esperti è stata ad esempio soprannominata Wangiri: un computer contatta simultaneamente una grande quantità di numeri telefonici in modo casuale ed i telefoni di coloro che ricevono questa telefonata visualizzano sul display una chiamata persa.