Roma. Filctem, Uiltec e Flaei hanno inviato oggi una lettera al Premier Matteo Renzi sul caso della centrale Tirreno Power di Vado Ligure parlando esplicitamente di “una crisi misteriosa” che ha investito l’impianto chiedendo un suo tempestivo intervento.
Secondo i sindacati “la centrale di Vado non ha mai superato i limiti inquinanti previsti dalla legge, come del resto affermato anche dal Giudice; dalla chiusura della centrale ad oggi, la qualità dell’aria, che non ha mai evidenziato criticità, è rimasta sostanzialmente identica anche ad impianto fermo e ciò è in evidente contrasto con il presupposto della consulenza della Procura per la quale la stessa centrale è la principale causa di inquinamento del territorio. Inoltre l’azienda continua a manifestare la volontà di investire sull’impianto di Vado ed è disponibile a raggiungere i più bassi livelli emissivi presenti in Italia per centrali similari, in linea con le indicazioni in materia di clima ed energia indicate dalla Commissione Europea”. I sindacati entrano anche nel merito della questione salute: “I fatti e le conseguenze di questa situazione sono a nostro avviso gravissimi. Lo studio epidemiologico statistico della Procura di Savona, che ha portato al sequestro della centrale, è stato definito dalla Asl2 competente “del tutto in contrasto con gli studi epidemiologici fino ad ora condotti sul territorio”. Il direttore ha pubblicamente commentato i dati affermando che “studi epidemiologici anche se fatti con metodi diversi, dovrebbero portare a risultati non identici ma simili”. Ci domandiamo: come può essere possibile che tutti gli studi effettuati sulla qualità dell’aria, convergono e danno giudizi sostanzialmente positivi, mentre solo quello utilizzato dalla Procura di Savona afferma il perfetto contrario?”. I sindacati, con la lettera trasmessa a Renzi, si augurano “una definitiva e positiva soluzione: i tempi troppo lunghi fin qui registrati, sono uno degli elementi che hanno influito negativamente sulla vicenda Tirreno Power”.
Amedeo Testa segretario nazionale della Flaei Cisl aggiunge: “Renzi critica tanto il sindacato. Questa volta dovrebbe criticare se stesso perché le sue istituzioni si sono letteralmente avvitate su se stesse. Siamo in una situazione paradossale in cui nessuno vuole e può risolvere una vicenda dai contorni surreali – afferma Testa – Tutte le crisi industriali in Italia hanno una ragione, più o meno forte, più o meno valida. Quella di Tirreno Power è surreale perché da quando la centrale è ferma, i livelli di inquinamento sono rimasti identici, ma soprattutto perché c’è un gruppo Industriale che vuole investire e non viene messo in condizioni di farlo! Il presidente del Consiglio dovrebbe spiegare perché i suoi Ministeri non riescono a venire a capo di una situazione di non difficile soluzione”.